Cerveteri, Pascucci punta alla rielezione

 

di Silvio Rossi

 

CERVETERI (RM) – Un grande successo al primo turno nelle elezioni di Cerveteri per il sindaco uscente Alessio Pascucci, che ha sfiorato la rielezione diretta al primo turno, risultando ampiamente primo tra i candidato con oltre il 47 % dei votanti, e 8.306 preferenze, distaccando notevolmente la seconda arrivata, Anna Lisa Belardinelli, sostenuta da Fratelli D’Italia e alcune liste civiche, che si è fermata al 14% con 2.511 voti.
Un risultato particolare quello ceretano, dove tutti i partiti tradizionali hanno sofferto, cedendo il controllo cittadino alle liste civiche. Se si pensa che il partito più votato in città sono stati i Verdi, trascinati dal successo di Pascucci, unica formazione tradizionale a superare i mille voti con circa il sei per cento del totale, superata ampiamente dalle liste nate attorno al candidato.

Quello di Cerveteri è un caso che non può essere considerato isolato nel panorama nazionale. Se andiamo ad analizzare i risultati di Parma, Verona o Palermo, le coalizioni costruite davanti a personalità ritenute affidabili, qualunque sia la precedente storia politica, sono avvantaggiate rispetto alle discipline di partito, un segnale che i leader dei partiti non possono trascurare, per evitare di perdere il consenso a livello nazionale.
Abbiamo intervistato il sindaco uscente, per conoscere il suo stato d’animo dopo il primo turno, e le sue intenzioni per il prosieguo della campagna elettorale e per l’eventuale secondo mandato.

Dopo i primi seggi, il suo risultato sembrava poter raggiungere la vittoria al primo turno, poi al completamento dello scrutinio, il risultato si è attestato poco sopra il 47%. Dica la verità, ci aveva fatto un pensierino durante la notte?

È stata un’emozione grandissima. Abbiamo seguito lo scrutinio tutti insieme fino a mattina inoltrata e siamo più che soddisfatti. Davvero non pensavamo ad risultato del genere. Segno che l’impegno di questi cinque anni è stato apprezzato dai cittadini. Ho la sensazione che al ballottaggio riceveremo ancora più consensi. Il vecchio modo di fare politica ha stancato la gente, così come i soliti “dinosauri” che si nascondono dietro ai volti nuovi. Noi parliamo di opere realizzate concretamente e servizi pubblici più efficienti. Loro di promesse che avrebbero dovuto mantenere quando erano al governo della città.

Certamente, comunque, il risultato è molto positivo. Raggiungere quasi la metà dei consensi con dieci candidati sindaco in lizza non è certo una cosa da poco. Lo ritiene frutto dell’azione di governo cittadino che è stata portata avanti in questi anni? Come si dice, ha raccolto i frutti del lavoro svolto?

Ci siamo impegnati tantissimo. 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Ma non siamo stanchi, siamo anzi ansiosi di ricominciare a lavorare: la campagna elettorale è durata anche troppo e i problemi dei cittadini non attendono. Nel 2012 abbiamo ereditato una città ferma al medioevo. Dopo 5 anni le abbiamo fatto recuperare il tempo perduto realizzando progetti e innovazioni in tutti gli ambiti. L’impegno per i prossimi 5 anni è costruire il futuro di Cerveteri. Le priorità saranno creare nuova occupazione (con l’area artigianale, con il turismo e con il Piano Regolatore), difendere il territorio (dalle speculazioni e dai rifiuti di Roma), portare a perfezionamento i nuovi servizi attivati (come il porta a porta e il trasporto pubblico).
 

Se allarghiamo lo sguardo a livello nazionale, la sua candidatura, molto forte anche fuori dai partiti tradizionali, trova degli analoghi in persone come Pizzarotti a Parma, Orlando a Palermo o Tosi a Verona, che fa arrivare al ballottaggio la compagna Patrizia Bisinella. Stiamo assistendo alla fine dei partiti così come li abbiamo visti negli anni passati?

