CISTERNA DI LATINA: CANTIERI MAI FINITI … QUANDO, COME E PERCHE'

di Chiara Rai

Cisterna di Latina (LT) –  La città pontina con dei cantieri sequestrati da oltre otto anni circa in pieno centro. Dovevano essere realizzati dei parcheggi, teatro, cinema, palazzi, servizi e invece è tutto fermo e più di qualche residente si chiede per quanto tempo ci sarà questo scenario. Vicino al Comune sarebbero dovuti sorgere parcheggi e negozi. E invece c’è come una grande buca. Il Comune non ci avrebbe messo soldi perché si trattava e tuttora si tratta di un piano integrato che sostanzialmente definisce interventi pubblici e privati, tra loro coordinati, che migliorino l'assetto e la qualità di un ambito urbano ma con un investimento da parte dei privati non indifferente.

Il Comune di Cisterna ha messo a disposizione un paio di terreni per tutto questo e il sindaco di Cisterna Antonello Merolla, che si è insediato a cose già fatte e ha per così dire ereditato questo problema, ha preferito agire senza mano di piombo ma con l’obiettivo di far ripartire i cantiere nel più breve tempo possibile: “I terreni non sono sotto sequestro – dice il primo cittadino di Cisterna – c’è un custode cautelare in questo momento nominato dalla Procura. Personalmente, ho fatto una scelta che forse non è stata totalmente condivisa, che è quella di non aver inteso avviare dei contenziosi ma piuttosto cercare di risolvere la questione con il dialogo e il confronto”.

Il problema di questi sigilli è dato proprio dal fatto che esiste un contenzioso tra la ditta appaltatrice e il proprietario del progetto. La proprietà si riconduce a Fabrizio Perrozzi, l’imprenditore al quale gli agenti della Questura di Latina hanno sequestrato un tesoro da 150 milioni di euro in ville, appartamenti, terreni, conti correnti bancari e partecipazioni societarie. L'immenso patrimonio sequestrato ha travalicato l’area pontina arrivando a Padova, Arezzo, Porto Cervo, Porto Rotondo, anche attraverso interposte persone, è composto da 147 immobili tra cui 13 ville, 25 appartamenti, 65 terreni (casali, terreni seminativi, frutteti, uliveti, vigneti), autorimesse, capannoni, opifici, magazzini e negozi.

Ma i sigilli a Perrozzi non hanno riguardato Cisterna di Latina perché le procedure messe in piedi dal privato a riguardo sarebbero state lecite e corrette.

Insomma, finché non si risolve questo contenzioso però non si può parlare di riavvio di cantiere. Ma qualcosa si sta sbloccando e probabilmente con il nuovo anno arriverà una delibera di giunta che porterà la risoluzione del problema. E cioè, in tutto questo tempo in realtà, l’amministrazione Merolla non è rimasta a braccia conserte. Il piano integrato si è rimesso in piedi grazie alla disponibilità di due imprenditori locali che hanno presentato un nuovo progetto concertato e alle condizioni dettate dal Comune: un teatro da 600 posti, circa 150 posti auto e poi servizi e uffici comunali: “A differenza del vecchio progetto – dice Merolla – sarà tutto chiavi in mano e circa il 90 per cento di pubblico utilizzo. I terreni comunali saranno quindi giustamente pagati in opere d’interesse per la collettività e volano per uno sviluppo in qualità di Cisterna. Adesso – dice il sindaco – il progetto è stato presentato. Le utilizzazioni delle cubature sono in aumento mentre la volumetria di per sé è pressappoco invariata. Presenteremo il progetto di variante in Consiglio Comunale e poi ci sarà il passaggio di inoltro del parere alla Regione Lazio che non dovrebbe avere intoppi”. Insomma prima di vedere gru nel cantiere, probabilmente passerà un altro anno e mezzo, dice Antonello Merolla.

E i cittadini di Cisterna aspettano e si augurano di vedere altri scenari.