VERMICINO OMICIDIO: TRE CARABINIERI DI FRASCATI INDAGATI PER RIVELAZIONE DEL SEGRETO D'UFFICIO

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A.P.

Vermicino (RM) – La loro colpa sarebbe di aver informato i famigliari della vittima sull’andamento delle indagini relative l’omicidio Paolo Marfurt, avvenuto la sera del 3 ottobre 2012 a Vermicino, alla periferia sud di Roma nel quadro di un regolamento di conti. Una vera esecuzione in stile mafioso perché l’uomo di 45 anni fu trovato morto (cinque colpi al torace e uno alla nuca) col casco in testa in via di Vigne di Rubbia, a poca distanza dal suo motorino parcheggiato. Per quell’omicidio tre persone finirono in carcere. E ora i tre carabinieri in servizio alla centrale operativa del gruppo Frascati sono indacati dalla procura di Roma con l’accusa di rivelazione ed utilizzazione del segreto d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio dell’uomo. I militari, i quali sono già stati sentiti dal pm Giuseppe Cascini avrebbero negato i fatti a loro addebitati.




ROMA, PRIMAVALLE: TENTA DI STRANGOLARE L’EX MOGLIE PER MOTIVI DI GELOSIA

Si è tolto la cintura dai pantaloni e dopo avergliela stretta al collo ha tentato di strangolarla continuando a minacciarla di morte.

 

Redazione

Roma – E’ accaduto la scorsa notte in zona Primavalle. Una lite tra ex coniugi che ha rischiato di finire in tragedia.

I due, sposati dal 2006 e genitori di una bambina di appena 5 anni, si sono separati lo scorso settembre a causa del comportamento violento dell’uomo nei confronti della ex moglie. A seguito della separazione, il Tribunale ha deciso di  affidare alla madre la bambina.

Quando gli Agenti del Commissariato Primavalle, sono arrivati nell’appartamento, a seguito della richiesta di aiuto da parte della donna, l’hanno trovata in lacrime, in evidente stato di agitazione e con evidenti escoriazioni al collo.

La vittima, romana di 40 anni,  ha raccontato ai poliziotti della lite avuta con l’ex e scaturita a causa della gelosia dello stesso.

La sera precedente i due avevano cenato insieme e ad un certo punto l’ex, V.G., 41enne romano, era uscito dall’appartamento perché doveva andare a prelevare dei contanti al bancomat.

Al suo rientro nell’appartamento però il suo atteggiamento era cambiato.

Aggressivo e violento nei confronti della donna ha iniziato ad accusarla di avere un altro uomo. Le ha strappato il cellulare dalle mani ed ha iniziato ad esaminarlo per vedere le chiamate in entrata ed in uscita.

Insulti, parolacce e minacce. Poi è passato alle vie di fatto.

Si è tolto la cintura dai pantaloni e dopo avergliela stretta al collo ha tentato di strangolarla continuando a minacciarla di morte.

Quando la vittima è riuscita a liberarsi ha chiesto aiuto telefonando al 113.

In casa gli Agenti, accertata l’assenza della minore, hanno trovato l’uomo seduto sul divano in evidente stato di ebbrezza alcolica.

Accompagnato negli Uffici del Commissariato è stato arrestato per tentato omicidio, minacce e maltrattamenti in famiglia.

La donna invece è stata accompagnata presso il vicino ospedale dove è stata curata per le escoriazioni subite.




MONTE PORZIO CATONE: UN UNIVERSO DA GUARDARE PER TUTTI GLI APPASSIONATI

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Redazione

Monte Porzio Catone (RM) – Non c'è cosa più bella che tenere il naso all' insù e guardare le stelle. uno spettacolo indimenticabile e ai Castelli Romani c'è l'occasione di mirare l'universo. Venerdì 12 luglio ancora un grande evento nel comune di Monte Porzio Catone, l'Osservatorio Astronomico apre il suo Parco Astronomico a tutti gli appassionati del cielo nella suggestiva serata sotto le stelle, quest'anno ancora più ricca di eventi.

