CASTIGLIONE IN TEVERINA: DAL 6 AL 12 AGOSTO GLI INCONTRI INTERCULTURALI DEI GIOVANI EUROPEI

Alberto De Marchis

Dal 6 al 12 agosto si riunirà a Castiglione in Teverina un nutrito gruppo di giovani provenienti da Bulgaria, Repubblica Ceca, Polonia e Turchia. Si tratta di un incontro internazionale – organizzato a partire dal 2004 e coordinato dall’associazione culturale Gruppo PAX – che rientra all’interno del programma della manifestazione “Incontri interculturali”, la quale prevede anche concerti, dibattiti con le autorità istituzionali della Tuscia, serate che hanno come filo conduttore i tema dell’intercultura, della conoscenza delle diverse realtà e dei patrimoni artistici locali ed europei.

All’iniziativa, che ha come sostenitore principale la Commissione Europea attraverso il programma “Gioventù in Azione”, parteciperà l’assessore alla Gioventù e alle Politiche comunitarie di Palazzo Gentili, Paolo Bianchini. La Provincia di Viterbo, infatti, è partner del progetto presentato dall’associazione Gruppo Pax per promuove l’educazione non formale, la mobilità giovanile a livello internazionale, l’apprendimento interculturale e le iniziative dei ragazzi e per i ragazzi.

Quest’anno lo scambio è dedicato principalmente al tema della creatività, della cultura e dell’arte in Europa. In questo periodo di crisi la creatività e le arti vengono, infatti, viste dall’Unione Europea come un modo formidabile per stimolare nei giovani la capacità di ingegnarsi per affrontare e superare gli ostacoli, ma anche come un’occasione splendida per fare inclusione sociale, stare vicino agli altri e portare un po’ di sollievo a chi vive situazioni di difficoltà. Tante le attività che ruoteranno intorno a questi temi: tavole rotonde, workshop interattivi e musicali d’insieme, utilizzati sia come metafora della convivenza civile sia come mezzo espressivo e comunicativo.

“Questo incontro rappresenterà certamente un’esperienza intensa per i ragazzi europei che saranno presenti nella Tuscia – dichiara Bianchini -. Al termine di questa avventura sono certo che avranno acquisito consapevolezza della nostra comune appartenenza alla casa europea, che avranno preso conoscenza dei valori di convivenza civile che sono alla sua base e che serberanno un ricordo meraviglioso della nostra splendida terra”.
 




PARCO DEL TREJA, SCOPERTA UNA NUOVA TOMBA FALISCA

Redazione

Nell’ambito dell’azione di tutela del territorio mirata al contrasto del fenomeno dello scavo clandestino, la Soprintendenza per i Beni archeologici dell’Etruria meridionale ha condotto una serie di indagini nel territorio di Mazzano Romano riportando in luce una delle più antiche tomba a fossa della necropoli di Narce, risalente alla metà circa dell'VIII secolo a.C. Si tratta di uno dei più importanti centri antichi dell'Italia centrale, nel territorio abitato dalle popolazioni falische, noto per i ricchi sepolcreti che punteggiano i costoni tufacei dominanti la valle del fiume Treja. È stato scavato un monumentale sarcofago la cui chiusura era nota solo dalle descrizioni degli scavi condotti nel territorio alla fine dell'800. Sul fondo della cassa, in corrispondenza della parte inferiore del corpo del defunto, sono presenti tracce a scalpello di canali che descrivono una “Y”, realizzati probabilmente per il deflusso dei liquidi corporei che fuoriuscivano da un apposito foro. Il sarcofago, trasportato nell’antica fortezza del Sangallo a Civita Castellana, è ora collocato nel Bastione della Rotonda dove sono esposte anche altre urne e sarcofagi provenienti dal territorio di Narce e dove, al termine delle necessarie operazioni di pulitura, sarà realizzato un apparato illustrativo con immagini del ritrovamento. Ancora una volta si è rivelata preziosa la collaborazione tra la Soprintendenza e il Parco del Treja che da anni condividono obiettivi comuni di tutela e valorizzazione di questo splendido territorio, come illustrato dal Presidente del Parco Di Giovanni che sottolinea: “Il nostro territorio è quello dell’antico popolo dei Falisci, una civiltà a torto ritenuta minore. Coevi degli Etruschi, abitarono per secoli monti e valli lungo il fiume Treja – e continua – la presenza di moltissimi resti archeologici rende particolarmente ricca tutta l’area. Testimonianze che dovrebbero essere considerate per il loro intrinseco significato storico, archeologico, ambientale. Una passeggiata tra i boschi si trasforma così in qualcosa di più profondo della già godibile piacevolezza dei luoghi visitati."
 




