Ciampino aeroporto, il Consiglio di Stato conferma la riduzione dei voli

Respinto il ricorso di Ryanair e confermata la riduzione dei voli. “Prevale il diritto alla salute dei cittadini”

“Dopo anni di proteste, migliaia di denunce alla magistratura, il ricorso all’Unione Europea e moltissime iniziative nei confronti delle istituzioni, la giornata di oggi segna una svolta per le decine di migliaia di cittadini che vivono nelle aree urbane limitrofe all’aeroporto di Ciampino.” dichiara il portavoce del comitato dei cittadini Roberto Barcaroli

Il Consiglio di Stato, infatti, con la sentenza di oggi, conferma la riduzione dei voli nell’aeroporto di Ciampino e la validità del decreto del Ministro dell’ambiente 345/2018 che ne prevede tempi e modi.

La sentenza respinge tutte le richieste di Ryanair e Wizz Air per impedire che i voli vengano ridotti e conferma la precedente sentenza, con gli stessi contenuti, emessa dal TAR Lazio il 17 marzo, contro cui Ryanair e Wizz Air si erano appellate.

“Una ottima notizia per i cittadini di Ciampino, Roma sud e Marino, colpiti da anni da un inquinamento che spesso rende difficile la vita quotidiana.” continua il portavoce del comitato dei cittadini.

Le indagini epidemiologiche su adulti (indagine SERA) e sui bambini (indagine SaMBa), condotte dal Dipartimento Epidemiologico Regionale, hanno confermato la sofferenza della popolazione delle aree colpite, come riporta la stessa sentenza del Consiglio di Stato.

Su questo tema lo stesso Consiglio di Stato richiama la sentenza della corte di cassazione che conferma come il diritto alla salute e alla qualità della vita sia prioritario: “il limite della tutela della salute è da ritenersi ormai intrinseco nell’attività di produzione oltre che nei rapporti di vicinato, alla luce di una interpretazione costituzionalmente orientata, dovendo considerarsi prevalente, rispetto alle esigenze della produzione, il soddisfacimento ad una normale qualità della vita” (cfr. Cass. civ., 8 marzo 2010, n. 5564).

“Un aeroporto con un grande traffico aereo in mezzo alle case non è tollerabile. Le leggi nazionali e comunitarie per limitare il traffico e l’inquinamento che l’aeroporto produce esistono da anni ma, fino ad oggi, sono state applicate molto poco. La sentenza di oggi è importante e deve essere applicata subito, è una svolta e una conquista non solo per noi. Ora non si deve tornare indietro.” conclude Roberto Barcaroli.




Marino, Cangemi (Lega): “Congratulazioni e buon lavoro a Stefano Cecchi”

“Congratulazioni a Stefano Cecchi, eletto sindaco di Marino. Il compito cui è chiamato a far fronte è oneroso, ma la sua competenza e la sua abnegazione saranno un valore importante per la guida della città. A lui i miei migliori auguri di buon lavoro”

E’ quanto dichiara il vicepresidente del consiglio regionale del Lazio e consigliere Lega, Giuseppe Emanuele Cangemi




Frascati, Francesca Sbardella è la nuova sindaca

FRASCATI (RM) – Francesca Sbardella vince il ballottaggio con Roberto Mastrosanti e si aggiudica la poltrona di sindaca della città. Una vittoria ottenuta con 4021 voti pari al 54,03% rispetto il competitor che ha ottenuto il 45,97% con 3.421 voti.




Grottaferrata, intitolata una piazza alla Croce Rossa

Il sindaco Luciano Andreotti: “Testimonianza di gratitudine per il fondamentale impegno dei volontari”

Un piazzale per la Croce Rossa. Si è svolta nella mattinata di oggi alla presenza del sindaco di Grottaferrata, Luciano Andreotti, del presidente della Croce Rossa Italiana – Comitato Tusculum, Mario Lepore e di numerosi volontari CRI l’intitolazione alla Croce Rossa del largo posto tra viale San Nilo e la sottostante area fieristica.

