Ciampino, iscrizioni nidi comunali: “Procedure assurde, genitori nel caos”

Disservizi e difficoltà per le famiglie Ciampinesi nelle iscrizioni agli asili comunali, questo quanto denuncia in una nota Diritti in Comune.
“L’amministrazione comunale di Ciampino, tra un proclamo in pompa magna e una partita della
nazionale di calcio, dovrebbe dedicare più tempo, e mostrare maggiore attenzione, al miglioramento
dei servizi rivolti ai cittadini. Riceviamo in queste ore diverse richieste di chiarimento e di aiuto da
famiglie in difficoltà per le iscrizioni ai nidi comunali, trasformatesi in una sorta di avventura
burocratica di metà estate.
Il 14 Luglio solo ad una parte dell’utenza interessata (!) è arrivata la comunicazione dell’azienda A.S.P.
con le procedure per l’iscrizione ai nidi. Nel sito si trova un vademecum da seguire che è pieno di
errori, come il link sbagliato dove recuperare la documentazione, oppure la sezione del sito dove
andare. Ma la cosa veramente assurda è che si indica come data massima per la consegna dei moduli
il 19 Luglio, ovvero tre giorni lavorativi dopo la comunicazione, nel bel mezzo di Luglio! E’ possibile nel 2021, con tutti i mezzi informatici a disposizione, continuare ad accettare questa sciatteria gestionale?
Genitori costretti a confrontarsi su mille dubbi e perplessità, il tutto perché non si riesce a produrre
una modulistica chiara né una comunicazione efficace. E’ così difficile inviare una mail con in allegato
TUTTA la modulistica da compilare in un file zippato, oppure un vademecum chiaro?
Ci aspettiamo una proroga immediata dei termini e una mail di scusa a tutti i cittadini, oltre che un
impegno serio per fare un salto di qualità nella ordinaria gestione amministrativa del servizio”.




Genzano, pienone per Walter Veltroni!

