Rieti, operazione antidroga: arrestati 5 spacciatori

Cedute centinaia di dosi di eroina a numerosi acquirenti reatini, appartenenti a diverse fasce di età

RIETI – La Polizia di Stato ha arrestato cinque cittadini nigeriani, due in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Rieti e tre in flagranza di reato. Per tutti le accuse sono di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno preso avvio lo scorso anno dopo il sequestro, operato da una pattuglia della Squadra Mobile della Questura di Rieti, di alcune dosi di eroina che due giovani reatini avevano appena acquistato da un ragazzo di colore che si era repentinamente allontanato dal posto.

Partendo da quei diritti degli indagati (che, in considerazione dell’attuale fase di indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino a sentenza irrevocabile che ne accerti la colpevolezza), che nei giorni scorsi, attraverso un’attività investigativa condotta con metodi tradizionali, gli investigatori della Polizia di Stato sono riusciti ad identificare due giovani nigeriani, uno dei quali irregolarmente soggiornante sul territorio nazionale e l’altro in possesso di un permesso di soggiorno per motivi umanitari, i quali erano soliti spacciare eroina per le vie del centro storico reatino e in zona viale Matteucci.

Le indagini hanno consentito di accertare che i medesimi, in un ristretto arco temporale, avevano ceduto centinaia di dosi di eroina a numerosi acquirenti reatini, appartenenti a diverse fasce di età, per i quali erano diventati un sicuro punto di riferimento.

Il G.I.P. del Tribunale di Rieti, accogliendo le richieste del Pubblico Ministero titolare dell’indagine, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di entrambi gli stranieri.

Le misure sono state eseguite nei giorni scorsi dalla Squadra Mobile con l’ausilio di unità cinofile addestrate per la ricerca di stupefacenti.

Uno dei destinatari di misura cautelare è stato rintracciato, all’alba, in un appartamento ubicato nella centrale via San Francesco.
Nell’abitazione, un piccolo monolocale, che lo stesso condivideva con altri tre connazionali, sono stati rinvenuti 367 grammi di eroina e 97 grammi di cocaina. La sostanza era contenuta in involucri da 10 grammi l’uno, pronti per essere suddivisi in dosi. Nell’abitazione sono stati inoltre rinvenuti bilancini di precisione, sostanza da taglio e materiale idoneo al confezionamento e denaro contante, presumibilmente provento di spaccio.

Al termine degli accertamenti di rito, i quattro nigeriani sono stati, quindi, arrestati per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso tra loro.

Il secondo destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere è stato invece rintracciato e catturato in un appartamento ubicato nel quartiere Porta Romana, ospite di una coppia di nigeriani, pregiudicati per analoghi reati. Alla vista degli agenti, l’uomo tentava invano di disfarsi di un involucro di cellophane contenente 11 grammi di eroina già suddivisi in dosi.
Anche quest’ultimo è stato tratto in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Gli arrestati sono stati denunciati in stato di arresto alla Procura della Repubblica per i reati di spaccio di sostanza stupefacente.

Nel procedimento penale instauratosi nei loro confronti, la sussistenza della responsabilità penale sarà accertata dal Giudice.




Stimigliano, detenzione e spaccio di cocaina, hashish e metanfetamine: arrestato un minorenne

STIMIGLIANO (RI) – Arrestato, in flagranza, un minorenne del luogo per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Sospettando che il ragazzo potesse essere coinvolto nell’attività di spaccio, i della locale Stazione hanno eseguito, a casa del giovane, una perquisizione d’iniziativa che ha consentito di rinvenire, occultate nella sua camera, 21 grammi di hashish, già suddivisi in 11 bustine, due dosi di cocaina, 1,88 grammi di metanfetamine, un bilancino di precisione e altro materiale utilizzato per il taglio e il confezionamento degli stupefacenti.

È stata posta sotto sequestro anche la somma di 1.910 euro, in banconote di vario taglio, ritenuta presumibile provento dell’attività di spaccio.

Lo stupefacente sequestrato è stato inviato al R.I.S. di Roma per le analisi finalizzate all’accertamento del principio attivo presente.




