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Roma

CIVITAVECCHIA, CENTRO TRASFUSIONALE DELL'OSPEDALE SAN PAOLO: LA ASL ROMA F FA IL PUNTO

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Per quanto riguardala ROMA F  è previsto che presso l'Ospedale di Civitavecchia sia attivo un Centro di Raccolta del Sangue, che afferisce funzionalmente al Servizio lmmuno-Trasfusionale dell'Ospedale San Filippo di Roma.

 

Redazione

Civitavecchia (RM) – Nell'ambito dei provvedimenti adottati per uscire dal Commissariamento, la Regione Lazio sta attuando tra l’altro la riorganìzzazione dei Servizi lmmuno-Trasfusionali, attraverso la rimodulazione della rete di raccolta lavorazione e distribuzione del sangue sul territorio regionale.
Senza sottovalutare l'importanza di questo aspetto, il Direttore Generale, Dott. Giuseppe Quintavalle. allora Direttore Sanitario, aveva adottato in passato le possibili iniziative per conservare le funzionalità del Servizio immuno-Trasfusionale, trasferendone le attività in locali più adeguati di quelli in cui si trovavano, in attesa di una rìstrutturazione definitiva.

Per quanto riguardala ROMA F  è previsto che presso l'Ospedale di Civitavecchia sia attivo un Centro di Raccolta del Sangue, che afferisce funzionalmente al Servizio lmmuno-Trasfusionale dell'Ospedale San Filippo di Roma.
Ciò può costituire  una perdita per l'ospedale di Civitavecchia, delle funzioni in autonomia delle capacità di lavorazione e distribuzione del sangue e degli emoderivati, ma lo migliora e lo riqualifica in termini di rispondenza agli standard qualitativi nazionali ed internazionali.
La nuova organizzazione, infatti, mira a rendere più elastico e flessibile l’approvvigionamento e la redistribuzione delle scorte di sangue destinate agli ospedali regionali, incrociando i flussi di disponibilità derivanti dagli ambiti locali con la domanda di utilizzo articolata secondo aggregati geografici e temporali. Questo significa che andrà a scomparire la presenza dei Centri Trasfusionali locali cosi come fino ad oggi li abbiamo conosciuti per riarticolarne la funzione in un nuovo sistema di hub e spoke mutuato da più generali modelli gestionali applicati in sanità pubblica.
La riorganizzazione di questi giorni non va comunque  ad incidere sulla capacità di assistenza in termini trasfusionali dell'Ospedale di Civitavecchia ai pazienti, sia per l'attività ordinaria che per quella di urgenza. L'attività ordinaria prevede le prove di compatibilità del sangue, che verranno effettuate presso l'Ospedale San Filippo, il quale fornisce il sangue compatibile richiesto.

L'emergenza sarà invece assicurata con le disponibilità del sangue "O" negativo per tutti i casi in cui le condizioni cliniche del paziente impongano un'emotrasfusione immediata, senza che ci sia il tempo necessario all'esecuzione delle prove di compatibilità.
Si tratta della stessa modalità già in uso da sempre nell'Ospedale di Civitavecchia, secondo un protocollo interaziendale adottato in tutti gli Ospedali, in quanto costituisce l'unica procedura utilizzabile in caso di emergenze gravi in cui vi sia un pericolo di vita immediato.
Molto presto infine verrà messa in funzione la nuova sede del Centro raccolta sangue che assicurerà una attività più razionale e funzionale sia agli operatori che ai volontari dell’AVIS, impegnati nella promozione della donazione del sangue.
 

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Metropoli

Formello, terremoto in Comune: nasconde detonatori per bombe in casa: arrestato il marito di una Consigliera comunale di maggioranza

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Nasconde in casa due detonatori per bombe non facili da reperire sul mercato e tre cartucce per fucili. Per questo motivo è stato arrestato Domenico Verbicaro, marito di Anna Stella, quest’ultima consigliera comunale che siede tra i banchi della maggioranza nel comune di Formello situato alle porte di Roma.

L’uomo è accusato di detenzione illegale di armi

Tutto è nato da una perquisizione fatta lo scorso 4 marzo dai carabinieri della Stazione di La Storta in casa della consigliera comunale a seguito di una segnalazione relativa la presunta detenzione di sostanze stupefacenti.

