Corea del Nord, nuovo test nucleare: lʼOnu valuta inasprimento misure

 

di Paolino Canzoneri

 

PECHINO – A pochi giorni dall'ennesimo test atomico, il quinto per l'esattezza, eseguito dalla Corea del Nord guidata e governata dall'impertinente Kim Jong-un, le risposte del mondo non si sono fatte attendere. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha ulteriormente inasprito le sanzioni in modo durissimo con il preciso scopo di scoraggiare e rendere oggettivamente impossibile al regime di Pyongyang di ottenere risultati oltremodo ancora più pericolosi nella folle corsa coreana nel programma nucleare. Continuando cosi il panciuto coreano, malato di protagonismo e con la faccia da schiaffi, potrebbe essere in grado entro pochi anni di realizzare testate nucleari in grado di raggiungere parti del mondo disparate e rappresentare ancora di più un serio pericolo per l'umanità. Esperti militari convengono preoccupati sui progressi rapidi che test sempre più sfacciati e di enorme potenza possono arrecare all'ambiente. Basti pensare che la potenza sprigionata dalla detonazione sotterranea al sito di Punggye-ri è stata di poco inferiore a quella della prima bomba del secondo conflitto mondiale, siamo a circa 10 kilotoni rispetto ai 15 di Hiroshima e ha causato un terremoto di magnitudo 5 e come se non bastasse questo, il regime di Pyongyang, dopo la bomba all'idrogeno del Gennaio scorso, ha rivelato gli enormi progressi nella miniaturizzazione degli ordigni tali da poter essere introdotti in missili a medio e lungo raggio cosi da essere in grado di raggiungere zone del globo molto distanti. L'emittente di Stato KCVT con il volto sereno ma sempre più pallido della conduttrice Ri Chun-hee in pompa magna e con un falso sorriso fisso come una paresi ha dato notizia del grande evento come un grande successo ottenuto nel sessantottesimo anniversario della fondazione dello Stato.

 

Una follia che il mondo non si può permettere. Il presidente Barack Obama ha convocato d'urgenza, dietro esplicita richiesta degli alleati Giappone e Corea del Sud, una riunione del Consiglio di sicurezza dell'ONU. Fra le misure di inasprimento delle sanzioni si prevedono ispezioni obbligatorie ai cargo in entrata e in uscita, bando assoluto delle armi, blocco degli alimenti e medicinali destinati all'esercito del Nord e stop all'addestramento di polizia offerti da Pyongyang. Altri dirigenti del regime, banche e aziende sono stati inseriti in una lista nera lista che congela conti correnti e risorse finanziarie e molto altro. La Russia conviene sul fatto che le sanzioni sembrino non essere efficaci o prese sul serio, erano in effetti già state annunciate ma il dittatore coreano dal parrucchiere inesperto aveva perseverato mostrando un disinteresse assoluto per gli accorati appelli da tutto il mondo e ancor più dalle minacce di serie sanzioni poste dall'ONU anche se la Russia stessa, dietro le quinte, da sempre ha sostenuto il regime coreano anti-USA e Pechino teme che i giochetti pericolosi del bulimico dittatore coreano possano portare ad una unificazione delle due Coree, divise dal lontano 1953, sotto una unica conduzione di Seul alleata degli USA. Indignazione e preoccupazione emerge anche dai nostri eponenti politici e di governo, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni in un breve comunicato sui social ha commentato: "una provocazione inquetante", mentre l'Alto rappresentate dell'Unione Europea Federica Mogherini ha chiesto l'abbandono di armi e programmi nucleari in modo completo, assoluto, irreversbile e verficabile. Bisogna fermare ancora una volta l'ennesimo dittatore pericoloso di turno.