Emozionato il rappresentante grottaferratese della Croce Rossa: “È un grande riconoscimento che giunge dopo l’impegno e la particolare collaborazione che c’è stata tra il nostro comitato e il Comune di Grottaferrata. Ogni volta che noi volontari passeremo di qua avremo motivo di essere orgogliosi così come tutti i cittadini potranno trarre spunto per dare il loro contributo al volontariato”.

Il sindaco Andreotti ha sottolineato il tributo che il Comune ha voluto rendere alla Croce Rossa Italiana che “in questi ultimi due anni di difficoltà e sofferenze si è confermata come un pilastro della società italiana. Questa intitolazione vuole rappresentare la gratitudine ma anche la testimonianza di una collaborazione fondamentale tra cittadini e istituzioni di cui ci sarà sempre bisogno per vincere le battaglie che la vita e la Storia ci mettono di fronte”.




Addio Brunetto Fantauzzi, Re del gossip…”De li Castelli”

Col sorriso e una proverbiale bonomìa sorniona e salace svelò mille aspetti segreti della provincia romana (oltre che dei vip) dando un volto umano anche alle riviste più scollacciate

di Daniele Priori

Se n’è andato il giorno in cui Alitalia ha spento i motori. Alla stessa età della ormai ex compagnia di bandiera. 74 anni. Lui, Brunetto Fantauzzi, che nella vita precedente al giornalismo aveva pure avuto a che fare, tra studi e lavoro, con l’Aeronautica. 

Tutto quello che avvenne dopo è abbastanza noto ai più. Brunetto ha padroneggiato una penna arguta e temuta, assieme alla risata, in fondo bonaria ma non sempre amata di chi, con un “giornaletto”  mensile, come lo chiamava chi non gli voleva bene, il suo Castelli Romani, aveva svelato più i vizi che le virtù del territorio in cui era nato, cresciuto, viveva e non ha mai smesso di tornare. Oggi alle 15,00 il saluto mesto nella cappella del cimitero di Marino accenderà un lumino di memoria su colui che, appunto, dei Castelli Romani e non solo è stato un testimone salace, in particolare nel ventennio ruggente di fine secolo scorso. 

Precursore, Brunetto Fantauzzi, delle cronache cafonal di Dagospia, calate con scandalo forse raddoppiato (se non decuplicato) in un territorio di provincia metropolitana  così prossimo alla Capitale nel quale pure, persino in questo straniante presente, abbiamo ancora la presunzione di dire che ci si conosce tutti e, agli occhi delle zie, delle mamme e delle nonne, tutti debbono/dobbiamo mantenere ancora oggi – figurarsi trenta/quarant’anni fa –   il volto pudico dei ragazzetti cresciuti tra parrocchia e oratorio. Brunetto questa rappresentazione buonista non l’ha mai sottoscritta. Anzi, al contrario, ha dato voce a tante versioni castellane dei Vitelloni felliniani.

Maschere veraci e non sempre, anzi quasi mai, accomodanti, di un costume spesso anche scostumato che esisteva pure nei bei centri storici appena fuori Roma, tra l’Appia, la Tuscolana, l’Anagnina e la via dei Laghi.  Strade percorse dal traffico dei pendolari ma anche dai goderecci frequentatori notturni delle “ville del piacere” e dagli oscuri santoni delle messe nere nel boschetto del lago Albano, oggetto di studi antropologici e libri del professor Aldo Onorati e poi di celebri inchieste radiofoniche di un altro eccezionale cronista nottambulo, Michele Plastino.Brunetto seppe fare da collante corrosivo e specchio tra le ombre di tutte queste sfaccettature altrimenti ben occultate.

