Coronavirus, 3678 casi in un solo giorno: numeri che non si registravano da metà aprile

Balzo dei contagi Covid in Italia, con l’incremento dei casi che per la prima volta dopo mesi torna sopra i tremila in un solo giorno: secondo il bollettino dei ministero della Salute nelle ultime 24 ore sono stati registrati 3.678 casi, mille più di martedì, un incremento che non si registrava da metà aprile. Il numero dei contagiati, comprese vittime e guariti, sale così a 333.940. In aumento anche il numero delle vittime – 31 in un giorno, ieri erano 28 – tornato sui valori di fine giugno.

Tra le regioni ben cinque hanno almeno trecento nuovi casi e ancora una volta è la Campania a far segnare l’incremento maggiore, con 544 casi. Seguono la Lombardia (520), il Veneto (375), il Lazio (357) e la Toscana (300). Incrementi consistenti si registrano anche in Piemonte (+287), Sicilia (213), Puglia (196) ed Emilia Romagna (193). Nessuna regione fa segnare zero casi

In giornata il commissario straordinario Domenico Arcuri aveva parlato della pandemia in Italia. “Siamo attrezzati – ha detto – a contenere la forza di una eventuale seconda ondata pandemica. Per i numeri che abbiamo realizzato finora, però abbiamo bisogno di rafforzare il territorio”. Arcuri ha ringraziato i medici, ricordando che “durante l’epidemia la medicina del territorio è stata sotto stress ed ha perduto molte vite con comportamenti spesso eroici “.

“Abbiamo dei numeri ancora nei limiti della normale gestione, ma dobbiamo prepararci alla possibilità che crescano”. “Per ora – ha spiegato – abbiamo stabilizzato 7.000 posti di terapia intensiva e 15mila di sub intensiva, e abbiamo già avviato un piano di rafforzamento delle reti ospedaliere Covid che porteranno altri 3.500 posti stabili in intensiva e 4.500 in sub intensiva. In questo momento ci sono circa 300 nostri concittadini in terapia intensiva”. All’inizio dell’epidemia, ha ricordato Arcuri, “avevamo 5.179 posti di terapia intensiva e 6.000 nelle malattie infettive e pneumologiche che potevano diventare di terapia sub intensiva. Al picco dell’emergenza avevamo attrezzato fino a 9.500 posti in intensiva e 30mila in malattie infettive e pneumologia”.

“Ieri – ha evidenziato – eravamo il diciottesimo Paese per numero di contagiati e il 21 marzo eravamo il secondo; il 21 marzo avevamo 793 morti e ieri erano 28; sempre a marzo avevamo 6525 posti in terapie sub intensive e ieri erano 14mila, avevamo fatto 26mila tamponi e ieri 99mila. Il risultato è che la Francia ha registrato ieri 34mila nuovi contagi, la Spagna 23mila, la Gran Bretagna 11mila e l’ italia 2677, cioè 15 volte meno che in Francia . Noi dobbiamo essere orgogliosi dello sforzo che abbiamo fatto in questi mesi. Siamo stati una comunità responsabile”.