Nemi, accoglienza migranti: ecco il bluff dello Sprar

NEMI (RM) – La sindaca di Roma e presidente dell’Area Metropolitana Virginia Raggi chiederà all’Amministrazione Comunale di Nemi e ad altre dei Castelli Romani, di aderire allo Sprar Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati. L’iniziativa fa parte del “Modello Roma” proposto dal ministro Minniti dopo il clamore degli sgomberi che hanno messo la capitale al centro di forti polemiche. Di fatto è un invito, rivolto alle diverse Amministrazioni, a rivedere le proprie posizioni riguardo allo strumento di accoglienza, l’adesione allo SPRAR è infatti volontaria.

“Oggi abbiamo presentato, come gruppo consigliare “Ricomincio da Nemi”, una interrogazione urgente al Sindaco dove pretendiamo delle risposte definitive. – dichiarano in una nota i due consiglieri di opposizione Patrizia Corrieri e Carlo Cortuso – La realtà – prosegue la nota – va affrontata concretamente, non con dichiarazioni irresponsabili, ma con metodo e progettualità per il bene del nostro paese.”

Durante la scorsa campagna elettorale di Nemi l’attuale primo cittadino aveva rilasciato delle dichiarazioni in cui asseriva che il Comune aveva avviato le procedure di adesione allo Sprar e che al massimo si sarebbero ospitate due, tre famiglie di migranti. “Cosa ci raccontano questi fatti? – Commentano ancora Corrieri e Cortuso – Che Nemi, a tutt’oggi, non ha aderito allo SPRAR, nonostante le dichiarazioni contrarie del Sig. Bertucci nel corso della campagna elettorale. Ricordate? In più occasioni aveva affermato che il comune di Nemi aveva avviato le procedure per partecipare al Sistema di Protezione che avrebbe destinato a Nemi non più di otto-dieci richiedenti asilo. Naturalmente a chi gli faceva osservare che i termini del bando per l’adesione stavano per scadere (giugno 2017) e che nulla era stato fatto, venivano rivolte le accuse di sciacallaggio e opportunismo.”

Era stata presentata una richiesta di accesso agli atti da parte del gruppo “Ricomincio da Nemi” per verificare se l’amministrazione comunale avesse aderito o meno allo Sprar: “In vista della scadenza di un secondo bando di adesione (settembre 2017), – dichiarano i due consiglieri di opposizione – come gruppo consigliare “Ricomincio da Nemi” avevamo presentato una richiesta di accesso agli atti relativa alla presunta adesione del comune di Nemi allo SPRAR (27 giugno 2017). Risultato? Un silenzio assordante! Volevamo capire quali procedure erano state avviate. Nulla. Abbiamo, successivamente, protocollato un sollecito della nostra richiesta (4 agosto 2017), ma anche in questo caso nessuno ha ritenuto opportuno rispondere. Dopo una serie di pressioni e insistenze, abbiamo finalmente ottenuto delle risposte dal Segretario Comunale. Indovinate? A tutt’oggi l’adesione allo SPRAR del comune di Nemi non esiste. Non esiste nessuna procedura, non esiste nessuna concertazione con le associazioni territoriali, non esiste nessuna volontà. Niente di niente. Ed ora arriva la pressione dell’Area Metropolitana. E, come al solito, il Sig. Bertucci deciderà di far decidere ad altri le sorti di Nemi e dei suoi cittadini. Sempre che lo SPRAR non si trasformi “inaspettatamente” in un CAS (Centro di Accoglienza Straordinaria), nel qual caso una qualsiasi struttura alberghiera presente sul nostro territorio può candidarsi ad accogliere i richiedenti asilo (in questo caso il numero salirebbe a cento unità, secondo le quote assegnate dal provvedimento) accreditandosi direttamente presso la Prefettura, sentito l’ente locale nel cui territorio la struttura è situata. È l’ennesima occasione mancata: ad una gestione ordinata e controllata del fenomeno, il Sig. Bertucci – concludono i due consiglieri di opposizione al Comune di Nemi – ha preferito farsi sommergere dall’incapacità e dalla superficialità proprie scegliendo, colpevolmente, di non scegliere.”