Dalle ore 17:00 avranno inizio gli Astrokids, una serie di giochi e attività per bambini dai 7 ai 12 anni, e le visite guidate all'area archeologica del Barco Borghese «il Comune di Monte Porzio Catone – spiega l'assessore alla cultura e al turismo, il vicesindaco Massimo Pulcini – ha partecipato attivamente all'organizzazione della giornata mettendo a disposizione il servizio navetta gratuito che unisce i parcheggi di Via II Settembre e Via Frascati Antica con l'Osservatorio Astronomico e il Barco Borghese». Si tratta di un'iniziativa di grande prestigio che insieme a Vinalia e al Carnevale Estivo fanno dell'Estate Monteporziana un cartello di iniziative davvero ricco ed eterogeneo, la città di Monte Porzio Catone aggiunge così al suo calendario di iniziative un'altra manifestazione dal profilo turisitco-culturale che attrae migliaia di visitatori; «erano – aggiunge Pulcini – sette anni che LA SERATA SOTTO LE STELLE non veniva più svolta a Monte Porzio Catone, come Amministrazione ringraziamo il Direttore dell'Osservatorio, il dott. Fiore, e i suoi collaboratori  per il recupero di una manifestazione che attrae migliaia di turisti, un momento importante per far conoscere la nostra città ai tanti visitatori, a tal proposito ho organizzato degli incontri per coordinare i diversi momenti della manifestazione e far sì che il Barco Borghese ne divenisse parte integrante, per questo le monumentali volte a botte ospiteranno sofisticate istallazioni Astronomiche».

Il sito archeologico del Barco Borghese ha sempre affascinato i visitatori per la sua grandezza che lo caratterizza come il più grande complesso sostruttivo unitario del mondo romano, a fondamento di un edificio misterioso di cui si ricercano appassionatamente le tracce. «Il Barco Borghese – spiega l'assessore ai beni culturali, Giulio Cupellini – è parte integrante del Polo Museale di Monte Porzio Catone, il Polo comprende inoltre il Museo della Città e il Museo Diffuso del Vino, la direzione è affidata all'archeologo Massimiliano Valenti che è coadiuvato nella gestione e valorizzazione dall'Associazione Manacubba».

Le visite al Barco Borghese si svolgeranno alle 17:30, alle 19:00 e alle 20:30 e saranno guidate da personale specializzato. «Dopo il successo – chiosa il sindaco, Luciano Gori – di Vinalia al Barco Borghese che ha coinvolto centinaia di persone vogliamo ripetere l'esperienza e continuare a mostrare le innumerevoli bellezze della nostra città per troppi anni tenute nascoste; ma che la nostra amministrazione si è impegnata a far riscoprire. Colgo l'occasione – conclude il Sindaco – per ringraziare l'Associazione Nazionale Carabinieri, la Croce Rossa Italiana – sezione Monte Porzio Catone, l'Associazione Nazionale di Protezione Civile MPC03, l'Arma dei Carabinieri e la Polizia Locale, per l'importante contributo che danno in ogni manifestazione».

Dalle 19:00 apriranno le strutture del Parco Astronomico dell'Osservatorio, negli spazi museali (Astrolab e Cupola degli Scozzesi) sarà possibile visitare le mostre permanenti, si avrà la possibilità di visitare un patrimonio storico unico, fatto di antichi strumenti, dipinti, manoscritti e le Tavole di Athanasius Kircher, il famoso egittologo gesuita che si interessò, tra le svariate cose, anche di astrologia. La serata sarà ricca di osservazioni del cielo fatte attraverso i telescopi didattici e guidate dal personale dell'osservatorio disponibile per ogni approfondimento scientifico. Sarà inoltre possibile partecipare alle  visite guidate agli scavi archeologici di Villa Matidia Augusta, con il gruppo Archeologico Latino "Latinum Vetus". Si svolgeranno interventi e una simultanea di scacchi con l'Ass. Quattro Torri, Alessandro Almonti, Alessandro Pompa e il grande maestro di scacchi Igor Naumkin.

