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Roma

CERVETERI, AURELIA: NON SI FARA' PIU' IL GIGANTESCO CENTRO COMMERCIALE DI 140MILA METRI CUBI

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Tempo di lettura 3 minuti Il Consiglio di Stato pubblica l’ordinanza che respinge il ricorso della società CCR: ha ragione il Comune di Cerveteri.

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Redazione

Cerveteri (RM) – “Il mega centro commerciale in località BECA non si farà. Oggi concretizziamo un altro degli impegni presi in campagna elettorale con i nostri concittadini”.
Con queste parole e con una nota di entusiasmo il Sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci ha commentato la conclusione della vicenda che da anni riguarda la realizzazione di un centro commerciale di 140mila metri cubi in località Beca, lungo la Via Aurelia.
“Sapevamo di avere ragione sin dall’inizio – ha proseguito il Sindaco – sapevamo che gli strumenti che avevamo adottato per difendere il bene pubblico e la qualità della vita a Cerveteri erano quelli giusti. La nostra città non ha mai voluto questo ecomostro. Ma ci siamo dovuti battere per anni come cittadini e come amministratori contro chi ci rassicurava e poi, celatamente, predisponeva tutte le carte affinché il progetto continuasse ad andare avanti. Come avevamo garantito, noi abbiamo agito subito, appena insediati, senza nessuna esitazione. E oggi, grazie a questo ulteriore pronunciamento del Consiglio di Stato, possiamo dire chiusa questa vicenda. Oggi è una giornata di festa per la nostra Cerveteri, perché la volontà dei cittadini è stata rispettata”.
La notizia del pronunciamento è stata data a sorpresa dal Sindaco nel corso della seduta consiliare del 19 settembre, nella stessa Aula dove il 3 aprile scorso le forze della maggioranza, a cui si era unito anche l’esponente del PD, avevano respinto il progetto di centro commerciale. A quell’atto di chiara volontà politica era seguito il ricorso al Consiglio di Stato della società CCR – Costruzioni Civili Romane Srl, persuasa che il Comune non avesse rispettato l’ordine cautelare precedentemente emesso dallo stesso Consiglio di Stato (Ordinanza 5028/2012) in merito al riesame del progetto. La società sosteneva infatti che le scelte dell’Amministrazione comunale non fossero in linea con i dettami dell’ordinanza. Il Comune si è ovviamente costituito in propria difesa e ha avuto ragione su tutta la linea.
“Il Consiglio di Stato ha sposato totalmente le tesi della nostra Amministrazione – ha spiegato il Sindaco di Cerveteri, riferendosi all’Ordinanza appena pubblicata, n. 4636 del 17 settembre 2013 – dichiarando il ricorso della CCR in parte inammissibile, e per il resto lo respinge. Nel testo dell’Ordinanza (scaricabile integralmente all’indirizzo: www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Consiglio%20di%20Stato/Sezione%204/2012/201208535/Provvedimenti/201304636_18.xml) si legge chiaramente che il Comune di Cerveteri ha correttamente provveduto al rispetto dell’ordine cautelare che gli imponeva di valutare il progetto nel quomodo, cioè nelle sue caratteristiche, rinvenendo quali motivi giustificativi per la mancata approvazione: l’aumento della volumetria e della superficie del Centro Commerciale rispetto alla proposta originaria e la non compatibilità del progetto con le sopravvenute norme del PTPR e delle linee guida della Regione Lazio”.
“Tutto questo – ha proseguito Pascucci – avvalora ciò che noi abbiamo sempre sostenuto, ovvero che non avremmo mai potuto approvare un progetto urbanistico la cui storia è costellata di irregolarità procedurali e passaggi poco chiari. Per anni abbiamo ribadito che il Consiglio comunale è l’organo sovrano e che soltanto a esso spettava il diritto di esprimersi nel merito del progetto di Centro Commerciale. Infine, dopo 15 anni che attendevamo che fosse portato all’attenzione dei Consiglieri comunali, presentato e ritirato da attori diversi, stravolto per ben 6 volte, oggetto di una enorme confusione per la mescolanza impropria di strumenti urbanistici, il progetto che ci è stato presentato era completamente differente rispetto a quello originale. E l’aula ha deciso di bocciarlo. Il pronunciamento del Consiglio di Stato è anche una chiara risposta a quei Consiglieri comunali di opposizione che, in Aula, pur dichiarandosi a parole contrari al Centro Commerciale, hanno scelto di non bocciarlo, nascondendosi dietro una presunta illegittimità del procedimento. Ed è anche una risposta ai tanti detrattori del nostro lavoro, che, sulla stampa, in questi mesi hanno messo in dubbio la correttezza delle nostre scelte”.
“Sia chiaro – ha dichiarato il Sindaco Pascucci – che la nostra Amministrazione è fatta di persone disponibili al confronto con chi vuole investire su questo territorio. Il nostro programma di governo prevede l’utilizzo di strumenti importanti come l’edilizia contrattata e il project financing, e qualsiasi area può essere oggetto di proposte e progetti, anche la stessa area della Beca. Ma quando dobbiamo ‘cedere’ metri cubi a vantaggio dell’imprenditoria, vogliamo una contropartita congrua per la nostra Comunità. E deve essere altrettanto chiaro che non accetteremo mai interventi realizzati a discapito del nostro territorio e che minacciano la nostra economia, che va invece salvaguardata”.
“Vorrei ringraziare – ha concluso il Sindaco – tutte le persone che in questi anni mi hanno affiancato in questa battaglia, i consiglieri comunali, gli assessori, i tecnici del comune, i cittadini, i professionisti e i comitati. Un ringraziamento particolare va a chi ha seguito con noi da vicino questa ultima fase: il Dirigente dell’Area Urbanistica Adalberto Ferrante, l’Avvocato Asciano e il Segretario generale del Comune la Dott.ssa Cogliano”.

 

Cronaca

Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Cronaca

Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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