Walter Veltroni racconta Aldo Moro e la prima Repubblica: “Una pagina oscura e piena di errori”
Gran pienone a Parco Sforza Cesarini per la prima data del “Parco dei libri”, organizzato da Mondadori Bookstore Velletri-Lariano-Genzano-Frascati e Fondazione De Cultura in collaborazione con il Sistema Castelli Romani e il Comune di Genzano.
Alla presenza delle autorità, tra cui il Sindaco di Genzano Carlo Zoccolotti, l’Assessore alla Cultura Giulia Briziarelli, il direttore dell’SCR Giacomo Tortorici, Guido Ciarla in qualità di organizzatore ha dato il benvenuto ai presenti e a Walter Veltroni, autore del libro “Il caso Moro e la prima Repubblica” (Solferino).
Veltroni, che ha dialogato con Roberto Ippolito, ha operato un’accurata ricerca sulle vicende di quegli anni terribili: una riflessione a mente fredda, alla ricerca delle responsabilità dello Stato e di chi ha fatto di tutto per depistare e portare alla morte di uno statista che dava fastidio. Il progetto di Moro, che era quello di legittimare il PCI di Berlinguer consentendo un’alternanza governativa, non dava garanzie visto anche il seguito elettorale dei comunisti e della DC che insieme superavano il 70% dei suffragi (in un tempo storico dove a votare andavano in tantissimi e non esisteva quasi l’astensione). Interviste, ricostruzioni, testimonianze a personaggi che hanno vissuto quegli anni fanno del libro di Veltroni un prezioso documento per ripercorrere episodi vergognosi della storia repubblicana.
Intervistato prima dell’evento, Walter Veltroni ha rilasciato alcune dichiarazioni rispondendo a qualche curiosità, come quella riguardante la metodologia di lavoro che ha condotto alla pubblicazione del volume: “il libro è nato dal bisogno di ritornare su uno dei momenti tra i più drammatici e carichi di significato della storia italiana. Col rapimento Moro cambia la storia del Paese, e ci sono tanti buchi e tante contraddizioni da disvelare. Ho raccolto nel libro le interviste fatte ai protagonisti nel tempo, da Martelli a Occhetto, da Rognoni a Tortorella, insieme a un saggio introduttivo e a un’intervista che feci a Prospero Gallinari, che si dice abbia sparato su Moro. Tra nuove rivelazioni e ricostruzioni si cerca di dare un senso”. Cosa ci manca di più, oggi, di Aldo Moro? Veltroni risponde associandolo all’altro grande leader che all’epoca era segretario del PCI: “Moro e Berlinguer erano due persone che avevano in testa un disegno per il Paese, hanno sfidato poteri forti e hanno sfidato la Guerra Fredda, gli USA e l’URSS. Mancano perché manca quell’idea di politica come strategia e non come rincorsa dell’ultimo tweet”.
Impossibile non rimarcare le responsabilità oggettive di uno Stato che è apparso troppo indeciso, incerto: “lo Stato era una groviera”, ha detto Veltroni, “non riuscì a trovare Moro, fece una quantità infinita di errori, per incapacità o per dolo. È una pagina oscura”. Se questa ricerca abbia provocato in Veltroni (e potrà provocare, potenzialmente, nei lettori un cambio di opinione sul tema) è uno degli argomenti aperti: “sicuramente ho acquisito”, ha detto l’ex Sindaco di Roma, “la consapevolezza del fatto che una parte del mondo politico e soprattutto delle grandi potenze internazionali non voleva Moro vivo perché sarebbe stato per il vecchio potere più destabilizzante che da morto, ma lo hanno detto i consulenti americani e non io. Il loro obiettivo era lasciare che le cose andassero così”.
Al termine dell’evento un lungo firma-copie. Per il “Parco dei libri” l’appuntamento si rinnova al 31 luglio, sabato, con Luca Manfredi (figlio del grande Nino) che sarà intervistato da Paolo Di Paolo.
Rocco Della Corte




Albano Laziale, discarica: Raggi pronta a firmare ordinanza di riapertura

Pd e M5S disertano la Commissione Ambiente. Massimiliano Borelli (Sindaco di Albano Laziale e Consigliere Città Metropolitana di Roma Capitale): “Ho ribadito , insieme ai Sindaci dei Comuni del territorio presenti, le nostre preoccupazioni, ormai note a tutti (tranne che alla Raggi)”

Nel corso della commissione metropolitana di questa mattina, assenti i consiglieri di maggioranza del M5S e i consiglieri del Partito Democratico, la Dott.ssa Rosanna Capone ha confermato di aver ricevuto l’indirizzo politico da Virginia Raggi di predisporre l’ordinanza di riapertura della discarica di Albano Laziale. Il tutto a poche ore dalla riunione in programma tra i sindaci del territorio ed il Prefetto di Roma.La conferma degli uffici provinciali della riapertura della discarica di Albano è un fatto grave che ci allerta su scelte emergenziali dovute alle incapacità progettuali di Raggi e Zingaretti. E’ profondamente irrispettoso nei confronti dei cittadini non presentarsi alle commissioni delegando anche la responsabilità politica ai tecnici. Siamo solidali con i cittadini che saranno costretti a subire nuovamente le non scelte e le inefficienze prodotte dal movimento 5 stelle alleato in Regione Lazio e al Governo con il Partito Democratico. Così, in una nota congiunta, i gruppi consiliari di Fdi,Lega e Forza Italia in Città Metropolitana di Roma.