Nell’abitazione, i militari hanno trovato una piccola quantità di marijuana nella disponibilità del figlio 33enne della coppia e notavano un atteggiamento insofferente da parte di Domenico Verbicaro che tentava di nascondere una scatola. A quel punto i carabinieri hanno preso in mano il pacco e trovato all’interno i due detonatori grandi quanto un chiodo lungo e le tre cartucce. Per Verbicaro è quindi scattato l’arresto con l’accusa di detenzione illegale di armi.

L’uomo è poi risultato avere una parentela con un nipote in rapporti con i clan della ‘ndrangheta stanziali a Roma nord e interrogato dagli investigatori non ha voluto spiegare la provenienza di quel materiale compromettente.

È stato quindi condotto in carcere dove si trova tuttora in attesa di sviluppi investigativi che dovranno ricostruire per quale motivo avesse nella sua disponibilità gli inneschi di bombe che possono essere anche al tritolo. L’accusa al momento è detenzione abusiva di munizionamento e di materiale esplodente.

Il sindaco della cittadina Gian Filippo Santi al momento non ha preso alcuna decisione, anche se in consiglio comunale la notizia dell’arresto ha fatto molto rumore, se non altro per le implicazioni che potrebbe avere sul piano politico.

L’operazione dei carabinieri del Gruppo di Ostia è stata portata a termine all’inizio del mese nell’ambito di un’indagine più vasta.

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Metropoli

Campagnano Romano, dammi i soldi o ti brucio il locale: in manette 33enne del posto

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CAMPAGNANO ROMANO (RM) – In manette un 33enne di Campagnano Romano accusato di estorsione. Ad arrestare l’uomo, lo scorso mercoledì, i Carabinieri della locale Stazione.

Il 33enne si è presentato presso un noto ristorante di Campagnano e, in evidente stato di alterazione, ha iniziato a minacciare il gestore del locale pretendendo che gli consegnasse del denaro. Nonostante il fermo rifiuto opposto dalla vittima, l’uomo non ha desistito dai propri intenti, minacciando di bruciare il locale qualora non avesse ottemperato alla richiesta.

Nel tentativo di evitare che il 33enne passasse dalle parole ai fatti la vittima ha consegnato all’uomo una somma di denaro che, sebbene esigua, è servita a placarne la violenza.

Nel frattempo però il titolare del ristorante aveva avvertito i Carabinieri dell’accaduto e i militari, intervenuti immediatamente, sono riusciti a bloccare il 33enne mentre cercava di allontanarsi con i soldi appena intascati e lo hanno arrestato.

Lo scorso 17 marzo l’uomo è stato giudicato con rito direttissimo presso il Tribunale di Tivoli, che ha convalidato l’arresto applicando la misura degli arresti domiciliari.

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Roma

Roma, donna accoltellata in strada: arrestato il compagno per tentato omicidio

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ROMA – I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato un uomo 36enne, gravemente indiziato del reato di tentato omicidio ai danni della compagna, una donna di 40 anni originaria di Cuba.
 
Intervenuti in via Fruschelli, dove una telefonata al 112 aveva segnalato una donna ferita in strada che perdeva sangue, i Carabinieri si sono trovati difronte la vittima che presentava due tagli da coltellate nella zona lombare. Chiamati i soccorsi la donna è stata trasportata in codice rosso all’ospedale Sant’Eugenio. Nel frattempo i Carabinieri hanno raccolto la sua denuncia in cui ha riferito di essere stata poco prima ferita dal compagno. 
 
Subito i militari si sono portati presso l’abitazione dove i due vivevano ed hanno rintracciato il compagno, 36 anni, romano, trovato in stato di alterazione psico-fisica per cui si è reso necessario condurlo in ospedale, ancora in vestaglia. Scattata la perquisizione, è stato subito trovato un coltello da cucina, ancora sporco di sangue che è stato sequestrato. I sanitari che hanno prestato le prime cure all’uomo hanno trovato dell’hashish nella tasca della vestaglia e l’hanno consegnata ai Carabinieri per cui l’uomo verrà anche segnalato all’Ufficio Territoriale del Governo, quale assuntore di sostanze stupefacenti. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della 7^ sezione del Nucleo Investigativo di Roma per i rilievi tecnico scientifici.
 
L’uomo è stato condotto presso il carcere di Regina Coeli dove il Gip del Tribunale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica, ha convalidato l’arresto e disposto per lui la misura della custodia cautelare degli arresti domiciliari senza braccialetto elettronico.
 



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