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Il 7 maggio 2025 si apre ufficialmente il 76º conclave della storia della Chiesa cattolica, convocato a seguito della morte di Papa Francesco, avvenuta il 21 aprile scorso all’età di 88 anni. I cardinali elettori, 133 in totale, si riuniranno nella Cappella Sistina per eleggere il nuovo pontefice, seguendo le disposizioni della costituzione apostolica Universi Dominici Gregis .
Una Chiesa globale: il conclave più internazionale di sempre
Il collegio elettorale di quest’anno è il più diversificato nella storia della Chiesa: 133 cardinali provenienti da 71 Paesi, con una significativa rappresentanza da Europa (52 elettori), Asia (23), Africa (17), Sud America (17), Nord America (16), America Centrale (4) e Oceania (4) . L’Italia guida con 17 elettori, seguita da Stati Uniti (10) e Brasile (7). Questa composizione riflette l’espansione globale del cattolicesimo e potrebbe influenzare la scelta del nuovo Papa.AP News
Il processo del conclave: tradizione e riservatezza
Durante il conclave, i cardinali saranno isolati dal mondo esterno, risiedendo principalmente presso la Domus Sanctae Marthae. Le votazioni si svolgeranno nella Cappella Sistina, con un massimo di quattro scrutini al giorno. Per l’elezione è necessaria una maggioranza di due terzi, ovvero almeno 89 voti. Dopo ogni scrutinio, le schede vengono bruciate: il fumo nero indica un voto inconcludente, mentre il fumo bianco annuncia l’elezione del nuovo Papa .
I papabili: chi potrebbe essere il prossimo Papa?
Tra i cardinali più frequentemente menzionati come possibili successori di Papa Francesco ci sono:
- Cardinale Pietro Parolin (Italia): Segretario di Stato vaticano, noto per la sua esperienza diplomatica e la gestione degli affari internazionali della Santa Sede.
- Cardinale Matteo Maria Zuppi (Italia): Arcivescovo di Bologna, apprezzato per il suo impegno nel dialogo interreligioso e nella promozione della pace.
- Cardinale Luis Antonio Tagle (Filippine): Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, rappresenta la crescente importanza dell’Asia nella Chiesa cattolica.
- Cardinale Peter Turkson (Ghana): Ex prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, noto per il suo impegno nelle questioni sociali e ambientali.
- Cardinale Péter Erdő (Ungheria): Primate d’Ungheria, stimato per la sua profonda conoscenza teologica e la sua esperienza pastorale.
La scelta del nuovo Papa potrebbe riflettere le sfide contemporanee della Chiesa, come la necessità di riforme, il dialogo interreligioso e l’attenzione alle questioni sociali e ambientali.
L’annuncio al mondo: “Habemus Papam”
Una volta eletto, il nuovo Papa sarà presentato al mondo dal cardinale protodiacono Dominique Mamberti con la tradizionale formula “Habemus Papam”. Il nuovo pontefice apparirà poi dalla loggia della Basilica di San Pietro per impartire la sua prima benedizione “Urbi et Orbi”
Il conclave del 2025 rappresenta un momento cruciale per la Chiesa cattolica, chiamata a scegliere una guida capace di affrontare le sfide del presente e del futuro, mantenendo viva la tradizione e promuovendo l’unità tra i fedeli di tutto il mondo