Nella redazione di via Antonio Fratti, a Marino, hanno trovato sempre  accoglienza storie e personaggi di ogni tipo. “Una volta mi imboccò in ufficio una ragazza vistosamente spostata che mi si presentò come la moglie di Gesù Cristo” ebbe a raccontarmi Brunetto,  tra mille risate, in una occasione di dialogo serale, tornando assieme da una giornata di lavoro a Roma. “Divenimmo amici. Fin quando non sparì, esattamente come era arrivata”. 

Vicino al Partito Socialista degli anni d’oro, raccontò le origini di una speculazione edilizia e non solo, riuscita a sfruttare e spesso abusare di un territorio troppo dolce per tenere testa a certe fauci fameliche e rozze.Scandali piccoli, medi e grandi, il più delle volte rimasti ben al sicuro tra le pacche sulle spalle e i sorrisoni del “ci penso io” dei politicanti castellani. 

Fantauzzi provò a portarne qualcuno alla luce in una rubrica che, facendo eco al celebre film di Francesco Rosi, degli anni Sessanta, aveva icasticamente battezzato  Le mani sulla città.Negli ultimi anni, a fianco al movimento L’Italia dei Diritti, in particolare dopo l’improvvisa scomparsa della cara consorte, venuta a mancare il giorno di Capodanno di un lustro fa, Brunetto Fantauzzi si dedicò con passione, intelletto e cuore a denunciare storie di malasanità.

 Oggi, però, in questi giorno triste, soprattutto per l’adorata figlia, la collega Lorena Fantauzzi che del padre ha raccolto tutta l’eredità professionale, mi piace ricordare Brunetto in quello che poi era anche nel privato: un uomo fondamentalmente divertente e gioviale. Come i suoi sabato sera trascorsi spesso al Bagaglino e le nottate  romane “mitiche” degli anni Ottanta, Novanta e dei primi Duemila che lo consacrarono re del gossip capitolino. Un sorriso “porcino” che regalò alle mille riviste, anche  un po’ più che scollacciate, che ebbe modo di firmare.

 Così, a modo suo, senza trionfalismi, ebbe modo di liberare pure l’eros dallo stigma editoriale con l’intelligenza di cogliere (negli stessi anni in cui anche Marco Pannella volle dare voce a quel mondo) il tratto di divismo autentico, di vita, di sofferenza ma anche di gioiosa umanità che c’era nelle cosiddette (e ormai superate pure loro) vere pornostar. Su tutte Moana Pozzi. Per la quale condusse in maniera indefessa e purtroppo senza l’onere della prova finale, la battaglia con la verità che solo lui conosceva: la sua amica Moana, infatti, secondo Brunetto, non era mai morta. 

Oggi, invece, piangiamo lui. Senza ipocrisia però. Non amato da tutti. Anzi decisamente più querelato che amato. Ricordo che quando a un me giovanissimo cronista locale di 21 anni, nel 2003,  volle attribuire il premio CastelliStar “per aver elevato a cultura il ruolo dell’informazione” – questo c’era scritto nella targa che ancora conservo- io ebbi a dirgli “se avessi dovuto scrivere io una targa per un premio da dare a te, avrei scritto così: a colui che ha elevato a costume il ruolo dell’informazione”. Che Brunetto possa riposare nella pace in cui non ha vissuto. O nel clamore, come forse amerebbe di più. 




Nemi, in fase di ultimazione la ristrutturazione della Chiesa del cimitero comunale

Un intervento importante, atteso da anni e apprezzato da tutta la comunità

NEMI (RM) – In fase di ultimazione i lavori di ristrutturazione della chiesa del cimitero Comunale di Nemi. Lavori di ristrutturazione che sono risultati impegnativi sotto il profilo architettonico per mantenere intatta la tipologia e le caratteristiche di edificio storico utilizzando materiali e tecniche dell’epoca di costruzione.

