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Roma

CERVETERI CONTRASTO AL VANDALISMO, L'IDEA DEL SINDACO: COSTRUIRE UNA RETE PER VIGILARE SUGLI EPISODI DI VANDALISMO

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Tempo di lettura 3 minuti Obiettivo: sensibilizzare le coscienze di tutti, concittadini e turisti, affinché ogni bene comune venga percepito come proprio.

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Luca Pagni

Cerveteri (VT) – Il Comune di Cerveteri ha preso una singolare quanto lodevole iniziativa per contrastare l’escalation di atti vandalici contro il bene pubblico, con muri imbrattati ed arredi urbani distrutti.

Il Sindaco Alessio Pascucci ha lanciato un appello alla cittadinanza: costruiamo una rete per vigilare sugli episodi di vandalismo. Con quest’appello il Comune di Cerveteri mira a sensibilizzare le coscienze di tutti, concittadini e turisti, affinché ogni bene comune venga percepito come proprio.
In virtù delle imposte e delle tasse pagate, ciascuno di noi è benefattore e dunque tutore, dei beni e servizi erogati dalle istituzioni. Un bene di tutti non è un bene di nessuno e bisogna piantarla di delegarne sempre ad altri la sorveglianza e la tutela.

Un muro o un monumento pulito non possono essere trattati come se fossero la lavagna di tutti.
Se quando qualcuno imbratta e deturpa qualcosa, tutti ci girassimo e lo guardassimo con sdegno, forse il vandalo ci penserebbe due volte prima di reiterare nel proprio sgarbo. Se invece nessuno se lo fila, lui continuerà a sporcare e rompere cose di tutti, con la falsa convinzione che se nessuno gli dice niente, lui si sfoga ed in fondo non fa male a nessuno.

La crisi economica in atto coinvolge sempre più famiglie ed è naturale che vi siano sempre più persone per così dire “a spasso”. Ma la loro frustrazione non può certo ricadere sui membri di una collettività che può e deve tornare ad avere uno spirito civico alto, nell’interesse del nostro essere uomini e donne.

“Gli atti vandalici sono atti contro il bene comune e contro i cittadini” dichiara il Sindaco Alessio Pascucci commentando la lunga serie di atti vandalici che in queste settimane hanno interessato diverse aree pubbliche disseminate in tutto il territorio comunale. “Non capiamo perché, specialmente in un momento storico così difficile, in cui reperire le risorse per realizzare anche i più elementari interventi di manutenzione pubblica non è facile per i tagli indiscriminati e i tetti di spesa imposti dallo Stato, ci sia chi impunemente distrugge e imbratta il bene pubblico. Ma è solo una questione di decoro, è anche e soprattutto una questione di sicurezza”. “Voglio sottolineare – ha continuato il Sindaco Pascucci – che il bene pubblico è prima di tutto la proprietà comune di tutti i Cittadini di Cerveteri. Credo che le famiglie, insieme alle Autorità competenti, possano dare un contributo importante nel vigilare che gli episodi di vandalismo e degrado ambientale non avvengano. In tutto il territorio comunale si stanno susseguendo in queste settimane, in maniera quasi sorprendente, danneggiamenti di ogni genere. Nel parco di Via Giordano sono state divelte le panchine e sono stati danneggiati e sporcati con la vernice spray i giochi dedicati ai bambini. A Cerenova, nel parco di Via Luni appena riqualificato sono già stati rotti i cestini gettacarte e lo stesso accade in diverse altre aree verdi della Città. Anche per le strade la situazione non è migliore, e costringe i servizi di manutenzione e decoro urbano del Comune a rincorrere le continue emergenze. Ma non si fa in tempo ad intervenire che è già tutto da rifare, come nel caso degli schizzetti posizionati dalla Multiservizi Caerite, che vengono sistematicamente rotti o rubati. Per non parlare dei muri della nostra città, deturpati dalle affissioni abusive e dalle scritte con la vernice spray che, non di rado, recano parole e simboli offensivi”. “Questi vandali, sempre che di vandali si tratti, vogliono ridurre la nostra meravigliosa città ad un luogo di degrado e sporcizia, ma non ci riusciranno. Stiamo studiando di installare, nel futuro, un sistema di telecamere nei luoghi nevralgici del territorio che potrà essere di supporto al lavoro delle Autorità competenti, ma questo non potrà essere sufficiente per un controllo capillare del territorio. Vorrei fare un appello a tutti i cittadini di Cerveteri: non esitate a denunciare gli atti contro il bene comune, dobbiamo realizzare una rete che sia in grado di rompere l’omertà e faccia emergere i nomi di chi distrugge e imbratta. Se davvero vogliamo valorizzare il nostro territorio e renderlo più accogliente per noi stessi e per gli altri, allora non dobbiamo accettare questa violenza".