Dalle 21:30 Fabrizio Fiore racconterà i retroscena della corsa allo spazio degli anni '60, quando si sperava di colonizzare Marte, e spiegherà come mai non siamo ancora andati sul pianeta del Dio della Guerra. Infine si svolgerà il concerto della Marco Ammar Band che eseguirà uno spettacolo rock veramente stellare!

 




GENZANO E NEMI: CONTINUA L'EMERGENZA CARENZA IDRICA. ACEA SE CI SEI BATTI UN COLPO!

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Il centro storico di Nemi è rimasto per tre giorni senz'acqua.E' stata chiusa la fontanella in piazza Pietro De Sanctis, per quale motivo? E' inquinata?

Angelo Parca

Castelli RomaniNemi e Genzano si aggiungono ai disservizi di carenza idrica che ha vissuto finora il territorio di Velletri. I Castelli Romani sono in sofferenza sotto questo aspetto.  Il centro storico di Nemi è rimasto per tre giorni senz'acqua. Ciò che più mette in allarme è il continuo verificarsi di questi disservizi. I cittadini si chiedono se, qualora si potenzi il flusso idrico nel Comune accanto, sia conseguente il depotenziamento dell'erogazione nell'altro. D'altronde non è fantascienza, in quanto ad esempio il pozzo ubicato nel Comune di Velletri in località Pian dei Cerri confluisce nell’acquedotto di Nemi e serve anche utenti del Comune di Velletri nella medesima località. Di acqua ce ne sarebbe in abbondanza per Nemi (come è sempre stato). Ma allora perché nonostante questa elevata capacità di erogazione, nel centro storico di Nemi, è mancata l'acqua da venerdì scorso? Allora che succede realmente? La domanda è stata posta ai responzabili Acea e aspettiamo una risposta.

Un altro fatto acuisce la preoccupazione: E' stata chiusa la fontanella in piazza Pietro De Sanctis, per quale motivo? Anche rispetto a questo quesito attendiamo delle risposte perché non vorremmo dare credito a delle semplici indiscrezioni secondo cui l'acqua della fontanella sarebbe inquinata. Su questo punto urge davvero una risposta da parte del gestore idrico interpellato. E la domanda è molto semplice: Se fosse realmente inquinata l'acqua della fontanella, il resto dell'acquedotto sarebbe sicuro? E' potabile l'acqua che arriva nelle case?

Veniamo a Genzano, non molto tempo fa, L'Osservatore Laziale ha chiesto al deputato Sel Ileana Piazzoni di interessarsi da vicino della questione (anche perché proveniente dal territorio genzanese). Ed è per questo che oggo la deputata è tornata sul tema. «La logica del profitto permette questi disagi. Occorre ribadire la natura pubblica del servizio e garantire controlli sulla qualità dell’acqua. I cittadini del nostro territorio meritano un servizio idrico pubblico, efficiente e sicuro». Piazzoni non trascura l’allarme carenza idrica che sta interessando alcune zone di Genzano, dall’Olmata alla vasta area della Zona Industriale, per problematiche relative all’interruzione di fornitura o alla diminuzione della pressione dell’acqua. «Ai cittadini non interessano i battibecchi tra l’Amministrazione e Acea, che si sono scaricati a vicenda la responsabilità in questi ultimi giorni – prosegue la nota della parlamentare –, ma hanno diritto ad avere un servizio costante che non risenta delle logiche di profitto che il referendum sull’acqua pubblica mirava per l’appunto a ridiscutere. In Aula, con alcuni colleghi del gruppo Sel, abbiamo voluto chiedere un chiarimento al ministro Zanonato proprio in merito alle norme che oggi disattendono la volontà popolare sull’acqua pubblica, come quella dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas (Aeeg) in materia di mercato idrico, che di fatto permette alle società di capitali privati di gestire somme di denaro che andrebbero invece restituite ai cittadini. La continua e sistematica erosione della volontà referendaria, a tutto vantaggio del profitto di società private come la stessa Acea, sono all’origine dei problemi idrici anche sul territorio. La logica degli utili che spinge Acea a rimodulare a proprio piacimento l’erogazione idrica, non è più accettabile. Le motivazioni addotte dall’azienda relative agli usi impropri dell’acqua nelle campagne tra Genzano e Lanuvio possono essere affrontate dalle amministrazioni con strumenti di controllo e prevenzione, ma non possono giustificare la mancanza di servizio per vaste fette di popolazione e non dovrebbero penalizzare comunque l’attività economica nelle nostre aree agricole di pregio. Il compito della politica – conclude Piazzoni – deve essere quello di ribadire la natura pubblica del servizio idrico, nonché di garantire serrati controlli sulla qualità dell’acqua, notoriamente non sempre adeguati alle emergenze territoriali come la presenza di arsenico».   