“Dopo oltre 70 anni – fa sapere il Sindaco di Nemi Alberto Bertucci –  viene ristrutturata per la prima volta la chiesa del cimitero comunale di Nemi. La cappella è il luogo simbolo del cimitero dove tutti i visitatori si raccolgono in preghiera, ma è anche il simbolo del ricordo di un’intera comunità che fonda le sue radici nel percorso di vita di ogni cittadino di questo territorio”

Insieme all’edificio si interverrà anche sulla pavimentazione esterna del piazzale che  si collegherà al viale d’ingresso del cimitero; questo intervento non solo rende più decoroso e accogliente il percorso pedonale ma eviterà anche che le piogge  allaghino l’edificio visto il nuovo sistema di raccolta delle acque piovane. E’ una ristrutturazione totale che parte dal tetto prevedendo  il rifacimento intero dei solai, dell’impianto elettrico e del consolidamento sismico.




Distretto Rm 6.1, il Piano di Zona triennale riparte dalla comunità: sempre più al centro dell’azione integrata tra comuni e Asl

La proposta del Sindaco di Grottaferrata Luciano Andreotti ai colleghi sindaci: “Serve ancora più coraggio: è tempo di costituire il consorzio tra i nostri comuni per il sociale” 

Il Distretto Socio-sanitario Rm 6.1. presenta la programmazione triennale 2021/2023 e, nelle intenzioni del sindaco del Comune capofila di Grottaferrata, Luciano Andreotti, rilancia verso la creazione di un consorzio per il sociale tra i sette comuni distrettuali così da garantire, senza abolire lo strumento della conferenza dei sindaci, una maggiore autonomia di bilancio grazie all’ente sovraordinato e una più ampia possibilità di azione comune sul territorio tra le amministrazioni comunali stesse.

Al centro di tutti gli interventi, tanto dei sindaci intervenuti: Anna Gentili del Comune di Rocca Priora, Massimo Pulcini del Comune di Monteporzio Catone, Francesco Ferri neoeletto primo cittadino del Comune di Montecompatri e delle assessore alle Politiche sociali dei comuni di Colonna, Eleonora Del Signore e di Rocca di Papa, Lorena Gatta il grande sforzo unitario tra gli enti messo in campo nel periodo della pandemia e l’individuazione di metodi di lavoro alternativi che hanno garantito la vicinanza e la collaborazione anche a distanza, essendo riusciti come comunità a restare vicini alla cittadinanza e a rispondere alle loro esigenze materiali e psicologiche.

In sala è rimasto presente e attento, in ascolto per l’intera mattinata, il procuratore capo della Repubblica di Velletri, dottor Giancarlo Amato a dimostrazione dell’importanza e della portata dei temi in agenda.

Il direttore sanitario dela Asl Rm 6, Roberto Corsi ha voluto sottolineare l’importanza della programmazione pluriennale a garanzia di una sempre maggiore integrazione socio-sanitaria che prospererà “anche grazie alle ingenti risorse in arrivo dal Pnrr grazie ai quali si realizzeranno nella nostra Asl venti Case di Comunità, contenitori all’interno dei quali ci sarà quello che nel vostro piano di zona avete chiamato welfare d’accesso ovvero il bisogno che il cittadino manifesta all’origine e al quale dare una risposta nell’immediato sia che questo sia di tipo sociale o sanitario. Cambieranno nome, insomma, le attuali Case della Salute che diverranno Case della Comunità perché la comunità deve essere al centro”.

La dottoressa Giovanna Loredana Russo, direttrice del Distretto Rm 6.1 ha sottolineato “la volontà di mettersi in gioco” da parte degli assessorati.

“Una programmazione nell’ambito dell’integrazione socio-sanitaria in cui il Distretto Rm 6.1 si è distinta particolarmente” ha aggiunto la responsabile Asl per l’integrazione socio-sanitaria, dottoressa Paola Capoleva.

Tra gli esempi maggiormente lodati in tal senso l’ampliamento del numero dei punti unici di accesso (Pua) anche a Frascati e Grottaferrata.

