Velletri e Genzano, sgominata una banda di spacciatori italiani e albanesi

Alle prime luci dell’alba, i Carabinieri della Compagnia di Velletri hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari, emesse dall’ufficio G.I.P. del Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di tre soggetti residenti nell’area di Velletri e Genzano di Roma, due cittadini italiani ed uno di origine albanese, di età compresa tra 21 e 43 anni, gravemente indiziati del reato di spaccio di sostanze stupefacenti. 
L’attività d’indagine, condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Velletri, ha avuto inizio nel marzo 2023 a seguito di mirati servizi finalizzati alla prevenzione e contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Le attività tecniche che ne sono scaturite, consistite anche in intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno permesso di acquisire importanti elementi di colpevolezza a carico degli indagati, già noti per precedenti reati, che gestivano, ciascuno per la propria area geografica di competenza, una fiorente attività di spaccio. Nel corso dell’indagine, inoltre, le perquisizioni effettuate dai Carabinieri hanno permesso di sequestrare complessivamente 42 g di hashish, 6 g di cocaina e 15 cartucce calibro 9×21.
L’indagine svolta ha pertanto consentito di documentare una puntuale e prospera attività di spaccio di cocaina, più volte ceduta agli acquirenti, con frequenza mensile, talvolta anche a credito ed in quantitativi significativi per un giro d’affari di migliaia di euro.
Al termine delle attività due indagati sono stati tradotti presso i propri domicili in regime di arresti domiciliari mentre un altro permane presso la casa circondariale di Velletri ove è già detenuto.




Monte Compatri, incidente alla Molara: traffico in tilt

Traffico in tilt sulla via Tuscolana all’altezza della Molara nel territorio di Monte Compatri. Scontro tra un fuoristrada e una Panda. La prima in direzione Grottaferrata e l’altra in direzione Rocca Priora. Sul posto vigili del fuoco, ambulanza, carabinieri e polizia locale. Secondo le prime ricostruzioni sarebbe stata una manovra di invasione della corsia a causare l’incidente. Una delle due conducenti è stata soccorsa dal personale del 118. L’incidente è avvenuto intorno alle 10:30 del mattino.

Si tratta di un sinistro frontale laterale tra due autovetture una Fiat Panda e una Suzuki Ignis condotte da due signore di anni 71 e 59.La signora di anni 71 è illesa e non ha bisogno di cure mediche. La signora di anni 59 è leggermente ferita con solo dolori al collo ed è stata portata al pronto soccorso di Frascati. Quest’ultima si è gia assunta la colpa in quanto ha invaso l’altra corsia senza rendersene conto. Le auto sono state gravemente danneggiate.




Genzano e Velletri, arrestati tre spacciatori di cocaina

VELLETRI (RM) – Alle prime luci dell’alba, i Carabinieri della Compagnia di Velletri hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari, emesse dall’ufficio G.I.P. del Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di tre soggetti residenti nell’area di Velletri e Genzano di Roma, due cittadini italiani ed uno di origine albanese, di età compresa tra 21 e 43 anni, gravemente indiziati del reato di spaccio di sostanze stupefacenti. 
 
L’attività d’indagine, condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Velletri, ha avuto inizio nel marzo 2023 a seguito di mirati servizi finalizzati alla prevenzione e contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti.
 
Le attività tecniche che ne sono scaturite, consistite anche in intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno permesso di acquisire importanti elementi di colpevolezza a carico degli indagati, già noti per precedenti reati, che gestivano, ciascuno per la propria area geografica di competenza, una fiorente attività di spaccio. Nel corso dell’indagine, inoltre, le perquisizioni effettuate dai Carabinieri hanno permesso di sequestrare complessivamente 42 g di hashish, 6 g di cocaina e 15 cartucce calibro 9×21.
 
L’indagine svolta ha pertanto consentito di documentare una puntuale e prospera attività di spaccio di cocaina, più volte ceduta agli acquirenti, con frequenza mensile, talvolta anche a credito ed in quantitativi significativi per un giro d’affari di migliaia di euro.
 
Al termine delle attività due indagati sono stati tradotti presso i propri domicili in regime di arresti domiciliari mentre un altro permane presso la casa circondariale di Velletri ove è già detenuto.
 

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Frascati, monitoraggio sul territorio: si punta sulla Protezione Civile

Si punta molto sulla Protezione Civile gruppo “Falco” a Frascati. Un territorio molto vivace sotto il punto di vista della frequentazione e visitatori. Frascati è infatti tra le mete più prescelte dai Romani e altri visitatori dell’hinterland e proprio per questo è una città che va monitorata.

