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Ciampino, riapertura traffico aereo: preoccupazione dal Comitato. Lettera ai sindaci

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Il Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino (CRIAAC) ha inviato una lettera per esprimere l’intensa preoccupazione dei suoi componenti ai sindaci dei comuni di Roma, Ciampino e Marino, confinanti con l’aeroporto e ad altre istituzioni coinvolte nella gestione della pandemia COVID-19.

Si tratta della richiesta di un loro immediato intervento nei riguardi del decreto per la riapertura, già dal 4 maggio 2020, dell’aeroporto di Ciampino alla “piena operatività“, emanato il 30 aprile 2020 con la firma congiunta dei Ministri di Trasporti e Salute (Il decreto: http://www.mit.gov.it/comunicazione/news/aeroporto-firenze-aeroporto-ciampino/coronavirus-operativi-dal-4-maggio).

Nella lettera si chiede ai tre sindaci di fornire ai cittadini dettagliate informazioni sulle misure che intendono adottare per proteggerci dalle possibili conseguenze dell’espandersi del rischio della pandemia, in seguito all’annunciata completa riapertura al traffico aereo dell’aeroporto.

Inoltre ai sindaci medesimi si chiede l’adozione di ordinanze contingibili e urgenti per la tutela della salute dei cittadini, come ha fatto il Sindaco del comune di Casorate Sempione (VA) per i rischi sanitari connessi all’improvviso aumento dei voli nell’aeroporto di Malpensa, con la sua Ordinanza n. 33 del 30/07/2019 (https://www.varesenews.it/2019/07/rumore-malpensa-comune-casorate-emette-unordinanza-richiama-enac/842770/).

Il Decreto per la riapertura di Ciampino è stato emanato inaspettatamente, il 30 aprile 2020, alla vigilia di tre giorni di chiusura degli uffici pubblici (primo maggio, sabato e domenica) che precedono la fatidica data del 4 maggio di avvio della fase 2.

Occorre inoltre tenere conto che l’aeroporto di Ciampino è un piccolo aeroporto, incastrato all’interno dell’abitato dei tre comuni di Ciampino, Roma e Marino, che la pista di volo si trova a soli 150 metri dalle case della città di Ciampino e a poche centinaia di metri dagli abitanti di Marino da un lato e di Roma dall’altro.

Tanto che nelle giornate di maggior traffico aereo, quando si superano anche i 200 voli giornalieri, può succedere che l’aerostazione non sia neanche sufficiente ad ospitare tutti i viaggiatori.

Proprio a causa della sua infelice posizione a ridosso di aree densamente abitate, l’inquinamento acustico rilevato dalle centraline di ARPA Lazio supera costantemente i limiti previsti dalla legge e per questo il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, nel dicembre 2018 ha emanato un decreto per ridurre il traffico aereo e riportare il rumore nei limiti di legge (http://www.minambiente.it/pagina/inquinamento-acustico/).

Ma questi non sono tempi normali, sono i tempi in cui infuria una pandemia di portata storica che ha già causato decine di migliaia di vittime in tutto il mondo e sta provocando gravi danni economici.

Per queste ragioni ci preoccupa l’iniziativa dei due ministri di Trasporti e Salute, clamorosamente in controtendenza con la politica di cauta apertura per la fase 2, preannunciata solo 4 giorni prima dal Presidente del Consiglio e da lui ribadita in Parlamento lo stesso 30 aprile.

Un decreto sorprendente anche perché in contraddizione con le numerose prese di posizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’Istituto Superiore di Sanità che hanno raccomandato estrema cautela nella riapertura delle attività, al fine di evitare possibili nuovi focolai di contagio che riporterebbero indietro le lancette dell’orologio.

La particolare situazione dell’aeroporto di Ciampino avrebbe dovuto spingere alla cautela a causa della sua ubicazione in un territorio ristretto, dove l’aeroporto è servito da 186.000 corse annue di autobus che disperdono in maniera incontrollabile i passeggeri degli aerei su molte destinazioni di Roma e di altre città di Campania e Abruzzo, oltre a mescolarli, nell’affollata stazione ferroviaria di Ciampino, con i pendolari dei Castelli Romani e con i cittadini della città.