Rieti, minaccia la moglie davanti al figlio minore: denunciato dai carabinieri

Dalle prime indagini sembrerebbe che non si è trattato di un singolo episodio, ma solo dell’ultimo di una serie di atti aggressivi nei confronti della donna

BORBONA (RI) – Una donna, di origini rumene, ha denunciato di essere da tempo vittima dei maltrattamenti da parte del marito. Esasperata dalle continue violenze e al culmine dell’ultimo litigio, ha deciso di rivolgersi alla Stazione dei Carabinieri di Borbona.

Ai militari la donna ha dichiarato di essere stata oggetto di minacce, insulti ed offese da parte del coniuge convivente, anch’egli di origini straniere, il quale in uno stato di forte alterazione
dovuto all’abuso di sostanze alcoliche avrebbe infierito verbalmente su di lei, per di più dinanzi al figlio minore.

Le prime indagini hanno consentito di ipotizzare che, purtroppo, non si è trattato di un singolo episodio, ma solo dell’ultimo di una serie di atti aggressivi nei confronti della donna.

L’uomo è stato quindi denunciato dai Carabinieri per maltrattamenti in danno della
moglie. Nel procedimento penale instauratosi, la sussistenza della responsabilità penale sarà
accertata dal Giudice.




Rieti, perseguita la ex fidanzata: scatta il codice rosso e la polizia arresta un uomo del del luogo

RIETI – Arrestato e messo ai domiciliari con braccialetto elettronico un uomo di Rieti accusato di aver perseguitato l’ex fidanzata che lo ha denunciato.

La donna ha raccontato di essere stata costretta a subire, anche dopo la fine della relazione sentimentale, continue scenate di gelosia, violenze fisiche e psicologiche, minacce e molestie tali da cagionarle uno stato di ansia, un fondato timore per la propria incolumità, sì da indurla a cambiare le proprie abitudini di vita. Ad eseguire l’ordinanza, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Rieti, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Rieti, gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Rieti.

L’uomo era stato anche ammonito, d’ufficio, dal Questore di Rieti, dopo che la scorsa primavera la donna ed un suo conoscente avevano denunciato di essere stati da lui aggrediti e feriti, in pieno centro cittadino. Ciononostante, l’uomo aveva continuato a porre in essere la sua condotta persecutoria, culminata, all’inizio del mese di dicembre, in minacce gravi rivolte alla donna ed al suo attuale fidanzato che, esasperati dalla situazione, hanno deciso di sporgere querela presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso pubblico della Questura.

Immediatamente è scattato il dispositivo previsto dalla legge che ha introdotto il cosiddetto  “Codice Rosso”  per i reati connotati da violenza domestica e di genere, consentendo  così all’Autorità Giudiziaria, sulla base della ricostruzione dei fatti  fornita dalla Polizia, di assumere, nel giro di pochi giorni, tutte le decisioni necessarie per tutelare la persona offesa.      




Rieti, norme anti Covid: bilancio positivo per gli alberghi verificati dai Carabinieri del Nas

RIETI – I Carabinieri del NAS continuano senza sosta i controlli finalizzati alla verifica del rispetto della normativa anti covid. Proprio nell’ambito di uno specifico servizio disposto dal Comando Tutela Salute di Roma, mirato ad accertare il rispetto delle misure emanate per il contenimento dell’epidemia e lo svolgimento in sicurezza delle attività commerciali, economiche e di natura sociale, sono state sottoposte a meticoloso controllato anche alcune strutture alberghiere della provincia di Rieti.

Nel corso dei servizi, effettuati unitamente ai Carabinieri delle Stazioni territorialmente competenti del Comando Provinciale di Rieti, i militari hanno verificato il possesso del “green pass” da parte di tutti i dipendenti degli esercizi controllati e il corretto utilizzo delle previste mascherine.

Complessivamente il bilancio è stato positivo poiché a fronte di una decina di attività controllate in tutta la provincia, è stata accertata una sola violazione di natura amministrativa, da parte di un albergatore della Sabina, segnalato alla Prefettura di Rieti per aver omesso di verificare il possesso della “certificazione verde” del personale dipendente.




Da Tor Bella Monaca ai paesi del reatino per rubare nelle auto in sosta: arrestata coppia di ladri

CANTALICE (RI) – I carabinieri della Stazione di Cantalice hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Rieti nei confronti di due soggetti residenti a Roma nel quartiere di Tor Bella Monaca.

I due sono ritenuti responsabili di aver perpetrato cinque furti su autovettura e un prelievo fraudolento mediante utilizzo illecito di carte bancomat.