Nelle scorse ore, presso la sala del consiglio “Falcone e Borsellino” del Comune di Frascati, è stata ratificata la convenzione con la Protezione Civile “Gruppo Falco” di Frascati e il gruppo Retake Frascati, rinnovando il forte legame con queste due realtà del nostro territorio.

Questo importante passo avanti è stato accompagnato dalle parole di soddisfazione e apprezzamento dell’Assessore delegato alle Politiche della Sicurezza e all’ambiente, Franco D’Uffizi. “La collaborazione continua con impegno e dedizione per garantire quei servizi e quelle attività indispensabili per aumentare il benessere della nostra comunità”.

La sindaca Francesca Sbardella esprime gratitudine e la fiducia nella collaborazione di queste due realtà essenziali. “Con orgoglio vediamo rafforzarsi la sinergia con il Gruppo Falco e con Retake. La loro dedizione nel raggiungimento degli obbiettivi è di fondamentale importanza per la nostra comunità” ha dichiarato la sindaca.




Via Dei Laghi, prende in pieno un bovino col furgone: a Nemi, Velletri e Rocca di Papa aumenta la presenza di cinghiali

Un furgone ha investito un bovino all’alba in mezzo alla strada. Un residente di Lariano a bordo di un furgone ha investito un grande bovino che transitava in mezzo alla via Dei Laghi. L’impatto è stato violento e l’animale è rimasto ferito in maniera molto grave ma è scappato nel bosco. Il furgone ha la parte anteriore completamente danneggiata. Sul posto sono giunti i carabinieri di Frascati. L’uomo è stato soccorso dai sanitari del 118. Due settimane fa era successo a un altra persona di Rocca di Papa sempre di recente un incidente con un cavallo che poi è morto è successo in via dei Pratoni del Vivaro, territorio tra Nemi e Velletri. La scorsa settimana presso la sede del Parco Regionale dei Castelli, c’è stato un vertice tra il commissario straordinario Ivan Boccali, il sindaco di Ariccia Gianluca Staccoli, il sindaco Rocca di Papa Massimiliano Calcagni, il sindaco di Nemi Alberto Bertucci, il sindaco di Velletri Cascella, i guardiaparco e i veterinari della Asl Roma 6, per trovare soluzioni a questa situazione.

Gli idilliaci paesaggi dei Castelli Romani, celebri per i loro vigneti, i pittoreschi borghi e le strade panoramiche, stanno purtroppo vivendo un aumento preoccupante degli incidenti stradali causati da animali erranti. Tra i principali protagonisti di questi incidenti si annoverano bovini, chinghilai (cinghiali) e altri animali domestici e selvatici che si avventurano sulle strade locali, mettendo a rischio la sicurezza stradale e la vita dei conducenti.

L’incidenza di collisioni con animali sta diventando un problema sempre più rilevante per i residenti e i visitatori dei Castelli Romani e in particolare quelli nei dintorni dei boschi di Nemi, Velletri e Rocca di Papa. Questi incidenti non solo provocano danni materiali significativi ai veicoli coinvolti, ma la cosa più grave è che possono anche causare lesioni gravi o addirittura fatali ai conducenti e ai passeggeri e agli animali.

Le cause di questo aumento degli animali erranti sulle strade sono molteplici e complesse. Tra i fattori principali vi è il deterioramento degli habitat naturali degli animali a causa dell’espansione urbana e della riduzione delle aree selvatiche. Inoltre, la gestione non adeguata delle mandrie di bovini e degli animali domestici nelle aree rurali contribuisce al problema, con gli animali che riescono a sfuggire dagli allevamenti o a trovare varchi nelle recinzioni.

Le condizioni meteorologiche estreme, come le forti piogge o le ondate di calore, possono spingere gli animali a cercare rifugio o cibo lungo le strade, aumentando il rischio di collisioni con i veicoli. Anche l’abitudine degli automobilisti di gettare rifiuti lungo le strade può attirare animali selvatici in cerca di cibo, portandoli in prossimità delle strade trafficate.

Per affrontare efficacemente questo problema, è necessaria un’azione coordinata da parte delle autorità locali, degli agricoltori, degli allevatori e della comunità nel suo complesso.

È fondamentale implementare misure di prevenzione, come la manutenzione delle recinzioni negli allevamenti, l’istituzione di zone di alimentazione controllate per gli animali selvatici lontano dalle strade e campagne di sensibilizzazione rivolte agli automobilisti sulla necessità di guidare con prudenza e di segnalare tempestivamente la presenza di animali sulla strada.

Inoltre, è cruciale potenziare la sorveglianza e l’applicazione delle leggi per garantire il rispetto delle normative riguardanti la gestione degli animali e la sicurezza stradale. Ciò potrebbe includere sanzioni più severe per gli allevatori che trascurano la sicurezza delle loro mandrie e per gli automobilisti che non rispettano i limiti di velocità o non adottano precauzioni adeguate quando incontrano animali sulla strada.

