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CISTERNA DI LATINA: QUEL PARCO DIMENTICATO

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Tempo di lettura 2 minuti il Comitato Collina dei Pini in azione: il Parco a modo nostro

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Redazione
Cisterna di Latina (LT) – Dopo il parco di Via Treves, quello di Franceschetti, la Piazza del Bersagliere e altri mai risolte questioni sul verde pubblico torna alla ribalta il problema degli spazi verdi dimenticati a Cisterna di Latina. Quello di Collina dei Pini è stato ed  è uno dei crucci del Comitato che nel 2009 ha costituito l'associazione proprio per supportare in tutti i modi la creazione di uno spazio verde, metà del lavoro è stato realizzato ma dell'apertura a nessuno interessa nonostante sollecitazioni realizzate in questi mesi, tornano a far sentire la sua voce il presidente Alberto Ceri e i suoi ragazzi rappresentanti del Comitato che esordiscono: "non riusciamo a capire il motivo per il quale in questa città quando si parla di spazi pubblici ricreativi si parte sempre con le migliori idee per poi farle tornare sempre nell'angolo di un cassetto chiuso. Eppure ai referenti di questa amministrazione che tentano di mirare ogni singola azione solo al consenso elettorale della città, non dovrebbe risultare difficile comprendere che senza spazi verdi (e quei pochi pure non curati) con strade non asfaltate, servizi erogati di bassa qualità il consenso è ridotto allo zero; La politica dell'apparire, dei selfie su facebook li lasciamo a Renzi e Salvini, poichè nelle città i residenti vogliono la sostanza, o almeno vogliono capire quali interventi è possibile mettere in moto, specialmente nella nostra città dove associazioni e altri quartieri come il nostro si organizzano in partecipanti attivi della cosa pubblica.
I ragazzi del quartiere di volontà di rimboccarsi le maniche non sono certo carenti e così in questi giorni anche con i ragazzi che frequentano le locali attività sportive hanno messo in piedi una dimostrazione dell'utilizzo del parco che vorrebbero, una ventina di ragazzi hanno svolto nella zona verde le varie attività che sarebbe possibile fare: trazioni, jogging, corsa, pesi, ginnastica libera e tanto altro. Lo chiamiamo "il parco a modo nostro", intervengono i ragazzi nella prima di una serie di manifestazioni che hanno intenzione di fare, se a nessuno interessa questo parco almeno aprissero liberamente i cancelli e taglino l'erba per permettere a uomini donne ragazzi e bambini di poter finalmente fare attività su uno spazio verde anzichè il grigio cemento dei quartieri, amministrare una città è anche immaginare e garantire qualità della vita migliore per i cittadini, altrimenti facessero liberamente altro – concludono i ragazzi
 

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Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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