Abbiamo presentato, come gruppo consigliare “Ricomincio da Nemi”, una interrogazione urgente al Sindaco dove pretendiamo delle risposte definitive. La realtà va affrontata concretamente, non con dichiarazioni irresponsabili, ma con metodo e progettualità per il bene del nostro paese.

 




Frascati: c’è attesa per l’assegnazione del premio Livio Gratton

FRASCATI (RM) – Sabato sarà assegnato il Premio Livio Gratton. Si terrà sabato 30 settembre 2017 alle ore 17,30 nell’Auditorium delle Scuderie Aldobrandini, il Premio Livio Gratton, giunto alla tredicesima edizione. Si tratta di un premio biennale assegnato da una giuria internazionale alla tesi più meritevole di Dottorato di Ricerca in Astronomia o Astrofisica, realizzata nell’ultimo biennio in un istituto di ricerca italiano.

Al termine della cerimonia di consegna si terrà la conferenza pubblica dal titolo “Osservatori astronomici: uno sguardo sull’universo tra presente e futuro”, il cui relatore Alessandro Marconi è stato il vincitore nel 1999 della IV edizione del Premio Gratton.
«Grazie all’impegno della Famiglia e dell’associazione Eta Carinae, il Premio Livio Gratton è oggi un riconoscimento importante a livello nazionale che mette Frascati al centro della ricerca in  astronomia e astrofisica – dichiara il Sindaco di Frascati Roberto Mastrosanti -. Il Premio inoltre contribuisce in concreto alla crescita di nuovi studiosi e ricercatori, come dimostra la conferenza scientifica che quest’anno sarà tenuta da Alessandro Marconi, vincitore di una delle passate edizioni. Questo è senz’altro un motivo di vanto così come lo è sapere che molti dei premiati stanno
lavorando in strutture scientifiche italiane, concorrendo al progresso dell’astronomia».
Il premio è l’unico dedicato all’Astronomia in Italia. È stato concepito non solo come evento commemorativo, ma anche come contributo alla creazione di istituzioni culturali permanenti, volte a connotare e qualificare il territorio dei Castelli Romani. Si propone inoltre di facilitare l’inserimento di giovani ricercatori nelle strutture di ricerca nazionali con l’intenzione di attenuare la “fuga dei cervelli”.
Il Premio Livio Gratton è promosso e organizzato dall’Associazione Eta Carinae, in collaborazione con l’Associazione Tuscolana di Astronomia “Livio Gratton” e l’Associazione Frascati Scienza, con il patrocinio del Comune di Frascati e di INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica), e con il contributo della famiglia Gratton.




Nemi, ratto morto vicino alla scuola: bambini a rischio

NEMI (RM) – Un topo morto nell’area del plesso scolastico di Nemi. Una immagine, scattata il 26 settembre 2017, che parla da sola e che fa ricordare l’ultimo appello della segreteria del PD locale Azzurra Marinelli dopo il maltempo quando ha chiesto se fossero stati presi tutti i provvedimenti necessari per le pulizie del plesso dopo l’inondazione di fango, detriti e acqua sporca.

La fotografia fa capire chiaramente che urge un intervento di derattizzazione e che i bambini sono esposti a rischi di carattere igienico – sanitario.

Non risultano, almeno consultando l’albo pretorio, interventi di derattizzazione recenti da parte del Comune di Nemi. Una storia che fa ricordare lo spiacevole episodio del gennaio del 2014 quando i docenti segnalarono deiezioni di animali, ci fu un intervento della Asl che provvedette ad emettere delle prescrizioni e disinfezione con derattizzazione che poi fu fatta dal Comune ma non mancarono le polemiche per le modalità di gestione dell’emergenza.