Affrontare efficacemente questo problema richiede un impegno collettivo per proteggere la sicurezza stradale e preservare l’equilibrio tra la vita umana e la fauna selvatica nella regione.




Velletri, centinaia di visitatori per gli eventi di “Non dimentichiamo”

Prosegue con un successo di pubblico andato ben oltre le aspettative dell’organizzazione il progetto “Non dimentichiamo”, con la Mostra fotografica e documentaria che ha superato i mille visitatori e le varie iniziative sold out. La manifestazione, avviata il 22 gennaio scorso, è stata realizzata dal Comune di Velletri e organizzata dalla Fondazione De Cultura in collaborazione con l’Associazione Memoria ‘900 e con il contributo della Regione Lazio.
 
Oltre venti classi hanno preso parte alla Mostra allestita in Sala delle Lapidi e Sala Garibaldi, con una partecipazione numerosa e un forte coinvolgimento emotivo da parte dei giovani visitatori che fa ben sperare per il futuro. L’obiettivo dell’esposizione, infatti, è proprio quello di creare una coscienza collettiva e coltivare il senso della memoria a partire dai fatti del passato e il forte impatto visivo delle immagini e dei documenti coglie nel segno avvicinando i ragazzi e le ragazze alla storia della città. a grande richiesta, la Mostra resterà visitabile almeno fino a martedì 6 anche se il Sindaco stesso si è impegnato a mantenerla attiva più possibile riconoscendo l’alto valore culturale e sociale dell’esposizione.
 
Giovedì 1 febbraio, invece, l’emozione l’ha fatta da padrona in Sala Tersicore con la proiezione del docu-film “Tra le rovine di Velletri” ideato da Gian Maria Volonté e Angelica Ippolito. Di fronte a quasi duecento persone, è stata proiettata la registrazione dell’evento del 2014 – per la regia di Renato Carpentieri – e la voce degli attori è risuonata insieme alle parole di Padre Italo Laracca, dal cui libro è arrivata l’ispirazione dello spettacolo. In apertura di evento gli interventi del Vice-Sindaco Chiara Ercoli, che ha voluto sottolineare l’assoluta necessità di tenere ben saldo il concetto di memoria, e di Guido Ciarla ed Emanuela Treggiari, in rappresentanza della Fondazione De Cultura e di Memoria ‘900. Al centro della Sala, a mo’ di tappeto, è stato invece sistemato il telo originale di Claudio Marini precedentemente installato lungo la facciata del Palazzo Comunale: iconica la sua collocazione a terra, come a voler simboleggiare che la bruttura della guerra costringe a calpestare le città, i luoghi e le persone. Un’idea, quest’ultima, suggerita dallo stesso Maestro Marini in occasione della proiezione.
 
Lungo il Corso della Repubblica e in alcuni luoghi iconici della città (Porta Napoletana, San Martino, Piazza Cesare Ottaviano Augusto, Giardino delle Camelie e Piazza Garibaldi), proprio in prossimità dei pannelli installati, si sono svolte invece le letture tratte dal Diario di Padre Laracca a cura di Enzo Toto, Patrizia Bigi, Silvia Ciriaci, Emanuele Cammaroto e Claudio Leoni. Il “percorso tra immagini e luoghi della guerra” ha attratto numerosi cittadini, compresi alcuni gruppi organizzati arrivati appositamente a Velletri nella giornata di sabato 3 febbraio.
 
Sempre sabato 3 febbraio, in Sala Tersicore, è stato presentato il libro fotografico “Non dimentichiamo” con le istantanee scelte per la Mostra fotografica-documentale. Il breve convegno, coordinato da Rocco Della Corte, ha visto l’intervento del Sindaco Ascanio Cascella. “Non possiamo dimenticare quello che è accaduto il 22 gennaio 1944 e devo ringraziare chi ha avuto la forza e la capacità di ricostruire un paese dilaniato dalle bombe della guerra mondiale, perché è quella stessa Velletri che ho l’onore di amministrare. Rappresento una città che si caratterizza in tanti ambiti, una città che guarda al futuro e che ha voglia di fare di più. Eventi come questo dimostrano che c’è risposta da parte dei cittadini quando l’offerta è valida. E l’Amministrazione ha il dovere di offrire opportunità del genere, per portare avanti la nostra cultura e la nostra tradizione”, ha detto il primo cittadino. Sono intervenuti anche Guido Ciarla, Emanuela Treggiari e Massimo Fabi, con quest’ultimo che ha raccontato la genesi della Mostra e lanciato all’amministrazione l’appello affinché venga istituito un archivio della memoria con foto e video fruibile anche dai giovani. In chiusura un momento molto emozionante, con Maria Elisa Bianchi – nipote diretta di Clelio Bianchi, commissario straordinario di Velletri nel 1944 – che ha donato all’Amministrazione e alla Città alcuni documenti originali dell’epoca da mettere a disposizione della comunità. I cataloghi, gratuiti, si possono ritirare fino a esaurimento copie in Comune, presso la Libreria Mondadori di Velletri e presso l’Associazione Memoria ‘900.
 