Di Dante Alighieri è più facile seguire il "Non ti curar di lor, ma guarda e passa"
piuttosto che il monito “fatti non foste a viver come bruti ma per seguire virtude e canoscenza”
ma è proprio su questo che l’essere umano si distingue dalle bestie selvatiche.
 

Metropoli

Bracciano, violenta aggressione all’ospedale: panico tra medici e pazienti

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BRACCIANO (RM) – Sono stati momenti di tensione quelli vissuti da medici e pazienti all’ospedale Padre Pio. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della
Compagnia di Bracciano hanno arrestato un cittadino italiano di 52 anni, con precedenti,
gravemente indiziato del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, in visita a dei
parenti presso l’Ospedale Padre Pio di Bracciano, in evidente stato di alterazione, aveva
aggredito fisicamente e minacciato il personale sanitario, inveendo anche contro i visitatori
presenti. A seguito dell’evento è stato richiesto l’intervento del 112, appurando che lo
stesso soggetto, pochi minuti dopo si era allontanato per poi importunare il personale di un
vicino supermercato. A seguito delle immediate ricerche i Carabinieri della Compagnia di
Bracciano hanno individuato l’uomo che, restio al controllo, li ha aggrediti, minacciandoli.
All’esito dell’attività il 52enne è stato arrestato in flagranza di reato e condotto presso il
carcere di Civitavecchia. In data 10 aprile 2024 l’arresto è stato convalidato ed è stata
disposta da parte dell’Autorità giudiziaria la custodia cautelare in carcere.
Si comunica il tutto nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in
considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di
colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca
costituzionalmente garantito.

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Roma

Droga a Roma, shaboo nei biscotti iraniani

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ROMA – I Carabinieri della Compagnia di Roma Centro, a conclusione di una complessa attività d’indagine, durata circa sei mesi e diretta dalla Procura della Repubblica di Roma – Gruppo reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti, stanno dando esecuzione a un’ordinanza che dispone l’applicazione di misure cautelari, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, nei confronti di sei persone di nazionalità iraniana, filippina e bengalese, perché gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di traffico internazionale, spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti del tipo metanfetamina, comunemente detta “shaboo” ed oppio.
L’operazione, scattata alle prime ore di questa mattina, ha impegnato i Carabinieri nella provincia di Roma, dove sono stati localizzati i 6 indagati, 4 destinatari della misura della custodia cautelare in carcere, due uomini, una donna iraniani e un uomo del Bangladesh; una donna filippina agli arresti domiciliari; una donna iraniana destinataria della misura del divieto di dimora in Roma.
Le attività investigative, condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro sono scaturite a seguito dell’arresto operato a giugno 2021 nei confronti di un cittadino bengalese, trovato in possesso di 530 g di shaboo; da qui sono stati raccolti gravi elementi indiziari in ordine alla presenza di un gruppo criminale per conto del quale l’arrestato deteneva la sostanza. Le indagini eseguite mediante attività tecniche e telematiche, associate come sempre ai servizi tradizionali di pedinamento ed osservazione, hanno consentito di mettere insieme gravi indizi di colpevolezza  a carico di colui che viene considerato il capo e coordinatore unico del gruppo, un cittadino Iraniano, in Italia da circa 25 anni, già agli arresti domiciliari per analogo reato il quale, sfruttando anche i permessi lavorativi come panettiere, dirigeva da remoto ed avvalendosi di gregari e collaboratori ai vari livelli, i rapporti sia con gli acquirenti che con i “galoppini” ed i fornitori di shaboo di stanza in Iran.
Proprio nei confronti di colui che viene considerato il capo e della moglie – anche lei membro del gruppo con compiti logistici ed operativi – i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro hanno eseguito a dicembre 2021 una perquisizione disposta dalla Procura della Repubblica che ha permesso di rinvenire e sequestrare all’interno di un appartamento 2,3 kg di shaboo e 1,4 kg di oppio, abilmente occultati nel doppio fondo di confezioni, completamente integre, di dolci tipici dell’Iran, comportando l’arresto della coppia.
La successiva analisi degli apparati telefonici sequestrati alla coppia ha poi permesso di ricostruire il canale di approvvigionamento dello stupefacente sintetico che veniva prodotto in Iran ed inviato in Italia, grazie alla collaborazione in terra persiana di un sodale non compiutamente identificato, che avvalendosi dell’inconsapevole apporto di alcuni turisti iraniani diretti a Roma, che mettevano a disposizione una porzione del proprio bagaglio, convinti di aiutare dei connazionali a portare in Italia “i sapori” della loro terra (i biscotti appunto), importavano in Italia lo stupefacente rischiando inoltre, se arrestati in Iran, la pena capitale. Una volta in Italia, lo stupefacente sotto forma di prodotti dolciari, veniva ritirato dalla madre o dalla moglie del capo dell’organizzazione e stoccato in depositi prima di essere immesso sul mercato capitolino sfruttando la manodopera a basso costo offerta da cittadini filippini e bengalesi.
È stata dunque ricostruita l’importazione di ben 21 kg di shaboo e 3 kg di oppio nel periodo ricompreso tra aprile e novembre 2021, e la successiva commercializzazione anche al dettaglio, e cristallizzata la posizione di 13 indagati a vario titolo per i reati di spaccio, detenzione ed importazione dall’estero di sostanze stupefacenti.
Nel corso dell’attività, a riscontro delle indagini, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro hanno eseguito 6 arresti in flagranza di reato, convalidati, sequestrate sostanze stupefacenti del tipo metanfetamina, comunemente detta “shaboo”, per un peso complessivo di oltre 3 kg, del tipo oppio per un peso complessivo di kg. 1,5 nonché la somma in contanti di 25.000 euro ritenuta provento dell’attività di spaccio.
Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.