Adesso c’è una fotografia che parla chiaro: un ratto morto molto grosso che giace vicino alla scuola di Nemi. Ci si augura che anziché accusare di strumentalizzazione chi fa emergere le situazioni si provveda a programmare una sanificazione del plesso al fine di tutelare lo stato di salute dei bambini




Ciampino: sequestrato pesce venduto come “locale” e invece veniva dall’Oceano Atlantico

CIAMPINO (RM) – Il Comando di Polizia Locale, nell’ambito dei controlli a tute la del consumatore, ha posto sotto sequestro (e successivamente donato in beneficenza) ​diverse quantità di pesce posto in vendita come pesce “locale”, risultato poi essere stato pescato alcuni giorni prima nei mari dell’Oceano atlantico.
I controlli sono stati disposti dal Comandante su tutti i banchi di vendita del pesce nei mercati giornalieri e nel mercato settimanale, al fine di verificare se durante il cosiddetto “fermo pesca” (che stabilisce lo stop delle attività di pesca nazionale nei periodi estivi) fosse stato posto in vendita del pesce reclamizzato come locale, e quindi di maggiore qualità, senza che lo fosse.
Come la frutta e la verdura, infatti, anche il pesce segue una stagionalità e ci sono periodi, come quello estivo, in cui molte specie sono in una fase riproduttiva. Il Governo, per tutelare i nostri mari, blocca le attività di pesca lungo tutta la Penisola per circa sei settimane a rotazione (nel mar Tirreno da Civitavecchia verso sud il blocco è attivo sino al 10 ottobre). Il fermo pesca 2017 si applica in particolare alla pesca con reti a strascico, reti divergenti e reti volanti.
Nei controlli effettuati oggi, in un caso è stato accertato come una partita di merluzzi, pescati in Oceano Atlantico, venivano venduti con l’etichetta di “merluzzo di Gaeta” ad un prezzo notevolmente più basso del prezzo dei merluzzi pescati nei mari locali, cosa particolarmente “attraente” per i clienti. In un altro caso – in un banco diverso – una partita di sogliole pescate al nord dell’Olanda venivano vendute come “pescato zona fao 37”, ovvero pescato locale, in questo caso messe in vendita al prezzo di quelle effettivamente pescate nei mari locali, mentre quelle pescate all’estero hanno un valore di mercato molto inferiore.
La merce posta sotto sequestro è stata destinata – dopo il controllo sulla stessa – in beneficenza alla associazione Arca Il Chicco, particolarmente attiva sul territorio comunale per l’attività in favore di disabili mentali, e riconosciuta a livello nazionale ed internazionale. Nessuna irregolarità è stata riscontrata negli altri banchi.



Marino: “Cappuccetto rotto” arriva in teatro

MARINO (RM) – Sabato 14 ottobre alle ore 21 l’auditorium Monsignor Grassi di Marino (via Garibaldi 54) sarà il proscenio di una grande prima. Va in scena “Cappuccetto Rotto”,  un recital del maestro Mario Alberti nasce da un progetto presentato e messo in piedi con l’associazione  “Famiglie e Gnosis Insieme Onlus – Nuova Linfa” grazie a un intenso e significativo laboratorio teatrale tenutosi presso la sede della Gnosis cooperativa sociale onlus, specializzata nell’ambito della cura, riabilitazione e reinserimento di persone – per lo più giovani –  con patologie mentali.
Co-organizzatrice dell’evento anche la Chiesa Valdese che ha potuto finanziare l’iniziativa grazie ai fondi dell’8 per mille.
Un progetto  che nasce, dunque, dalla comunione di numerose realtà e al quale hanno voluto dare la loro adesione morale, attraverso il patrocinio, anche il gruppo marinese della Caritas e il Comune di Marino (Roma).

LO SPETTACOLO – “Cappuccetto Rotto” è un  atto unico con testi e arrangiamenti originali che vede la partecipazione di trenta interpreti costituiti da: volontari, operatori, psicologi, psichiatri e ospiti della cooperativa Gnosis, in un perfetto connubio tra una messa in scena teatrale e un musical. Ispirata alla fiaba di Perrault, l’opera teatrale analizza e commenta alcuni fatti di cronaca quotidiana, come il bullismo, il disagio sociale, i conflitti familiari, per citare solo alcuni aspetti dell’opera che già dalla locandina annuncia proprio come la favola diventi un fatto di cronaca.