Massimiliano Borelli (Sindaco di Albano Laziale e Consigliere Città Metropolitana di Roma Capitale): “Ho ribadito , insieme ai Sindaci dei Comuni del territorio presenti, le nostre preoccupazioni, ormai note a tutti (tranne che alla Raggi)”

“La mattinata è iniziata con la riunione della Commissione ambiente in Città Metropolitana, presieduta da Fulvio Proietti, consigliere del gruppo unico del centro sinistra. – Scrive il Sindaco di Albano Laziale Massimiliano Borelli su Facebook – Assenti la Raggi e il delegato Pacetti, – prosegue Borelli – a riprova che la Città metropolitana la utilizzano solo come carta intestata. La Commissione ha sentito in audizione i dirigenti del Dipartimento ambiente in merito alla cartografia, che sarà presentata al Ministero, contenente le ormai famose aree bianche, dove si potrebbero fare delle discariche o impianti di recupero e trattamento per i rifiuti. I Dirigenti hanno comunicato che la cartografia è stata aggiornata con l’inserimento delle ultime segnalazioni dei Comuni, grazie all’impegno degli uffici, che hanno dovuto lavorare in tempi strettissimi e sotto stress, anche dal punto di vista mediatico. In queste ore verrà pubblicata quindi la cartografia aggiornata. Nel corso della riunione gli uffici hanno confermato che sul territorio del Comune di Roma non vi sono aree bianche e che stanno predisponendo l’ordinanza su richiesta della Raggi. I tempi lunghi per la predisposizione dell’ordinanza sono stati legati alla complessità dell’atto. A seguire c’è stato un incontro con il Prefetto, dove abbiamo avuto attenzione e rispetto. Ho ribadito , insieme ai Sindaci dei Comuni del territorio presenti, le nostre preoccupazioni, ormai note a tutti (tranne che alla Raggi) e la mancanza di una visione della soluzione a lungo periodo. Il Prefetto si è reso disponibile a favorire un dialogo tra i vari Enti coinvolti, prendendo atto dell’assenza ad oggi di un confronto a livello istituzionale. La proposta di Albano non è mai stata portata nelle discussioni presso i tavoli convocati in Prefettura. Adesso vediamo i prossimi sviluppi. Vi terrò aggiornati”




Vaccinazioni antiCovid, la Asl Roma 6 accelera e prepara l’open night col vaccino Janssen

Sabato 17 luglio dalle 19 alle 24 presso la Casa della Salute Villa Albani di Anzio e il centro vaccinale 2 dell’ospedale dei Castelli

Open night con il vaccino Janssen quello organizzato per il prossimo sabato dalle 19 alle 24 dalla Asl Roma 6 presso la Casa della Salute Villa Albani di Anzio e il centro vaccinale 2 dell’ospedale dei Castelli.

Dall’azienda sanitaria fanno sapere che saranno somministrati vaccini fino alla disponibilità massima di 200 dosi per punto vaccinale e che non sarà necessaria la prenotazione. Basterà recarsi nella fascia oraria indicata – 19/24 – presso il punto prescelto con tessera sanitaria o codice STP/ENI.

Janssen è un vaccino usato per prevenire la malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) nelle persone di età pari o superiore a 18 anni. Il vaccino induce il sistema immunitario a produrre anticorpi e globuli bianchi specializzati che agiscono contro il virus, offrendo protezione contro la malattia. È un vaccino monovalente composto da un vettore ricombinante basato su adenovirus umano di tipo 26 incompetente per la replicazione, che codifica per la sequenza completa della glicoproteina spike (S) di SARS-CoV-2 in una conformazione stabilizzata. Dopo la somministrazione, la glicoproteina S di SARS-CoV-2 viene espressa in maniera transitoria, stimolando sia anticorpi anti-S neutralizzanti che altri anticorpi specifici anti-S funzionali, così come risposte immunitarie cellulari dirette contro l’antigene S, che possono contribuire a proteggere contro COVID-19.

“Vogliamo accelerare e non lasciare indietro nessuno; – dicono dalla Asl Roma 6 – questa iniziativa da la possibilità a tutti coloro che non hanno potuto, che hanno nutrito dubbi, o che si trovano in questo momento lontani da casa, di accedere rapidamente e senza prenotazione al vaccino. Scegliamo di proteggerci per proteggere.”




