Anzio, trovato spacciatore di via Belgio e dintorni

Nei giorni scorsi, durante dei servizi mirati sul litorale, finalizzati  al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Anzio hanno individuato un giovane nord africano che quasi tutti i giorni si recava sotto i portici di una abitazione in via Belgio, dove ad attenderlo, c’era un’altra persona che lo riforniva di sostanze stupefacenti che poi lo stesso giovane spacciava nella zona.

Un servizio di appostamento ha permesso agli agenti di assistere allo scambio della sostanza stupefacente e di arrestare il giovane, cittadino magrebino di 19 anni, trovato in possesso di 5,2 grammi di crack e 1,66 grammi di hashish




Anzio e Nettuno, mafia: dopo gli arresti si indaga su 4 anni di appalti pubblici

Dopo l’operazione dello scorso giovedì che ha visto i carabinieri del Comando provinciale di Roma arrestare 65 persone, gravemente indiziate di far parte di un’associazione per delinquere di stampo mafioso, che si ipotizza avesse assunto il controllo del territorio nel litorale a sud di Roma, infiltrandosi nelle pubbliche amministrazioni e gestendo operazioni di narcotraffico internazionale, l’attenzione dei magistrati della Procura di Roma si concentra ora sugli appalti e sulle procedure amministrative degli ultimi 4 anni.

I militari del Nucleo investigativo hanno sequestrato nei Comuni di Anzio e Nettuno gli atti che hanno consentito di muovere milioni di euro

Atti che spiegano chiaramente che “la penetrazione negli enti locali si è ulteriormente concretizzata con l’aggiudicazione degli appalti comunali, sfruttando i rapporti con i compiacenti esponenti degli organi comunali”.

“Compare da oggi mi prendo il patrimonio, le scuole, e quello a occhi chiusi me li dà a me. Ma mo gli do’ in c…perché il patrimonio lo faccio io e le scuole le faccio io”, diceva il malavitoso con l’animo da imprenditore, Davide Perronace. Ad Anzio gli inquirenti si focalizzano sul periodo successivo alle elezioni del 2018. A Nettuno invece si indaga sugli atti firmati da quando le cosche hanno cercato di orientare le elezioni del 2019.

Città diverse e un unico sistema criminale di tipo mafioso, un malaffare così assodato e radicato che non ci sarebbe stato bisogno neanche di elargire una mazzetta per orientare le scelte della pubblica amministrazione.

Gli indagati erano convinti di poter condizionare gli amministratori pubblici e soprattutto grazie all’aiuto dei due carabinieri coinvolti nella maxi inchiesta erano sicuri di poter arginare eventuali indagini a loro carico. Ma i carabinieri del nucleo investigativo di Roma hanno lavorato in silenzio, senza poter contare sull’appoggio dei colleghi del litorale fino a quando sono scattati gli arresti e oltre ai due carabinieri finiti nel registro degli indagati, e fermati per aver rivelato notizie coperte da segreto, i militari dell’Arma hanno anche bussato alla porta di un terzo collega e di un poliziotto perquisendo i rispettivi appartamenti.




Civitavecchia, movida nel mirino della polizia: sanzioni per 4.500 euro

Durante il week end sono stati predisposti servizi straordinari di controllo del
territorio da parte degli agenti della Polizia di Stato nel comune di
Civitavecchia, con particolare attenzione alle zone della movida, al fine di
assicurare il rispetto delle norme per il contenimento della diffusione
dell’epidemia da COVID-19 e contrastare il fenomeno cosiddetto della “mala
movida”.
Gli agenti del commissariato di Civitavecchia, con l’ausilio delle pattuglie del
Reparto Prevenzione Crimine del Lazio, nell’ambito del servizio hanno
sottoposto a controllo 228 persone, 7 locali e 139 green-pass.
Sono state elevate 5 sanzioni amministrative, di cui 4 per violazioni della
normativa anti-Covid, mentre al titolare di un minimarket è stata contestata la
mancata affissione del cartello di chiusura del locale.
Durante il servizio sono stati controllati 63 veicoli e 12 soggetti sottoposti a
Misure di Prevenzione.