“Non dimentichiamo” prosegue con l’ultimo evento in calendario, martedì 6 febbraio: alle 10.30 in Sala Tersicore saranno ospiti Tea Ranno ed Emanuele Di Porto, davanti a una platea che accoglierà anche numerose scuole. Alle 17, invece, Lia Levi – testimone diretta della Shoah – incontrerà i cittadini di Velletri per un momento importante di condivisione e ricordo.
 
 
 
 

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Marino, tragico incidente su via Appia: muore 51enne di Albano Laziale

L’uomo stava andando a prendere il figlio a scuola con la sua moto quando si è scontrato con un furgone

Un uomo di 50 anni, Fabrizio Pellegrini, è morto sul colpo mentre guidava la sua moto. Il tragico incidente è avvenuto ieri 2 febbraio quando il centauro si è scontrato con un furgone su via Appia Nuova tra i comuni di Marino e Castel Gandolfo.

Ennesima tragedia causata dall’ennesimo incidente mortale su una strada ad alta percorrenza dei Castelli Romani dove le auto sfrecciano come se fossero su un circuito di Formula uno.

Il motociclista, residente ad Albano Laziale e che a breve avrebbe compiuto 51 anni, stava andando a prendere il figlio a scuola quando è avvenuto lo schianto.

La sua famiglia è distrutta, la moglie dell’uomo sotto shock così come le persone che hanno assistito all’incidente: «Non si può morire in questo modo – dice un automobilista – questo tratto di strada è maledetto, si corre, in tanti sono morti qui».

Da una prima ricostruzione dei carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Castel Gandolfo, il centauro, a bordo di una moto di potente cilindrata era diretto verso Roma in un tratto nel comune di Marino poco dopo il cimitero di Castel Gandolfo, quando avrebbe impattato con un furgone che si trovava di fronte a lui nello stesso senso di marcia, guidato da una donna di circa sessant’anni che stava svoltando a destra in via Confini di Castel Gandolfo. Il centauro ha finito la corsa contro il furgone ed è morto sul colpo a causa dell’impatto violento.

La moto è invece schizzata nella corsia opposta fino a colpire un’altra macchina che saliva verso Albano. L’impatto è stato tremendo: in pochi secondi si sono subito fermati numerosi automobilisti che hanno bloccato la strada e fornito un primo soccorso ai due conducenti dei mezzi coinvolti. Sul posto è arrivata un ambulanza dalla vicina postazione di Frattocchie e considerate le gravissime condizioni dell’uomo anche un elisoccorso del 118 da Latina.

Il velivolo è atterrato in un prato vicino via Appia Nuova. I carabinieri di servizio del radiomobile sono intervenuti sul posto per i rilievi e la chiusura della strada. Ai militari della stazione di Marino sono affidate le indagini per meglio capire l’esatta dinamica dell’incidente. Per l’uomo originario della zona, sposato con figli, non c’è stato nulla da fare, i sanitari non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

La salma è stata trasportata al Policlinico di Tor Vergata, Istituto di medicina legale per l’autopsia disposta dalla Procura di Velletri. La strada è rimasta chiusa dalle 15 fino quasi alle 17 per la rimozione dei mezzi da parte del deposito giudiziario di Marino. In quel tratto di circa tre chilometri tra Santa Maria delle Mole e Castel Gandolfo si verificano spesso incidenti gravi e mortali a causa delle auto, camion e altri mezzi, che non moderano la velocità e di altri che escono da stradine secondarie improvvisamente o svoltano in maniera repentina.

Sono stati soprattutto motociclisti a perdere la vita schiantandosi contro altri mezzi in transito. Con l’incidente di ieri, sale il numero delle vittime di incidenti su quella strada della provincia a Sud di Roma.




Marino, inaugurata sede di Fratelli d’Italia

A Marino è stata inaugurata la sede di Fratelli d’Italia. Affollata la cerimonia di inaugurazione che si è tenuta ieri 2 febbraio alla presenza di simpatizzanti, istituzionali locali e sovracomunali.

Tra i presenti all’evento, che si è svolto nei locali di corso Vittoria Colonna 84, i sindaci Stefano Cecchi e Massimiliano Calcagni, primi cittadini di Marino e di Rocca di Papa, il commissario del Parco dei Castelli Romani Ivan Boccali e numerosi assessori e consiglieri di centrodestra di diversi comuni dei Castelli Romani. A fare gli onori di casa, chiaramente, i consiglieri di Fratelli d’Italia a Palazzo Colonna, il capogruppo Simone Del Mastro e il collega Fabrizio De Santis.

