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Frosinone

CIOCIARIA E VALCOMINO: FACCIAMO CHIAREZZA!

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Tempo di lettura 3 minuti Quello che scrivono e mettono in circolazione questi ‘promotori’ coi soldi pubblici, lo lasciamo valutare al lettore

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di Michele Santulli

Frosinone – Tre pubbliche istituzioni hanno messo in circolazione  “cinquantamila copie gratuite” di un pieghevole intitolato “Ciociaria eventi feste  sagre” che contiene, molto ben realizzata, una lunga lista delle sagre e ricorrenze e festività dell’estate in provincia. E vi si mettono in evidenza sette eventi particolari che le tre dette istituzioni finanziano e promuovono direttamente, insieme. 

Quello che scrivono e mettono in circolazione questi ‘promotori’ coi soldi pubblici, lo lasciamo valutare al lettore: a parte l’elenco inappuntabile di tutte le feste ecc. essi scrivono, già nel titolo, che  la provincia di Frosinone è la Ciociaria,  fanno cioè coincidere la Ciociaria con Frosinone,  perpetuando e consolidando un equivoco e abbaglio rilevanti  poiché la provincia di Frosinone è solo una parte della Ciociaria, è la Ciociaria frusinate:

In effetti  la provincia di Latina come pure la parte meridionale e orientale della Provincia di Roma e cioè Colleferro, Segni ecc. e poi le località dei Simbruini e poi Subiaco, Olevano ecc. sono pure parti integranti della Ciociaria:

E' stata la riorganizzazione amministrativa mussoliniana del territorio che ebbe come risultato la frantumazione, tra le tre suddette province, di una regione che  da almeno venticinque secoli, dall’epoca dei Volsci dunque,  era stata una e sola e comune, cioè quell’immenso territorio che si estendeva dai Castelli Romani più o meno fino al Garigliano, compreso tra gli Appennini Marsicani e il Mar Tirreno noto come Lazio Nuovo, poi come Campania, e poi per molti secoli  come Campagna di Roma. Perciò macroscopico nonché fuorviante travisamento ridurre la Ciociaria a Frosinone. Anche perché essere frusinate non è affatto motivo di orgoglio, visto che la provincia è sistematicamente agli ultimi posti nelle statistiche del buon e bel vivere in Italia, e non da adesso, grazie soprattutto a cementificazione selvaggia ed asfaltamento.

Altra madornale distorsione che si rileva da detta pubblicazione è la ignoranza e misconoscenza imperdonabili di quali e quanti comuni  costituiscono la Valcomino o Valle di Comino, da sempre. Basta avere una  cartina tra le mani  per rendersi conto che naturalmente e ancor di più storicamente e socialmente  i comuni che la formano e costituiscono sono dodici: farci rientrare, per esempio, Terelle o  Belmonte Castello o  Pescosolido o  S.Elia Fiumerapido o Colle S.Magno ecc. è travisamento e aberrazione.  

Oltre a tali travisamenti e falsificazioni ben altre stravaganze e paradossi si apprendono dalla lettura di tale pieghevole e per fortuna è solo un pieghevole, altrimenti chissà  mai che altro avrebbero propalato i detti ‘promotori’: infatti vi leggiamo:  “La Ciociaria scopre la sua vera anima con sette eventi culturali di qualità selezionati all’interno del progetto ‘Ciociaria in festival-Dagli eventi del territorio al territorio degli eventi’” e si elencano tali sette eventi tra i quali il Certamen Arpinate che avrebbe meritato ben altra collocazione e definizione. Secondo detti ‘promotori’ l’anima della Ciociaria frusinate sarebbero dunque i blues, il jazz, il costume medievale, il saltimbanco, il clarinetto, le amenità…Follia e paradosso maggiori e più eclatanti non si potevano esprimere: e si torna sempre alla origine: in mano di chi è la Ciociaria frusinate e i cittadini!  E’ arduo trovare una spiegazione a certe storture e deficienze. Rimanere per un attimo solo nel contesto della Valcomino per rendersi conto quanto incredibile è la situazione.