GLI ORGANIZZATORI  – Tra gli attori in scena, come detto, anche dei genitori che interpreteranno illoro ruolo più naturale come fa e spiega il presidente di Nuova Linfa, Paolo Angelini, tra i familiari che vedremo in scena :“Mi sono lanciato in questa esperienza del teatro realizzata con molta professionalità e con l’obiettivo di creare un contatto sempre maggiore delle persone con l’esterno, con la società che è l’elemento ulteriore. L’Associazione Nuova Linfa, in questo senso, è veicolo utile anche a raccogliere fondi per migliorare ulteriormente la qualità della vita degli ospiti. Noi d’altra parte, come è naturale che sia, pensiamo molto a quello che è il “dopo di noi”. In questo senso quando termina il periodo terapeutico e riabilitativo bisogna chiedersi di cosa c’è bisogno dopo. Da un anno, per esempio, abbiamo inserito tre persone, che hanno ultimato il percorso in Comunità,, a lavoro in una multinazionale. Stanno condividendo un appartamento e le famiglie stanno dando tutto il supporto per poter replicare questa esperienza anche con altri ragazzi. Perché il vero obiettivo resta proprio l’inserimento nella società”.
“Le attività del teatro e della musica del resto – aggiunge Bruno Pinkus, responsabile clinico dei progetti terapeutico- riabilitativi  Gnosis  – aiutano le persone a ricostruire relazioni sociali, a stare insieme e a immettersi nuovamente nella società esterna. In questo senso, è bene sottolineare sempre che la compagnia teatrale stessa è mista ed è composta da persone in comunità assieme a familiari, amici.  D’altra parte Gnosis ha promosso, stimolato e incentivato la nascita dell’associazione collaterale proprio perché degli utenti, delle persone che sono nel percorso di cura e riabilitazione prendessero più facilmente parte ai progetti come protagonisti e in questo caso attori e musicisti che compongono lo spettacolo.
Il punto importante di questo lavoro, grazie al preziosissimo contributo artistico ed umano del maestro Mario Alberti e di Martina Nasini con l’associazione La Terzina, è che la rappresentazione è il prodotto di un lavoro di gruppo, partito da un processo di conoscenza diretto delle persone ed arrivando a dare vita ad una sorta di teatro patologico, in una co-costruzione fondamentale per le persone che vivono il disagio e che in questo contesto vengono considerate “persone”.
La durata dello spettacolo è di un’ora e mezza circa, l’ingresso è libero




Genzano, il sindaco Lorenzon su uscita Rimini: “Non c’era intenzione di colpire la storia del mio paese”

GENZANO (RM) – Una frase di troppo finita nel calderone di una polemica: Lorenzon a Rimini ha inteso denunciare un “sistema incancrenito” ma è finito per essere accusato di aver colpito i dipendenti comunali. Per questo motivo, ai fini di fare chiarezza, il sindaco di Genzano ha inviato una nota: “In questi giorni stiamo ultimando la riorganizzazione del personale in un’ottica di ottimizzazione delle risorse presenti. Una scelta che può sembrare impopolare, ma che in realtà abbraccia la nostra visione di medio-lungo termine che punta a portare un miglioramento del servizio offerto al cittadino.

Credo che il confronto e la partecipazione siano fondamentali per portare avanti questo nostro progetto: solo con la concertazione e la condivisione è possibile gestire questa complessa fase di passaggio che stiamo affrontando. È per questo motivo che dopo aver ascoltato le istanze dei dirigenti ho pianificato una serie di incontri con i dipendenti, che vedrò uno per uno già dalla prossima settimana, per meglio comprendere le loro esigenze e tradurle per quanto possibile in azioni concrete che consentano loro di lavorare con serenità. Da parte mia e dei consiglieri di maggioranza c’è la massima disponibilità alle istanze presentate dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali che li rappresentano.

I progetti dell’amministrazione vanno avanti grazie al prezioso lavoro che gli uffici svolgono quotidianamente, ed è per questo che siamo fermamente convinti che occorre essere intransigenti con coloro che non svolgono il proprio dovere. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità: saremo inflessibili nel controllare l’operato dei dirigenti, delle posizioni organizzative, di tutti i dipendenti. Vogliamo organizzare il lavoro con un calendario preciso da rispettare che deve riportare tempistiche, modalità e compiti ben precisi da assolvere per ogni soggetto coinvolto.