E, come se non bastasse, nel comunicato stampa pubblicato sul sito del Ministero dei Trasporti viene preannunciata una ancora più preoccupante “sperimentazione di un sistema di screening per il COVID-19” dedicato ai passeggeri, che trasforma anche i cittadini che verranno in contatto con loro in involontarie cavie di questo esperimento.

Questa è una aggressione inaccettabile e pericolosissima nei confronti dei cittadini, per la quale vogliamo sperare che i tre sindaci facciano fronte comune e i Ministri competenti rivedano la loro decisione di totale riapertura al traffico dell’aeroporto.

Castelli Romani

Asl Roma 6, dipendenze da gioco d’azzardo: nuove sinergie sul territorio per contrastare un fenomeno ancora sommerso

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Si fa ancora più intenso l’impegno delle Unità Operative Complesse (UOC) Dipendenze Patologiche della Asl Roma 6 nel progetto della Regione Lazio “Gioco d’Azzardo, Gioco Bugiardo” per il contrasto a quella che ormai è diventata una patologia che ha in comune con la dipendenza da sostanze, il comportamento compulsivo che produce effetti sulle relazioni sociali o sulla salute seriamente invalidanti.

Durante una giornata di approfondimento, lo scorso 13 settembre presso la sala Viola dell’Ospedale dei Castelli, si sono messe a punto nuove sinergie per proseguire in maniera sempre più efficace l’attività della rete, l’elaborazione di progetti individualizzati in equipe multidisciplinari e la condivisione di linee di azione.

A questo momento seguirà un futuro appuntamento rivolto ai Comuni che rientrano nel territorio Asl Roma 6 e che possono contribuire a rinforzare la rete di contrasto.

Il Commissario Straordinario della Asl Roma 6 Dott. Francesco Marchitelli segue da vicino queste iniziative: “Mi complimento con quella che definisco la “comunità della Asl Roma 6″ impegnata quotidianamente per sostenere le persone e promuovere il benessere della collettività. Questo ulteriore momento di approfondimento è la dimostrazione di quanto intendiamo essere sempre più vicini al territorio”.

L’analisi complessiva del fenomeno “Gioco d’Azzardo Patologico” a livello territoriale consente di ritenere che il consumo di sostanze psicotrope e le dipendenze comportamentali (gioco d’azzardo, internet, videogiochi, shopping compulsivo, ecc.), nella popolazione residente, rappresentino un fenomeno significativo ma ancora per gran parte sommerso. Per questo motivo si ritiene di fondamentale importanza parlarne.

Il focus è servito anche a rinnovare quelli che sono obbiettivi di fondamentale importanza. Tutti d’accordo sul proseguo di un cammino volto a promuovere attività di aggancio e presa in carico di persone con comportamenti di dipendenza dal gioco e delle loro famiglie, integrando e supportando i servizi socio-sanitari del territorio. E poi ancora attivare l’implementazione di gruppi di Auto-Mutuo-Aiuto e di un’Unità di strada per la prevenzione e il contrasto. Continuare a promuovere una campagna di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza per fornire informazioni sui servizi offerti dal pubblico e dal privato per la prevenzione e il contrasto ai comportamenti di gioco d’azzardo patologico.

L’incontro dello scorso 13 settembre è stato dunque molto proficuo grazie alla condivisione di esperienze pratiche e sono state individuate ulteriori azioni  da realizzare per ogni territorio dii competenza di ogni specifico Servizio per le Dipendenze (SER.D.).

“L’opportunità di trovarsi insieme – ha detto, tra l’altro il Direttore sost. f.f. UOC Dipendenze Patologiche Dottoressa Simonetta della Della Scala – ha favorito l’incontro fra equipe multidisciplinari di servizi diversi e con quelle appartenenti agli Enti del Terzo Settore coinvolti. L’analisi delle criticità emerse ha fatto scaturire ulteriori proposte di collaborazione ed il bisogno di allargare l’evento in un’ottica d’integrazione sociosanitaria visti i progetti attivi sullo stesso argomento in più Distretti Socio-Sanitari della ASL in previsione di un incontro rivolto anche ai Comuni”. 