VITERBO, PADRE PADRONE MALMENAVA LA MOGLIE E LE DUE FIGLIE COSTRINGENDOLE A BADARE AL GREGGE. ARRESTATO

Redazione

Malmenava brutalmente la moglie e, particolarmente, le figlie minorenni, di 13 e 14 anni. Oltre ai calci e pugni, utilizzava attrezzi da lavoro, come chiavi inglesi, gangi di ferro e il cric del trattore. Le due bambine erano costrette a badare per tutto il giorno al gregge di 100 pecore e venivano sottoposte a ogni forma di sevizia.
Queste le motivazioni dell’arresto del 37enne italiano, residente in un paese della provincia di Viterbo, ad opera dei poliziotti della Squadra Mobile, diretti dal vicequestore Fabio Zampaglione. L'uomo e' inoltre accusato di aver provocato, davanti alle figlie, un gravissimo incendio che si e' esteso per oltre 20 ettari, distruggendo alcune zone boschive. Per spegnere l’incendio e' stato necessario l'intervento dei Vigili del Fuoco e di tre mezzi aerei. Al termine delle indagini nei confronti del “padre padrone” è stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, firmata dal Gip Salvatore Fanti, su richiesta del Pm Paola Conti. Il provvedimento e' stato eseguito oggi all'alba. Le indagini erano iniziate da circa due mesi, dopo una segnalazione ricevuta dal telefono azzurro che, a sua volta, era stato allertato sulle condizioni delle minori con una telefonata anonima. Dalle svariate testimonianze raccolte è emerso che sovente le bambine riportavano dei lividi sul volto e sulle braccia. Altre volte sono state viste perdere il sangue dal naso. Una delle minorenni ha riferito agli inquirenti che una volta il padre ha tentato di investirla con l'auto perchè non era riuscita a fare le cose come lui voleva. L'aspetto piu' preoccupante dell’intera vicenda, secondo gli investigatori, e' lo stato di grave prostrazione in cui versano le due bambine. Circa dieci giorni fa gli investigatori hanno trasferito la madre le due bambine e un fratellino di 4 anni in una casa famiglia in un luogo tenuto segreto al fine di evitare che una volta informato dell'indagine in corso l'uomo potesse dare luogo a ulteriori violenze. Le ragazzine non avevano nessuna occasione di svago, nessun tipo di vita sociale, d'estate dovevano restare nei campi dalla mattina alla sera dove durante l'anno scolastico venivano accompagnate appena terminate le lezioni. Una delle due ha dovuto lavorare tutto il giorno prima dell'esame di terza media. Quando sono state prese, per poi essere affidate con la madre ad una struttura idonea, sono state trovate sporche, malvestite, con lividi ovunque e segni di morsi sulle dita. E' stato durante i colloqui con gli psicologi che le vittime hanno trovato il coraggio di raccontare la loro agghiacciante odissea: "Sarebbe meglio morire che continuare a vivere in questa situazione" una delle terribili frasi di una delle bambine e, fra le altre cose, e' venuta fuori l'incredibile storia dell'incendio appiccato dall'uomo per far vedere alle figlie come si dovevano metter in fuga eventuali animali che gironzolano attorno al gregge quando erano sole nei campi
 