Genzano di Roma, intitolazione istituto “De Sanctis” in “Don Bosco”: il Comune dice no e scrive al dirigente scolastico

GENZANO DI ROMA (RM) – L’Amministrazione comunale di Genzano di Roma ha inviato una nota al Dirigente Scolastico e ai componenti del Consiglio di Istituto in merito al dibattito sorto sull’intitolazione dell’Istituto Comprensivo “Francesco De Santis” in “Don Bosco”. Seppur allo stato attuale l’Amministrazione non sia stata coinvolta formalmente nell’iter avviato dal Consiglio scolastico, il Sindaco, in seguito anche alle molte sollecitazioni della società civile, ha invitato il Dirigente scolastico per un confronto nel quale ha espresso i dubbi suoi e di larga parte della comunità sul procedimento avviato.

Alla luce di quanto emerso sinora e anche in seguito alla deliberazione del Consiglio di Istituto di approvazione della proposta, la Giunta Comunale, riunitasi nella giornata di ieri, esprime perplessità relativamente al contenuto della proposta e non aderisce alla stessa, ad oggi pervenuta solamente per le vie brevi, e nota alla comunità per la risonanza mediatica ricevuta.

“Al di là della procedura tecnica e della possibilità di attuare una tale iniziativa secondo i principi dell’autonomia scolastica, – dichiarano dal Comune – questa Amministrazione ritiene di fondamentale importanza che azioni di portata simbolica e identitaria come quella in oggetto vengano intraprese con il coinvolgimento della cittadinanza, permettendo al processo democratico di arricchire il dibattito arrivando a una soluzione condivisa e non divisiva.”

In sintesi, dal Comune si ribadisce quanto sostenuto già nei colloqui avvenuti per le vie brevi negli ultimi giorni con il Dirigente scolastico, ovvero che è più che disponibile ad avviare un confronto con l’istituzione scolastica e quindi con la sua comunità ma che, allo stato attuale, non si rilevano motivazioni condivise per la modifica dell’intitolazione dell’Istituto Comprensivo “F. De Sanctis” in “Don Bosco”, figura quest’ultima cara e già rappresentata all’interno della comunità genzanese.

“È dovere delle istituzioni – concludono dal Comune – difendere il principio di laicità dell’Istruzione Pubblica, evitando che si creino ostacoli alla tradizione di accoglienza e rispetto delle diversità che hanno connotato e connotano la storia della nostra città.”




Rocca di Papa e rilancio per i mondiali: cresce la raccolta firme contro la chiusura dell’ex centro ai Pratoni del Vivaro

C’è una raccolta firme che ha raggiunto circa 2mila sottoscrizioni per evitare che l’ex centro equestre federale dei pratoni del Vivaro chiuda al pubblico. In sostanza potrà usufruire dell’area solo chi è in possesso di un cavallo e l’area non sarà più, come sempre successo, accessibile a tutti.

Di fatto le strutture adesso sono in fase di ulteriore make up in vista dei mondiali. Ad esempio la Federazione Italiana Sport Equestri ha ottenuto dal Comune di Rocca di Papa la concessione per i prossimi 15 anni degli impianti del Centro Equestre Ranieri di Campello – Pratoni del Vivaro (RM).

La Federazione ha conseguito così la possibilità di effettuare investimenti per la valorizzazione del Centro dei Castelli Romani, non solo per vedere rinascere un impianto invidiato da tutto il mondo degli sport equestri, ma anche in vista dei prossimi WEC, i Campionati del Mondo di Completo e di Attacchi che la FEI ha assegnato all’Italia nel 2022. L’intento della Federazione è che questi due eventi mondiali siano solo il preludio alla rinascita di un centro che negli anni futuri sarà il punto di riferimento per la crescita degli sport equestri in Italia.

