Anguillara, anziana truffata per oltre 4 mila euro da falsa nipote

 Nella mattinata del 07/03/2023, al termine di una complessa attività d’indagine, i Carabinieri della Sezione Operativa di Bracciano e della Stazione di Anguillara Sabazia hanno deferito in stato di libertà una 41enne campana, gravemente indiziata di essere l’autrice di una truffa ai danni di un’anziana donna, perpetrata ad Anguillara Sabazia nell’ottobre scorso.La vittima era stata contattata al telefono da una donna che, spacciandosi per la nipote, chiedeva di corrispondere all’ufficio postale una somma pari a 4000 euro a titolo di garanzia per una borsa di studio che aveva vinto; subito dopo la vittima aveva ricevuto un’altra telefonata da un uomo che, fingendosi dipendente dell’ufficio postale, confermava quanto detto dalla presunta nipote e riferiva che un’addetta si sarebbe presentata presso l’abitazione della donna per ritirare la somma pattuita, anche sotto forma di gioielli.Approfittando dell’evidente buona fede dell’anziana vittima, che ritenendo di aiutare la nipote in difficoltà era completamente asservita alle insistenti richieste dei truffatori, l’indagata si sarebbe presentata presso l’abitazione della donna, ritirando la somma di euro 4.000 tra contanti e gioielli.




Anguillara, dai cambiamenti personali, a riflessioni sui veggenti, al servizio della Comunità. Intervista al consigliere Manciuria

L’Osservatore D’Italia ha voluto porre alcune domande al geometra Isaia Sergio Manciuria consigliere comunale di Anguillara.

1) Abbiamo assistito in rispettoso silenzio a un tuo avvicinamento alla Chiesa e comunque alla spiritualità. Possiamo chiederti cosa è successo, quando è scattato in te questo risveglio e perché?

Buongiorno e ben ritrovato Direttore sono solitamente molto riservato sulle questioni che afferiscono la mia sfera privata ma nel caso grato della domanda perché riguarda un approfondimento del percorso di vita personale che vorrei consigliare ai lettori della tua prestigiosa testata giornalistica. In realtà ho sempre avuto un filo diretto con la religione cattolica e con il mondo che gravita attorno, ma dopo le emergenze Covid 19, la delusione del risultato amministrativo scorso e alcune vicende personali che hanno soggiogato la mia volontà interiore, il 16 Agosto del 2021 ho sentito la necessità di ritrovare l’originaria e naturale vocazione attraverso un percorso spirituale durato un anno presso l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore (Asciano vicino Siena) nata nel 1300 da un sogno di San Bernardo dei Tolomei suo fondatore. Grazie all’accoglienza dell’Abate Diego e dei confratelli monaci benedettini, ispirato dalla Regola di San Benedetto ho intrapreso un cammino di luce attraverso il silenzio, l’umiltà e la preghiera, in un contesto storico e ambientale fantastico che ormai frequento assiduamente , ritrovando la giusta dimensione per stare in pace con me stesso, la famiglia e con la comunità nella sua espressione più aperta . Ora sono un devoto Oblato Benedettino

2) In questi giorni si parla della veggente di Trevignano che non ha un trascorso così brillante. Cosa ne pensi di questo fenomeno?

Grazie ai principi evangelici e benedettini non mi sento nella condizione di giudicare alcuno tanto meno la veggente di cui ho letto sul vostro recente articolo, le precedenti gesta . Nella vita tutti possiamo sbagliare e avere la possibilità di essere utili al prossimo attraverso la redenzione dei propri peccati. In generale il fenomeno delle apparizioni divine è un tema interessante ma ritengo vada approfondito dalla Santa Chiesa prima che faccia troppi proseliti non curanti delle reali intenzioni che si celano dietro tali eventi. Spesso e volentieri la fede connessa alla ricerca del miracolo per amore o disperazione, induce molti fedeli ad affidarsi a persone che hanno scopi del tutto diversi da quello che

professano.