La Regione Lazio (delib.47 del 17.7.2014) scrive e dichiara che i comuni della Valcomino sono 18 tra i quali Colle San Magno, S.Elia Fiumerapido, Terelle, Viticuso. La XIV Comunità Montana che, ulteriore sfregio, si chiama Valcomino, conta (secondo la regione Lazio) 12 Comuni tra i quali Pescosolido, Campoli App., Belmonte C., Posta Fibreno, Fontechiari e senza San Donato V.C. Settefrati Cardito/Vallerotonda, Villalatina, S.Biagio S. Ma se poi si  visita il sito ufficiale della suddetta Comunità Montana apprendimo invece che i comuni che la costituiscono sono addirittura 19, non più 12! Se poi andiamo a consultare Wikipedia, i Comuni divengono 16, ai quali un sito web omofono aggiunge altri due (Broccostella e Terelle) e diventano 18! Come si vede si direbbe che si faccia di tutto per creare confusione e degrado in tutti i settori e dalle istituzioni medesime. Eppure della Valcomino, come detto, per la prima volta ha parlato nel 1911  il più insigne geografo italiano Rob.Almagià il quale molto chiaramente e correttamente gettò le basi e le conferme scientifiche per dodici comuni cioè quelli che si leggono avendo davanti la cartina della valle e che non vogliamo ripetere.

Come si vede sono e continuano ad essere certe istituzioni pubbliche medesime le più attente e attive a gettare zizzania e distorsioni e incultura anche laddove tutto è evidente e incontestabile.

                                                                                                  

Cronaca

Frosinone, armi e droga negli appartamenti dell’Ater: in manette 2 cittadini albanesi

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Nei giorni scorsi i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Frosinone, diretti dal Tenente Massimo Petrosino, hanno effettuato un’altra operazione all’interno degli appartamenti dell’Ater abusivamente occupati da soggetti stranieri, dopo quella già compiuta nel novembre scorso.
Nel pomeriggio di giovedì, i Carabinieri del Radiomobile di Frosinone, impegnati nei controlli di routine al Casermone, hanno visto due persone affacciate al balcone di un appartamento che avrebbe dovuto essere vuoto e hanno deciso di capire cosa stesse succedendo. Prima che potessero raggiungere l’appartamento, tuttavia, i due si sono dati alla fuga, aiutati dalle telecamere piazzate in punti strategici, che hanno consentito loro di visionare e anticipare i movimenti dei militari.
Ai Carabinieri non è rimasto che dividersi: una squadra è andata a caccia dei due fuggitivi mentre un’altra è rimasta a presidiare l’appartamento, alla ricerca di eventuali complici o di elementi utili all’identificazione dei due soggetti. Lo sforzo congiunto ha dato in breve i suoi frutti: i due soggetti intravisti poco prima al balcone sono stati bloccati dai militari mentre tentavano di allontanarsi dal Casermone, intanto che all’interno dell’abitazione veniva trovato il passaporto di uno di loro.
I Carabinieri hanno quindi proceduto ad effettuare un’approfondita perquisizione dell’appartamento da cui erano scappati i due uomini, rivelatisi essere due albanesi, rinvenendo due coltelli a serramanico e una pistola semiautomatica con matricola abrasa pronta all’uso, considerato che aveva già caricato il colpo in canna ed erano presenti altri 7 colpi nel caricatore. In una scatola della libreria sono stati recuperati altre 10 cartucce di calibro diverso, destinate ad un’altra arma.
L’appartamento fungeva da vera e propria base di spaccio, considerato che al suo interno sono state rinvenute 3 dosi di cocaina, circa 10 grammi di hashish suddivisi in 3 pezzi e materiale vario per il confezionamento delle singole dosi.
La perquisizione è stata poi estesa ad un altro alloggio che i due soggetti hanno rivelato di avere in uso, scovando ulteriore materiale utilizzato per la preparazione degli stupefacenti.
I militari hanno proceduto pertanto all’arresto dei due stranieri che, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati condotti al carcere di Frosinone, ove sono rimasti anche dopo la convalida dell’arresto.

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Cronaca

Atina, stalker aggredisce i carabinieri: arrestato 33enne

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Arrestato un 33enne di Atina, in provincia di Frosinone. L’uomo era già noto alle forze dell’ordine per stalking e per resistenza a pubblico ufficiale. A eseguire l’ordine di arresto i militari della locale Stazione dei Carabinieri.
Il 33enne, già colpito da ammonimento del Questore di Frosinone per atteggiamenti persecutori nei confronti di una donna con cui ha avuto una relazione affettiva, non accettando la fine della loro storia si è presentato alla porta della sua abitazione e ha reiterato le molestie. La Donna, spaventata, ha immediatamente chiamato i carabinieri ma lui, alla loro vista, per evitare il controllo, li ha aggrediti colpendoli ripetutamente ma i militari sono riusciti a immobilizzarlo.
L’uomo è stato quindi assicurato alla giustizia e sottoposto agli arresti domiciliari, ora dovrà rispondere del proprio comportamento dinanzi al Tribunale di Cassino.

