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CISTERNA DI LATINA: CONTRASTO ALLA CRIMINALITA' E RAZZISMO CONTRO L'INTIMIDAZIONE AL FAST FOOD DI PIAZZA SAVOIA

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Tempo di lettura 2 minuti Martedì conferenza dei capigruppo, interventi urgenti sulla piazza, un incontro con “Libera”

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Redazione

Cisterna di Latina (LT) – All’alba dell’ultimo giorno del 2013 la pizzeria-kebab “Bella Instanbul”, in piazza Amedeo di Savoia, è stata data alle fiamme da ignoti, forse gli stessi che solo dieci giorni prima avevano fatto irruzione nel locale, devastandolo ed intimando ai gestori curdi di chiudere l’attività.
Un gesto che qualcuno ha definito razzista ma che comunque ha suscitato lo sdegno unanime delle forze politiche e sociali della città:

“Un atto che non deve rimanere impunito – ha commentato Nadia Biscossi, presidente dell’associazione ‘Il Ponte’, presidio locale di ‘Libera’ – il razzismo e la violenza gratuita sono fenomeni che serpeggiano ovunque nella nostra società, non possiamo nascondercelo. Eppure, gli atti di intimidazione avvenuti a Cisterna potrebbero essere opera di una piccola o grande criminalità organizzata contro cui si devono scagliare non solo le forze dell’ordine e le istituzioni ma anche i comuni cittadini. La cultura della Legalità si costruisce ogni giorno con azioni semplici ma concrete. Per questo, come presidio di Libera, stiamo organizzando per il prossimo 16 gennaio un incontro sul tema della criminalità nell’area nord della provincia”.

“Razzista o non, questo è un atto criminale che va condannato e perseguito con forza – dice il sindaco Antonello Merolla. Sono in stretto contatto con le forze dell’ordine e con esse stiamo valutando iniziative per alzare il livello di sicurezza in città. In questo senso va anche la proposta di armamento della Polizia Locale per consentire pattugliamenti serali.
Per quanto riguarda Piazza Amedeo di Savoia, ho chiesto urgenti interventi per il potenziamento dell’illuminazione oltre che iniziative che coinvolgano i gestori degli esercizi presenti in quell’area”. Martedì si terrà la Conferenza dei Capigruppo consiliare per prendere decisioni unanimi”.

“Cisterna non è una città razzista – sostiene l’assessore ai servizi sociali Alberto Filippi –. Lo dimostra accogliendo numerose etnie e attraverso i tanti progetti e servizi attuati ed in corso di attuazione da questa come dalle precedenti amministrazioni comunali. Ricordo i corsi per le donne immigrate affinché si inseriscano senza disagio in una cultura dove la donna riveste un ruolo diverso da quello al quale erano abituate, lo sportello di aiuto per le pratiche amministrative e sanitarie, il doposcuola per gli studenti delle medie e superiori, i corsi di conoscenza della lingua italiana, le tante attività di supporto nelle scuole, i progetti di apprendimento ed integrazione lavorativa, le collaborazioni e patrocini con enti ed associazioni del territorio che operano per l’integrazione culturale realizzando una rete sinergica come poche altre realtà locali possono vantare”.

 

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Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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