È stato pertanto redatto un apposito regolamento, in vigore dal 1° maggio 2021, che disciplina l’utilizzo degli impianti e delle attrezzature del centro sportivo per sport equestri, di proprietà del Comune di Rocca di Papa, da parte dei tesserati.

Cliccare su questo link per firmare la petizione per dire no alla chiusura dell’ex centro al Vivaro http://chng.it/pwN9gbzX




Asl Roma 6, al via le vaccinazioni per gli immigrati dei cas di Anzio e Nettuno

La campagna vaccinale pro-attiva proseguirà nelle domeniche successive presso i Cas di Pomezia, Rocca di Papa e Frascati

Al via, a partire da oggi, le vaccinazioni monodose sugli immigrati ospiti dei CAS di Anzio e Nettuno e degli immigrati del territorio della Asl Roma 6.

Una importante operazione socio-sanitaria resa possibile grazie al prezioso contributo dei Mediatori Culturali e delle associazioni del Terzo Settore in rete con i servizi dell’azienda sanitaria. La campagna vaccinale pro-attiva proseguirà nelle domeniche successive presso i Cas di Pomezia, Rocca di Papa e Frascati.

“Grazie alla collaborazione della  Caritas Diocesana di Abano e delle associazioni del Terzo Settore, – fanno sapere dalla Asl Roma 6 – si sta lavorando per intercettare la popolazione dei senza fissa dimora per garantire loro la somministrazione del vaccino monodose.”




Ariccia, tutto pronto per gli Open Day carta identità

ARICCIA (RM) – L’Amministrazione Comunale di Ariccia ha organizzato per i giorni 15 e 19 luglio 2021 l’Open Day della carta di identità. Attraverso questa iniziativa l’Amministrazione Comunale intende migliorare il servizio di rilascio delle carte di identità elettroniche, che presenta oggettive difficoltà dovute alle numerose proroghe governative intervenute sulla validità dei documenti ma che hanno determinato la necessità, per molti cittadini, soprattutto di quelli che intendono recarsi in vacanza all’estero, di dover provvedere a richiedere comunque il rilascio del nuovo documento.

“L’Amministrazione Comunale quale contributo fattivo al “ritorno alla normalità”, sino ad ora compromesso dalla crisi pandemica ha pertanto organizzato l’apertura straordinaria dei servizi demografici per i giorni 15 e 19 luglio 2019, che rimarranno aperti oltre l’ordinario orario di servizio, e quindi dalle ore 18 alle ore 23.00, esclusivamente per il rilascio delle CIE ai propri cittadini.

Soddisfatto il Sindaco Gianluca Staccoli: “Si tratta di un progetto importante fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale per venire incontro ai cittadini. Per questo – conclude il Sindaco- desidero rivolgere un particolare ringraziamento al Dirigente Claudio Fortini e a tutto il personale del Comune che ha curato l’organizzazione dell’Open Day della carta d’identità”.

Per ottenere la CIE – Carta d’Identità Elettronica il cittadino dovrà recarsi presso Ufficio Anagrafe munito di:

  • carta d’identità scaduta
  • tessera sanitaria
  • una fototessera recente

Il costo della CIE è pari a € 22,21 per il rinnovo a scadenza naturale e furto ed € 27,37 per i duplicati a seguito di smarrimento (previa denuncia di smarrimento) o deterioramento. Pagamento in contanti.
Nel caso in cui il richiedente la CIE sia minorenne è necessario la presenza di entrambi i genitori muniti di un documento di riconoscimento in corso di validità.

Il cittadino riceverà la CIE all’indirizzo di residenza oppure presso la sede comunale entro 6 giorni lavorativi dalla richiesta. Una persona delegata potrà provvedere al ritiro del documento, purché le sue generalità siano state fornite all’operatore comunale al momento della richiesta.
I cittadini che hanno già prenotato telefonicamente l’appuntamento per il rilascio della CIE, possono recarsi presso l’Ufficio Anagrafe nei giorni e negli orari dell’Open Day.