Chi ama e conosce Genzano sa bene che la macchina amministrativa ha delle storture che è arrivato il momento di aggiustare. Nelle parole pronunciate a Rimini non c’era l’intenzione di colpire in maniera generalizzata i dipendenti comunali o la storia del mio paese, ma soltanto di denunciare un sistema incancrenito. Continueremo a lavorare giorno dopo giorno nell’interesse della collettività”. Lo dichiara il Sindaco di Genzano di Roma, Daniele Lorenzon.

Ecco invece la nota dei consiglieri Pd di Genzano di Roma che ha fatto scaturire la critica e conseguente reazione del sindaco genzanese:

“Un triste e volgare siparietto quello messo in scena dal Sindaco Lorenzon durante l’adunata grillina di Rimini dove, chiamato a raccontare i grandi successi della sua amministrazione, non ha saputo fare altro che diffamare la storia del paese di cui si fregia del titolo di primo cittadino, la sua comunità e la stessa amministrazione che rappresenta. Capiamo perfettamente che se avesse provato a descrivere lo stato in cui versa Genzano dopo più di un anno di sapienti cure a cinque stelle, difficilmente avrebbe potuto strappare qualche applauso. Di certo non ci aspettavamo che davanti alla folla di adepti del M5S il Sindaco provasse a spiegare come la sua Giunta sia riuscita a produrre un bilancio di previsione con stime errate per oltre un milione di euro, o a quanto ammontino i tagli ai fondi per i servizi sociali, o di come abbia descritto lo stato in cui versa l’amministrazione il Vice Sindaco dimessosi da appena un mese, ma troviamo veramente intollerabile la derisione e lo spregio mostrati per la storia amministrativa di un paese da sempre eccellenza del territorio dei Castelli Romani. Conosciamo a memoria il disco rotto di accuse campate in aria rivolte al passato, e sebbene sia quantomeno stucchevole che dopo oltre un anno di governo il Sindaco non sia in grado di esporre altro, è inammissibile che venga denigrata la storia di cui un’intera comunità è orgogliosa. Una vera e propria caduta di stile poi le parole rivolte verso il personale della sua stessa amministrazione, arrivando a metterne in discussione la professionalità e la diligenza utilizzando una battuta di dubbio gusto (ideata d’altronde dal suo capo-proprietario). Se il Comune di Genzano di Roma non riesce più a svolgere correttamente neanche l’ordinaria amministrazione, come dimostrano i ripetuti episodi di disservizi susseguitisi nell’ultimo anno, le colpe sono da attribuire in capo a chi avrebbe il compito di dirigere la macchina amministrativa. Invitiamo caldamente il Sindaco a chiedere scusa al personale dell’amministrazione comunale e a tutti i genzanesi per la sceneggiata messa in piedi e a dar prova di questa sua loquacità in Consiglio Comunale e nelle sedi istituzionali preposte dove, stranamente, a malapena riesce a pronunciare gli argomenti all’ordine del giorno”.




Ciampino, casi di Chikungunya: parte la disinfestazione straordinaria

CIAMPINO (RM) – A seguito di casi accertati di soggetti affetti da patologia Chikungunya sul territorio comunale di Ciampino, l’Amministrazione ha fatto sapere che, con Ordinanza sindacale n. 12 del 26/09/2017, ha disposto un’azione di disinfestazione straordinaria che verrà effettuata a partire da oggi pomeriggio in tutte le abitazioni private che insistono nell’area individuata.

Per contrastare la diffusione della zanzara tigre, si andranno dunque ad effettuare trattamenti adulticidi, larvicidi e di rimozione dei focolai larvali in aree pubbliche e private, nelle seguenti strade:

Via Fratelli Wright tratto compreso ambo i lati tra il civico dal 2 al 80
Via di Morena tratto compreso ambo i lati da via Wright a via Guidoni
Via Zino tutta
Via Nigro tratto compreso ambo i lati tra il civico 2 al civico 4
Via Bersani tratto compreso ambo i lati tra il civico 1 al civico 19
Via Gragnani tutta
Via Bleriot tratto compreso ambo i lati tra via di Morena e via Bersani
Via Malagoli tutta
Via Leopardi tutta
Via Ovidio tratto compreso ambo i lati tra via di Morena e via Carducci
Via Pascoli tratto compreso ambo i lati tra il civico 12 e via Ovidio
Via Appiani tutta
Via Guidoni tratto compreso ambo i lati tra via di Morena e via Marconi
Via Marconi tratto compreso ambo i lati tra via Guidoni e via Bleriot
Via Monti tutta
Via Rovatti tutta
Largo Fermi tutto
Via delle Vigne di Morena tratto compreso numeri civici dispari tra via Monti e via di Morena.