ORIOLO ROMANO, ACCERTATE OPERE ABUSIVE NELLA PROPRIETA’ DELL’EX ASSESSORE ALL’AMBIENTE ALFREDO BEVILACQUA

Alberto De Marchis

Dopo l’attacco dell’ex amministratore Alfredo Bevilacqua, nei confronti dei vertici del PD oriolese e viterbese, escono le prime notizie sui motivi dell’esclusione dal partito democratico e dalla lista elettorale, uscita vincitrice alle ultime elezioni amministrative di Oriolo Romano, proprio dell’ex amministratore Bevilacqua. Pochi giorni fa l’attacco degli ex popolari al segretario Egidi, a stretto giro la risposta del segretario locale Luca Polizzano che riportava una serie di avvenimenti accaduti negli ultimi due anni snocciolando in modo impeccabile lo statuto del partito democratico. In conclusione, le vere motivazioni dei tanti dissapori tra gli ex popolari e gli ex DS non venivano riportate da nessuna delle parti. Proprio oggi esce la motivazione reale dell’esclusione, all’interno delle proprietà del sig. Bevilacqua, le autorità, hanno appurato abusi edilizi. Con il senno di poi, è chiaro che il circolo locale del PD aveva intenzione di mettersi alle spalle questa brutta storia, per non danneggiare la propria lista alle ultime amministrative e l’attuale Amministrazione comunale. Da quello che trapela, l’ex amministratore è stato oggetto di due notifiche di Ordinanze di demolizione per opere edilizie abusive, accertate, al momento del proprio mandato di Ass.re all’ambiente. Tra il 2008 ed il 2009, infatti, alcuni sopralluoghi hanno constatato costruzioni realizzate senza la prescritta autorizzazione edilizia. Il caso, è rimasto sopito per ben tre anni, ed ora esplode clamorosamente, dopo l’attacco diretto fatto dallo stesso Bevilacqua contro il segretario provinciale Egidi, accusato di non essere un segretario di garanzia per il Partito Democratico. Come spesso succede in politica, le parti si sono velocemente invertite, ed ora l’ex Amministratore Alfredo Bevilacqua, sulla via del tramonto della sua carriera politica, deve spiegare come mai nelle sue proprietà sono stati accertati degli abusi edilizi e non sono state rispettate le normative sull’assetto urbanistico e paesaggistico, considerato il ruolo istituzionale di Ass.re all’ambiente che ricopriva. I fatti gravissimi, travolgono lo stesso movimento civico costituito da Bevilacqua, il gruppo di “Alternativa civica per Oriolo” creato subito prima delle elezioni comunali. Le anime del movimento composto dall’ex segretaria di Rifondazione comunista, il PSI, ed un risicato gruppetto del PDL approdato a sinistra, dovranno fare i conti con questa brutta storia di abusi edilizi che travolge il loro primo sostenitore, Alfredo Bevilacqua. Secondo alcuni, l’ex viceSindaco, che ha tirato troppo la corda, porterà a picco con sé il suo movimento civico, già dilaniato da beghe interne. Ovviamente, la vicenda gravissima avrà costretto per chi di dovere ad aprire, doverosamente, un fascicolo giudiziario, visto che si tratta di illeciti penalmente sanzionabili. In questo momento chi ci sta rimettendo più di altri è il PD di Oriolo Romano che vede montare nella popolazione un sentimento di insofferenza verso la politica e nei suoi confronti. I cittadini, infatti, si chiedono – E’ normale che un assessore all’ambiente aveva nelle sue proprietà abusi edilizi ? E’ mai possibile che in tutti questi anni il Sindaco non se ne è accorto ? Certo è, che una tempestiva risposta da parte del PD, su fatti così gravi, potrebbe rappresentare un chiaro segnale politico per gli abitanti di Oriolo.
 




VITERBO, A MAMMAGIALLA ARRIVANO 23 AGENTI EFFETTIVI

Redazione

“A vincere è stato il grande lavoro della politica e l’enorme impegno profuso dalle sigle sindacali del territorio. Una forte collaborazione che ha permesso al territorio di ottenere questo importante successo”. E’ soddisfatto l’assessore alle Politiche sociali della Provincia di Viterbo, Paolo Bianchini per l’assegnazione al penitenziario di Mammagialla di 23, e non 20 come annunciato all’inizio, nuove unità di agenti penitenziari.

“Arriva finalmente una boccata d’ossigeno per i lavoratori della casa circondariale viterbese – ha continuato l’assessore – che sono stati costretti a lavorare per lungo tempo sotto organico. Avevamo promesso loro, a inizio mese, che ci saremmo impegnati per far sì che arrivasse a Viterbo nuovo personale, ci siamo riusciti: tra oggi e domani, verranno firmati i provvedimenti di assegnazione per 23 agenti effettivi, quindi non soggetti ad altri tipi di contrattazione. D’altronde, lo dovevamo agli agenti che con il loro impegno, abnegazione e responsabilità hanno sempre garantito un servizio regolare, utile per assicurare massima sicurezza all’interno della casa circondariale”.

