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Roma

COLLEFERRO, GIUNTA "CELESTE". IL TAR SENTENZIA: "CI VUOLE LA QUOTA ROSA"

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Tempo di lettura 2 minuti Il Sindaco Mario Cacciotti: “Ricorrero’ al Consiglio di Stato”

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Redazione

Colleferro (RM) – Con sentenza depositata il 12 settembre 2013 il TAR Lazio ha accolto, condividendone ogni singolo motivo di doglianza, il ricorso presentato lo scorso febbraio dall'Associazione nazionale per la promozione delle pari opportunità, Rete per la Parità, gruppo Consulta le Donne e Cittadini/e, assistiti dai legali Antonella Anselmo e Pier Paolo Carbone, contro il Comune di Colleferro per violazione delle norme costituzionali, europee ed internazionali sul rispetto del principio delle pari opportunità tra uomo e donna anche nella composizione della Giunta comunale.

Il Collegio giudicante, nel richiamare la piena valorizzazione dell'apporto diretto dei singoli e delle loro formazioni sociali (costituzionalmente rilevanti, ex art. 3 della Cost.), e nel garantire in sede processuale, la più ampia possibilità di sindacare la funzione amministrativa comunale, ha deliberato di non aderire alla richiesta del Comune di Colleferro di sottoporre la questione alla Corte di Giustizia, anche in ragione della consacrazione del divieto di ogni discriminazione sulla base del sesso ed il riconoscimento della parità tra uomini e donne come diritto fondamentale di tutte le persone.

Il Collegio ha così deciso che la concreta attuazione del principio di non discriminazione deve essere individuata nella garanzia di una soglia prossima alla "pari" rappresentanza dei generi, da indicarsi nel 40% di persone del sesso sottorappresentato, confermando peraltro la precedente sentenza già resa sul caso di  Civitavecchia.


Il Collegio chiede quindi all'Amministrazione comunale di dare esecuzione alla sentenza spontaneamente, procedendo al c.d. "rimpasto" della Giunta comunale.

Questi i fatti:
il Sindaco di Colleferro, Mario Cacciotti, dopo aver revocato l'assessore donna in Giunta comunale, ha nominato un nuovo assessore uomo, contribuendo così alla formazione monogenere della Giunta stessa. I cittadini hanno inutilmente diffidato il Sindaco, chiedendo il ripristino del rispetto del principio di pari opportunità. Da qui la  decisione di presentare ricorso al Tar.  Nel ringraziare gli avvocati Anselmo e Carbone per aver prestato la loro qualificata assistenza e assicurato il patrocinio gratuito, la Rete per la parità, il gruppo Consulta le Donne ed i Cittadini/e accolgono con soddisfazione la pronuncia del Tar, che hanno scelto di adire con piena fiducia e con il forte convincimento dell'affidabilità della giustizia amministrativa per il riconoscimento dei diritti fondamentali della persona.

Sul ricorso al Tar per la composizione della giunta, il Sindaco: “Ricorrero’ al Consiglio di Stato”
 
“Abbiamo avuto notizia che è stato accolto il ricorso presentato per il fatto che nella mia Giunta non ci sia un assessore donna”. Il sindaco Mario Cacciotti interviene sull’argomento non appena appreso della sentenza del Tar Lazio n. 8206/2013. “Avevo già comunicato che ho il massimo rispetto del principio delle pari opportunità – precisa il sindaco Cacciotti -, tanto che abbiamo deliberato circa l’istituzione della Consulta delle donne, e sono convinto che tra le tante donne che sostengono la nostra Maggioranza non mancheranno di certo personalità meritevoli, professionalmente e politicamente, di contribuire al lavoro della mia Giunta. Proprio a tal fine ho già avviato, dall’inizio dell’anno, delle consultazioni per una scelta oculata. La sentenza del Tar, peraltro, ci sembra non del tutto condivisibile, sia perché entra in una sfera di scelte politiche ampiamente discrezionali, che perché applica una normativa che è entrata in vigore solo dopo la ridefinizione della Giunta. Per questo ritengo doveroso ricorrere al Consiglio di Stato. Il Tar, peraltro – conclude Cacciotti -, ha riconosciuto la particolarità della mia attuale Giunta, affermando la legittimità sia delle delibere già assunte che di quelle che verranno adottate, nel rispetto della continuità dell’azione amministrativa.
 