Un plauso generale dalla folta platea di addetti ai lavori e amministratori presenti ha riscosso la dettagliata esposizione del documento, un fascicolo di oltre 150 pagine, nel quale la responsabile coordinatrice dell’ufficio di Piano, dottoressa Patrizia Pisano ha fatto il punto tra le attività svolte e quelle in programma per il rilancio nei prossimi due anni in un ramificato e complesso raggio di azioni incentrate sulla cura e sullo sviluppo del cittadino come individuo e come elemento della società.

Un lavoro complesso, svolto in staff con il gruppo di professionisti attivi presso l’ufficio di Piano riconosciuto da tutti gli intervenuti.

In tal senso l’assessora alle Politiche sociali di Grottaferrata, Tiziana Salmaso ha tracciato un prima e un dopo pandemia, individuando – come già anticipato – il focus degli obiettivi prossimi venturi nell’attenzione verso le giovani generazioni, gli adolescenti in particolare, e contro ogni tipo di emarginazione, per età, etnia, disabilità, ambiti nei quali le istituzioni del territorio, in particolare quelle di prossimità quali sono comuni e Asl hanno il dovere di intervenire in maniera integrata, netta e visibile.

Uno spirito e una volontà di collaborazione al quale hanno aderito in pieno le scuole, (importante e di livello l’accoglienza e il catering organizzati dagli studenti della sezione alberghiera dell’istituto Maffeo Pantaloeni) le associazioni e le cooperative del Terzo settore, le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e la centrale delle coop sociali: Agci e Lega Coop Sociali del Lazio che si sono unite al coro di consenso, idee e suggerimenti da proporre nel prossimo futuro alle Amministrazioni così da ottimizzare ulteriormente e rendere sempre più ampio lo spettro di partecipazione alle decisioni e alle azioni delle istituzioni del territorio sul complesso ambito socio-sanitario.




GAL Castelli Romani e Monti Prenestini, finanziati 90 progetti: a Frascati presentato lo stato di avanzamento del PSL “Terre di qualità”

Quattro i milioni di fondi della Comunità Europea, messi a disposizione attraverso la Regione Lazio, che sono andati a imprenditori agricoli, operatori turistici ed enti pubblici per progetti mirati

FRASCATI (RM) – Il GAL Castelli Romani e Monti Prenestini ha documentato lo stato di avanzamento del Piano di Sviluppo Locale durante un evento, lo scorso mercoledì 6 ottobre, organizzato presso Villa Aldobrandini a Frascati dal titolo “Dalla strategia ai progetti, attuazione del PSL Terre di Qualità”.

Erano presenti sindaci e rappresentanti delle amministrazioni dei 14 comuni che fanno parte del GAL, i beneficiari delle Misure e altri imprenditori interessati.

Circa quattro i milioni di fondi della Comunità Europea, messi a disposizione attraverso la Regione Lazio, che sono andati a imprenditori agricoli, operatori turistici ed enti pubblici per progetti mirati.

Gli obiettivi strategici del PSL 2014-2020 erano infatti l’agricoltura di qualità, la valorizzazione dei borghi e la mobilità lenta attorno a cui far ruotare l’accoglienza.

A fare gli onori di casa, il presidente del GAL Castelli Romani e Monti Prenestini, Stefano Bertuzzi. “Abbiamo raggiunto dei risultati estremamente importanti – è stato il commento del presidente Bertuzzi – A oggi siamo riusciti a impegnare, tramite i bandi, tutte le risorse che la Regione ha messo a disposizione per il Gal. In questi anni abbiamo creato una rete che mette al centro lo sviluppo e il sostegno alle nostre attività produttive. Mi piace ricordare che questo PSL è nato dalla Conferenza dei sindaci che hanno avuto la capacità di intercettare le esigenze del territorio in collaborazione con i privati. In questo momento è importare ragionare dunque sulle future linee di programmazione che vi chiedo di costruire insieme”.

