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CISTERNA DI LATINA: CONTO ALLA ROVESCIA PER IL CENTRO SOCIALE DI LE CASTELLA

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Tempo di lettura 2 minuti Il progetto prevede sale accoglienza e convegni, ampie coperture esterne per attività all’aperto, campo da bocce, viale con parcheggio, aree verdi.

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Redazione

Cisterna di Latina (LT) – Giornata da ricordare, quella odierna per i residenti della frazione di Le Castella.
Dopo tanti anni stamattina finalmente è stato inaugurato su via Civitona il cantiere per la realizzazione dell’atteso Centro Sociale.
Sarà una moderna struttura polifunzionale progettata per essere punto di aggregazione ma anche di erogazione di servizi alla cittadinanza.
Il progetto prevede sale accoglienza e convegni, ampie coperture esterne per attività all’aperto, campo da bocce, viale con parcheggio, aree verdi.
I lavori sono stati affidati alla ditta Edil Noemi di Cisterna mentre il progettista e direttore dei lavori è l’ingegnere Fabrizio Ferracci, Presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Latina ed attuale Commissario dell'Ater di Latina.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente del comitato di Le Castella, Claudio Papacci.
“Dopo una lunga attesa – ha detto – oggi finalmente vediamo il concreto inizio di un progetto fortemente voluto da tutti noi. Il centro sociale sarà un punto di aggregazione per tutti, anziani, adulti e giovani per i quali abbiamo intenzione di avviare delle iniziative sociali e culturali. Abbiamo affrontato tanti problemi ma grazie al forte spirito che ci ha unito e alla disponibilità di alcuni amministratori, come il sindaco Merolla, oggi il centro sociale comincia a prendere forma”.
Oltre ai rappresentanti del comitato ed al sindaco Merolla, erano presenti il consigliere Marco Mazzoli, l’ingegnere Ferracci, il geom. Giorgio Boccafogli, Marco D’Andrea della Edil Noemi.
“Il percorso non è stato facile per una serie di problematiche avute dapprima con l’acquisizione del terreno, poi con la redazione del progetto che doveva tenere conto delle esigenze di un quartiere dove negli anni non si era programmato nessuna opera pubblica – afferma Merolla –. Non nascondo pertanto la soddisfazione per l’inizio dei lavori e mi auguro che vengano portati a termine al più presto per dare finalmente una struttura e dei servizi a questa importante zona di Cisterna a lungo lasciata a sé stessa.
Con questa struttura a disposizione, infatti, è nostra intenzione incrementare i servizi sociali su questa consistente porzione del territorio.
Per quanto finora fatto ringrazio gli uffici tecnici comunali, il progettista e direttore dei lavori Ferracci, l’assessore ai lavori pubblici Valentino Leone, la ditta Edil Noemi per quanto farà e soprattutto le persone che in questi hanno seguito da vicino tutto l’iter per la realizzazione del centro, a partire da Claudio Papacci e tutti componenti del comitato”.
 

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Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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