“Ringrazio tutti i presenti, gli amministratori locali dei comuni limitrofi, i referenti regionali, l’amministrazione comunale marinese, i quadri dirigenziali di Fratelli d’Italia e i giovani di Gioventù Nazionale – ha esordito Simone Del Mastro -. Oggi apriamo questa nuova sede di Fratelli d’Italia a Marino centro e iniziamo una nuova stagione politica con la caratteristica che da sempre ci appartiene: la voglia di fare politica tra la gente. Quando si apre una nuova sede c’è sempre grande entusiasmo, soprattutto in un momento come questo, nel quale spesso le saracinesche vengono chiuse. Per noi questa è una serata di festa, ma non dobbiamo dimenticare quanto sia importante confrontarci e prenderci le nostre responsabilità, tenendo bene a mente le prospettive future del nostro partito. Questo 2024 deve vedere Fratelli d’Italia sempre più protagonista, con una linea guida chiara e precisa e con un rapporto chiaro con i vertici sovracomunali. Nei giorni scorsi il PD di Marino ha affisso dei manifesti per attaccare il governo Rocca di non riuscire a valorizzare l’ospedale ‘San Giuseppe’, rivendicando anche quanto di buono avessero fatto negli ultimi 10 anni. Abbiamo dovuto rispondere a questi mentitori seriali, ricordando le famose mascherine mai arrivate in Regione, un buco di oltre 22 miliardi, la chiusura di tanti nosocomi, la proroga delle liste di attesa… Noi dovremo cercare di dare risposte importanti ai cittadini e tracciare una linea di partito credibile”.

“In questi 2 anni e mezzo io e Simone abbiamo lavorato tantissimo come opposizione – ha aggiunto Fabrizio De Santis -. Un lavoro molto difficile, reso ancora più difficile dall’oggettiva non comunicazione con le altre forze di opposizione, con le quali non condividiamo praticamente nulla. Siamo stati sempre collaborativi con l’amministrazione e abbiamo contribuito a far crescere Fratelli d’Italia sul territorio con un impegno credibile e rimanendo fedeli ai valori già portati in campo durante la campagna elettorale. Per il futuro auspichiamo di trovare un equilibrio all’interno di un centrodestra unito, aiutando il più possibile il territorio e lasciando le porte aperte a un dialogo costruttivo. Buon lavoro a tutto il direttivo di Fratelli d’Italia”.

“Marino è un comune vivo e attivo dal punto di vista politico, quindi riesce ad aggregare e ad aprire, per Fratelli d’Italia, anche una seconda sede, oltre a quella già esistente – così Micol Grasselli, consigliera regionale di Fratelli d’Italia -. Fare rete è fondamentale per tutti i territori e questo sta avvenendo in tutta l’area dei Castelli Romani. L’apertura di un circolo è un momento di festa, perché un circolo rappresenta un luogo dove portare avanti idee e scambiare idee. Noi siamo e saremo a vostra disposizione, come stiamo dimostrando da un anno a questa parte. Un grande ‘In bocca al lupo!’ a tutti”.

“Credo che Fratelli d’Italia sia il partito che più di tutti ha cercato di rispondere ai problemi e alle esigenze, per esempio degli agricoltori – la riflessione di Giancarlo Righini, assessore al Bilancio, alla Programmazione Economica, all’Agricoltura e alla Sovranità Alimentare, alla Caccia e alla Pesca, ai Parchi e alle Foreste della Regione Lazio -. Pensiamo alle follie ‘green’, al tema della coltivazione della carne sintetica, al divieto dell’utilizzo dei fitofarmaci… Detto ciò, aprire una sede del nostro partito è certamente un momento di festa. Voglio fare i miei più sentiti auguri di buon lavoro a Simone Del Mastro e a Fabrizio De Santis, che da persone di centrodestra vivono una situazione ‘ibrida’, nella quale fanno da opposizione a un’amministrazione di centrodestra e sono anche distanti dal resto della minoranza con cui condividono i banchi dell’opposizione. La nostra presenza al vostro fianco e al fianco di tutte le amministrazioni di centrodestra sarà sempre forte e costante. Quanto alle polemiche del PD sulla Sanità, ci vuole veramente un gran coraggio, per non dire altro, a fare certe considerazioni dopo che per 10 anni si è devastato la Regione dal punto di vista sanitario. Noi abbiamo approvato un nuovo piano ospedaliero che garantisce soprattutto alle province, dimenticate per anni, il loro ruolo e l’assistenza ai loro cittadini; abbiamo rilanciato il ruolo degli ospedali periferici; stiamo lavorando per ridurre sensibilmente i tempi di attesa per le visite al Pronto Soccorso prima del ricovero; senza contare gli investimenti già fatti per l’agricoltura, per la manutenzione stradale, per la cultura e per tanti altri ambiti. Credo che la classe dirigente di Fratelli d’Italia stia mostrando in tutto il Paese di saper fare la differenza e di saper difendere l’Italia in un momento difficilissimo. Risollevare un Paese non è facile, ma potremo farlo anche grazie a luoghi come questo, luoghi di confronto democratico e aperto a chiunque voglia apportare il proprio contributo per migliorare le sorti di Marino, della Regione Lazio e di tutta l’Italia. Concludo con un appello per le prossime elezioni europee, le più importanti degli ultimi 50 anni: è fondamentale sostenere con forza Fratelli d’Italia per regalare un governo di centrodestra anche all’Europa”.