Il provvedimento arriva a conclusione di un’articolata indagine condotta dai militari della Stazione Carabinieri di Cantalice e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rieti avviata nell’autunno del 2018.

L’indagine ha tratto origine da due denunce presentate nel mese di ottobre 2018 presso la Stazione di Cantalice a seguito del verificarsi nella stessa giornata di due distinti furti su autovettura.

Nel primo dei due casi, una donna aveva denunciato di aver subito il furto della propria borsa contenente circa 200 euro in contanti da parte di ignoti che avevano mandato in frantumi il finestrino della sua autovettura. Nel secondo caso, invece, un uomo aveva denunciato che ignoti, sempre dopo aver mandato in frantumi il finestrino della sua auto in sosta, si erano impossessati del telefono cellulare lasciato all’interno.

Entrambi i furti erano avvenuti lungo la via del Santuario, nei pressi del Santuario di San Felice all’Acqua.

Le primissime indagini hanno consentito di individuare il transito di un’autovettura sospetta, condotta da un uomo, risultata intestata invece ad una donna gravata da numerosi precedenti di polizia. L’analisi tecnica mediante interpolazione e confronto di numerosi dati riferiti alla rete telefonica mobile, la circolarità informativa tra i reparti dell’Arma ed altri dati estrapolati dalle banche dati in uso alle forze di polizia, hanno consentito ai militari della Stazione di Cantalice di appurare che nei mesi successivi si erano verificati ulteriori episodi analoghi, con modus operandi in tutto simili, indagando sui quali è stato possibile accertare la responsabilità dei due sospettati in complessivi cinque furti perpetrati anche in altri comuni del reatino, in particolare Frasso Sabino, Forano e nella stessa Rieti, sempre nelle immediate vicinanze di cimiteri e chiese.

Dalle indagini svolte, sono risultate chiare, quindi, le modalità d’azione dei malfattori che, partiti da Roma, si dirigevano vero la provincia di Rieti dove sceglievano i propri obiettivi prediligendo auto lasciate in sosta, anche per poco tempo, nei pressi di luoghi di culto e cimiteri. In una circostanza, avendo sottratto una borsa contenente oltre a 250 euro in contanti, anche una carta bancomat, i due sono riusciti anche ad effettuare un prelievo presso uno sportello ATM impossessandosi di altri 250 euro.

Complessivamente, gli autori dei furti si sono impossessati di una somma in denaro contante di circa 1.000 euro, oltre a telefoni cellulari, documenti ed altri effetti personali.

I soggetti tratti in arresto nell’operazione odierna con il supporto dei militari della Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Rieti, nonché di quelli della Stazione di Tor Bella Monaca, sono due cittadini italiani domiciliati nella Capitale.

Legati tra loro da una relazione sentimentale, sono risultati entrambi già gravati da numerosissimi precedenti di polizia. Per loro, sulla scorta degli elementi di reità acquisiti e valutate le esigenze cautelari, il G.I.P. ha disposto l’applicazione della misura di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari.

Quanto accertato nel corso dell’indagine ricorda un’analoga attività investigativa condotta qualche tempo fa e conclusa nell’ottobre 2020 sempre dalla Stazione di Cantalice, che aveva consentito di individuare tre soggetti, anch’essi italiani, responsabili di ben 19 furti su autovettura e prelievi fraudolenti.

Anche in questa occasione, il suggerimento che è doveroso rivolgere a tutti è quello di non lasciare mai incustoditi denaro, documenti o altri beni come gioielli e telefoni cellulari all’interno delle autovetture, neanche se ci si deve allontanare per pochi secondi e nemmeno se si potrebbe pensare di trovarsi in luoghi sicuri, come nelle vicinanze di chiese o cimiteri. Il rischio, oltre alla perdita del denaro, è quello di dover far fronte a spese anche ingenti per riparare i vetri delle auto o per duplicare documenti o ancora per cambiare le chiavi di casa. In caso di furti di bancomat o carte di credito, procedere immediatamente al loro blocco e mai conservarle insieme al codice PIN.