3) A distanza di un bel po’ di tempo dalle elezioni comunali di Anguillara, come pensi si trovi lo stato di salute di questo borgo? Inoltre hai una ricetta per distogliere molto giovani dagli atti vandalici, da alcol e fumo? Si sta facendo abbastanza per loro?

Una bella tripletta di quesiti alla quale rispondo volentieri: Il Borgo inteso come Città sicuramente è migliorato dopo la pessima esperienza pentastellata che ho avuto l’onore, con l’ausilio dei tre ex consiglieri Silvestri, Liberati e Fioroni ai quali Anguillara dovrebbe essere riconoscente, di mandare a casa. Certo affrontare un mandato amministrativo con poca esperienza ha fatto sicuramente slittare la soluzione dei tanti problemi ma oggi, grazie ai fondi del PNRR , una sana e corretta gestione delle risorse pubbliche e il dialogo che il Sindaco Angelo Pizzigallo ha instaurato con le opposizioni, quelle più inclini a soluzioni costruttive piuttosto che alla critica di contrapposizione ideologica, potranno rappresentare per i due anni di consiliatura rimasti, una reale svolta per recuperare il tempo perduto dietro alle vergognose e dispendiose politiche della sfiduciata Giunta Anselmo. La ricetta per i giovani passa sicuramente per un percorso sociale e valoriale che va ricostruito attraverso sia l’educazione familiare e civica della scuola sia con l’offerta di nuove opportunità di aggregazione sul territorio . Mancando anche uno solo di questi aspetti è consequenziale il verificarsi di atti di vandalismo o peggio dipendenze da alcol o fumo, atteso pure l’isolamento provocato dalla pandemia. Seppur lodevole e meritevole l’attivismo serio e puntuale dell’Assessore Sevizi Sociali e Vice Sindaco Paola Fiorucci è impensabile che sia lasciata sola a dare il buon esempio: per il bene delle nuove generazioni serve uno sforzo da parte di ciascuna delle componenti citate affinché si faccia di più. La soluzione è sicuramente complicata ma, per iniziare a invertire la rotta del degrado morale e sociale, mi sento di suggerire un coinvolgimento diretto di partecipazione e ascolto dei ragazzi alla vita del paese. Ricomincerei ad esempio dalla politica con il consiglio comunale dei giovani proseguendo con l’istituzione di specifiche giornate di volontariato allo scopo di rispettare e curare l’ambiente, preservare le radici culturali e valorizzare il decoro delle parti comuni della Città.




Anguillara, decoro, turismo, giovani e Pnrr: intervista al consigliere Francesco Falconi

Dal decoro urbano, ai trasporti e servizi correlati. Dal turismo ai giovani sempre più protagonisti di una cronaca sbagliata in che stato si trova Anguillara?

Sono concetti diversi che subiscono gli effetti identici determinati da un’unica causa, per occuparsi di decoro servono professionalità che sappiano cosa sia e come si possa garantire, la nostra giunta attuale, al pari delle precedenti non ne ha e quindi naviga a vista improvvisando delle misure del tutto sganciate da una logica ragionata di insieme, stesso discorso può estendersi con i dovuti adeguamenti a trasporti e servizi, c’è l’impressione che manchi un metodo di studio dei fenomeni, manca totalmente a mio modo di vedere la capacità di pianificare uno sforzo per arrivare ad un risultato e questo dipende sempre dalle capacità personali.

A breve ricomincia la stagione balneare ma si dovrà purtroppo convivere anche con la siccità e gli incendi. C’è una soluzione? Si lavora a un programma?