“L’apertura di una sede politica è sempre un momento positivo e importante – ha sottolineato il sindaco di Marino Stefano Cecchi -. Oggi c’è un grande distacco dalla politica da parte delle persone, mentre una volta le sedi erano fondamentali per iniziare a fare politica sul territorio. Adesso ci sono i social e la comunicazione è completamente cambiata, ma è sempre un momento topico, formativo e costruttivo quello nel quale ci si incontra, e magari ci si scontra, vis-a-vis, per poi arrivare a una sintesi. La politica è servizio, è sociale, è aiutare il prossimo, spesso è rimetterci economicamente avendo come ritorno solo la consapevolezza di aver fatto bene per la propria città. Ringrazio i consiglieri Del Mastro e De Santis, che erano e sono dei grandi amici, e sicuramente, come amministrazione, ci impegneremo per far sì che si possa superare quell”ibrido’ e sia possibile tornare a un centrodestra unito”.

“Aprire un circolo – ha detto Antonello Aurigemma, presidente del Consiglio regionale del Lazio – permette di lavorare meglio sul territorio e di dare risposte più concrete ai cittadini. In questo modo è anche possibile recuperare quella fetta di elettorato che troppo spesso non si sente rappresentata, perché si vede rappresentata da persone sbagliate. La politica del contatto e del sentire ha sempre premiato e oggi sta permettendo a noi di Fratelli d’Italia di avere un ruolo diverso, perché dopo 10 anni siamo passati dall’opposizione alla maggioranza. Non è possibile fare politica con i social, serve un grande lavoro sul territorio ed è questo lo spirito dei circoli che vengono aperti, come questo di Marino centro”.

“I partiti devono tornare ad avere un ruolo centrale, per questo è fondamentale che nascano nuovi circoli – ha concluso l’On. Andrea Volpi, sindaco di Lanuvio e deputato parlamentare di Fratelli d’Italia -. I partiti sono utili per ascoltare, nelle sedi di partito ci si confronta ed è il partito che dà la linea ai consiglieri comunali. Oggi Fratelli d’Italia è rappresentato al governo della Nazione da Giorgia Meloni, un presidente del Consiglio che ha stupito chiunque e che ha aiutato l’Italia a ritrovare una dimensione internazionale grazie a una politica di lungo periodo, che pensa a risolvere una volta per tutte i problemi e a dare un nuovo impulso all’economia nazionale. Fare politica di partito è importantissimo per affrontare determinati problemi: pensiamo alle questioni del termovalorizzatore e degli autodemolitori, sulle quali il Partito Democratico sembra agire diversamente a Roma e ai Castelli Romani. Fratelli d’Italia nei prossimi anni deve essere il primo partito alle elezioni europee e deve guidare una coalizione a livello italiano ed europeo, con la responsabilità di chi oggi detiene lo scettro di essere il primo partito del centrodestra. Oggi spetta a noi dare dignità ai nostri alleati negli accordi elettorali nei comuni dove si andrà al voto. A livello locale e provinciale dobbiamo costruire un centrodestra forte. Ai Castelli Romani siamo uniti e tutti insieme riusciremo a riprenderci quello che ci è stato tolto per troppi anni: non la politica o il potere, ma la capacità di affermare le nostre idee, quelle che abbiamo condiviso con i cittadini attraverso il consenso che ci hanno voluto dare. Facciamo crescere Fratelli d’Italia a Marino e in provincia di Roma, con il sostegno di tutti gli amministratori”.