Rieti e provincia, 23 nuovi Carabinieri per i Comandi e le Stazioni del territorio

Il Colonnello Bruno Bellini ha ribadito la centralità dei Comandi Stazione come presidi territoriali di legalità, Uffici periferici dello Stato, punto di riferimento costante ed insostituibile per tutti

RIETI – Arrivati 23 nuovi Carabinieri destinati ai Comandi Stazione della Provincia di Rieti. I giovani militari provenienti dalle Scuole Allievi di Campobasso, Iglesias (CA), Reggio Calabria, Roma, Taranto e Torino, sono stati assegnati alle Stazioni di Antrodoco, Ascrea, Cittaducale, Collevecchio, Labro, Magliano Sabina, Monte Terminillo, Passo Corese, Poggio Mirteto, Poggio Moiano, Poggio San Lorenzo, Rieti, Rivodutri, Rocca Sinibalda, Scandriglia e Torri in Sabina.

Per i Comandanti di Stazione un’iniezione di entusiasmo giovanile, un ottimo supporto idoneo ad integrare i dispositivi di prevenzione e controllo del territorio mentre per i giovani Carabinieri l’inizio di una nuova e bella avventura nell’incarico di più entusiasmante: addetto ad una Stazione Carabinieri. Incarico che presuppone un contatto permanente con la popolazione, che gli consentirà di affinare le nozioni teoriche apprese presso gli istituti di formazione, crescere professionalmente e soprattutto maturare a livello personale essendo destinati a “vivere le vite degli altri”, risolvere i problemi e alleviare le angosce dei comuni cittadini.

Tutti i Carabinieri neo giunti con i rispettivi Comandanti di Stazione, sono stati ricevuti al Comando Provinciale di Rieti per un breve saluto di benvenuto. Il Colonnello Bruno Bellini ha ribadito la centralità dei Comandi Stazione come presidi territoriali di legalità, Uffici periferici dello Stato, punto di riferimento costante ed insostituibile per tutti. L’Ufficiale ha sottolineato come la prossimità sia l’unico strumento per trasmettere sicurezza alla gente, parola che presuppone sacrificio, estrema disponibilità, equilibrio e maturità. Questo sarà l’arduo compito dei giovani militari: dimostrare con i fatti, nel quotidiano operare in mezzo alla gente per la sicurezza delle comunità, una saggezza tipica di persone di età più adulta.

I giovani Carabinieri sono stati invitati ad impegnarsi a fondo fin da subito per sfruttare al massimo l’esperienza dei loro Comandanti e dei colleghi con maggiore anzianità di servizio. Per altro, il basso indice di criminalità che fortunatamente caratterizza la provincia di Rieti, ha precisato il Comandante Provinciale, consentirà loro di assimilare, senza particolari ansie e frenesie, procedure operative e tecniche d’intervento.

Le nuove leve, oltre a ringiovanire i quadri operativi sul territorio, costituiranno un bell’esempio per tutti i ragazzi della provincia che, al termine degli studi, si affacciano al mondo del lavoro, offrendo occasioni di confronto e spunti di riflessione sulle varie opportunità a loro disposizione.




Rieti, previsione neve e valanghe: avviato il servizio Meteomont dell’Arma dei Carabinieri

RIETI – Anche quest’anno, il 1° dicembre 2021 stabilisce l’avvio del servizio Meteomont (Servizio Nazionale di previsione neve e valanghe) dell’Arma dei Carabinieri che nella provincia di Rieti, a partire dall’anno in corso, è coordinato dal Centro Settore Meteomont (Ce.Se.M.) “Appennino Laziale”, con sede presso il Gruppo Carabinieri Forestale di Rieti e competenza anche nelle provincie di Roma e Frosinone.

Il nuovo Ce.Se.M. potrà avvalersi di personale dei Carabinieri Forestali altamente specializzato e con elevata esperienza nel settore, dotato delle qualifiche di Osservatori, Esperti e Previsori neve e valanghe.

La rete di rilevamento e di previsione del Servizio Meteomont è già al lavoro e lo scorso 23 novembre, presieduta dal Gen. B. Cinzia Gagliardi, Comandante della Regione Carabinieri Forestale Lazio, si è tenuta a Leonessa una riunione di “lancio” del Ce.Se.M. “Appennino Laziale”, cui è intervenuto tutto il personale che presta servizio “Meteomont” in ambito regionale. All’incontro hanno partecipato anche il Direttore dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, Dottor Carmelo Tulumello, il Sindaco di Leonessa, Gianluca Gizzi, nonché il Ten. Col. Vincenzo Romeo, referente nazionale Meteomont del Comando Generale dell’Arma e il Comandante del Gruppo Carabinieri Forestale, Ten.Col. Irene Davì, responsabile del nuovo Centro.