‘Ndrangheta a Roma e litorale sud: arrestate 65 persone

Si ipotizzano infiltrazioni nelle pubbliche amministrazioni. Sono tuttora in corso perquisizioni e sequestri

ROMA – Dalle prime luci dell’alba, a Roma e provincia, è in corso una vasta operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma per dare esecuzione a un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia, che dispone misure cautelari nei confronti di 65 persone, talune delle quali gravemente indiziate di far parte di un’associazione per delinquere di stampo mafioso (416bis CP), costituente una cd. locale di ‘ndrangheta, che si ipotizza avesse assunto il controllo del territorio nel litorale a sud di Roma, infiltrandosi nelle pubbliche amministrazioni e gestendo operazioni di narcotraffico internazionale. Sono tuttora in corso perquisizioni e sequestri.




Ostia, in manette 52enne accusato di rapina aggravata alla sala slot di Vitinia

OSTIA (RM) – Arrestato e trasferito in carcere un 52enne con precedenti, gravemente indiziato di rapina aggravata.

Il provvedimento cautelare, eseguito dai Carabinieri della Compagnia di Roma Ostia su ordinanza del Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica, giunge all’esito di attività info-investigativa condotta dai Carabinieri della Stazione di Vitinia, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, mediante l’analisi dei sistemi di videosorveglianza, escussioni testimoniali, controlli del territorio e analisi di traffico storico, che ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine ad una rapina a mano armata commessa nell’ottobre scorso ai danni di una Sala Slot a Vitinia.  

Nella circostanza un uomo, parzialmente travisato e brandendo una presunta pistola del tipo revolver, era entrato nella sala scommesse nella prima mattinata minacciando la dipendente presente e facendosi consegnare il denaro custodito all’interno della cassa, per circa 1.300 euro in contanti, per poi fuggire.

Chi ha compiuto la rapina conosceva bene i movimenti della sala giochi e aveva organizzato la rapina in un momento in cui non vi erano altri avventori, riuscendo ad impossessarsi del denaro e far perdere le proprie tracce.




Ostia, rapina a mano a rmata in una sala slot

OSTIA – I Carabinieri della Compagnia di Roma Ostia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di un 52enne, con precedenti, gravemente indiziato di rapina aggravata. Il provvedimento cautelare giunge all’esito di attività info-investigativa condotta dai Carabinieri della Stazione di Vitinia, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, mediante l’analisi dei sistemi di videosorveglianza, escussioni testimoniali, controlli del territorio e analisi di traffico storico, che ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine ad una rapina a mano armata commessa nell’ottobre scorso ai danni di una Sala Slot a Vitinia.  

Nella circostanza un uomo, parzialmente travisato e brandendo una presunta pistola del tipo revolver, era entrato nella sala scommesse nella prima mattinata minacciando la dipendente presente e facendosi consegnare il denaro custodito all’interno della cassa, per circa 1.300 euro in contanti, per poi fuggire.

Chi ha compiuto la rapina conosceva bene i movimenti della sala giochi e aveva organizzato la rapina in un momento in cui non vi erano altri avventori, riuscendo ad impossessarsi del denaro e far perdere le proprie tracce. L’arrestato è stato associato in carcere. Si precisa che l’indagato è da ritenersi presunto innocente, in considerazione dell’attuale fase del procedimento delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.




Ostia, aggressione con mazza da baseball per un debito di droga:

OSTIA – Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Roma Ostia hanno arrestato due uomini, di 31 e 41 anni, entrambi domiciliati a Ostia, ritenuti gravemente indiziati del reato di tentata estorsione aggravata in concorso.

Nella circostanza, i militari della Stazione di Ostia erano intervenuti per una lite in strada tra tre persone, durante la quale il 41enne aveva estratto una mazza da baseball tentando di colpire un ragazzo. I Carabinieri hanno quindi bloccato il presunto aggressore che nel frattempo si stava allontanando e aveva cercato di liberarsi della mazza spezzata, lanciata in una intercapedine.

Dagli immediati accertamenti è emerso però che non si trattasse di una banale lite da strada, ma che la vittima, con una scusa, era stata accompagnata da altro 31enne suo conoscente, coindagato, in una strada isolata in zona Idroscalo e ad attenderli vi era proprio il 41enne il quale, dopo averlo fatto scendere dall’auto, lo aveva minacciato dapprima verbalmente e poi gli sferrava la mazza contro senza riuscire a colpirlo, il tutto per indurlo a pagare precedenti acquisti di droga da altri soggetti, non ancora corrisposti.