Albano Laziale, ricette false per spacciare droga: rintracciata e arrestata in Spagna una 40enne

L’arrestata che si trova ora reclusa in Spagna, è in attesa di essere estradata per essere consegnata alle autorità italiane
 
Altre 6 persone risultano indagate con la donna per concorso in spaccio di sostanze stupefacenti, nel comprensorio di Roma sud e dei Castelli Romani
 
 
Una donna 40enne, di Albano Laziale (RM), gravemente indiziata di truffa aggravata ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, falso, ricettazione, detenzione, spaccio ed agevolazione dell’uso di sostanze stupefacenti, è stata rintracciata e arrestata a Barcellona dal Corpo di Polizia Nazionale spagnolo in collaborazione con il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia del Ministero dell’Interno e soprattutto grazie alle indicazioni dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castel Gandolfo che hanno condotto le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri.
 
La donna era destinataria di un mandato di arresto europeo emesso sulla base di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Velletri su richiesta della locale Procura della Repubblica, ricercata da novembre 2023, nell’ambito di un’inchiesta condotta dai Carabinieri di Castel Gandolfo relativa a reati commessi per ipotesi di indebito approvvigionamento di farmaci oppiacei, utilizzati come stupefacenti.
 
Le indagini, condotte con il coordinamento della Procura della Repubblica di Velletri, hanno consentito di raccogliere gravi elementi indiziari in ordine alla falsificazione di circa un centinaio di prescrizioni mediche (ricette bianche e rosse), con timbri falsificati, di medici ignari alla vicenda, allo scopo di ottenere farmaci analgesici ad alto contenuto oppiaceo (nei soli anni 2022-2023: oltre 400 confezioni di Depalgos 20mg per un totale di circa 12.000 pasticche), assunti per l’uso personale o ceduti a terzi, oltre alla ricettazione di “ricette rosse”, sottratte da ricettari di medici di base e di pronto soccorso della provincia di Roma, utilizzate per prelevare indebitamente il particolare farmaco, anche in regime di esenzione e a carico del Servizio Sanitario Nazionale e della Regione Lazio, causando un danno all’erario stimato in circa 10.000 euro.
 
Secondo le investigazioni condotte dai Carabinieri di Castel Gandolfo, la donna avrebbe utilizzato la sua abitazione come un vero e proprio “centro operativo” utilizzato per lo stoccaggio dei farmaci, come “stamperia” per la compilazione delle ricette mediche, quale luogo abituale per il consumo degli oppiacei e di altre sostanze stupefacenti del tipo eroina e cocaina, anche da parte di assuntori della zona.
 
Altre 6 persone risultano indagate con la donna per concorso in spaccio di sostanze stupefacenti, nel comprensorio di Roma sud e dei Castelli Romani. Ingente il materiale probatorio sequestrato dai Carabinieri quale, timbri, ricettari, farmaci oppiacei, stupefacenti del tipo marijuana ed eroina.
 
L’arrestata che si trova ora reclusa in Spagna, è in attesa di essere estradata per essere consegnata alle autorità italiane.
 

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Rocca Priora, bar della droga: arrestato il titolare di 26 anni

ROCCA PRIORA (RM) – I Carabinieri della Stazione di Rocca Priora, in esito ad un servizio mirato alla prevenzione e alla repressione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno arrestato un 26enne romano residente a Rocca Priora, titolare di un Bar, gravemente indiziato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
A seguito di perquisizione eseguita presso il domicilio e presso l’attività commerciale di cui è titolare, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato circa 42 g di hashish, un bilancino di precisione, tre coltellini usati per il taglio dello stupefacente e circa 765 euro ritenuto provento della pregressa attività illecita.
Nel corso delle attività, i Carabinieri hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza anche nei confronti della fidanzata e della suocera, denunciate a piede libero. Per questo motivo, il 26enne è stato arrestato a condotto presso la propria abitazione agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo.
Si precisa che i procedimenti versano nella fase delle indagini preliminari, per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.




Lago di Nemi e lago di Castel Gandolfo: due iniziative di difesa mentre il grido d’allarme finisce nell’indifferenza

Il due febbraio è stata organizzata una passeggiata di protesta in difesa dei laghi dei Castelli Romani con partenza con partenza dal moletto del Lago Albano alle ore 10. L’evento si protrarrà fino alle 13.

Ancora prima, sabato 27 gennaio, si terrà un presidio alla spiaggetta del lago di Nemi dalle ore 10 promosso dal Comitato per la protezione dei Boschi dei Colli Albani che di fatto contrasta la realizzazione di pedana panoramica in legno lunga 30 m, che secondo il Comitato “deturperà completamente la natura incontaminata del paesaggio e soprattutto distruggerà una porzione di habitat importante per piante, papere e oche, pesci”.