Riguardo agli incendi ho fatto richiesta di accesso agli atti negli anni precedenti, come consigliere la Legge mi garantisce un accesso amplificato. La Legge è stata violata e l’accesso non mi è stato consentito, per questo il TAR Lazio ha condannato il Comune a garantire il mio diritto ed al pagamento delle spese di lite. E’ un fatto di una gravità che chi ha la mia formazione ritiene inaccettabile ma evidentemente non tutti hanno la mai formazione o la mia sensibilità istituzionale. In ogni caso a seguito della sentenza del TAR è emerso che a fronte dei 18 possibili interventi che la normativa riconosce in tema di prevenzione incendi al Comune neanche uno era stato messo in opera e ciò nonostante vi sia un assessorato alla sicurezza circa la cui stessa esistenza io ho sempre avuto delle grandi perplessità. Lo scorso anno la punta di diamante dell’offerta turistica è stata la ruota panoramica, ho fatto una richiesta di informativa a confesercenti ed è emerso che a differenza di quanto ci è stato riferito in consiglio comunale il settore turistico del paese non solo non ha conosciuto alcun miglioramento ma in termini di qualità si può concretamente parlare di contrazione. Se quello era un programma o parte di esso viene da sperare che non ci sia. Non mi risulta che sia stato fatto qualcosa per la siccitià nonostante sia un tema centrale che coinvolge problematiche generazionali, per fare qualcosa servirebbe un assessorato all’ambiente valido, non lo abbiamo.

Pnrr e futuro della cittadina. C’è davvero la possibilità di un rilancio?

Il PNRR è uno strumento, se lo si usa bene può essere utile altrimenti potrebbe essere anche nocivo. 

Va innanzitutto sgomberato il campo dal convincimento che i soldi del PNRR siano dei prestiti gratuiti, in massima parte li dovremo restituire con gli interessi e questo graverà sulla pressione fiscale.

Anche (ma non solo) per questa ragione ritengo doveroso che ogni euro che verrà speso attingendo dal PNRR debba essere pesantemente ragionato. il Comune ha a disposizione strumenti amministrativi ordinari per poter indagare la bontà di una spesa e lo può fare attraverso istruttorie ad hoc che coinvolgano studi di settore e piani di investimento.

Mi sembra che tutto ciò manchi. Un qualunque privato avrebbe invece agito diversamente.

Prendiamo ad esempio la piscina comunale, tutti noi ambiamo a vederla aperta ma dato che per aprirla dovremo spenderci sopra milioni di euro aggiuntivi a quelli che su di essa sono stati già spesi avrei ritenuto opportuna, o forse più correttamente obbligatoria,  un’indagine volta a comprendere quanto costerà tenerla aperta, quale sarà il bacino di utenza su cui potrà contare, quanto potrà produrre e quindi se i ricavi saranno o meno maggiori dei costi perchè se non sarà così sarà destinata a chiudere come molte altre, qualora la si volesse concedere a titolo oneroso a terzi ritengo fosse opportuna un’indagine volta ad identificare la presenza di soggetti qualificati alla sua conduzione e ad ipotizzare un costo di canone ed invece da quel che mi risulta nulla di quanto sopra è stato fatto. 

Il tutto al netto del fatto che mi sembra manchi una logica di coordinamento  e di pianificazione degli investimenti e comunque non ci è stata comunicata in Consiglio, mi sembrano più che altro interventi spot fatti per marcare il territorio e rivendicare la paternità di un’intervento ai fini di una auto-promozione.

Stiamo parlando di milioni di euro, non si può decidere di fare qualcosa confidando sul fatto che vada bene, soprattutto se i soldi non sono i tuoi devi ragionare diversamente ed adoperarti al fine di rendere la speranza in una alta probabilità, almeno così si comporta un investitore avveduto.




Ferrovia Civitavecchia Capranica Sutri Orte, il Comitato: “Ora necessaria la riapertura”

l giorno 6 marzo 2023, a Ronciglione, si è riunito il comitato per la riattivazione della ferrovia Civitavecchia Capranica Sutri Orte. La ferrovia Civitavecchia-Orte è una linea ferroviaria italiana senza traffico e in parte disarmata, che collega la stazione di Civitavecchia, sulla ferrovia Tirrenica, allo scalo ferroviario di Orte, sulla ferrovia Firenze-Roma passando per il nodo di Capranica.

