Civitavecchia: quella sede "non adatta" per un Commissariato di Polizia

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di Chiara Rai

CIVITAVECCHIA (RM) – Viabilità nel caos e una situazione paradossale a Civitavecchia proprio sul lungomare nella centralissima zona marittima vicino al porto. Prima di arrivare a largo Marco Galli, percorrendo la SS1 via Aurelia, ci sono due strade sulla sinistra per chi arriva da Roma.


Residenti, domiciliati e zona "blindata" Si tratta di via Guglielmotti e via Malta che all’interno si congiungono a formare un ferro di cavallo con via Pirgi. Praticamente si tratta di un isolato che è stato letteralmente “blindato” dalla Polizia per “motivi di sicurezza”, piene di stalli “gialli” riservati esclusivamente alla Ps. Le persone che risiedono in quell’area non hanno la possibilità di avvicinarsi al portone con l'auto e scaricare la spesa o i bagagli o fare piccoli traslochi, se non preventivamente autorizzati, rischiando delle tempestive contravvenzioni, anche nei giorni più impensabili come alla vigilia del capodanno.

 

La  sede del Commissariato di Polizia si trova, di fatti, in un luogo che non esitiamo a definire “infausto”. "Ci sono addirittura due sbarre mobili, in via Malta e via Guglielmotti, che  spesso rimangono chiuse, – dichiara un residente del luogo – a volte anche con il lucchetto, – prosegue il residente – e vigilate da “guardiani” privati che non sono altro che  gli esercenti che monitorano chi entra e chi esce, decidono gli orari di carico e scarico merci e chi passa e chi no".


Ristoratori guardiani dei varchi Insomma il grosso problema sarebbe dato dall’anarchia dei ristoratori, che secondo quanto detto dai residenti, farebbero il brutto e il cattivo tempo improvvisandosi addirittura buttafuori a tutte le ore. Gli ostaggi appaiono quindi i residenti e i domiciliati che vivono all’interno di questo “fortino” dove a farla da padrone sarebbero quindi, come già detto, i ristoratori: “Si piazzano con una sedia su via Guglielmotti e decidono chi entra e chi esce. Delimitano il “loro territorio” mettendo biciclette in mezzo alla strada – dice ancora il residente –  per delimitare la circolazione che non gli permette di lavorare, insomma quell’isolato è il loro mondo e se non vogliono non si può passare  neppure per scaricare la spesa”. Risultato è un caos sia per i residenti che per gli operatori di polizia, perché parliamo di una struttura, quella della polizia di viale della Vittoria che conta 110 dipendenti e che offre servizio non solo a Civitavecchia ma a ben nove Comuni del circondario. 


Una sede di Ps "poco sicura" A confermarci quest’ultimo numero è il primo dirigente di polizia Giovanni Lucchesi, proveniente dalla Dcpp (Direzione centrale della polizia di prevenzione). Originario di Siracusa, in passato Lucchesi ha prestato servizio in città come Venezia, Firenze e Forlì, prima di arrivare a Roma nel 1991. Insomma un uomo pratico e di esperienza che ci racconta in poche parole che la sede del Commissariato li dove si trova non è sicura, non ha spazi adeguati e che è già stato scritto al Ministero degli Interni per far presente queste problematiche.

 

Un Far West intorno al Commissariato “Qui è un vero e proprio Far West – esordisce Lucchesi – i dissuasori mobili sono stati messi per motivi di sicurezza  al fine di impedire il caos lungo il perimetro della sede di Ps. Per i residenti e domiciliati sono stati ripristinati due stalli per il carico e scarico merci dal viale della Marina, all’imbocco del bar 40. Poi è chiaro che valutiamo i casi in cui ci sono persone disabili che hanno bisogno di arrivare in prossimità delle abitazioni e allora in quel caso vengono autorizzati senza problemi”. Non a caso Lucchesi ha scritto al sindaco di Civitavecchia lo scorso 28 settembre rappresentando proprio la situazione di disagio e malcontento dei residenti delle tre strade (Guglielmotti, Malta e Pirgi) “esclusi da qualsivoglia possibilità sia di accesso temporaneo che di sosta” reiterando la richiesta di valutare la possibilità di destinare 4 posti auto nelle immediate vicinanze, previa concessione di apposito permesso da attribuire agli inquilini degli stabili che insistono nelle strade perimetrali del Commissariato. I parcheggi sono stati individuati in viale della Vittoria dopo lo spazio per disabili.

