CIAMPINO: QUELLE SPESE IPERBOLICHE PER PATROCINI LEGALI E SENTENZE SFAVOREVOLI

Alberto De Marchis

Ciampino (RM) – Oltre un milione di euro tra patrocini legali e sentenze sfavorevoli spesi dal Comune di Ciampino nel solo anno 2014. Cifra record che stando alle codifiche dei codici Siope utilizzati dagli Enti pubblici locali – 1331 e 1804 –  non tengono conto delle spese relative le obbligazioni principali che scaturiscono dalle sentenze sfavorevoli.  il dato è emerso dall'inchiesta de L'Osservatore d'Italia dello scorso 3 gennaio [CASTELLI ROMANI: TRA PATROCINI LEGALI E SENTENZE SFAVOREVOLI NEMI IN TESTA ALLA CLASSIFICA] dove si evidenziavano le spese sostenute dai Comuni compresi nell'area dei Castelli Romani e dove oltre al dato di Ciampino si evidenziavano i 300mila euro e rotti spesi dal Comune di Nemi nell'anno 2014 a fronte di patrocini e sentenze sfavorevoli senza contare le spese per le obbligazioni principali, come meglio codificato dai codici Siope utilizzati dai Comuni per indicare questa tipologia di spesa.

Sull'argomento hanno inteso intervenire Elio Addessi capogruppo del Nuovo Centrodestra – Udc di Ciampino e Gabriella Sisti capogruppo NCD di Ciampino.

"Ciampino 1° classificata della provincia di Roma; possiamo con una piccola probabilità di errore asserire che è prima anche tra i comuni dell’Italia peninsulare piazzandosi prima delle grandi metropoli Milano, Torino, Roma, , Napoli, Bari per le spese sostenute nell’anno 2014 tra patrocini legali e sentenze sfavorevoli. – Afferma Elio Addessi, Capogruppo NC-UDC – Ciampino – prosegue il capogruppo NC-UDC – ha speso nell’anno 2014 un totale di euro 1.317.468,18  tra patrocini legali vari e sentenze sfavorevoli senza contare l'obbligazione principale battendo tra i comuni della provincia di Roma il comune di Marino che per i codici Siope 1804 e 1331 spende circa 275.000euro, Fiumicino che spende euro Zero,  Guidonia che spende circa euro 535.000 e supera addirittura  Roma Capitale che  spende per i due codici Siope circa euro 115.000 nonché  Napoli che spende  circa euro 390.000.
Quindi basta dire che Ciampino è sempre il fanalino di coda; piuttosto  risulta essere il Comune più litigioso sembrerebbe  dell’intera  regione Lazio, o forse poco propenso ad accordi bonari.  La tecnica dell’amministrazione Ciampinese sembrerebbe  quella di traccheggiare,  di non accettare accordi, ma solo perchè le Casse sono vuote? O perché abbiamo questo grande vezzo di pagare parcelle strabilianti ad avvocati accreditati dal comune? Per fortuna il comune di Ciampino è dotato di un ufficio legale e molte cause se le fa in casa, tanto non importa il risultato, è la somma che fa il totale.

E il comune di Ciampino  totalizza  totali tra danni aggravi di spese, interessi e spese legali proprie e della controparte, che in tanti casi raggiungono cifre esorbitanti , cifre che non pagano  loro ma noi cittadini.

Riportiamo due piccoli esempi, sembra che gli avvocati più gettonati negli anni siano stati l’Avv. Pasquale Brancaccio che sembrerebbe vantare parcelle pari a circa 1 milione di euro e ad oggi non sembra ci siano accordi in atto ( per lo meno ufficiali ) per la liquidazione della parcella, lo studio dell’Avv. Stella Ricther che dal 2007 ad oggi ha maturato parcelle per il valore di circa 400.000 euro, lo studio dell’Avv. Gerardi per le cui parcelle  nel mese di novembre in fase dell’ultima variazione di bilancio l’amministrazione aveva presentato una delibera di circa 250.000 euro come debiti fuori bilancio, delibera  ritirata solo all’ultimo momento in consiglio Comunale , forse perchè tale approvazione avrebbe messo il comune in situazione critiche rispetto al patto di stabilità.

Ma non bisogna dimenticare che  la vera chicca in tema di  sperperi legali di questa amministrazione se non ricordiamo  male risale  agli anni 2010-2012 ed è rappresentata dalla folle spesa fatta dall’azienda a totale capitale pubblico ASP che  ci sembra  abbia pagato una consulenza legale con una cifra da capogiro ,circa 250.000 euro, (non curandosene minimamente delle conseguenze negative di aggravio di spese che hanno portato quasi al fallimento dell’azienda stessa).

Ma anche in questo caso il comune di Ciampino ha conseguito un record, l’azienda municipale ASP è risultata nella statistica nazionale la decima società a capitale pubblico più indebitata.

Ciampino anche questa volta riesce a battere un record – conclude Addessi –  peccato trattasi di record seriamente negativo. Il nostro amato comune  è risultato il comune tra quelli  della provincia di Roma che ha speso di più per  patrocini legali e le sentenze sfavorevoli".

Gabriella Sisti Coordinatore del gruppo NCD a tale riguardo ha rilasciato la seguente dichiarazione:  "Ribadiamo quindi che a conti fatti quindi, volendo  calcolare un ipotetico carico pro capite per questa tipologia di spesa, il residente ciampinese ne esce molto appesantito.
Infatti dividendo il totale delle  due  spese oneri da sentenze sfavorevoli euro 1.026.419,58 e euro 291.048,60 "Spese per liti”  per i residenti di Ciampino che secondo i dati dell'Istat al 1 gennaio 2014 risultano essere 38.145 ogni cittadino ciampinese risulta avere un carico pari ad euro 34,54
Continuando nell'area dei Castelli Romani seguono i comuni di: Albano Laziale con 299.314,72 euro e Marino Laziale con 271.809,23 euro. I restanti Comuni presentano cifre irrisorie e alcuni non presentano nessun tipo di spesa relativa a sentenze sfavorevoli.
Se i comuni "litigiosi" provassero a mediare di più e a rinunciare a fare cause che poi li vedono perdenti con relativo aggravio di spese e interessi nonchè a pagare le salatissime parcelle degli avvocati ( spesso di corte ) perché  esiste il rapporto di fiducia che viene frequentemente privilegiato rispetto alla naturale pesca nell'albo comunale degli avvocati, sicuramente i cittadini potrebbero toccare con mano ben altri benefici tradotti in servizi per la collettività. 

Invitiamo quindi, senza speranze però, il nostro Sindaco a spendere in maniera più responsabile i nostri soldi e a risparmiare somme che in questo momento di grave crisi economica darebbero un po’ di respiro alle tante famiglie ciampinesi che  rivolgendosi ai nostri servizi sociali si sentono rispondere: non ci sono fondi".

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