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Litorale

Anzio e Nettuno, prorogato il commissariamento. Cosentino (SI): “Notizia attesa e auspicata”

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Il Consiglio dei ministri ha prorogato il commissariamento dei comuni di Anzio e Nettuno. La proroga del Commissariamento di sei mesi dovrebbe terminare il 22 novembre 2024. Anche se potrebbero essere accorciati i termini con un provvedimento del Governo per permettere le elezioni comunali in autunno. Se al contrario si completasse il commissariamento le lezioni potrebbero essere svolte nella primavera del 2025.

“Sulla proroga del commissariamento dei comuni di Anzio e Nettuno, nessun dubbio che sia una notizia attesa e auspicata, in uno scenario di acclarata presenza di infiltrazione mafiosa e operatività di ben 4 ‘ndrine di origine calabrese. – Dichiara in una nota Danilo Cosentino Segretario regionale di Sinistra Italiana Lazio – Sinistra Italiana – prosegue Cosentino – da anni insieme alle realtà civiche cittadine ha tenuto alta l’attenzione sui comuni del litorale romano ben prima dell’indagine Tritone, con atti parlamentari e la presenza costante sul territorio.
La proroga arriva all’indomani della sentenza della Corte di Appello che conferma le 34 condanne emesse dal gup di Roma e che quindi ribadisce inequivocabilmente la presenza di una locale di ‘ndrangheta ad Anzio e Nettuno diramata in molti settori imprenditoriali fino ad infiltrare le amministrazioni. Le tempistiche impongono una seria riflessione delle forze progressiste e di sinistra delle due città che hanno la responsabilità ed il dovere di unirsi per affrontare nel 2025 le amministrative più delicate della storia di questi territori.”

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Cronaca

Guidonia Montecelio, guida senza patente e assicurazione con arnesi da scasso in macchina

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I Carabinieri della Tenenza di Guidonia Montecelio hanno denunciato un uomo di 21 anni, gravemente indiziato del delitto di possesso ingiustificato di strumenti atti a forzare serrature.
Durante l’ordinaria attività di controllo del territorio volta anche a contrastare i furti in abitazione, i Carabinieri hanno fermato un’autovettura con a bordo il giovane che risultava non aver mai conseguito la patente. Visto il particolare stato di agitazione del 21enne, ben noto alle forze dell’ordine per aver commesso numerosi reati contro la persona ed il patrimonio, i Carabinieri hanno deciso di eseguire una perquisizione veicolare, rinvenendo diversi attrezzi per scassinare serrature, per i quali il 21enne non ha fornito spiegazioni utili a giustificarne il possesso. Il veicolo, inoltre, è risultato privo di copertura assicurativa.
Per la guida senza patente e con veicolo privo di assicurazione, il 21enne è stato sanzionato amministrativamente mentre per il possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Tivoli.



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Metropoli

Colleferro, controlli serrati dei Carabinieri contro la mala movida

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Continua incessante il controllo del territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Colleferro che, nelle ultime ore, hanno svolto una serie di servizi mirati a prevenire i reati connessi con il fenomeno della “movida” nonché quelli legati all’uso di droga e alcool.

Numerose le pattuglie dislocate nel centro di Colleferro, nei pressi di locali pubblici, presi d’assalto da centinaia di giovani soprattutto nel weekend.

Nel corso dei controlli alla circolazione stradale, i Carabinieri della Radiomobile hanno denunciato un 29enne della provincia di Roma per aver disatteso le prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria.

Nella notte, a finire nel mirino degli stessi militari è stato un 19enne del posto sorpreso nella Piazza Willy Monteiro Duarte con un grammo di hashish, sottoposto a sequestro.

Il bilancio delle attività è di 77 persone identificate, 61 veicoli controllati, di cui due sequestrati perché sprovvisti della copertura assicurativa e ritirata una patente di guida. In totale, i Carabinieri hanno sanzionato 5 automobilisti indisciplinati per un importo complessivo pari a 2.000 euro.

Il servizio svolto dai Carabinieri della Compagnia di Colleferro rientra in un dispositivo areale di prevenzione più ampio disposto dal Comando Provinciale di Roma che mira a garantire maggiore sicurezza nei luoghi di maggiore aggregazione sociale, mantenendo sempre alta l’attenzione, specie nei fine settimana, anche per la sicurezza della circolazione stradale.

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