Ciampino, un eco mostro d’amianto sulla via dei Laghi: l’amministrazione comunale approfondirà nei prossimi giorni

CIAMPINO (RM) – Bomba d’amianto sulla via del Laghi di fronte la fermata ferroviaria “Sassone” nel territorio comunale della città di Ciampino.

Si tratta di un capannone con
il tetto interamente ricoperto in eternit. E addirittura sono presenti interi
pezzi del famigerato materiale ondulato accatastati e deteriorati e lasciati all’aria
aperta in balia degli agenti atmosferici che ne propagano le pericolose
particelle nel comprensorio circostante.

Sull’eco mostro pende una ordinanza di demolizione

“Quella era una struttura
abusiva realizzata da un privato – racconta l’ex assessore all’urbanistica del
comune di Ciampino Carlo Verini, memoria storica ciampinese – e fu interessata,
oltre vent’anni fa, da una ordinanza di demolizione. Anche l’amianto doveva
essere tolto ma fu bonificato solo in parte.”

Un eco mostro, dunque,
presente su quella che è una delle strade dei Vini del Lazio e che rappresenta
ancora oggi, soprattutto per i residenti del posto un rischio incalcolabile. L’esposizione
all’amianto, soprattutto alle fibre inalate, anche in piccole dosi, è
scientificamente provato che rappresenti una seria possibilità di contrarre il
cancro.

Ma il capannone sulla via dei Laghi non è il solo caso

L’esponente socialista Mauro Testa ha infatti denunciato più volte la situazione dell’amianto ricordando anche l’enorme ex tipografia abbandonata e piena d’amianto in via Lucrezia Romana che di recente ha subito anche un incendio scatenando una e vera e propria nube tossica.

L’amministrazione comunale
guidata dalla sindaca di centrodestra Daniela Ballico, sensibile al tema del
contrasto all’abusivismo e tutela ambientale, ha garantito che nei prossimi
giorni approfondirà la questione: “Faremo un approfondimento – fanno sapere gli
amministratori – per avere un quadro completo sia della situazione del
capannone a Sassone che dell’ex stabilimento in via Lucrezia Romana”.