SANITA’: ASSOTUTELA PRESENTA ESPOSTO PROCURA SU ANTITUMORALI A PAGAMENTO

Redazione

Roma – “Come avevamo annunciato nei giorni scorsi abbiamo dato 48 ore di tempo al ministro della Salute Beatrice Lorenzin prima di presentare un esposto particolareggiato alla Procura della Repubblica contro il provvedimento legislativo che prevede l’acquisto tutto a carico del paziente di farmaci antitumorali di ultimissima generazione”. Lo ha dichiarato il presidente di AssoTutela Michel  Emi Maritato.

“Il ministro a oggi non ha dichiarato un gran ché sull’argomento se non che ha attivato un tavolo di lavoro per studiare la vicenda. Poca cosa dinanzi alla spesa abnorme che una donna affetta da carcinoma mammario deve pagare per curarsi con la terapia a base dei due anticancro, da poco autorizzati dall’Aifa in fascia C. Ossia a pagamento totale del paziente dietro prescrizione medica, alla cifra di quasi mille euro a settimana – ha precisato Maritato -. Si tratta del Pertuzumab , prodotto da Roche, e dell’Afibercept, della Sanofi Aventis. Sei mila euro il primo, usato contro i carcinomi della mammella, e poi  3 mila ogni tre settimane. Quattro mila euro, invece, per quello di Sanofi Aventis ogni tre settimane. Una modalità, visto il costo dei medicinali in questione, riservata a pochi e che viola l’articolo 32 della Carta Costituzionale e il diritto uguale per tutti alla cura della propria salute”. “In nome di questo stiamo attivando anche le procedure per ricorrere contro il provvedimento e – ha concluso Maritato – consentire a tutti l’acquisto di questi farmaci in fascia A e convenzionati con il Servizio sanitario nazionale e regionale”.




ALBANO LAZIALE, CASO ALBAFOR: PERICOLO 39 LICENZIAMENTI AD AGOSTO

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C.R.

Albano Laziale (RM) – Ci sono delle famiglie dietro la vicenda Albafor. Ci sono delle madri e padri che da dicembre scorso non riescono a garantire un futuro ai propri figli. C'è una malagestione, rigetto della politica. Un figlio malato che va accudito ma che riceve da sempre cure a singhiozzo. Prima troppo grasso e adesso messo a dieta repentinamente. Ci sono interessi, sedie sicure e altre che ormai hanno ballato la tarantella. Questo è il frutto: un ente di formazione municipalizzato, seminato per fungere da contenitore di consensi (sia di destra che di sinistra). Chissà se veramente si vorrà essere in grado di risolvere i licenziamenti, di fare pulizia apolitica. "Martedì ci sarà un consiglio comunale che l'amministrazione avrebbe dovuto convocare già da un mese". Esordisce così Marco Mattei su un noto social network. "L'ultimo consiglio comunale era andato deserto, sull'ordine del giorno presentato dai consiglieri di opposizione con ad oggetto la situazione Albafor, per l'assenza in aula dell'intera maggioranza. Al di la delle modalità utilizzate dal Cigno per chiedere di nuovo la convocazione, l'opposizione è stata costretta a chiedere il rispetto delle norme per discutere la drammatica situazione dell'Albafor".

