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Latina

CORI E CISTERNA: VERSO L'ISTITUZIONE DELLA CASA DELLA SALUTE

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Tempo di lettura 2 minuti Un importante risultato che il Sindaco Tommaso Conti condivide con coloro che, come lui, hanno sempre lottato per la difesa del nosocomio di Cori

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Redazione

Cori (LT) – Rilevante novità per le comunità corese e limitrofe dall'ultima Conferenza dei Sindaci di venerdì pomeriggio (14 Novembre) presso l'aula consiliare del Comune di Latina. All'ordine del giorno il nuovo atto aziendale della ASL pontina illustrato dal Direttore Generale Michele Caporossi. Fondato sulla presa in carico del paziente e sulle Case della Salute, pone l'accento sui temi della prevenzione, del risparmio dei farmaci, sulla lotta agli stili di vita insani e sull'informatizzazione dei servizi. Nel complesso moderno ed innovativo, perciò apprezzato dal Sindaco di Cori.

Nel documento che disciplina l'organizzazione e il funzionamento dell'Azienda Sanitaria Locale, in un'ottica di innovazione strategica basata sull'integrazione ospedale – territorio, è prevista l'istituzione della Casa della Salute Cori – Cisterna e la salvaguardia dei Punti di Primo Intervento di entrambi i Comuni.

Un passaggio sulla carta con il quale i vertici ASL e la Regione Lazio prendono finalmente atto per iscritto delle potenzialità dell'Ospedale di Comunità di Cori, che ormai dal 2002 opera come una Casa della Salute ante litteram, dimostrazione pratica della sua fattibilità ed utilità. Un presidio distrettuale polivalente e funzionale, dove cooperano il personale del Distretto, i medici di medicina generale e gli specialisti ambulatoriali, con l’apporto dei Servizi Sociali e delle associazioni, capace di erogare prestazioni sanitarie e sociali.

Un importante risultato che il Sindaco Tommaso Conti condivide con coloro che, come lui, hanno sempre lottato per la difesa del nosocomio di Cori – “ringrazio il Consiglio comunale che lo scorso anno approvò unanime la mozione; il Sen. Claudio Moscardelli e il Cons. Reg. Enrico Forte; i miei concittadini che si batterono contro la sua chiusura e quelli che ebbero l'idea di riconvertire il Presidio in Ospedale di Comunità; l'ex ass.re Righetti e l'ex Sindaco Tommaso Bianchi; tutti gli operatori che lo fanno funzionare; l'ex ass.re Antonella Milanini e Massimo Silvi che a questa causa hanno dedicato molto del loro tempo”.

Compatibilmente col modello sanitario regionale, la struttura corese si presenta già come un’unica sede dotata di Punto di Primo Intervento; Punto Prelievi; Postazione 118; Ambulatori specialistici (Cardiologia, Pneumologia, Neurologia, Otorinolaringoiatria); Consultorio e vaccinazioni pediatriche; Pediatria di Libera Scelta; Medicina Legale e Igiene Pubblica; Centro di Assistenza Domiciliare; Punto Unico di Accesso; Centro Unico Prenotazioni; Centro del sollievo per anziani fragili, gestito dai Servizi Sociali del Comune; uffici amministrativi.

Dunque una realtà collaudata da anni, che aspetta solo il riconoscimento ufficiale della sua esatta denominazione. Ampliando e diversificando ancor più l’offerta dei servizi, inoltre, potrebbe garantire le cure primarie, la continuità assistenziale e la prevenzione, evitando il ricorso al Pronto Soccorso per patologie minori, snellire l’attività di emergenza/urgenza ospedaliera e diventare un punto di riferimento al quale rivolgersi con la certezza di una risposta adeguata ai diversi bisogni di salute ed assistenza sociale.
 

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Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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