Durante l’incontro sono intervenuti anche imprenditori e amministratori pubblici che hanno raccontato la loro esperienza con il GAL e spiegato il progetto che ha ottenuto il finanziamento in che modo è stato portato avanti. Tra questi, il progetto di agricoltura di precisione in campo da parte dell’Azienda agricola Luigi De Sanctis, quello di cooperazione tra i produttori agricoli dell’area prenestina, un progetto di sviluppo del turismo rurale del Lago di Nemi e “My pony farm” con la cooperazione tra i comuni di Labico, San Cesareo e Castel San Pietro Romano per un percorso terapeutico a contatto con la natura da parte dei bambini disabili.

Il direttore tecnico del GAL Castelli Romani e Monti Prenestini Patrizia Di Fazio ha snocciolato i dati relativi all’attività di questi anni, complicata dalla pandemia.

“Abbiamo pubblicato ventuno bandi, su quindici misure totali – ha spiegato il direttore tecnico Di Fazio – qualcuno è stato pubblicato più volte, proprio per dare la possibilità ai soggetti interessati di presentare la propria domanda e accelerare sul piano di investimento. Venticinque dei progetti finanziati provengono da enti pubblici, mentre 58 da privati: per metà aziende agricole e metà extra agricole. Tra questi bandi c’è anche una vera misura anti-covid, perché finanzia la diversificazione delle attività per lavorare su temi fondamentali come la valorizzazione delle produzioni e l’implementazione dei nuovi servizi turistici. Proprio qui abbiamo ricevuto il picco delle domande e dunque ci stiamo impegnando per reperire ulteriori fondi ed esaudire tutte le richieste”.

A margine dell’incontro si è svolta l’assemblea dei soci del GAL Castelli Romani che ha approvato all’unanimità i punti all’ordine del giorno. Erano presenti il sindaco di Nemi Alberto Bertucci, il sindaco di Monte Porzio Catone Massimo Pulcini, il sindaco di Rocca Priora Anna Gentili, l’assessore ai Servizi Sociali del comune di Labico Benedetto Paris, l’assessore alla Cultura e Turismo del comune di Colonna Serena Quaglia, l’assessore all’Ambiente e all’Agricoltura del comune di Valmontone Eleonora Zianna, il delegato all’Ambiente e Territorio del comune di Castel San Pietro Romano Filippo Fiasco, il Presidente del Consorzio Tutela Denominazioni Vini Frascati Felice Gasperini, il fiduciario della Condotta Slow Food Frascati e Terre Tuscolane Stefano Asaro, Valerio Galeotti, responsabile CNA Castelli Romani e Alessia Morici della Casa del Volontariato e dell’Associazionismo dei Castelli Romani e Prenestini.

Durante l’evento è intervenuto anche Felice Gasperini, Presidente del Consorzio Tutela Denominazioni Vini Frascati, che ha annunciato la volontà di iniziare con il sostegno del GAL di cui è socio, un percorso valorizzazione enogastronomica delle colline del Frascati finalizzato ad ottenere una certificazione a Patrimonio Unesco.




Rocca di Papa, picchia violentemente il presidente del consorzio: arretato 60enne per tentato omicidio

ROCCA DI PAPA (RM) – Ieri pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di Rocca di Papa hanno arrestato un uomo di 60 anni, con precedenti, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa il 7 ottobre 2021, dal Tribunale di Velletri, per il reato di tentato omicidio.

Il provvedimento cautelare scaturisce a seguito dei gravi e concordanti indizi di colpevolezza raccolti dai Carabinieri, in merito ad una aggressione avvenuta lo scorso 28 settembre in via Colli del Vivaro, nel comune di Rocca di Papa.

In particolare l’arrestato, a seguito di pregresse problematiche interne relative la gestione di un consorzio residenziale, avrebbe aggredito e picchiato violentemente il responsabile, un romano di 69 anni, per poi allontanarsi. La vittima nonostante le lesioni riportate è riuscita a raggiungere autonomamente il pronto soccorso dell’Ospedale di Palestrina dove i medici gli hanno riscontrato le fratture di due costole, lesioni a 4 vertebre, nonché varie escoriazioni sul corpo con una prognosi parziale di 30 giorni.