L'opposizione sì, ha chiesto il rispetto delle norme ma anche dato vita a guerriglie tra una frangia e l'altra. Il Cigno pare abbia aperto le danze, accusando, tra l'altro il Pdl di non essere una squadra coesa. L'ultimo canto, un richiamo in cerca di condivisione  e poi ci si è dinuovo accasciati. Adesso, si attende chissà cosa da questa nuova seduta. E l'augurio è che non regni l'immobilismo.

"Questa maggioranza – prosegue Mattei –  che aveva disertato la discussione nell'ultima seduta ha riconvocato consiglio comunale riportando il punto andato deserto e non menzionando nella convocazione l'oggetto della nuova richiesta. Tutto questo accade perché ormai non riescono più a gestire i lavori d'aula e non hanno neanche il pudore di ricordare ai cittadini che se ci sarà una discussione sulla situazione drammatica dei dipendenti Albafor lo si dovrà all'insistente richiesta dell'opposizione e non alla loro solerzia. Speriamo, per il bene dei lavoratori, che in questo mese perso, il Sindaco e i suoi collaboratori abbiano fatto tutto il possibile per far pagare finalmente le mensilità arretrate ai dipendenti che non percepisco lo stipendio ormai da dicembre. Speriamo che non abbiano passato un'altro mese con le mani in mano. Auspichiamo inoltre che il Sindaco abbia riflettuto a fondo sulla necessità di fermare il provvedimento che porterà a 39 esuberi (licenziamenti) nel mese di agosto, visto che anche i sindacati si sono opposti a tale eventualità. Io credo che in aula martedì questa maggioranza debba portare soluzioni e non chiacchiere come ha fatto fino ad oggi. Da parte nostra abbiamo ampiamente dimostrato che qualsiasi soluzione che tuteli tutti i 166 dipendenti e non solo gli amici degli amici ci troverà d'accordo. Altrimenti – conclude il consigliere Pdl – continueremo la nostra battaglia politica al fianco dei lavoratori che purtroppo vivono anche il disagio delle chiacchiere e delle millanterie che qualche dipendente asservito alle volontà della maggioranza continua a propinargli".

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Il lavoro è uno dei principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana, valore fondante della Repubblica e leitmotif dell'emancipazione sociale, oltre che oggetto di forte tutela.

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ROMA, IPPODROMO: DA TOR DI VALLE LA PISTA PER IL TROTTO MIGRA A CAPANELLE

 
Redazione
 
Roma – Questa mattina, su sollecitazione del sindaco di Roma Ignazio Marino, in Campidoglio si è svolto un incontro tra alcuni rappresentanti della giunta comunale e una delegazione dei lavoratori e delle scuderie che operano nell'ippodromo di Tor Di Valle, che ospita le corse di trotto dei cavalli. Per l'amministrazione erano presenti al tavolo dei lavori il capo di Gabinetto Luigi Fucito, il capo Segreteria Enzo Foschi e tecnici degli assessorati all'Urbanistica, all'Ambiente, ai Lavori Pubblici e alla Qualità della vita. Nel corso della riunione i rappresentanti della giunta comunale hanno assicurato ai lavoratori la volontà di accelerare i tempi per il varo della delibera che prevede lo spostamento della pista per il trotto all'interno dell'ippodromo delle Capannelle, in modo da tutelare la continuità e la stabilità occupazionale del personale di Tor di Valle. La delegazione inoltre è stata informata che, ad oggi, al Comune non è pervenuta nessuna richiesta di demolizione della struttura di Tor Di Valle.  



