Civitavecchia, folle di ragazzi durante l’ultimo fine settimana: interviene la Polizia di Stato

CIVITAVECCHIA (RM) – Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Civitavecchia, nel primo weekend dopo il lockdown hanno intensificato i controlli nelle zone della movida per verificare il rispetto delle norme sul distanziamento sociale previste dal DPCM dello scorso 17 maggio e dalla più recente  Ordinanza del Sindaco.

 I controlli si sono concentrati soprattutto nella zona del Pirgo, ove si erano registrati la settimana precedenti notevoli assembramenti di persone, le cui immagini sono state anche pubblicizzati dai  social network.

Anche nel corso dell’ultimo fine settimana si sono di nuovo verificati assembramenti di persone soprattutto nella notte tra sabato e domenica, con la presenza di centinaia di ragazzi che hanno affollato “l’imbuto” del Pirgo , come da tradizione, nonostante l’allarme covid  non sia ancora cessato.

Gli agenti del Commissariato sono stati molti impegnati nel tentativo di arginare tale fenomeno sollecitando gli avventori ed anche i titolari delle attività a rispettare le regole di prevenzione.

Il lavoro degli agenti è durato per tutta la notte fino alle prime luci dell’alba

Numerose gli interventi effettuati anti-assembramenti e le  anzioni elevate (oltre dieci)  nei confronti di coloro che si sono mostrati completamente indifferenti alle disposizioni dell’Autorità. In particolare sono stati contravvenzionati sia gli avventori sia i titolari di alcune note attività della zona  per il mancato rispetto delle regole sul distanziamento sociale e per a vendita e/o somministrazione delle sostanze alcoliche oltre l’orario consentito.

“Visto l’esito dei controlli – dichiarano dal Commissariato di Polizia – si raccomanda a tutti i cittadini ed in particolare ai frequentatori della movida di rispettare le regole della distanza di un metro tra persone e dell’uso della mascherina nei luoghi chiusi ed  anche all’aperto se non è  possibile  mantenere la giusta distanza dall’altro. Chiunque violi tali regole, siano essi avventori siano essi titolari delle Attività di somministrazione, – concludono –  potrà incorrere nella sanzione pecuniaria da 400 a 1000 euro e nella chiusura immediata della attività in caso di  reiterazione della violazione da parte degli esercenti.”