Civitavecchia, immigrati: non ci sarà nessun centro smistamento

 

CIVITAVECCHIA (RM) – "L'hotspot a Civitavecchia non si farà, aderiremo al progetto Sprar ma ci hanno assicurato che l'hotspot non è in programma". Così il sindaco di Civitavecchia, Antonio Cozzolino (M5s), all'uscita di un incontro in Prefettura a Roma. "Il prefetto Morcone – ha sottolineato Cozzolino – ha detto che era stato fatto solo un sopralluogo per verificare se c'erano le possibilità ma ci ha ribadito testualmente: non ci pensiamo proprio". "I cittadini – ha aggiunto – si sono espressi sul progetto Sprar (Servizio di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), noi pensiamo che sia il metodo migliore per accoglierli". Il porto della città laziale poteva di essere utilizzato per alleggerire la pressione che grava sui porti siciliani per l’arrivo delle navi cariche di migranti. In un sopralluogo effettuato nel porto di Civitavecchia, la Questura e la Prefettura avevano valutato la possibilità di trasformare la parte settentrionale del porto, in particolare il molo 28, dedicato attualmente alle navi mercantili in partenza per gli Stati Uniti, in un centro temporaneo di prima accoglienza dove avranno luogo le procedure di identificazione. Gli hotspot permanenti attivi al momento restano quattro (Lampedusa, Pozzallo, Trapani e Taranto), ma l’alto numero di sbarchi di questi giorni ha reso indispensabile la previsione di strutture temporanee nei porti di approdo delle navi che stanno portando in Italia migliaia di migranti soccorsi nel Mediterraneo centrale.