Una soluzione tanto attesa, ma che secondo l’assessore non deve essere strumentalizzata e politicizzata. “C’è chi ha lavorato nell’ombra come il consigliere regionale Chiara Colosimo, più volte venuta a Viterbo, peraltro senza mai comunicarlo ai media, per cercare di trovare una soluzione e per far sì che si ottenesse questa importante assegnazione – ha aggiunto Bianchini – e c’è poi chi solo oggi, malgrado tanti anni di richieste e di appelli, arriverà a Viterbo per fare una passerella. Credo sia poco edificante farsi pubblicità sulle spalle di lavoratori che per lungo tempo hanno tirato avanti la carretta seppur costretti a lavorare in condizioni massacranti”.

“Voglio ringraziare tutte le sigle sindacali del territorio che da sempre si sono battute per questa causa –  ha detto Bianchini – il consigliere Colosimo per la grande mano che ci ha dato, il presidente della Provincia Meroi che sin da subito sin da subito ha preso a cuore la causa di Mammagialla e la direttrice del carcere Teresa Mascolo per la sua grande disponibilità nel cercare di risolvere le problematiche che si sono più volte presentate”.

E non finisce qui. “Migliorata la situazione relativa agli agenti – ha chiuso Bianchini – passeremo alla questione relativa allo stato dei detenuti. Il sovraffollamento che contraddistingue Mammagialla non è più tollerabile in quanto lede i diritti dei carcerati”.

tabella PRECEDENTI:

31/07/2012 VITERBO, CARCERE: IN ARRIVO 20 AGENTI PENITENZIARI. SI ATTENDE ANNUNCIO UFFICIALE
18/06/2012 VITERBO CARCERE, DETENUTI AGGREDISCONO E FERISCONO 3 AGENTI PENITENZIARI
08/03/2012 VITERBO, PRESENTATO IL PROGETTO DELLA PROVINCIA "TUSCIA AL LAVORO – RIMBOCCHIAMOCI LE MANICHE"


 




VITERBO, CARCERE: IN ARRIVO 20 AGENTI PENITENZIARI. SI ATTENDE ANNUNCIO UFFICIALE

A. De. M.

In arrivo 20 agenti penitenziari  per il carcere di Mammagialla. Si attende per questa mattina 31 luglio, nel corso dell'incontro tra il Dap (Dipartimento di amministrazione penitenziaria) e i sindacati,  l'annuncio ufficiale relativo l'aumento di organico.
“Dopo la grande battaglia posta in essere dai sindacati, il Dap si è accorto dell’esistenza del carcere viterbese – ha dichiarato Luca Floris, segretario provinciale Sappe Viterbo, (sindacato del corpo della polizia penitenziaria) -. Salvo colpi di scena dell’ultima ora, si dovrebbero avere i rinforzi tanto auspicati oltre che dai sindacati, anche dalla classe politico-isitutzionale del territorio viterbese”. “Grazie alle insistenti pressioni, ora il grave stato di disagio che affligge l’istituto viterbese potrebbe essere alleviato. Certo non sará la soluzione definitiva a tutti i mali – prosegue Floris -, ma sicuramente sará una bella boccata d’ossigeno per un reparto che da tempo soffre di una carenza organica di oltre il 30% rispetto alla forza prevista. Mi sento di ringraziare tutti coloro, colleghi, politici e rappresentanti delle istituzioni, che si sono spesi ed hanno messo la faccia per una battaglia che oltre a tutelare il personale della Casa circondariale di Viterbo tutela in prima istanza il territorio viterbese ostaggio di una criminalitá sempre più invasiva”. “Crediamo che a breve con l’arrivo del personale annunciato e le indubbie qualitá gestionali del comandante del reparto, il commissario Daniele Bologna, si potrá attuare con più cura e tranquillitá il mandato costituzionale del corpo di polizia penitnenziaria'' conclude il segretario.

tabella PRECEDENTI:

18/06/2012 VITERBO CARCERE, DETENUTI AGGREDISCONO E FERISCONO 3 AGENTI PENITENZIARI
08/03/2012 VITERBO, PRESENTATO IL PROGETTO DELLA PROVINCIA "TUSCIA AL LAVORO – RIMBOCCHIAMOCI LE MANICHE"