I Carabinieri sono poi intervenuti e a seguito di una attenta attività investigativa, supportata anche dall’acquisizione delle immagini di video sorveglianza presenti all’interno del consorzio, hanno relazionato il tutto all’Autorità Giudiziaria che a sua volta, concordando pienamente, ha emesso il provvedimento.

I militari hanno raggiunto l’uomo e dopo avergli notificato gli atti lo hanno condotto in carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Nemi, assemblea pubblica: gettate le basi per la rinascita del paese

NEMI (RM) – Si è svolta ieri a Nemi, nella sala dei piccoli comuni in corso Vittorio Emanuele, l’assemblea pubblica che ha visto una grande partecipazione di cittadini che si sono confrontati al fine di iniziare un percorso civico da condividere con tutti, aldilà delle singole ideologie e appartenenze politiche, finalizzato esclusivamente al bene comune quindi un progetto condiviso per ridisegnare e ricostruire una Nemi diversa da quella che è diventata oggi.

Presenti all’incontro tutte le forze progressiste del paese, tanti i cittadini di sinistra e centrosinistra fra cui gli ex sindaci Vairo Canterani e Renzo Colazza, gli attuali Consiglieri comunali di “Ricomincio da Nemi” Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri ma anche cittadini come l’energica Caterina o cittadini di destra e centrodestra fra cui Marco Borzi, tra i fautori del Comitato di Quartiere dei Corsi e del Parco dei Lecci. Un bel momento anche quando la parola è passata ai giovani come Libero Middei che ha parlato dell’importanza di ritrovare il contatto con l’ambiente e la tutela del patrimonio naturalistico nemese. Importante anche il contributo di Orlando Colangioli che ha parlato della fondamentale funzione del Comitato nascente dei Corsi e del Parco dei Lecci e della battaglia civica portata avanti per evitare l’inquinamento della falda acquifera tramite la realizzazione di un’isola ecologica in un sito protetto e vicino ad un pozzo di acqua che serve tutta la popolazione di Nemi.

L’assemblea è vero si che ha aperto al civismo ma di fatto ha suggellato un momento storico per le forze di sinistra e centrosinistra di Nemi che si sono unite per il bene del paese e adesso vogliono allargare la visione ad un nuovo contenitore civico che non abbia bandiere partitiche ma soltanto il comune obiettivo di salvare Nemi da quella che all’unanimità è stata considerata una amministrazione che ha distrutto la comunità e il paese.

L’assemblea è stata moderata dalla giornalista Giulia Agostinelli e l’evento è stato diffuso in streaming sulla pagina Facebook de L’Osservatore d’Italia.

Per chi volesse sentire cosa è stato detto riproponiamo nel riquadro sottostante il video dell’evento.






Nemi, una nuova visione per il futuro del paese: venerdì l’assemblea pubblica

NEMI (RM) – Assemblea pubblica a Nemi questo venerdì 8 ottobre alle 18 presso la sala dei piccoli comuni in corso Vittorio Emanuele.

“L’evento, aperto a tutti i cittadini, alle associazioni e ai comitati, sarà l’occasione – fanno sapere alcuni tra gli organizzatori – per iniziare un percorso civico finalizzato a ridisegnare e ricostruire tutti insieme la Nemi che ci meritiamo.”

Un incontro aperto a tutti, dunque, che va aldilà degli schieramenti e delle appartenenze politiche guardando unicamente al raggiungimento di una proposta finalizzata a quel bene comune rappresentato dalla piccola cittadina incastonata nel cuore del parco regionale dei Castelli Romani. Una nuova visione per Nemi quella che si concretizzerà in questo primo incontro e che vede come protagonisti associazioni, cittadini, giovani, società civile, partiti e chiunque voglia dare un contributo.