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Aeronautica Militare, Rossi (Lega): “Sul 72° Stormo la partita non è ancora chiusa”

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L’europarlamentare della Lega ha incontrato il Capo di Stato maggiore della Difesa
 
 
“La partita del 72° Stormo non è ancora chiusa. Sullo spostamento della scuola di volo ancora non è detta l’ultima parola”.  L’onorevole Maria Veronica Rossi, deputato della Lega al Parlamento europeo, ha incontrato, nel tardo pomeriggio di giovedì scorso, il capo di stato maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, per parlare della scuola di volo per elicotteristi e del 72° Stormo, che dovrebbero essere spostati da Frosinone a Viterbo.
 
“Ho avuto un incontro con il Capo di Stato Maggiore Giuseppe Cavo Dragone per discutere della necessità che la Scuola di Volo dell’Aeronautica Militare e il 72° Stormo Scuola Elicotteristi a Frosinone rimangano intatti, respingendo la proposta di trasferimento all’Aeroporto di Viterbo. L’ufficiale ha mostrato grande sensibilità verso il problema e si è dimostrato disponibile ad analizzare la questione e a valutare tutte le criticità di un trasferimento che tutto è tranne che virtuoso, economico e strategico per le nostre forze armate.
 
È cruciale proteggere la storica realtà del 72° Stormo dell’Aeronautica militare da un trasferimento privo di logica dal territorio ciociaro. Nel 2020, il Ministro della Difesa Guerini avallò questa decisione, mirando a presunti risparmi, ma ora appare anacronistico e decontestualizzato rispetto agli attuali scenari bellici e alla geopolitica europea” ha detto l’onorevole Rossi.
 
“Nessuno – ha proseguito Rossi – ha ancora fornito, ad oggi, uno straccio di motivazione valida e inoppugnabile per giustificare la decisione di trasferire la scuola di volo da Frosinone a Viterbo. Le motivazioni sono tecniche? Falso, perché Frosinone rispetto a Viterbo offre condizioni di addestramento per i piloti  mille volte migliori. Le motivazioni sono logistiche?  Falso, perché Frosinone è collegata con il resto del mondo un milione di volte meglio rispetto a Viterbo. Le motivazioni sono legate alla struttura militare? Falso, perché a Frosinone c’è già tutto quello che serve per una scuola di volo interforze, basterebbero investimenti decisamente minimi per adeguare l’aeroporto alle mutate esigenze, mentre a Viterbo c’è poco o niente di quello che realmente serve. E poi, se Viterbo un giorno dovesse ospitare il terzo scalo civile del Lazio, come si farebbe a conciliare l’attività addestrativa militare con il traffico civile in uno spazio  aereo abbastanza saturo come quello di Viterbo. Quindi, mi chiedo a questo punto: qual è la vera volontà che c’è dietro questa  illogica decisione di trasferimento del 72° Stormo da Frosinone alla Tuscia? Qui non stiamo parlando solamente di “politica” militare, ma anche del destino di centinaia di famiglie e dell’eventuale depauperamento economico di un territorio, la Ciociaria, che già da anni sta soffrendo per un processo di deindustrializzazione che ha eroso ricchezza economica e sociale”.
 
“L’impegno richiede il coinvolgimento di associazioni, società civile e settore produttivo, nonché azioni politiche ed istituzionali a ogni livello per annullare il provvedimento di trasferimento del 72° Stormo e della Scuola Elicotteristi da Frosinone a Viterbo. La mozione, proposta nei consigli comunali della provincia, mira a rafforzare ulteriormente questa causa di fondamentale importanza. Servono iniziative concrete e non chiacchiere o inutili comunicati stampa come hanno fatto altri, perché, al di là di tutto, la cosa che mi ha maggiormente amareggiato è che, ad oggi, sono stata l’unica rappresentante istituzionale del nostro territorio ad essersi confrontata direttamente con lo Stato maggiore della Difesa su questo tema. Questi sono fatti, mentre, ripeto, altri si sono solo limitati a comunicati stampa. Comunque, l’importante è aver capito che nulla è ancora perduto, e finché rimarrò in carica nell’Europarlamento profonderò ogni impegno per scongiurare lo spostamento da Frosinone a Viterbo del 72° Stormo e della scuola di volo per elicotteristi” ha concluso l’onorevole Rossi.
 
Privo di virus.www.avast.com

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