Pertanto, a tutti i residenti, amministratori condominiali, operatori commerciali, gestori di attività produttive, ricreative, sportive e in generale a tutti coloro che abbiano l’effettiva disponibilità di aree aperte sul territorio riguardanti le suddette vie, si ordina:

di permettere l’accesso degli operatori della ditta incaricata al servizio di disinfestazione, per l’effettuazione dei trattamenti larvicidi, adulticidi e la rimozione dei focolai larvali presenti in area cortiliva privata nonché l’accesso del personale degli Uffici Comunali e Forze dell’Ordine;
di chiudere le finestre durante le ore di esecuzione del trattamento di disinfestazione adulticida nelle aree oggetto di trattamento fino al termine delle operazioni, salvo diverse disposizioni impartite dal personale incaricato;
di attenersi a quanto prescritto dagli operatori addetti alla rimozione dei focolai larvali, per evitare che tali focolai possano riformarsi;
il divieto di transito pedonale ed il divieto di circolazione dei veicoli privati durante le operazioni di disinfestazione.

A tutti gli abitanti nelle aree oggetto dell’intervento e durante gli orari di esecuzione delle operazioni di disinfestazione, si ordina inoltre:

che non siano stesi indumenti e biancheria ad asciugare all’esterno delle abitazioni;
che gli animali domestici e da cortile siano detenuti all’interno dei propri ricoveri o comunque allontanati e messi al riparo;
che si provveda a ricoprire oppure svuotare dell’acqua le piscine;
che si provveda a proteggere vasche ornamentali ove siano presenti pesci;
che nel caso possano essere irrorati arredi e suppellettili presenti nei giardini, si provveda a ricoprirli oppure a lavarli dopo il trattamento.

Si precisa che nell’area individuata non insiste nessuna scuola pubblica e si ricorda che giovedì scorso si era provveduto ad effettuare un intervento di disinfestazione straordinaria su tutto il territorio comunale con particolare attenzione a scuole e parchi pubblici.

Si rammentano invece a tutta la cittadinanza, a tutela della salute pubblica e per prevenire e controllare la diffusione della suddetta malattia e delle Arbovirosi trasmesse da insetti vettori, alcune buone pratiche di prevenzione da effettuarsi nelle proprietà private presenti su tutto il territorio comunale:

svuotare spesso sottovasi, secchi e ciotole per l’acqua etc.
coprire accuratamente e senza lasciare fessure vasche e bidoni per l’irrigazione.
evitare la formazione di ristagni eliminando i contenitori inutili o coprendoli affinchè non accumulino acqua.
introdurre nelle fontane e nelle vasche decorative alcuni pesci ad esempio gambusia affinis che si cibino di larve.
spruzzare settimanalmente un comune insetticida domestico nell’acqua delle caditoie interne alla proprietà.




Albano Laziale: l’Appia bis si allaga sempre e la Sinistra dei Castelli Romani chiede lumi