Sicuramente. È un processo iniziato tanti anni fa, ma purtroppo i partiti l’hanno sottovalutato. Parlo della mia esperienza: io sono nato e sempre rimasto di appartenenza “civica” e con una coalizione di forze civiche autentiche ho fatto il sindaco a Cerveteri per 5 anni. Quando in Consiglio comunale c’erano i partiti, i governi cittadini duravano un paio di anni e poi crollavano. Oggi con la stessa coalizione mi ripresento per il secondo mandato, mentre il PD, Forza Italia, Noi con Salvini e gli altri partiti nazionali sono fermi a percentuali irrisorie. Non rappresentano più i cittadini ma solo sé stessi.

Durante i cinque anni trascorsi in comune, ci sono state alcune turbolenze, scontri con le opposizioni, con qualche consigliere di maggioranza. Facendo un veloce bilancio, quali sono state la migliore cosa fatta in questi cinque anni, e quella che avrebbe preferito non fare?

Avrei preferito essere in grado di mettere sempre tutti d’accordo e conquistare sempre l’unanimità in Consiglio su tutti gli atti che ha proposto l’Amministrazione comunale. Qualche volta le persone sono portate a fare scelte diverse. È un fatto, questo, che sono i cittadini a dover valutare al momento opportuno. Il fatto che ben 4 Consiglieri comunali che erano all’opposizione in questi anni oggi saranno probabilmente rieletti insieme a me in maggioranza, significa che siamo stati in grado di superare gli steccati ideologici e ad incontrarci sui programmi e sul modo di governare la città. Sono molto orgoglioso di questo. La cosa migliore che abbiamo fatto è stare dalla parte dei cittadini. Sempre e incondizionatamente. Questa è stata la nostra piccola grande rivoluzione. Se parliamo di opere, la mia opera preferita tra quelle realizzate è la Scuola di via Satrico, tutta colorata per i nostri bambini.

Si attendeva come concorrente al ballottaggio la Belardinelli, oppure riteneva più pericolosi altri candidati?

Ho grande rispetto per tutti gli avversari e sono certo che quelli che entreranno in Consiglio comunale dalla parte dell’opposizione avranno l’opportunità e la capacità per lavorare per il bene della città. Fatta qualche eccezione è stata una campagna elettorale abbastanza serena. Ho sentito spesso i miei avversari impegnarsi nello sminuire i nostri meriti e avere poco da raccontare sul proprio impegno. La differenza però la fanno i programmi e le idee, e nei programmi degli avversari ho letto tante cose che noi abbiamo già realizzato in questi 5 anni. Che dire, forse erano distratti. Come pensavo, comunque, non c’è stata grande distanza di risultato tra i miei concorrenti diretti, a confronto dello stacco di oltre 30 punti che abbiamo realizzato noi.

Parliamo ora invece del futuro. Quali sono i punti fondanti del vostro programma per la prossima consiliatura? Perché i cittadini di Cerveteri dovrebbero votarvi?

Perché attueremo la variante Generale al Piano Regolatore, già adottata, e permetteremo la realizzazione di nuovi servizi, nuovi collegamenti tra le frazioni e nuova occupazione in tutto il territorio. Avvieremo poi i lavori per la nuova Area artigianale-commerciale-turistica-a servizi, che ospiterà le attività dei nostri artigiani e in più attrarrà nuovi investimenti. Inoltre, sarà la prima area attrezzata per ricevere un albergo, indispensabile per l’economia della città. Dal 2018 attueremo la Tariffa Puntuale per la TARI che permetterà ai cittadini che differenziano meglio i rifiuti di pagare di meno e avere più vantaggi. Continueremo a lavorare sull’impiantistica scolastica, sportiva e sugli spazi aggregativi pubblici, proseguendo il lavoro già iniziato. A novembre, subito dopo l’estate, partiremo con i lavori del nuovo Lungomare. Dobbiamo completare la risoluzione della controversia con Ostilia a favore dei cittadini di Campo di Mare. Dobbiamo lottare contro l’ipotesi di realizzare nel nostro territorio la discarica dei rifiuti di Roma. E questi sono solo alcuni punti del nostro programma. Come in questi 5 anni, lo completeremo tutto.