Loro come diversi altri cittadini vorrebbero che il sito fosse lasciato alla sua bellezza naturale: “A noi piacerebbe che l’area attirasse turisti che già vengono numerosi perché amano la natura così com’è: non vogliamo il turismo da consumo, quello che porta soldi. Questa spiaggetta è il nostro piccolo angolo di mondo, il nostro preferito. Quello che puliamo dall’immondizia ogni giorno, quello che preserviamo dal turismo estivo, quello dove abbiamo creato la nostra socialità tra amanti della natura. Quel posto meraviglioso e selvaggio che per noi è casa, più di casa: il nostro posto selvaggio di cui ci sentiamo un po’ i guardiani e le guardiane. E ora lo vediamo invaso da mezzi cingolati, reti e transenne. Un’opera che mira forse a rendere più fruibile e comoda questa spiaggetta al turismo balneare di massa, quello di un giorno e via, quello dei selfie a bordo lago. Con la stessa concezione economica che ha portato a tagliare un lecceto secolare su via del Perino, nel pieno del costone boschivo del vulcano per rendere la strada di nuovo strada, e non più sentiero. Si promuove così un turismo che più di ogni altra cosa danneggia il delicato ecosistema lacustre lasciando rifiuti, portando macchine, sciogliendo in acqua creme solari, nutrendo di scarti gli animali selvatici”.

La situazione dei laghi di Nemi e Castel Gandolfo rappresenta una grave preoccupazione ambientale, con il rischio imminente di ulteriori danni a causa dei prelievi continui di acqua e delle ipotesi e idee che circolano riguardo il pericolo di nuovi prelievi destinati ad alimentare l’inceneritore che il sindaco di Roma Gualtieri vuole piazzare e piazzerà a Santa Palomba, ai confini con Albano Laziale e con Ardea e gli altri Comuni più prossimi. Inoltre è in corso la costruzione di un impianto sportivo lineare in via Perino, quello contrastato dagli ambientalisti del Comitato. Per la sua realizzazione ci sono tutti i permessi di sorta, l’unica cosa che si può contestare è l’opportunità e la linea di indirizzo: può piacere o non può essere gradita ma dato che la governace locale è stata scelta dalla maggioranza dei residenti allora la risposta è presto servita.

I laghi di Nemi e Castel Gandolfo, gioielli dei Castelli Romani, sono esempi naturali e culturali di inestimabile valore che tutti dovrebbero preservare. Tuttavia, la costante diminuzione del livello dell’acqua e il tentativo di realizzare nuove costruzioni e attirare nuove attività, è un segnale allarmante che stride tra una indifferenza condivisa. Le pressioni antropiche, spesso non contrastate dalle istituzioni pubbliche, minacciano questi ecosistemi unici.

I prelievi continui di acqua, sia per scopi commerciali che domestici, stanno contribuendo al progressivo deterioramento della risorsa idrica e alla riduzione della biodiversità nei laghi. Le attività umane, spesso senza una gestione sostenibile delle risorse di acqua, stanno mettendo a rischio gli equilibri ecologici delicati di queste aree.

Invece di ridurre il prelievo idrico nel lago di Nemi si sta costruendo in un posto dove non esistono fogne o impianti di sollevamento ma esistono invece possibilità di mettere sù Bed & Breakfast e attività che andrebbero, senza fogne o impianti di depurazione, ad aggravare ancora di più una diagnosi di estinzione precoce. Intanto la strada che porta al lago di Nemi è ancora chiusa a causa di lavori per arginare il dissesto geologico che costano centinaia di migliaia di euro.

La proposta di nuovi prelievi per alimentare l’inceneritore di Albano rappresenta un ulteriore motivo di preoccupazione. Questa iniziativa potrebbe aggravare ulteriormente la situazione idrica dei laghi, compromettendo l’approvvigionamento idrico e aumentando la pressione su un ecosistema già vulnerabile.

È fondamentale che le autorità locali e nazionali adottino misure immediate per proteggere e preservare questi laghi. La revisione delle politiche di gestione delle risorse idriche, l’implementazione di tecnologie più sostenibili e la promozione di pratiche agricole e industriali responsabili sono passi essenziali per mitigare gli impatti negativi sulla salute dei laghi di Nemi e Castel Gandolfo.

Inoltre, coinvolgere la comunità locale e le organizzazioni ambientaliste è cruciale per sensibilizzare sull’importanza della conservazione di queste aree naturali. La partecipazione attiva della società civile può spingere verso un cambiamento positivo, incoraggiando comportamenti sostenibili e sollecitando le istituzioni a adottare politiche più efficaci per la salvaguardia dell’ambiente.

La situazione critica dei laghi di Nemi e Castel Gandolfo richiede un’azione urgente e coordinata per proteggere questi tesori naturali. Solo attraverso sforzi congiunti e un impegno deciso per la sostenibilità ambientale si potrà sperare in un futuro in cui questi laghi possano continuare a essere fonte di bellezza e biodiversità.