Rocca di Papa, conferita la medaglia d’oro al valor civile al Sindaco Emanuele Crestini

La consegna alla figlia Mariaregina e alla mamma Vanda Ferri

Il Prefetto di Roma ha conferito la medaglia d’oro al valor civile a Emanuele Crestini, il sindaco di Rocca di Papa Emanuele Crestini morto il 20 giugno del 2019 (lo stesso giorno che fu eletto 20/06/2016) a seguito delle gravi ustioni riportate a causa dell’esplosione del palazzo comunale dovuta a una fuoriuscita di gas durante mentre erano in corso dei lavori. Crestini mise in salvo tutte le persone ed uscì per ultimo dall’edificio in fiamme.

La medaglia d’oro è stata consegnata a Mariaregina, la figlia del sindaco Crestini. A Vanda Ferri, la madre del sindaco scomparso, è stato conferito un riconoscimento del presidente della Repubblica firmato dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.

La consegna è avvenuta lunedì mattina in Prefettura a Roma. Per la signora Ferri è stato un momento carico di emozioni: “Da una parte – dice – continuo a provare un dolore incolmabile che come una morsa mi ricorda che il mio amato figlio non c’è più e dall’altra non posso non apprezzare il fatto che il sacrificio di Emanuele è stato riconosciuto anche dalle cariche più alte dello Stato. Mio figlio era proprio così, altruista, buono e innamorato di Rocca di papa e della sua gente. Grazie di cuore”.

Importante la motivazione del riconoscimento: “Con generoso e instancabile impegno – si legge – si è sempre prodigato, quale amministratore pubblico, nella cura dei più deboli, dei più fragili, dei più emarginati, offrendo loro amorevole accoglienza e profondo sostegno fino al momento in cui, all’interno dell’edificio comunale, veniva investito da una violenta esplosione per una fuoriuscita di gas che danneggiava gravemente la struttura. Si adoperava quindi personalmente per far uscire i presenti abbandonando lo stabile solo dopo aver verificato che all’interno non ci fosse più nessuno, nonostante le profonde ustioni riportate, a seguito delle quali perdeva tragicamente la vita. Luminosa testimonianza di un incondizionato amore verso il prossimo e di uno straordinario senso delle istituzioni, spinti fino all’estremo sacrificio”.




Nemi, approvazione del Piano di Coordinamento dei Permessi di Costruire Convenzionati: Frison “scivola” e vota

I Consiglieri di “Ricomincio da Nemi” chiedono l’annullamento della delibera di Consiglio comunale

NEMI (RM) – Annullare la delibera di Consiglio comunale approvata allo scorso Consiglio comunale di Nemi relativa il “Piano di Coordinamento dei Permessi di Costruire Convenzionati”. Questo quanto richiesto dai Consiglieri di minoranza di “Ricomincio da Nemi” Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri.

La richiesta di annullamento, tra le varie motivazioni, riporta il fatto che il consigliere di maggioranza Elio Frison risulta co-proprietario di due lotti interessati al “Piano di Coordinamento dei Permessi di Costruire Convenzionati”. E non solo ha partecipato alla discussione ma ha anche votato a favore.

“Riteniamo che sussistano motivazioni più che legittime, alcune gravissime, per chiedere al Sindaco Bertucci e al segretario comunale Fulli l’annullamento immediato della deliberazione, rinviando ad una nuova determinazione dell’amministrazione comunale da effettuarsi in assenza di tutti i profili di incompatibilità che qui abbiamo elencato. – Dichiarano Cortuso e Corrieri – Ci aspettiamo che questa nostra richiesta venga accolta immediatamente come il buonsenso suggerisce”.