La ferrovia Civitavecchia-Orte fu inaugurata nella sua interezza il 28 ottobre 1928, in occasione del sesto anniversario della Marcia su Roma, mentre l’apertura al traffico avvenne esattamente un anno dopo; la linea inglobò la breve tratta Capranica-Ronciglione, fino ad allora considerata diramazione della ferrovia Roma-Capranica-Viterbo. Costruito a scartamento ordinario e lungo in totale 85,69 chilometri, al momento dell’apertura il tracciato della linea veniva coperto in circa tre ore: gli elevati tempi di percorrenza (su cui pesavano le basse velocità raggiungibili a causa della notevole tortuosità del binario) uniti alla lontananza delle stazioni ferroviarie dai centri abitati pregiudicarono da subito le potenzialità della strada ferrata. Negli anni Trenta, con l’elettrificazione della ferrovia Tirrenica passante per Civitavecchia e della ferrovia Firenze-Roma passante per Orte, il traffico merci che si originava dal porto civitavecchiese fu deviato interamente sulla direttrice Civitavecchia-Roma-Orte, ritenuta dal punto di vista orografico più conveniente della linea Civitavecchia-Capranica-Orte, anche se più lunga.

La nota del Comitato: “Una riunione con finalità strategiche, all’indomani delle elezioni regionali che hanno portato ad un parziale rinnovamento degli interlocutori politici, per il ripristino di questa infrastruttura, così importante per lo sviluppo del territorio dell’Alto Lazio e di tutto il Centro Italia.
Numerosi i rappresentanti delle istituzioni, che hanno portato il loro contributo fattivo, come il Sindaci di Veiano Teresa Pasquali, di Gallese Danilo Piersanti, il vice sindaco di Barbarano Romano Giovanni Congedi, l’assessore ai trasporti di Sacrofano ing Alessandro D’Armini e il prof arch Mario Cerasoli dell’università RomaTre, già da tempo impegnato nello studio delle strette relazioni tra le infrastrutture e lo sviluppo che ne discende.
Non regge più l’alibi che pretende esista la domanda di servizi prima dello sviluppo del territorio. Per la ferrovia Civitavecchia Orte esiste la domanda che sale dal territorio richiedente il rispetto del diritto alla mobilità;  si rafforza per l’importanza che riveste il congiungimento dei Due Mari Tirreno e Adriatico: Porto di Civitavecchia-Interporto Centro Italia di Orte; per lo sviluppo dei corridoi del Mediterraneo, in particolare Spagna Barcellona-Civitavecchia via mare, Civitavecchia Orte Terni Foligno Ancona via ferrovia, Ancona Croazia via mare; inoltre, a maggior ragione per il congiungimento di Civitavecchia tramite ferrovia con il Corridoio europeo TEN T1 Berlino Palermo.

Quindi la domanda esiste ed è prioritario l’intervento ferroviario, per il Centro Italia e per l’intera Italia, necessario per l’ambiente, anche per promuovere in concreto la transizione ecologica. 
Non sarà più possibile infatti nascondersi dietro il binomio-alibi che pretende ci sia lo sviluppo del territorio, prima della realizzazione di infrastrutture.
Ormai deve essere chiaro che la domanda per la realizzazione della Ferrovia esiste ed  è indispensabile la sua riapertura.

E’ inoltre ormai accertato che è l’offerta di servizi che crea sviluppo ed è questa la strada giusta per avere il riequilibrio del territorio.

Presenti alla riunione rappresentanti di associazioni di categoria, dirigenti del comitato, dirigenti dell’Association europeenne des cheminot, dirigenti di partiti, tecnici del comitato per la riapertura della ferrovia, responsabili del turismo delle radici, ingegneri ferroviari. Fra questi: Claudio Busonero, Sandro Cossetto, Alessandro Di Macco, Cinzia Longo, Marcello Luca, Maurizio Mazzoni, Massimo Montebello, Vincenzo Peparello che hanno ben illustrato l’importanza dell’infrastruttura ferroviaria, sicuramente in grado di promuovere un efficiente servizio e creare l’effetto rete e lo sviluppo.

