Colleferro (calcio, Eccellenza), Tornatore: “Testa già ad Anagni, sarà un marzo intensissimo”

Colleferro (Rm) – Il Colleferro si è “sfogato”. La squadra rossonera ha travolto l’Atletico Lazio per 10-0 nel match andato in scena ieri: assieme ai gol di Mastrella, Galeazzi e Marchi e al tris di Oduamadi, la parte del leone in termini numerici l’ha fatta immancabilmente l’attaccante classe 1984 Diego Tornatore, autore di un poker personale. “Non è stata una partita così semplice, il primo tempo ad esempio lo abbiamo chiuso sul 2-0, poi alla lunga è venuta fuori la netta differenza di qualità. Comunque è ammirevole lo spirito di questi ragazzi che, a dispetto della classifica, continuano a onorare gli impegni e spesso riescono anche a creare difficoltà agli avversari, come accaduto all’andata quando vincemmo di misura. Comunque ora la nostra testa è già ad Anagni, ad un mese di marzo che sarà intensissimo visto che avremo diverse partite in “fila” ed in generale alle nove finali che ci rimangono da giocare”. D’altronde l’obiettivo del Colleferro è chiaro da tempo: “La società sta facendo enormi sforzi e dietro c’è un progetto importante – dice Tornatore, ritratto nella foto di Leonardo Pera – Dobbiamo sistemare la classifica, pur sapendo che questo è un girone molto equilibrato e ci sono tante squadre attrezzate per raggiungere i primi sette posti che significano salvezza diretta”. Mercoledì ad Anagni servirà una prestazione importante contro una delle squadre che al momento sarebbe salva direttamente: “Una squadra molto tosta e quadrata. Un pareggio? Noi dobbiamo scendere in campo sempre per i tre punti da qui alla fine della stagione, ma se non ci riusciamo è importante comunque portare a casa qualcosa”. L’attaccante conclude parlando di un format che è “crudele”, ma al tempo stesso stimolante: “E’ un’esperienza unica, in tanti anni di carriera non ero mai arrivato a marzo con la consapevolezza di così tante squadre che hanno qualcosa da giocarsi in questo finale di campionato. E’ una formula nata dall’emergenza per la pandemia, ma da tanti anni si parla del format giusto per rendere stimolante anche la parte finale del campionato e questa potrebbe essere una base su cui ragionare in futuro”.