Coronavirus, economia: piazza affari dimezza i ribassi

Piazza Affari dimezza i ribassi rispetto al minimo di -11,3% toccato nel corso del pomeriggio mentre molti titoli entrano in asta di volatilità a causa degli scostamenti di prezzo. Il Ftse Mib cede il 5,4%, mentre anche gli altri listini europei sono in parziale recupero. Londra e Francoforte cedono il 6,6%, Parigi il 7,7% mentre Madrid arretra del 9,7%.

Si riapre invece lo spread Btp-Bund, risalito a 258 punti base dopo essere sceso fino a 240 punti attorno alle 13.30.

Wall Street crolla. Il Dow Jones perde il 9,76% a 20.935,16 punti, il Nasdaq cede il 6,12% a 7.392,73 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno l’8,14% a 2.490,47 punti. Sospese e poi riavviate le contrattazioni

Crolla Fca (-18%), che ha chiuso le fabbriche in Europa per il coronavirus, mentre ripartono i congelamenti al ribasso che interessano Intesa (-12,3% teorico), Unicredit (-14,3% teorico) e Leonardo (-14,5% teorico). Il calo del greggio pesa su Eni (-8,36%) e Saipem (-13,28%). Stabile lo spread a 244,2 punti.

Borse in picchiata in Asia e Pacifico, con epicentro a Sidney (-9,7%), nonostante l’intervento di ieri sera della Fed. Giù Tokyo (-2,46%), dopo misure della Banca Centrale Giapponese ritenute insufficienti, Shanghai (-3,4%), Taiwan (-4,06%) e Seul (-3,19%). Ancora aperte Hong Kong (-4,01%) e Mumbai (-5,78%). Il nuovo calo del greggio (Wti -4,19%) e lo scivolone dell’oro (-3,19%) hanno pesato sugli estrattivo-minerari Northern Star (-17,13%), Lynas (-16,28%) e Gold Road (-14,36%). In rosso i futures sull’Europa e su Wall Street.

Shanghai chiude a -3,40%, Shenzhen a -4,83% – La Borse cinesi chiudono con un tonfo dopo che la Fed ha limato i tassi di 100 punti, varando un quantitative easing da 700 miliardi di dollari contro il coronavirus: Shanghai cede il 3,40%, a 2.789,25 punti, mentre Shenzhen il 4,83%, a 1.712,02. La Banca centrale cinese ha deciso venerdì l’iniezione di liquidità da 550 miliardi di yuan (78,8 miliardi di dollari) col taglio di 0,5-1% della riserva obbligatoria; oggi ha immesso 100 miliardi di yuan (14,28 miliardi di dollari) con la linea di credito di medio-termine (Mlf) a un anno e al tasso del 3,15%.(ANSA).

L’euro sale a 1,1147 dollari in primi scambi – L’euro sale sui mercati valutari dopo il taglio del costo del denaro deciso ieri sera a sorpresa dalla Fed. La moneta unica guadagno lo 0,3% sul dollaro portandosi a 1,1147 ed è in rialzo anche nei confronti dello yen a 118,64 nonostante le misure di sostegno annunciate dalla Boj, giudicate insufficienti dai mercati.

Vola l’oro, poi limita guadagni a +0,2% – Le decisioni prese a sorpresa ieri dalla Fed hanno messo le ali al prezzo dell’oro, che ha però poi perso spinta limitando i guadagni a +0,2%. Il metallo prezioso è arrivato a guadagnare 45 dollari l’oncia, salendo fino a 1.575 dollari, scendendo però poi a 1.532 con un rialzo di appena lo 0,2%.