Hanno inviato gli auguri di buon lavoro il Sindaco di Ronciglione Mario Mengoni influenzato, la Presidente del Consiglio comunale di Ronciglione Alessandra Ortenzi impossibilitata a partecipare per impegni professionali.  Molto gradito l’augurio giunto dal presidente di Trenitalia Michele Pompeo Meta, già presidente Commissione trasporti della Camera che favorì l’inclusione nella legge per le ferrovie turistiche 128/2017 della Civitavecchia Capranica Orte.

Tanti gli interventi che si sono succeduti, che hanno permesso di ben individuare le priorità delle azioni da svolgere e la scaletta degli incontri a livello politico da tenere per promuovere il proseguimento delle attività amministrative per appaltare le progettazioni residue e l’inizio dei lavori di ripristino della Civitavecchia Capranica Orte o Ferrovia dei Due Mari.

A fine giornata, considerata la gran quantità di stimoli positivi e costruttivi raccolti, il presidente del comitato per la riapertura della ferrovia, Raimondo Chiricozzi, ha voluto confermare, ancora una volta, il suo motto incrollabile: Avanti riusciremo a rivedere correre i treni merci, viaggiatori e turistici sulla ferrovia Civitavecchia Orte o  Ferrovia dei Due Mari”.

Nel 1981 il programma integrativo delle Ferrovie dello Stato inserì la tratta Civitavecchia-Capranica fra le linee ferroviarie da riattivare, allo scopo di potenziare la rete ferroviaria dell’Italia centrale. Due anni dopo il Ministero dei Trasporti approvò la concessione dei lavori di ripristino del binario, appaltati all’azienda Astaldi. Il vecchio armamento fu rimosso, le infrastrutture consolidate e le stazioni ferroviarie ampliate per ospitare le sottostazioni elettriche, in quanto era altresì prevista l’elettrificazione del tracciato. Si decise di ripristinare inizialmente il binario fra le stazioni di Mole del Mignone e Capranica, da ricostruire per intero con adeguamento della sagoma e del peso assale massimo: con una spesa complessiva di circa 220 miliardi di lire, i lavori furono avviati nel 1988 e si conclusero nel 1994. Il 25 settembre dello stesso anno, tuttavia, l’affluenza sempre più bassa spinse le Ferrovie dello Stato a sospendere l’esercizio anche sulla tratta Capranica-Orte, che fino ad allora aveva continuato a espletare regolarmente servizio merci e passeggeri[1].

La legge finanziaria del 1998 stanziò 123 miliardi di lire per il completamento dei lavori sulla linea, comprensivi del rifacimento del malmesso tratto Civitavecchia-Mole del Mignone, dell’armamento del sedime tra Civitavecchia e Capranica e dell’elettrificazione dell’intera ferrovia Civitavecchia-Orte; i relativi cantieri, tuttavia, non furono mai aperti e il progetto fu messo in disparte. Uno studio curato da Trenitalia nel 1999 e un dossier di valutazione preparato due anni dopo da Rete Ferroviaria Italiana (RFI), dal 2001 gestore della ferrovia Tirrenica e della ferrovia Firenze-Roma, conclusero che la riapertura della linea avrebbe prodotto un’utenza troppo bassa e non sufficiente a giustificare l’investimento. Negli anni seguenti vennero comunque presentate ulteriori proposte di riattivazione della linea, nessuna delle quali ebbe fortuna[2][3][4][5][6]: il 14 novembre 2011 il decreto ministeriale n. 398 emanato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti formalizzò la dismissione della linea tra Civitavecchia e Capranica, eccezion fatta per i primi 4 chilometri di binario[7], utilizzati per lo spostamento di automobili tra il porto di Civitavecchia e un deposito nei pressi dell’interporto civitavecchiese. Secondo RFI, invece, la linea rimaneva attiva sebbene nei fatti fosse da tempo stata dismessa[8].

