CIAMPINO ELEZIONI: DA CIAMPINO ALL'EUROPA, MEDICI E AULETTA PER ALESSANDRO PORCHETTA SINDACO

di Daniele Rizzo

Ciampino (RM) – Un venerdì pomeriggio decisamente assolato ha fatto da cornice all’assemblea della lista Città In Comune tenutasi in Via Fratelli Wright, a Ciampino. Il parco Piccolo Principe, adornato con striscioni e bandiere, ha accolto le testimonianze di Ciccio Auletta, consigliere comunale di Pisa per la lista Una Città In Comune, e di Sandro Medici, ex presidente del X municipio di Roma e oggi candidato alle europee con L’Altra Europa con Tsipras.

“Se ce lo chiede l’Europa, noi rispondiamo NO”. Questo il nome dato all’evento, e a spiegarlo ci ha pensato Alessandro Tonucci, segretario del circolo di Rifondazione Comunista di Ciampino, che ha chiarito come il titolo si riferisse non all’antieuropeismo ma alla campagna promossa nella penultima legislatura da Mario Monti, il quale operava in Italia giustificando i suoi atti con “perché ce lo chiede l’Europa”.
Dopo Tonucci è poi intervenuto Auletta, che ha sottolineato quanto fosse significativo fare l’assemblea dinanzi l’asilo Girasole, ossia quello interessato dal processo di privatizzazione; ha ricordato come anche a Pisa è in atto lo stesso tipo di processo volto all’esternalizzazione e che quindi anche loro stanno battagliando per far rimanere pubblici gli asili; allo stesso modo Auletta ha poi riportato l’esempio del comune di Napoli, dove anche De Magistris ha annunciato che non rispetterà il Patto di Stabilità. Il consigliere pisano ha poi parlato più concretamente dell’esperienza elettorale della lista di Porchetta e compagni, definendola una lista in minoranza ma non minoritaria, che resta comunque un’ottima espressione di collettività. Auletta ha poi concluso affermando che è importantissimo rimettere al centro di qualsiasi progetto politico l’idea di cooperazione tra territori e non di competizione; in quest’ottica rientra la Rete di Città In Comune che si sta sviluppando in tutta Italia e che, rifiutando logiche speculative o di compromesso, vuole ripartire dalla città perché solo così è possibile costruire anche un’altra Europa.

Un discorso più incentrato sull’Europa è stato invece quello di Sandro Medici, che ha attaccato l’ente sovranazionale definendolo “cameriere delle lobby”, dal momento che le privatizzazioni che stanno avvenendo in tutta Italia (ad esempio con l’aeroporto di Pisa) sono il risultato delle logiche del grande capitalismo mondiale, capitalismo che ad oggi si trova in crisi e che, non sapendo come uscire fuori da questa situazione di stallo in cui ha accumulato finanza e moneta, procede con le privatizzazioni così da poter investire un capitale che altrimenti sarebbe immobile; le amministrazioni comunali, in quest’ottica, non sono altro che il “facilitatore” delle imprese di mercato, che così trovano uno sbocco per risolvere la crisi. Le soluzioni a questa situazione, secondo Medici, sono due: arrendersi e arrangiarsi, oppure fare la lotta di classe. Quello che queste liste di sinistra – liste che rappresentano la vera sinistra, non quella che va nei salotti televisivi – tentano di fare è la seconda opzione. E dunque queste battaglie sono il tentativo della nuova sinistra di adattarsi alla nuova realtà: la nuova sinistra non deve aver paura della rappresentanza istituzionale, ma deve usarla per dimostrare quali alternative pratiche di governo ci sono.

A concludere l’assemblea ci ha pensato il candidato sindaco Alessandro Porchetta che ha evidenziato quanto sia importante e imprescindibile intrecciare la politica locale con quella europea, perché quest’ultima ha troppo spesso influenzato l’altra; bisogna quindi dire no a quelle politiche economiche che gravano sui cittadini (patto di stabilità) senza aver paura di disobbedire all’Europa.