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Cronaca

Roma, blitz all’alba di Carabinieri e Polizia: in manette 11 persone:

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I reati contestati sono di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti
 
 
Dalle prime luci dell’alba, nelle province Roma, Viterbo e Frosinone, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma e gli agenti della Polizia di Stato del I Distretto Trevi Campo Marzio stanno dando esecuzione a un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma, che dispone misure cautelari nei confronti di 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti.
 
L’attività di indagine, nata nell’ottobre 2022, trae origine dalle denunce di un soggetto, consumatore di sostanze stupefacenti, che aveva maturato con i propri spacciatori un debito che non era riuscito più a onorare, generando le violente reazioni di questi ultimi. In particolare, l’attività d’indagine, durata oltre un anno, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine all’esistenza di un gruppo criminale, operante nel quartiere romano di Cinecittà, di cui farebbero parte gli indagati e di documentare come questi ultimi fossero soliti operare delle violente ritorsioni nei riguardi degli acquirenti di droga morosi.
 
Sono stati raccolti elementi indiziari per cui in alcuni episodi le vittime venivano trasportate all’interno delle abitazioni di alcuni sodali ove venivano percosse e minacciate con una pistola puntata alla tempia al fine di obbligarle a effettuare i pagamenti, anche attraverso bonifici bancari. Talvolta, poiché si era esaurito il “plafond” giornaliero presso la banca, venivano sequestrati e malmenati tutta la notte, in attesa di poter effettuare altri bonifici il mattino seguente. Nei casi in cui non riuscivano a ottenere il denaro preteso, le minacce venivano estese anche ai familiari dei malcapitati.
 
L’analisi del flusso di denaro estorto (oltre 300.000 euro) ha permesso di identificare tutti i beneficiari dei bonifici bancari in soggetti ritenuti vicini al soggetto più autorevole del gruppo criminale, Daniele Salvatori e di documentare le attività finalizzate al reimpiego e al riciclaggio del denaro che dai vari conti correnti veniva, tramite ulteriori bonifici o attraverso il prelievo in contanti, trasferito ad altri beneficiari.
 
A Daniele Salvatori, classe 1977, già noto alle forze dell’ordine, il 12 giugno 2023, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma avevano già notificato un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, per l’estorsione ai danni di un trentaseienne residente nella provincia di Frosinone e dei suoi familiari. A conferma della pericolosità e della spregiudicatezza del destinatario del provvedimento restrittivo, in data 03.10.2022, il Salvatori era stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri della Sezione Radiomobile di Cassino (FR), poiché sorpreso nei pressi dell’abitazione delle vittime in possesso di un’arma clandestina.
 
Privo di virus.www.avast.com



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