Nel 2017 il governo Gentiloni, mediante la legge n. 128 del 9 agosto inerente alla valorizzazione delle ferrovie turistiche, inserì la linea Civitavecchia-Orte nel novero delle 18 strade ferrate che, secondo il provvedimento[9], rientravano fra quelle “dismesse o sospese, caratterizzate da particolare pregio culturale, paesaggistico e turistico”[10]; anche in questo caso, tuttavia, la questione della riapertura della ferrovia si risolse in un nulla di fatto. Nell’agosto 2020 un comitato costituito allo scopo di promuovere la riapertura della linea ha presentato uno studio di fattibilità, sottoscritto da numerosi comuni e associazioni, alla struttura di missione InvestItalia, l’organo di cui si avvale la Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di valutare le proposte di investimenti in infrastrutture[11][12]. In vista dell’implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sono stati richiesti 462 milioni di euro da destinare agli interventi di riattivazione della linea[13][14].

Il binario della ferrovia risulta quasi completamente rimosso fra le stazioni di Aurelia e Capranica, mentre sopravvive fra Capranica e lo scalo di Orte, venendo sporadicamente percorso da treni speciali nell’ambito dello scambio di materiale rotabile con la ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo, che incrocia presso la stazione di Fabrica di Roma. Secondo RFI (Fascicolo Linea 113, p. 21), la tratta Capranica-Orte è “temporaneamente chiusa al traffico”, mentre la tratta Civitavecchia-Capranica si trova in regime di “sospensione temporanea del servizio”, pur risultando da anni effettivamente dismessa e ormai quasi totalmente disarmata.




Guidonia, precipitano due aerei in mezzo alle case

Attimi di terrore a Guidonia Montecelio stamattina.

Due aerei dell’Aeronautica militare sono precipitati al suolo durante mentre stavano sorvolando la città e sono andati in fiamme.

I mezzi erano guidati da due aviatori senza altre persone a bordo.

Un aereo è finito nei campi vicini a viale Roma dove si trova il Centro commerciale “La Triade”. Il secondo mezzo si è schiantato vicino alle case in piazzale degli Anemoni, nel centro abitato di Colle Fiorito. Sul posto sanitari del 118, vigili del fuoco e carabinieri e polizia locale




Trevignano, la veggente che “vede la Madonna” condannata per bancarotta

È stata Condannata dal tribunale di Patti, in Sicilia, il suo Paese, a due anni per bancarotta fraudolenta, pena sospesa. La destinataria della sentenza di primo grado è Maria Giuseppa Scarpulla alias Gisella Cardia, 53 anni, l’imprenditrice di origini siciliane che si è scoperta veggente e che dice di parlare ogni mese da ormai cinque anni con la Madonna a Trevignano. La signora ha avuto una sorta di convenzione o come si dice è stata “folgorata sulla via di Damasco”. A Trevignano, Scarpulla ha utilizzato “Cardia”, il cognome di suo marito Gianni, mentre si presume che Gisella sia un diminutivo di Maria Giuseppa. La signora si sarebbe riscoperta veggente dopo un trascorso lavorativo che è finito nel mirino degli inquirenti. La vicenda giudiziaria che ha visto coinvolta l’ex imprenditrice Maria Gisella Cardia è riferita a fatti risalenti al 21 febbraio 2013; secondo i capi di imputazione, Giacalone, amministratore unico e liquidatore, Caleca amministratore di fatto dell’azienda “Ceramiche del Tirreno srl” già “Caleca Italia”, avrebbero stipulato con l’impresa “Majolica Italiana”, di cui la Scarpulla era amministratore unico e Bencini dipendente e procuratore speciale, un contratto d’affitto d’azienda per un canone annuo di 108 mila euro, canone ritenuto incongruo, vicenda che, come si evince ancora dai capi di imputazione, avrebbe determinato con operazioni dolose il fallimento delle società.Attorno a lei, “Gisella”, ha creato un vero e proprio fenomeno, con seguaci e fedeli che arrivano in massa su un promontorio che affaccia sul lago di Bracciano, fuori dal centro storico, dove ormai c’è una sorta di santuario Si tratta davvero di finzione o realtà? Questo non è dato saperlo e soltanto una indagine approfondita del Vaticano potrà chiarire la matrice di tutto. La chiarezza servirà ai fedeli e seguaci per capire a chi si stanno affidando. Da quasi cinque anni, il volto della Madonna di Trevignano si sarebbe bagnato di lacrime di sangue il tre di ogni mese, con una folla di centinaia di persone si radunano in preghiera sul luogo dove sorge la statua.Come si arriva al sito è spiegato bene sul sito web reginadelrosario.org che accoglie la Onlus La Madonna di Trevignano Romano. Giunti a Trevignano si prende via Monticello e si gira in via Campo delle Rose. Il tratto da Via Monticello fino al luogo delle presunte apparizioni è di circa 890 metri.Intanto si muove anche la chiesa.Sarà istituita una commissione diocesana per una “indagine previa” sulle lacrime della Madonna di Trevignano. Lo fa sapere monsignor Marco Salvi, il vescovo di Civita Castellana di cui fa parte Trevignano, insediatosi da circa un mese: « Sto istituendo una commissione diocesana per una indagine previa. Lo scopo è fare piena luce sul fenomeno».