Di rilievo tutti gli interventi degli esperti per capire come si agisce per contrastare il disturbo da Gioco d’azzardo a partire dal Direttore sost. f.f. UOC Dipendenze Patologiche Dott.ssa Simonetta della Della Scala proseguendo con l’intervento della Dott.ssa Paola Capoleva Direttore f.f. UOC Integrazione sociosanitaria e Welfare di Comunità. Si è proseguito con altri contributi di medici, specialisti e associazioni del Terzo settore impegnate nel progetto.

Rimangono dunque puntati i riflettori sulla dipendenza da gioco d’azzardo, una dipendenza patologica “sine substantia”. In ambito clinico infatti è dimostrata in letteratura la comorbilità con altre patologie quali la depressione, l’ipomania, il disturbo bipolare, l’impulsività, l’abuso di sostanze, disturbi di personalità (antisociale, narcisistico, istrionico, borderline), il deficit dell’attenzione con iperattività, il disturbo da attacchi di panico con o senza agorafobia e altri disturbi fisici associati allo stress (ulcera peptica, ipertensione arteriosa, etc). Per questo l’importanza di fare rete.



 
 
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Castel Gandolfo, primi dati trasmessi dall’idrometro nel lago: situazione allarmante

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In solo 10 giorni, da l’Autorità di Bacino ha installato il teleidrometro nel lago di Albano di Castel Gandolfo, periodo durante il quale non ci sono stati apporti pluviometrici ed il livello di falda circostante al lago è rimasto depresso, si è verificata un’ulteriore perdita di 120.000 metri cubi di acqua dal lago.

L’ANBI e l’ABDAC sono in stretto contatto per capire meglio come affrontare l’imminente criticità. Tra le azioni prioritarie c’è la necessità di un aggiornamento dello stato di fatto ed una verifica e calibrazione dei modelli esistenti sulla base di un monitoraggio rigoroso dei livelli lacustri e piezometrici, delle precipitazioni e delle portate emergenti.

I Sindaci dei Comuni sul lago sono stati avvertiti per le vie brevi ma sarà necessaria quanto prima una riunione per dettare una serie di azioni condivise tra cui forse la più urgente è stabilire insieme a tutti gli organi competenti una soglia di livello idrometrico al di sotto del quale non è possibile andare e quindi qualsiasi emungimento al di sotto della cifra stabilità risulterà non autorizzato e perseguibile per legge

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Castelli Romani

Ciampino, picchia con violenza il padre invalido

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ROMA – I Carabinieri della Tenenza di Ciampino hanno arrestato un cinquantenne, disoccupato e con precedenti, gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia.
Nello specifico, i militari sono intervenuti a seguito di una segnalazione arrivata al 112 per una lite in un’abitazione nei pressi di via Giuseppe Saragat a Ciampino.
All’interno dell’appartamento, i Carabinieri hanno bloccato l’uomo che, in evidente stato di ebbrezza alcolica, aveva pochi istanti prima malmenato, per futili motivi, il padre convivente 81enne, invalido ed allettato, colpendolo violentemente con calci e pugni al viso e al corpo, procurandogli gravi lesioni.
L’anziano, immediatamente soccorso dai militari e da personale del 118, veniva trasportato in “codice rosso” al pronto soccorso del Policlinico di Roma Tor Vergata, riportando una prognosi di 40 gg.
Durante la perquisizione eseguita nei confronti dell’indagato, i militari hanno rinvenuto 1,5 g di cocaina, motivo per cui è stato segnalato quale assuntore di stupefacenti, alla Prefettura di Roma.
L’arrestato è stato condotto in carcere a disposizione dall’Autorità Giudiziaria di Velletri.
Il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari: l’indagato deve considerarsi non colpevole sino alla condanna definitiva.

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