ROMA, SICUREZZA: "MOVIDA" NEL MIRINO DELLA QUESTURA

Redazione

Roma – Quattro arresti e 6 denunce, oltre a 420 persone identificate e 180 veicoli controllati.

Questo l’esito dei controlli straordinari effettuati sul territorio nelle ultime 48 ore dalla Questura di Roma.

Reparto Volanti, e Commissariati per le zone di competenza, si sono “orientati” in particolare in tutte quelle zone maggiormente interessate dalla c.d. “Movida”, nelle ore serali e notturne; Ponte Milvio, Trastevere, Celio, San Lorenzo e Porta Maggiore: questi i quartieri interessati.

Il primo a finire in manette è stato un cittadino brasiliano perché ricercato dalla Procura di Taranto per scontare alcuni mesi in carcere.

Una giovane cittadina rumena è stata fermata in flagranza di reato per furto in danno di un esercizio commerciale di via del Corso e dopo essere stata bloccata è stata accompagnata presso gli uffici di Polizia per le formalità dell’arresto.

Un italiano – B.U. di 54 anni –  è stato invece sorpreso sul Lungotevere Sanzio nel momento in cui con un taglierino stava rubando la borsa di una donna tagliando la cinta della tracolla; bloccato è stato arrestato.

L’equipaggio di una Volante ha poi arrestato per furto un 43enne a bordo di un’auto; nella circostanza a seguito di un controllo scaturito per il passaggio ad un incrocio con semaforo rosso, i poliziotti si sono accorti che all’interno dell’auto vi erano due ruote complete di cerchioni e pneumatici, appena rubati ad un’auto in sosta nella zona di Ponte Milvio.

6 persone le persone denunciate in stato di libertà: 3 per guida in stato di ebbrezza, 2 per resistenza a Pubblico Ufficiale e una per ricettazione.

Quest’ ultimo – un 23enne cittadino tunisino – è stato trovato alla guida di ciclomotore provento di furto.

Sono stati 5 inoltre i cittadini stranieri accompagnati presso l’ Ufficio Immigrazione della Questura per la verifica della loro posizione sul territorio nazionale.




COLPO DI SPUGNA ALLE PROVINCE: SE ZINGARETTI LO AVESSE SAPUTO…

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Emanuel Galea

Il 20 luglio 2012, il Consiglio dei ministri decretò la cessazione della provincia di Roma a partire dal 1° aprile 2014. Il Consiglio stabilì la sua sostituzione dalla istituenda Città Metropolitana di Roma, che dovesse riunire tutti i comuni della vecchia provincia.

Incurante di quanto il Consiglio dei ministri andava decidendo, il governatore del Lazio Nicola Zingaretti procedeva imperterrito con l'acquisto di una nuova sede per la Provincia di Roma e che sarebbe venuta a significare un finanziamento di euro 263 mln. come effettivamente è successo. Zingaretti andò avanti con il suo proposito senza nulla fermarlo.

Le accese polemiche con quotidiani e con vari personaggi di opposto colore non lo hanno scalfito minimamente. Insisteva che la nuova sede della Provincia di Roma avrebbe lucrato un risparmio e servizi più efficienti. Convinto della sua tesi è arrivato a prospettare che il risparmio ottenuto, da lui calcolato in 5 mln annue, che ogni anno sarebbero stati spostati da spese passive a patrimonio per poi reinvestiti in strade e scuole. Era convinto, Zingaretti, che la riforma contenuta nella spending review non prevedeva l'eliminazione dell'ente Provincia ma solamente una sua trasformazione.

Il 5 luglio 2013, il Presidente del Consiglio, Enrico Letta ha fatto una dichiarazione che, pensiamo noi, sarà stata una doccia fredda per Zingaretti. Letta ha annunciato : «cancelliamo la parola Province da tutta la Costituzione» Dopo lo stop della Corte perché "incostituzionale" se l'abolizione viene decisa solo dal governo l'esecutivo rilancia e le toglie del tutto dalla Carta. L'Unione delle Province parla di "provvedimento bandiera che non risolve le emergenze del Paese".