Con l’avvio della “stagione invernale”, che sarà determinato in base alle condizioni meteo-nivologiche che si presenteranno nelle prossime settimane, avranno inizio le quotidiane attività di raccolta dati e controllo del manto nevoso da parte delle 8 Stazioni Meteonivologiche Tradizionali presenti nei due sotto-settori del Ce.Se.M., “Terminillo Monti Reatini e Laga” e “Monti Simbruini e Meta”. Inoltre, settimanalmente, i “Nuclei itineranti”, composti da Carabinieri Esperti Neve e Valanghe, altamente specializzati e con un’elevata preparazione fisica, controlleranno la stabilità della neve ad alta quota, con l’ausilio di materiale per attività alpinistica. La rete di monitoraggio è infine integrata dalle “pattuglie Nevemont”, composte da militari delle Stazioni Carabinieri Forestale e Stazioni Carabinieri Parco, le quali, allertate direttamente dalla Sala Operativa del Comando Generale dell’Arma, provvederanno, nell’ambito dei servizi in atto, alla raccolta di informazioni sulle condizioni del tempo, sull’altezza della neve al suolo e sullo stato di viabilità.

Tutti i dati provenienti dal territorio vengono quindi controllati e validati dal Ce.Se.M., per la redazione del Bollettino di previsione del pericolo valanghe, nel quale è presente una scala di criticità valanghe e che viene trasmesso alle Centrali operative dell’Arma in provincia nonché a tutte le autorità preposte a gestire nel territorio le emergenze e la gestione degli interventi di protezione civile.

A beneficiare dell’attività dei Carabinieri Forestali in questo settore saranno le migliaia di potenziali sciatori, escursionisti e turisti che vogliono godere in sicurezza la montagna, svolgendo attività alpinistica, sciistica o semplicemente escursionistica, nel pieno rispetto dell’ambiente. Il Bollettino, consultabile sul sito web www.meteomont.carabinieri.it, costituisce infatti un valido strumento a disposizione per la scelta dell’itinerario da percorrere. Sarà fondamentale, nel periodo invernale ormai alle porte, assumere piena coscienza dell’importanza di rispettare la montagna, comprendendone i pericoli e riducendo al minimo il rischio di essere travolti da valanghe o, addirittura, provocarle inconsapevolmente, a causa di condotte poco accorte.




Grottaferrata, tutto pronto per l’appuntamento con la filiera del turismo organizzato laziale

Dal 23 al 25 novembre al Park Hotel Villa Ferrata il secondo congresso di Fiavet Lazio

GROTTAFERRATA (RM) – Fiavet Lazio, l’Associazione Regionale delle Agenzie di Viaggi e Turismo, ha indetto dal 23 al 25 novembre, presso il “Park Hotel Villa Ferrata” di Grottaferrata (Roma), il suo secondo Congresso che vedrà impegnati tutti i rappresentanti della filiera del turismo organizzato laziale.

Oltre a festeggiare i 60 anni di Fiavet Lazio, il Congresso sarà l’occasione per confrontarsi sul futuro e quindi sugli strumenti da mettere in campo per superare la gravissima crisi che ha colpito il settore nel periodo della pandemia Covid 19.

Gli interventi dei consulenti Fiavet Lazio ed i percorsi formativi attuati rappresenteranno una spinta a porsi delle domande, mentre la presenza delle Istituzioni darà il giusto valore agli incontri per dialogare su Incoming, Outgoing, Rapporti con gli Enti locali, Abusivismo, Innovazione, Nuovi Trend, Giovani Agenti di Viaggio e Meeting Industry, 

La sfida sarà quella di costituire un fronte comune dopo i due difficili anni appena trascorsi, con rinnovato impegno e stima reciproca.

Il “Congresso ‘60”, indetto dalla Presidenza dell’Associazione con il sostegno di Fiavet Nazionale, è patrocinato dalla Regione Lazio e dal Comune di Grottaferrata con la collaborazione del Park Hotel Villa Ferrata e del COTAV. Tra i molti sponsor si segnalano, tra gli altri, l’EBTL (Ente Bilaterale Turismo della Regione Lazio), Business & Tourism Insurance Service, Confcommercio, Traiconet, Saltech+, Vignaioli Grottaferrata, Ferratese Parfums, Gruppo Archeologico Latino “Bruno Martellotta” onlus, 38 Incoming, Young Tour, Park Hotel Villa Grazioli, Carrani, Fondo Fogar, Schiaffini, Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano (Coldiretti), Lazio Innova, Convention Bureau Roma e Lazio. Media Partner dell’evento sarà TTG Italia.