 




VITERBO, ARRESTATO PROVETTO ARSENIO LUPIN

Redazione

E' entrato in una villetta in cui si svolgeva una festa privata salutando i presenti come un qualsiasi invitato. Poi ha cominciato a girare per casa rubando tutto ciò che gli capitava a tiro: 250 euro in contanti, una macchinetta fotografica, alcuni oggetti in argento. Per questi motivi un giovane Egiziano è stato arrestato per furto aggravato la scorsa notte dai carabinieri di Montefiascone, in provincia di Viterbo. I proprietari della villetta si sono resi conto di non averlo invitato solo dopo averlo notato aggirarsi con fare sospetto nell'abitazione. E hanno chiamato i carabinieri che, una volta giunti sul posto, lo hanno perquisito trovandogli addosso la refertiva. Ieri mattina 30 luglio, il giovane è stato processato per direttissima e ha patteggiato la condanna ad otto mesi di reclusione con la condizionale.




LAZIO, CASO BIRINDELLI INDAGATA: IL RIESAME DICE NO AL DISSEQUESTRO DEI DOCUMENTI

A. De. M.

Rigettato il ricorso per il dissequestro delle carte acquisite negli uffici della Regione Lazio da parte del collegio dei giudici del Riesame di Viterbo . Il ricorso era stato presentato dall’avvocato dell’assessore regionale all’Agricoltura Angela Birindelli, inquisita per tentata estorsione e corruzione in concorso con il giornalista Paolo Gianlorenzo. L’udienza si è svolta lo scorso 26 luglio a porte chiuse nell’aula 5 del palazzo di giustizia di Viterbo. E dopo circa mezz’ora  di camera di consiglio, il collegio presieduto da Maurizio Pacioni (a latere Eugenio Turco e Franca Marinelli) ha sciolto le riserve e negato il dissequestro. La richiesta è arrivata circa una settimana dopo la nuova irruzione della polizia giudiziaria in Regione, dove furono sequestrati numerosi documenti su richiesta del PM di Viterbo Massimiliano Siddi. Il decreto di sequestro sarebbe stato indirizzato e consegnato a tre dipendenti di Regione e Arsial, finiti anche loro nel registro degli indagati per abuso d’ufficio e altre ipotesi di reato. Con loro, il numero degli inquisiti sale a nove. L’indagine della Procura viterbese verte sulla presunta macchina del fango orchestrata dalla Birindelli e da Gianlorenzo. L’obiettivo, secondo gli inquirenti, era attaccare i nemici politici dell’assessora tramite il quotidiano L’Opinione, diretto dal giornalista fino a pochi mesi fa. Tra i bersagli degli tabella, il neocapogruppo regionale Pdl Francesco Battistoni e il presidente del Grosseto calcio Piero Camilli. Il sospetto del pm è che Angela Birindelli possa aver “comprato” la fedeltà di Gianlorenzo con una delibera da 18mila euro per pubblicizzare iniziative del suo assessorato sull’Opinione.  Tra le carte sequestrate dalla Procura ci sono inooltre documenti che riguardano i finanziamenti erogati dall’assessorato all’Agricoltura. Come i numerosi incentivi del Psr (Piano di sviluppo rurale) pari a cento milioni di fondi comunitari per migliorare la qualità dell’agricoltura laziale. Al vaglio degli inquirenti anche il Vinitaly Lazio il cui stand fu allestito nel 2011 dall’Arsial mentre quest’anno solo ed esclusivamente dalla Regione.

ALTRI tabella:

11/04/2012 REGIONE CASO BIRINDELLI, INGESSATI PROVVEDIMENTI DI PRIMARIA IMPORTANZA PER IL MONDO DELL’AGRICOLTURA
  28/03/2012 LAZIO REGIONE, LA BIRINDELLI E' INNOCENTE E BATTISTONI PURE. PAROLA DI RENATA
27/03/2012 VITERBO CASO BIRINDELLI, IL 3 APRILE FISSATO IL RIESAME SU SEQUESTRO COMPUTER A GIORNALISTI
26/03/2012 LAZIO REGIONE, IDV PRESENTERA' MOZIONE ALLA POLVERINI PER RITIRARE LE DELEGHE ALLA BIRINDELLI
26/03/2012 VITERBO PROCURA, ANGELA BIRINDELLI INDAGATA PER TENTATA ESTORSIONE E CORRUZIONE