Una probabile spedizione punitiva commissionata, al fine di spaventare la vittima per costringerla a pagare i suoi debiti, interrotta grazie al rapido intervento dei Carabinieri che hanno arrestato sia il presunto aggressore, gravato da plurimi precedenti, che il complice 31enne, incensurato, il quale è accusato di avere avuto un ruolo attivo nel portare con l’inganno il giovane presunto consumatore di sostanze stupefacenti all’appuntamento con il 41enne, aiutandolo nella sua azione estorsiva.

Il Tribunale di Roma, a seguito del giudizio di convalida, ha sottoposto il 41enne alla custodia cautelare in carcere e il 31enne alla misura cautelare dell’obbligo di dimora e di presentazione in caserma.

Si precisa che in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – gli indagati sono da ritenersi presunti innocenti fino a un definitivo accertamento di colpevolezza, con sentenza irrevocabile.




Storia d’Italia, i Vigili del Fuoco e l’operazione “Shingle”: l’ANVM propone una medaglia alla bandiera del Corpo

“I vigili del fuoco salvarono la popolazione di Sermoneta e Colleferro dalle violenze dei coloniali francesi.”

Ricorre oggi, 22 gennaio, l’anniversario dello sbarco degli Alleati nel tratto di costa tra Anzio e Nettuno, avvenuto nel 1944 e conosciuto come Operazione “Shingle”.

Molto si è scritto su questo sbarco e sulle conseguenti operazioni militari, ma nessuno ha messo in rilievo il comportamento dei Vigili del Fuoco italiani e che una “colonna mobile” sbarcò al seguito delle truppe Alleate mentre i Vigili del Fuoco sfollati da Littoria – Latina a Sermoneta salvarono la popolazione civile dalle violenze delle truppe coloniali francesi.

1944 -Vigili del Fuoco a Latina (ex Littoria)

La storia è da raccontare. In prossimità dello sbarco, le autorità del Governo Militare Alleato ebbero la falsa notizia che i servizi antincendio nei territori controllati dai tedeschi fossero inefficienti e inattivi. Fu per questo motivo che il personale del 54° Corpo Vigili del Fuoco “Napoli” costituì un reparto speciale da impiegare al seguito delle armate angloamericane. Aggregati a reparti secondari della Quinta Armata, i pompieri italiani, al comando dell’Ingegner Sinigaglia, furono imbarcati su una tipica nave da carico classe “Liberty” e, in vista dell’avanzata verso Roma, sbarcati nel Maggio del 1944 dietro le linee di combattimento.

Giunti nella Capitale scoprirono che, malgrado le difficoltà e gli automezzi requisiti dai tedeschi in ritirata, il Corpo dei Vigili del Fuoco di Roma era perfettamente in grado di soccorrere la popolazione. Fu forse per questo motivo che la colonna mobile non si fermò a Roma ma proseguì, insieme ai reparti antincendio del Genio del Corpo Italiano di Liberazione, al seguito dei reparti inglesi ed americani fino a Bologna, nel corso della “Campagna d’Italia”.

Nel frattempo, i Vigili del Fuoco della RSI, il 30 gennaio 1944 ricevettero l’ordine di evacuare Littoria, oggi Latina. Il comando provinciale si trasferì nel comune di Sermoneta.  Gli alloggi dei vigili del fuoco erano situati nei sotterranei del Castello dei Caetani. Per le condizioni poco igieniche il vigile del fuoco De Angelis Nicola contrasse una malattia e a luglio dello stesso anno morì. Un altro vigile del fuoco, Femiano Antonio mentre si recava a Sermoneta fu fatto prigioniero dai tedeschi, che stazionavano presso l’abbazia di Valvisciolo, e mandato a Cassino. Dopo 15 giorni rientrò al Reparto.

La presenza dei Vigili del Fuoco a Sermoneta e Colleferro, fece da deterrente alle violenze dei coloniali francesi. Infatti, queste truppe si abbandonarono a centinaia di stupri e saccheggi nei comuni dei Lepini come Prossedi, Maenza, Roccagorga, Sezze, Bassiano, Norma e Cori. Un solo caso accertato di stupro fu registrato a Sermoneta, grazie alla presenza del Comando Provinciale dei Vigili del fuoco che stazionò a Sermoneta dal 30 gennaio 1944 alla fine di giugno 1944. Anche nel paese di Colleferro, la presenza dei Vigili del Fuoco salvò la popolazione.