 

Un'area prima pedonale, poi Ztl e ora di nuovo pedonale Nel 2015 il sindaco Cozzolino da infatti parere favorevole alla richiesta del dirigente di Ps che chiedeva l’installazione di dissuasori mobili su via Guglielmotti e via Malta al fine di interdire la circolazione dei veicoli per motivi di ordine e sicurezza pubblica (nota del 16 febbraio 2015). Il personale di Ps, si legge nella nota, può chiudere e aprire i dissuasori su richiesta.  A giugno di quest’anno è stata revocata sia la Ztl in via Guglielmotti, via Pirgi, via Malta e largo dei Tirreni: l’area che nel 2002 era pedonale e nel 2014 Ztl, viene di nuovo  trasformata in pedonale consentendo transito ai veicoli di polizia emergenza e soccorso con facoltà per i veicoli di venire autorizzati dalla polizia locale purché abbiano ottenuto nulla osta del commissariato.

 

L'ultima delibera del Comune e il calvario dei residenti L’ultimo atto del Comune apporta ulteriori cambiamenti ma purtroppo sembra ancora non andare a vantaggio dei cittadini : si tratta di una deliberazione di giunta mediante la quale viene istituita una nuova regolamentazione della circolazione  in via Guglielmotti, Malta, Pirgi, largo dei Tirreni, via Duca D’Aosta, Rampa dei Saraceni, largo Galli, lungomare Tahon de Revel (tratto Rampa dei Saraceni e via Stegher). Ulteriori restrizioni e circolazione a orario con l’istituzione della Ztl nei giorni feriali dalle  dalle 06 alle 16 e nei giorni festivi area pedonale dalle 0-24. Insomma altri cambiamenti che da circa due anni interessano questa zona dove prima non esistevano sbarre mobili, e c’era possibilità di parcheggio anche per gli inquilini. “Da sempre è stato così – commenta un altro residente – la mia famiglia  ha parcheggiato la macchina vicino casa per 70 anni. Ora questo calvario sembra non finire mai”.


Abbandono e incuria
Nei fatti quest’area, con viabilità psichedelica, appare un territorio abbandonato dal Comune: ci sono pozzetti a cielo aperto , come quello in quello in via Guglielmotti che grazie alla bontà d’animo di un residente è stato tappato alla meno peggio. Le caditoie vengono utilizzate come ricettacolo per gli scarti alimentari. L’incuria e degrado sono facilmente riconoscibili come le povere palme sul lungomare che non appaiono curate: la maggior parte sono secche. Possibile che non si riesca a trovare una soluzione idonea alla pacifica convivenza di polizia e residenti? Quest’annosa situazione dovrebbe essere risolta dal Comune di Civitavecchia, altrimenti rischia di rimanere un Far West dove a dettare legge sono solo le attività commerciali. Gli stalli ripristinati a Bagno 40 non sono sufficienti a coprire le esigenze di chi risiede nel “fortino” blindato e vorrebbe, come giusto che sia, poter arrivare sotto casa, scaricare i propri effetti personali o quello che sia e poi allontanarsi come giusto per trovare un posto dove poter parcheggiare. Quest’ultima ricerca sarà certamente più difficile perché i posti restano comunque pochi.  Intanto i residenti hanno presentato una petizione per denunciare la situazione delle due strade  inaccessibili e rese “private” dalle condizioni appena denunciate. Nessuna risposta è arrivata e intanto il caos e le assurdità la fanno da padrone.