Di seguito la nota integrale pubblicata su Fb dai Consiglieri di “Ricomincio da Nemi”






Castel Gandolfo, sos lago: delegazione del territorio ricevuta dal ministro Cingolani

Cingolani: “Verrò a visitare il lago non appena mi sarà possibile”

CASTEL GANDOLFO (RM) – “Verrò a vedere il lago perché non ci sono stato fisicamente”. È con queste parole che il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha raccolto un segnale di attenzione a lui rivolto da una comunità di un territorio alle porte di Roma che gli ha chiesto di accendere i riflettori anche sul bellissimo lago Albano di Castel Gandolfo, un bacino vulcanico situato in provincia di Roma nell’area dei Castelli Romani, sui Colli Albani.

Il Ministro ha ricevuto una delegazione dell’organismo Lago di Castel Gandolfo costituito da persone del territorio, professionisti impegnati su tavoli nazionali e internazionali, che ogni anno dedicano il prestigioso Premio Lago di Castel Gandolfo al tema “Acqua e vita” individuando ogni volta personalità che si distinguono nei vari settori imprenditoriali, sociali, istituzionali e soprattutto ambientali.

L’evento si terrà sulle rive del lago di Castel Gandolfo il prossimo 10 settembre alla presenza di alte autorità dello Stato e della società civile.

Cingolani ha portato il tema su un più ampio progetto che vede una vera e propria sfida importantissima sull’acqua per l’Italia: “Scrivendo il progetto per il Recovery Plan – ha detto il Ministro – abbiamo guardato in maniera molto approfondita la situazione delle acque, a partire da quelle del mare per cui ci sarà un grande progetto per le zone costiere dell’Italia. Inoltre abbiamo previsto interventi molto importanti per limitare le perdite degli acquedotti, pensiamo che ci sono 24 mila chilometri di acquedotti che perdono circa la metà dell’acqua e questi necessitano di urgenti manutenzioni perché non possiamo permetterci tutto questo spreco. Dovremmo ripristinare gli argini, penso al Po che è al centro della Pianura Padana e a sua volta al centro di una frazione Europea, bisogna lavorare sui territori e al momento iniziamo da i problemi più grandi che coinvolgeranno anche le altre criticità. E poi, dobbiamo creare un certo numero di invasi che raccolgono l’acqua piovana perché non dobbiamo dimenticarci che siamo un paese con una fortissima industria agroalimentare e con un comparto agricolo fra i migliori al mondo. Così, avremmo in teoria l’acqua piovana che ogni anno potrebbe coprire da sola quattro volte il fabbisogno della nostra agricoltura ma adesso è venuto il momento di creare queste infrastrutture che di fatto limitano anche i prelievi e credo che proprio i prelievi, parlando anche del lago di Castel Gandolfo, siano uno dei problemi che causa l’abbassamento del livello delle acque. In realtà quello di cui parlo è un contributo abbastanza diretto che consiste nell’economizzare l’acqua prelevata e utilizzare invece quella possiamo raccogliere dall’enorme spreco di cui parlavo. L’acqua è l’oro blu di questo secolo, raccolgo dunque quest’attenzione per portarla sull’interesse generale dell’acqua in quanto sostentamento di vita”.

“Il Ministro Cingolani – dicono gli organizzatori del Premio – è tra i premiati in quanto da sempre impegnato in prima linea nelle tematiche ambientali e massima espressione di quella che può considerarsi la più importante sfida del terzo millennio: i cambiamenti climatici, il rilancio dell’economia circolare in Italia e lo sviluppo della Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica per la riduzione dei gas effetto serra. Ci auguriamo che possa arrivare anche un segnale per l’incantevole territorio dei Castelli Romani alle porte di Roma che meriterebbe attenzione e che aspetta una riqualificazione e un intervento, sia per il livello delle acque che per il dissesto idrogeologico”.

I saluti con Cingolani e poi il congedo: “Verrò a visitare il lago non appena mi sarà possibile”.