ALBANO LAZIALE (RM) – La Sinistra dei Castelli Romani vuole vederci chiaro e pretende delucidazioni sull’assetto, la tenuta e la sicurezza della “Tangenziale dei Castelli Romani”, la cosiddetta “Appia Bis”, inaugurata nel Settembre 2016 dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. In una missiva ufficiale inviata all’attenzione di Regione, Astral e Asl, i Consiglieri comunali di riferimento della Sinistra, Salvatore Tedone (Albano Laziale), Andrea Sonaglioni (Ariccia) e Edoardo Tomei (Lanuvio) chiedono dettagliate spiegazioni su “i frequenti allagamenti che, in corrispondenza di precipitazioni, anche non necessariamente abbondanti, richiedono la chiusura ed impediscono l’utilizzo di tale importante snodo viario”. Complessivamente, l’imponente opera è costata ai contribuenti circa 230 milioni di euro senza contare i tempi, biblici, di realizzazione. Tra progettazione, lavori e collaudi, infatti, ci sono voluti circa trent’anni per completare entrambi gli stralci. «Una follia» dichiara il Consigliere comunale di Lanuvio Edoardo Tomei, che aggiunge: «Riteniamo sia disonorevole e squalificante, in primis per coloro che hanno avuto incarichi e responsabilità, dirette o indirette, osservare come un’opera così imponente e con un rapporto costo per chilometro esorbitante possa essere neutralizzata in pochi minuti di pioggia». Sulla stessa linea il Consigliere comunale di Ariccia, Andrea Sonaglioni: «Urge un quadro chiaro e preciso sulla tenuta della Tangenziale per poter valutare gli impatti e i possibili scenari in caso di condizioni meteo avverse. Non dimentichiamo – continua Sonaglioni – che quest’opera costituisce la principale arteria viaria per i futuri utenti e lavoratori dell’Ospedale dei Castelli Romani, oramai di prossima apertura. Inoltre è un’infrastruttura fondamentale per la viabilità del nostro territorio quando partiranno i lavori di restauro del ponte monumentale di Ariccia.  Il Consigliere comunale di Albano Laziale, Salvatore Tedone, rincara la dose: «Non dimentichiamo com’è ridotta la Nettunense, già in crisi quando si verificano condizioni meteo avverse. Riguardo alla Tangenziale, stiamo parlando di un’opera costata il triplo del Tunnel della Manica per intenderci. Sarebbe troppo semplice e al tempo stesso inutile affondare un attacco politico sulla trentennale storia dell’infrastruttura. Ora c’è ed è al servizio delle nostre comunità. Per questo motivo e per i costi folli deve necessariamente essere funzionale e soprattutto sicura. Pretendiamo di sapere – conclude Tedone – lo stato dei fatti, quali problematiche attualmente insistono e quali azioni di carattere strutturale si intendeno mettere in campo per scongiurare il continuo manifestarsi di allagamenti e infiltrazioni. È inaccettabile aver assistito ad una sontuosa inaugurazione in pompa magna e poi vedere scene di famiglie intrappolate in auto nei tunnel a causa della pioggia. Zingaretti e Astral ci rispondano».




Castel Gandolfo, Gens Albana in prima linea per la solidarietà

CASTEL GANDOLFO (RM) – I fatti di cronaca nera che, quotidianamente, aprano le prime pagine dei quotidiani sono lo specchio di una società allo sbando, perversa ed egoista. Persino Leopardi nello Zibaldone definisce l’egoismo “peste della società” per cui l’uomo toglie l’amore all’uomo. Allora viene da chiedersi se esiste una cura a tutto ciò. L’eccezione che rischiara le nubi dell’egocentrismo è la beneficenza che permette di tradire tanto turpe individualismo umano per guardare oltre la barriera di noi stessi.
É quello che è successo a Castel Gandolfo qualche settimana fa, quando l’associazione Gens Albana ha organizzato un evento per raccogliere fondi da devolvere a due onlus: Stand up for life e Wema.
La prima, che opera in Madagascar, ha utilizzato tale sostegno per finanziare un intervento chirurgico grazie al quale oggi una bambina di soli tre mesi, affetta da idrocefalo, può sorridere.
La seconda ha usufruito dell’aiuto economico per costruire un pozzo nel villaggio di Kiuukuni che funge da rifornimento idrico per i bambini keniani (ricordiamo che la carenza di acqua è la causa principale di mortalità in Africa).
Ma non solo. Gens Albana si cura anche di creare un piano di sostegno per i ragazzi malati di autismo e come ci informa la presidentessa Cinthia Vercelloni, quello di Castel Gandolfo è solo il primo di molti altri eventi ludici e culturali per finanziare le cure dei più deboli. In agenda anche un incontro con gli insegnanti delle scuole per una fondamentale sensibilizzazione al fine di migliorare l’impatto dei bambini affetti dalla sindrome di Kanner con il mondo scolastico.
In tal senso, la politica dell’associazione è chiarita dalla Vercelloni che spiega all’Osservatore “il nostro obiettivo è quello di servire al meglio la realtà del nostro territorio, affrontando tematiche di carattere socio-sanitario, culturali e interventi verso le fasce più esposte promuovendo la cultura della solidarietà”.