Trevignano, incidente sulla Braccianese: morto il calciatore Domenico Antinori

Il giovane si è scontrato con una utilitaria mentre era alla guida della sua moto

Muore in moto in un incidente contro un’ auto sulla Braccianese a soli 22 anni Domenico Antinori, un ragazzo che viveva nel piccolo borgo di Trevignano Romano sul lago di Bracciano.

Il giovane, che giocava nel Trevignano Calcio Amatori, figlio di uno storico restauratore di Trevignano che oggi lavora nel museo di Sutri, ha perso la vita ieri intorno l’ora di pranzo, a Manziana, all’ingresso del supermercato che si trova all’altezza del Bosco Macchia Grande, il monumento naturale più visitati nell’hinterland a Nord della Capitale.

La moto del ragazzo stava procedendo lungo la via Braccianese, quando è avvenuto lo scontro con la vettura: le condizioni del giovane sono apparse gravissime da subito. I primi ad arrivare sul posto sono stati gli agenti della polizia locale che hanno tentato di salvarlo praticandogli un massaggio cardiaco nel tentativo disperati di rianimarlo. Hanno tentato di tenerlo in vita fin quando non sono arrivati i sanitari del 118.

Purtroppo le sue condizioni erano troppo gravi e per il giovane non c’è stato nulla da fare.
Sul posto, sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Manziana della compagnia di Bracciano. I vigili dovranno ora accertare la dinamica dell’incidente su una delle strade più pericolose della zona.




Montespaccato, in manette spacciatore del luogo: nascondeva 50mila euro in contanti in casa

ROMA – Ieri sera, nel corso di un controllo antidroga, i Carabinieri della Stazione di Roma Montespaccato hanno arrestato in flagranza di reato, un romano di 33 anni, già noto ai militari, gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio.
L’uomo è stato notato e fermato da una pattuglia dei Carabinieri, in via della Maglianella, mentre si trovava a bordo della propria autovettura. A seguito della perquisizione personale e veicolare, è stato trovato in possesso di 2 involucri di cellophane, contenenti 1,4 grammi di cocaina, che sono stati sequestrati. Successivamente è stata estesa la perquisizione anche all’abitazione dell’uomo dove i militari hanno rinvenuto la somma contante di 49.950 euro, abilmente occultata in una intercapedine della finestra del salone.
Dopo l’arresto l’uomo è stato portato in caserma e successivamente ristretto presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo. L’arresto, al termine dell’udienza, è stato convalidato.