L’Associazione Nazionale Vittime delle MarocchinateANVM, che da anni effettua ricerche storiche sulle violenze perpetrate dai magrebini inquadrati nell’Esercito Francese, lancia un appello affinché alla Bandiera del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco sia concessa una onorificenza per l’attività svolta in guerra dal suo personale.




Fiumicino, aeroporto sorvegliato speciale: Ncc abusivo e turisti ladri

FIUMICINO (RM) – Nella giornata di ieri, nel corso dei quotidiani controlli presso lo scalo dell’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci e lungo i viali antistanti i Terminal, i Carabinieri della Compagnia Aeroporti di Roma hanno denunciato a piede libero due persone per tentato furto e sanzionato un autista NCC abusivo.

In mattinata, i Carabinieri sono intervenuti su segnalazione del personale di vigilanza di un duty-free che ha sorpreso due cittadini algerini, residenti in Francia ed in attesa di rientrare con un volo a Parigi, mentre asportavano merce dagli espositori. I Carabinieri li hanno perquisiti rinvenendo, occultati nei loro bagagli a mano, prodotti di cosmesi e profumeria per un valore di 300 euro circa, appena rubati. I due sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria mentre la refurtiva è stata riconsegnata all’esercizio commerciale.

Nelle fasce orarie di maggior afflusso di passeggeri, invece, i Carabinieri hanno sorpreso e sanzionato amministrativamente un autista, addetto al servizio di noleggio con conducente per il trasporto di persone, per aver procacciato dei clienti, tra i passeggeri in uscita dal “Gate 3 – Arrivi”, senza averne titolo. L’abusivo è stato sanzionato per un importo totale di € 2.064.




Pomezia, 35enne accoltellato durante una lite: in manette due persone

POMEZIA (RM) – Arrestati dai Carabinieri della Compagnia di Pomezia un 31enne italiano e un 45enne romeno sorpresi presso un’abitazione di via Fratelli Bandiera mentre erano intenti in una colluttazione con un terzo soggetto, 35enne romeno, loro conoscente, che, immobilizzato a terra, era appena stato colpito ad una gamba con un coltello da cucina.

L’intervento dei Carabinieri, allertati da una segnalazione al 112, ha scongiurato più gravi conseguenze per la vittima, che è stata trasportata e medicata presso la clinica S. Anna e ha permesso di bloccare immediatamente i due uomini che sono stati arrestati.

In attesa della celebrazione del rito direttissimo i due aggressori sono stati portati in caserma e trattenuti nelle camere di sicurezza.




Ostia, 4 persone fermate e arrestate dai Carabinieri dopo un tentativo di fuga

OSTIA (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Roma Ostia hanno arrestato, in flagranza, 4 italiani – due donne e due uomini di età compresa tra i 22 e i 40 anni – tutti della provincia di Roma, gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale. 

I Carabinieri della Stazione di Roma Ponte Galeria, nel corso di un posto di controllo alla circolazione stradale nella zona di Casal Lumbroso, hanno fermato un’autovettura con a bordo i 4 indagati, percependo un forte odore di marijuana nell’abitacolo.

E’ stato deciso, quindi, di sottoporre i soggetti e il veicolo ad un’accurata perquisizione, durante la quale il 40enne ha tentato di darsi alla fuga a piedi. L’uomo è stato bloccato nonostante la strenua resistenza opposta ai militari. Approfittando di quel diversivo, anche i suoi tre amici hanno tentato di allontanarsi al volante dell’auto, ma sono stati fermati da un’altra pattuglia intervenuta, nel frattempo, in supporto.

All’esito delle perquisizioni, il 40enne è stato trovato in possesso di circa 11 g. di marijuana, già suddivisi in 11 confezioni singole, e 4,5 grammi di metanfetamine, suddivise in 7 dosi, nascosti in una busta portatabacco della giacca.

Altri due giovani del gruppo sono stati trovati in possesso di singole dosi di stupefacente per uso personale. La droga è stata interamente sequestrata.

Il 40enne è stato arrestato con le accuse di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, mentre gli altri 3 indagati dovranno rispondere di resistenza a pubblico ufficiale.

Gli arresti sono stati convalidati dal Tribunale di Roma, che ha sottoposto il 40enne alla misura degli arresti domiciliari.