Questa volta a Montecitorio sembra che facciano sul serio.

"Il Consiglio dei ministri ha approvato ora il Disegno di legge costituzionale sull'abolizione delle province". L'attivismo di Letta incanta. Di fatti è stato lui personalmente a dare la notizia su Twitter dell'approvazione del Consiglio e andando oltre, fissa una scadenza :Via le Province entro sei mesi. La ferma decisione di Letta va a sbattere contro quanto allora decise Zingaretti e cioè :

Nessun passo indietro con il progetto che prevedeva di sborsare 263milioni di euro per acquistare una nuova maxisede senza avere la liquidità necessaria, contando solamente sui ricavi di una futura vendita (non ancora avvenuta). Zingaretti ha più di un numero al suo attivo. L'acquisto del maxisede per la Provincia pesa come macigno sul suo passivo.

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ROMA, EMERGENZA CALDO: CONTROLLI PER TUTELARE I CAVALLI CHE TRASPORTANO LE BOTTICELLE

Redazione
 
 
Roma – A seguito dell'ondata di caldo registrata nella Capitale in questi giorni, tenuto conto delle previsioni meteorologiche delle prossime settimane, Roma Capitale ha deciso di intensificare i controlli a tutela dei cavalli che trainano le "botticelle". Un'azione congiunta portata avanti dal PICS, pronto intervento vigili urbani, dalla ASL RMA e dal Dipartimento Ambiente che, in queste ore, stanno presidiando i luoghi storici, quelli di stallo delle carrozze e i ricoveri dei cavalli a Campo Boario, per certificarne l'adeguatezza. I controlli sanitari e quelli relativi al rispetto degli orari di circolazione sono scattati dopo diverse segnalazioni di cittadini. La salvaguardia degli animali deve essere prioritaria, per questo Roma Capitale ricorda come l'Ordinanza del Sindaco stabilisce il divieto di circolazione delle carrozze quando la colonnina di mercurio raggiunge il livello 3, quello di massima allerta. Il Campidoglio sottolinea anche che il Regolamento Comunale dispone che i cavalli che trainano vetture pubbliche non siano utilizzati per più di 6 ore al giorno e che rispettino l'obbligo di pausa all’ombra tra una corsa e l’altra.
Gli agenti sul territorio controlleranno con attenzione che i conduttori provvedano ad abbeverare i cavalli regolarmente e che le “botticelle” non trasportino più passeggeri di quanto stabilito dall’omologazione delle carrozze. Le verifiche sul campo infine accerteranno anche che nessuno violi il divieto assoluto di circolazione nelle ore più calde della giornata, tra le 13.00 e le 17.00. Nel frattempo il Sindaco di Roma, Ignazio Marino si è detto disponibile a calendalizzare nei prossimi giorni un incontro per aprire un confronto tra l'amministrazione e i "vetturini". Così in una nota l'ufficio stampa del Campidoglio.



ROMA, CRIMINALITA': TREDICENNE IN FIN DI VITA ALL'UMBERTO I

Redazione

Roma – La criminalità dilaga e servono maggiori controlli e pochi spot. Un ragazzo bengalese di tredici anni è in gravi condizioni ricoverato all'ospedale Umberto I, dopo essere stato accoltellato la scorsa notte durante una lite a Roma, nel quartiere Africano. Altri due connazionali del ragazzino, di 23 e 29 anni, anche loro colpiti con un coltello, sono rimasti feriti più lievemente. Quattro ambulanze e un auto medica hanno portato i tre in ospedale. Non risale a molto tempo fa, si parla soltanto di giugno la maxi rissa ad Ostia. Una ventina di ragazzi, alcuni dei quali armati di spranghe metalliche e bottiglie di vetro, in strada, sotto gli occhi di tutti.