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Roma

CONVALIDATI GLI ARRESTI E APPLICATE LE MISURE DI DIVIETO DI DIMORA AI 10 ARRESTATI DELLA MAXI RISSA DI NEMI

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Tempo di lettura 3 minuti Si è appena concluso il rito per direttissima che ha visto coinvolti i 10 arrestati che hanno dato vita alla rissa di Nemi

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Redazione

Nemi (RM) – Appena terminata l'udienza di rito per direttissima a carico dei 10 arrestati che l'altro ieri sera hanno dato vita ad una maxi rissa in piazza Umberto I a Nemi. Una zuffa con tanto di coltelli e spranghe. Il Giudice ha convalidato l'arresto a carico delle 10 persone applicando per il gruppo di Nemi la misura di divieto di dimora nel territorio di Rocca diPapa e per il gruppo di Rocca di Papa la misura di divieto di dimora nel territorio di Nemi. La pena verrà definita intorno al prossimo 20 luglio.

I fatti:

Una maxi rissa a Nemi in piazza Umberto I a suon di spranghe e coltellate tra nemesi e roccheggiani la notte tra lunedì e martedì. Il bilancio è di 10 arresti per rissa aggravata, operati dai carabinieri della compagnia di Velletri diretti dal Capitano Davide Occhiogrosso, compresi i militari della stazione di Nemi guidati dal Maresciallo Capo Fabio Adinolfi. Sei sono i feriti di cui due sono stati trasportati all'ospedale di Albano e quattro alla vicina Velletri.

Le ferite sono state causate dai coltelli: tra i più gravi una lesione alla coscia ( al malcapitato sono stati cuciti venti punti e un'altra ad una mano). Tra le persone arrestate anche Giacomo Cavalieri insieme ai suoi due fratelli. Giacomo è conosciuto a Nemi con il soprannome di "Elvis" noto per avere un debole per le belle donne e per la sua stravaganza di look: sempre in moto, vestito in nero con lunghe basette alla "Elvis". L'uomo, sulla trentina, avrebbe già un grave precedente alle spalle per aver dato una sprangata in testa ad un giovane. E sembrerebbe anche che sullo stesso pesi una accusa di stalking ai danni di una donna del paese delle fragole.

La rissa si è animata intorno alla mezzanotte, orario esatto in cui è arrivata la prima segnalazione ai carabinieri. Le pattuglie sono arrivate sul posto intorno alle 24 e 10 minuti, giusto il tempo di raggiungere piazza Umberto I. Poi sono arrivati i rinforzi. La polizia di Genzano è intervenuta nella prima fase della violenta zuffa. I bastoni sono stati sequestrati mentre i coltelli non sono stati ancora trovati sebbene sia certo l'utilizzo da parte degli attori della rissa.

Gli investigatori ancora devono accertare il movente, c'è chi parla di vecchi rancori o addirittura di una ragazza che avrebbe fatto esplodere la rabbia tra i due gruppi opposti. Secondo fonti non ufficiali però, sembrerebbe che un personaggio del gruppo di Nemi, forse proprio Elvis ma non vi è certezza, avesse preso una cotta per una ragazza di Rocca di Papa e che questa si sentisse infastidita in maniera pesante da questo personaggio. Gli amici di Rocca di Papa, all'ennesimo episodio sgradevole di costui nei confronti della ragazza, sarebbero partiti per una "spedizione" punitiva a Nemi, dove ad aspettarli erano già pronti amici e parenti nemesi di questo personaggio nascosti con roncole e coltelli e pronti ad uscire allo scoperto. Durante la rissa sono state letteralmente distrutte due automobili appartenenti sempre a due persone coinvolte nella zuffa che alla vista del sangue degli amici sarebbero scappati a gambe levate lasciando due automobili vicino la piazza.

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Cronaca

Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Cronaca

Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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