“Siamo estremamente felici di poterci ritrovare dal vivo dopo un anno di webinar dietro agli schermi, dichiara il presidente della Fiavet Lazio Stefano Corbari. In questi ultimi ormai quasi due anni di pandemia, di dolore, di emergenza tutti noi abbiamo dovuto affrontare sfide che non avremmo mai pensato di dover nemmeno immaginare, ci siamo aggrappati al nostro lavoro, alla nostra passione nell’attesa di poter ricominciare la nostra attività. Questo appuntamento, oltre che a festeggiare i 60 anni della nostra associazione, sarà l’occasione per confrontarsi ma anche per gettare le basi per un futuro di sfide, di innovazione e di sempre maggiore professionalità”.

Stefano Corbari presidente Fiavet Lazio

L’importanza dei temi, la presenza di autorevoli esponenti delle istituzioni, il desiderio di ricominciare, la determinazione degli operatori rappresenteranno l’essenza di un evento, tra i primi ad effettuarsi in presenza, per tracciare una nuova strada che dovrà aiutare il settore ad uscire dall’impasse di quest’ultimo periodo.




Torricella in Sabina, danneggia la foresta per allargare una pista: sequestrati 3 ettari di cantiere

Al soggetto, ritenuto responsabile del reato di danneggiamento e di aver violato le normative del Codice dei Beni culturali e del Paesaggio, è stata inoltre elevata una sanzione amministrativa pari a 1.800 euro

TORRICELLA IN SABINA (RI) – I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Rocca Sinibalda, a seguito di denuncia presentata da un cittadino, hanno provveduto a sequestrare 3 ettari di cantiere forestale nel comune di Torricella in Sabina e a deferire all’Autorità giudiziaria il titolare di una ditta boschiva, per aver eseguito, con mezzi meccanici e in assenza delle previste autorizzazioni, un movimento terra in area sottoposta a vincolo idrogeologico e paesaggistico.

Le condotte contestate erano sostanzialmente volte ad ampliare una pista forestale per agevolare la viabilità del mezzo impiegato negli interventi di taglio e rimozione del materiale vegetale. Le operazioni, compiute in spregio della normativa ambientale, hanno sostanzialmente modificato lo stato dei luoghi, insistendo in un versante dall’equilibrio sistemico già particolarmente delicato e sul quale anche piccoli interventi potrebbero causare crolli del terreno, innescando dissesti del suolo. Inoltre, la quantità di terreno riversata nell’alveo, nel ridurre l’officiosità idraulica dell’impluvio naturale, ha notevolmente diminuito la capacità di drenaggio dell’acqua proveniente da monte, determinando nei fatti uno stato di rischio idrogeologico.

L’attività della specialità forestale dell’Arma, rivolta alla verifica del rispetto delle norme che disciplinano il vincolo idrogeologico, è di fondamentale importanza per la tutela dell’ambiente e della sicurezza dei cittadini. Lo scopo principale del “Vincolo” è infatti quello di preservare l’ambiente fisico e quindi di garantire che tutti gli interventi che vanno ad interagire con il territorio non compromettano la stabilità dello stesso né inneschino fenomeni erosivi, con possibilità di danno pubblico.

Al soggetto, ritenuto responsabile del reato di danneggiamento e di aver violato le normative del Codice dei Beni culturali e del Paesaggio, è stata inoltre elevata una sanzione amministrativa pari a 1.800 euro.




Forano, maltratta continuamente moglie e figlia: 43enne condannato a 9 anni e 5 mesi di carcere

FORANO (RI) – 9 anni e 5 mesi di reclusione per G.R., 43enne cittadino rumeno residente a Forano in provincia di Rieti.

L’uomo era stato arrestato nel 2018 in flagranza di reato per maltrattamenti nei confronti della moglie e della figlia minorenne ed era stato messo agli arresti domiciliari.

Oggi i Carabinieri della Stazione di Stimigliano hanno dato esecuzione all’Ordinanza di Carcerazione emessa dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Tivoli, arrivata all’esito della sentenza di condanna per i ripetuti maltrattamenti posti in essere dall’uomo, che è stato portato alla casa circondariale di Frosinone.