Colleferro (calcio, Eccellenza), Alessandri: “Felice per Ercoli, la squadra può crescere ancora”

Colleferro (Rm) – Il Colleferro ha calato il pokerissimo contro il Morolo. I rossoneri di mister Antonio Battistelli hanno sfoderato un’ottima prestazione contro i frusinati e il portiere classe 1986 Carlo Alessandri la analizza così: “Abbiamo fatto una gara concreta, gestendo al meglio le varie situazioni e capitalizzando le occasioni create. Credo, però, che a livello complessivo il miglior Colleferro si sia visto nel primo tempo con l’Audace oppure nelle gare con Sora e Gaeta. In ogni caso abbiamo archiviato il risultato già nel primo tempo con le reti di Casazza, Tornatore e Carlini, poi lo stesso Tornatore ha siglato altri due gol nella ripresa”. Alessandri (nella foto di Leonardo Pera) per la prima volta ha visto la partita dalla panchina, lasciando spazio al giovanissimo Nicholas Ercoli (classe 2004) tra i pali rossoneri: “Sono felicissimo per lui, lavoriamo a stretto contatto e ne vedo i miglioramenti quotidiani, anche grazie al lavoro fatto col preparatore dei portieri Guido Lanna. Se l’è cavata molto bene”. L’esperto estremo difensore ex Atletico Vescovio parla del suo approdo nel club rossonero: “E’ arrivato in concomitanza col ripescaggio. E’ stato il direttore sportivo Pino Di Cori a contattarmi e a volermi fortemente qui. Non mi sono fatto troppi calcoli pur non essendo logisticamente “comodo” nel venire a Colleferro: quando ti cerca una società così blasonata, è giusto dare la massima considerazione alla proposta. Devo dire che non c’è stata una cosa che mi abbia portato a dire di no e tra gli aspetti che mi hanno spinto qui c’è stata indubbiamente la capacità e la professionalità di mister Battistelli. Ho trovato un gruppo giovane che ogni settimana festeggia l’esordio o il primo gol di qualche ragazzo, ma questa linea verde è stata giustamente “bilanciata” dalla presenza di qualche elemento di esperienza”. E la partenza del Colleferro in campionato è stata di tutto rispetto: “Se dovessi dare un voto, direi tra il 6,5 e il 7, ma semplicemente perché non abbiamo ancora espresso in pieno il nostro potenziale potenziale. Ci sono la speranza e i buoni propositi di poterlo fare al più presto. E poi i nostri otto punti pesano perché abbiamo incontrato tanti club quotati. Che tipo di campionato possiamo fare? La squadra deve pensare a crescere col lavoro: questo è un campionato strano in cui tanti parametri tradizionali sono saltati, quindi dobbiamo rimanere ben ancorati alla realtà”.