All’evento hanno partecipato anche i rappresentati delle istituzioni dei comuni di Castel Gandolfo (Cristiano Bavaro), Ariccia (Gianluca Staccoli), Albano (Gabriele Sepio) nonché del Senato (Annamaria Parente) che comunicano tutto il loro sostegno per la promozione di iniziative volte al sociale ed all’aiuto verso il prossimo.
Di grande commozione il video che riassume il lavoro di Gens Albana nel territorio terremotato di Norcia o nel ristabilire un importante legame (con l’ausilio della FNP CISL rappresentata da Maristina Capuzzo) tra anziani e giovani all’insegna della tradizione culinaria nostrana di cui si fà protagonista la Signora Rosa di 81 anni che si dice contenta di questa iniziativa tutta locale. L’impegno dei ragazzi di Cinthia Vercelloni e Clara Borri è un impegno cosciente e serio che si traduce in un’organizzazione interna dettata dalla trasparenza nell’attività e nella costante comunicazione degli iscritti.
Il piccolo contributo di ogni componente dell’associazione ha prodotto una catena umana di beneficenza e, ricordando la frase di Manzoni “si dovrebbe pensare più a far bene che a stare bene:e così si finirebbe anche per star meglio”, invitiamo i nostri lettori a partecipare copiosi alle prossime iniziative di “cura della società”.




Nemi: manca l’acqua da questa mattina

NEMI (RM) – Da questa mattina di lunedì 25 settembre 2017 che manca l’acqua a Nemi o arriva a flusso ridotto. La carenza idrica c’è soprattutto in zona Le Colombe, Parco dei Lecci e i Corsi. Ormai sono oltre 10 ore che al numero verde Acea per le segnalazioni dei guasti un disco ripete che l’acqua manca “a causa di un guasto tecnico nel Comune di Nemi e dintorni e che i tecnici sono al lavoro per ripristinare il servizio”. Peccato che non è dato sapere quando questo servizio verrà ripristinato. Non c’è neppure un avviso sul sito istituzionale del Comune di Nemi che informi sullo stato della situazione. Il delegato ai rapporti Acea del Comune si è informato con il gestore del servizio idrico? Intanto la popolazione è a secco.

In questi momenti difficile non ricordare che cittadini di Nemi pagano 1.850 euro il servizio di Comunicazione istituzionale che è puntuale perlopiù quando si tratta di comunicare feste ed eventi. I disservizi sembrano non essere di casa.

 




Nemi, servizio rifiuti e pulizia strade: Tersigni presenta una interrogazione

NEMI (RM) – Riflettori puntati sulla raccolta dei rifiuti e sulla pulizia delle strade a Nemi che negli ultimi mesi sembrerebbe incassare diverse critiche. Il problema è che il servizio sembra ridotto ai minimi termini: le strade spesso sono sporche e l’immondizia trabocca dai cassonetti. Dulcis in fundo ancora non parte la raccolta differenziata. Intanto il consigliere comunale di opposizione di Insieme per Nemi Stefano Tersigni ha presentato una interrogazione in Comune:

“Vogliamo far luce sulle motivazioni che hanno generato la situazione debitoria nei confronti della società ‘Lazio Ambiente’ – ha detto Tersigni –  e su come il Sindaco intende provvedere affinché il servizio di raccolta rifiuti e pulizia possa tornare in tempi brevi a livelli accettabili. Proprio per questo ho presentato ieri un’ interrogazione alla quale spero il Sindaco possa dare una celere risposta.” E poi aggiunge: ” Il Comune di Nemi sembra, infatti, dover ancora saldare fatture alla società ‘Lazio Ambiente’ per un totale di euro 99.251,00 motivo per cui il servizio offerto risulta essere peggiorato in qualità e strettamente ridotto al minimo indispensabile.”