 




VITERBO ARSENICO: DA GENNAIO SENZ'ACQUA 39 COMUNI

Redazione

Dal 1 gennaio e per 3-4 mesi 39 comuni della Tuscia, con una popolazione superiore a 120 mila abitanti, resteranno senza acqua potabile. La notizia e' stata ufficializzata alla conferenza dei sindaci dell'Ato (Ambito territoriale ottimale) 1 Lazio Nord , che ha dato il via libera al piano per fronteggiare l'emergenza arsenico. I comuni sono quelli con una concentrazione della sostanza nell'acqua tra i 10 e i 20 microgrammi/litro, non piu' coperta dalla proroga dell'Unione europea. (F. Ansa)

tabella PRECEDENTI:

16/07/2012 VITORCHIANO, ARSENICO NELL'ACQUA: PER IL COMUNE VALORI NELLA NORMA, PER LA REGIONE ARSENICO ALLE STELLE
04/07/2012 VITERBO, LA POLVERINI, MATTEI E L'ARSENICO: GIU' LE MANI DALLE TASCHE DEI CITTADINI
03/07/2012 VITERBO, MATTEI E L'OMBRA DELL'ARSENICO: ENTRIAMO IN TALETE CHE FORSE CI SALVIAMO…
03/07/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: L’ASSESSORE MATTEI MANTENGA LE PROMESSE FATTE IN CAMPAGNA ELETTORALE
13/06/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, E ORA COME FANNO I COMUNI SENZA SOLDI?
11/06/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO: LA REGIONE CERCA 12 MILIONI, MA NE SPENDE 15 PER I VETTORI AEREI
15/05/2012 VITERBO, EMERGENZA ARSENICO: EQUITANI ILLUSTRA IL PERCORSO INDIVIDUATO DALL'ATO
05/04/2012 VITERBO, ARSENICO, PARRONCINI: “VICINI ALL'EMERGENZA TOTALE, LA REGIONE TROVI I FONDI”
09/03/2012 VITERBO, EMERGENZA ARSENICO. LA PROVINCIA CHIEDE POTERI STRAORDINARI
06/03/2012 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: PROROGATO IL TERMINE AL 31 DICEMBRE 2012


 




TARQUINIA, ATTENZIONE A FALSI DIPENDENTI COMUNALI O FALSI VOLONTARI DI ASSOCIAZIONI BENEFICHE

Redazione

Sul territorio di Tarquinia è stata rilevata la presenza di persone che, spacciandosi per dipendenti comunali o volontari di associazioni benefiche, tentano di entrare nelle abitazioni, in particolar modo in quelle degli anziani, per compiere dei furti. La Polizia Locale invita quindi la popolazione a prestare la massima attenzione. «Ci rivolgiamo soprattutto agli anziani. – afferma il comandante Cesare Belli – Questi soggetti sono infatti molto insistenti per entrare nelle case ed effettuare dei furti. Invitiamo i cittadini eventualmente coinvolti a contattare subito la Polizia Locale, i Carabinieri e la Polizia di Stato ai numeri 0766/849244, 112 e 113».




RONCIGLIONE CARABINIERI: SCATTATA ALL'ALBA MAXI OPERAZIONE ANTICRIMINE

A.P.

Dalle prime luci dell'alba, i Carabinieri della Compagnia di Ronciglione stanno notificando un'ordinanza di custodia cautelare a carico di 12 persone, responsabili, a vario titolo, di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi da fuoco e furto, componenti di un sodalizio criminale operante nei comuni di Vejano, Manziana, Bracciano e Cerveteri. Circa 100 Carabinieri stanno eseguendo decine di perquisizioni ad abitazioni ed esercizi commerciali, con l'ausilio di unità cinofile per la ricerca di droga e di armi, nei confronti degli arrestati e di altri indagati, tra le province di Roma e Viterbo. L'attività investigativa, iniziata nel dicembre 2011, ha consentito di fare luce su una organizzazione dedita allo spaccio di stupefacenti ed alla commissione di furti nella provincia di Viterbo.