Anguillara Sabazia: prima chiama i carabinieri per dei rumori in casa e poi li aggredisce

Al rifiuto di voler andare i macchina con i militari, l’uomo ha dato in escandescenze

Nella notte tra domenica e lunedì i Carabinieri di Anguillara Sabazia hanno arrestato un 32enne italiano, per i reati di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.Nella tarda serata di domenica, l’uomo ha chiamato i Carabinieri chiedendo aiuto, per la possibile presenza di ladri in casa. I militari, prontamente intervenuti, hanno inizialmente accertato l’assenza di malintenzionati,effettuando un sopralluogo nella proprietà. Poi, vedendo i Carabinieri che si accingevano a salire sull’auto disservizio per proseguire le ricerche dei presunti ladri, l’uomo ha chiesto ai Carabinieri se poteva salire a bordo della macchina di servizio per unirsi a loro. Ma quando i militari gli hanno spiegato che non era una procedura consentita, il padrone di casa richiedente ha data in escandescenze, prima colpendo i militari con calci, pugni e spinte, poi ha cercato di colpirli, con un coltello che nascondeva in tasca.La reazione dei due Carabinieri, ha permesso di bloccare l’aggressore, disarmarlo e ammanettarlo. Anche se entrambi i militari hanno riportato lievi ferite. Il 32enne è stato arrestato, poiché gravemente indiziato del reato di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. Tradotto nelle aule dibattimentali del Tribunale di Civitavecchia, l’arresto è state convalidato e il Giudice ha disposto per lui l’obbligo di dimora nel Comune di Anguillara Sabazia.




Bracciano, bye bye cinema e non solo

E’ triste arrivare a capire quando un borgo sta per spegnersi eppure così sembrano indicare tutti i campanelli d’allarme che appaiono tante piccoli luci ad intermittenza. Un cinema lascia Bracciano e si sposta a Ladispoli. C’è poco da dire. Parlano i fatti. Forse è marginale dare la colpa soltanto alla politica quando la responsabilità è di tutti, dell’intero tessuto civico. Un sipario che scende nel bel borgo sul lago e si rialza da un’altra parte. Sulla porta del locale, un foglio stampato con dei saluti frettolosi ma sinceri, dettati da forse dal dispiacere di non avercela fatta a restare a Bracciano. “Siamo davvero tristi nel comunicarvi che l’esperienza del gruppo sociale Frontera Cinemas qui a Bracciano è giunta al termine….”. Una missiva che termina con un arrivederci a Ladispoli e “grazie per i magnifici anni passati insieme”. Si “punta ancora a Bracciano” come recitava un paio di anni fa lo slogan di rilancio del turismo? Probabilmente prima di parlare di turismo tocca fare come i gamberi e tornare indietro, alle strade dissestate, ai disservizi sui rifiuti, alla mancanza di decoro. Qualcuno disse che con il nuovo governo Crocicchi si sarebbe tornati al Medioevo ma probabilmente era un inguaribile ottimista.




Palestrina, da in escandescenze e devasta la stanza dell’hotel dove alloggia

 I Carabinieri della Compagnia di Palestrina (RM) hanno arrestato un 42enne senza fissa dimora poiché gravemente indiziato di resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale.

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile e della Stazione di San Cesareo della Compagnia di Palestrina, nella notte di domenica scorsa, sono intervenuti all’interno di un hotel dove era stata segnalata la presenza di un uomo che stava danneggiando la stanza ove era alloggiato. Questi, verosimilmente sotto l’effetto di sostanze alcoliche e psicotrope, si è avventato contro i Carabinieri che con fatica sono riusciti a contenerlo, scongiurando più gravi conseguenze.

L’uomo è stato altresì deferito alla Procura di Tivoli per il reato di ricettazione (poiché era giunto presso l’hotel a bordo di un’auto risultata rubata il giorno precedente nel Comune di Guidonia Montecelio) e falsa attestazione della propria identità (essendo emerso che aveva presentato alla reception dell’albergo, all’atto della prenotazione della stanza, un documento intestato ad altra persona)