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Cronaca

Coronavirus, il governo dice no a chiusura scuole nelle Marche: intanto a Pesaro il primo campione positivo

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Il governo ha deciso di impugnare l’ordinanza della Regione Marche che dispone la chiusura delle scuole fino al 4 marzo in conseguenza dell’emergenza Coronavirus. La decisione, a quanto si apprende, sarebbe stata assunta in Consiglio dei ministri.

“Con la sua decisione unilaterale di firmare un’ordinanza per la chiusura di tutte le scuole e Università della Regione Marche, il Governatore Luca Ceriscioli si sfila dall’accordo che era stato raggiunto solo poche ore prima nel corso dell’incontro tra governo e Regioni tenutosi alla Protezione Civile e viene meno all’impegno preso con tutti gli altri Governatori che invece si stanno attenendo alle disposizioni concordate”.

Lo affermano il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia, dell’Istruzione Lucia Azzolina e dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi, in una nota congiunta.

Marche; primo campione positivo Pesaro – “E’ stato diffuso da pochi minuti il risultato positivo di un campione analizzato nel pomeriggio di oggi, 25 febbraio”. Lo hanno fatto sapere ieri dalla Regione Marche. “Il campione, proveniente dalla provincia di Pesaro, sarà inviato nelle prime ore di domani mattina al Centro diagnostico di riferimento nazionale dell’Istituto superiore di sanità. Solo al seguito di questo secondo controllo si potrà effettivamente confermare il caso di Nuovo Coronavirus”. Ora il “paziente è stato isolato a domicilio e in buone condizioni di salute”.

Boccia, grazie a Regioni per lavoro condiviso “Ringrazio le Regioni per il lavoro di coordinamento continuo con il governo per affrontare l’emergenza del coronavirus. Da domani via libera alle ordinanze per i territori ‘no cluster’ secondo il modello condiviso tra governo e Conferenza delle Regioni”. Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, a margine del Cdm.

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Cronaca

Roma, Giannini (Lega): a Primavalle l’area giochi è diventata un covo di sbandati”

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“C’era una volta un’area giochi pubblica, accanto a un asilo nido, frequentata da famiglie, bambini e anziani, un punto di aggregazione per il quartiere di Primavalle. Adesso è chiusa con un lucchetto, è diventata un covo di sbandati e senza fissa dimora che dormono dentro i giochi tubolari, lasciano i loro indumenti ovunque e bivaccano sulle panchine bevendo alcolici a tutte le ore”.
 
È la denuncia di Daniele Giannini, dirigente regionale della Lega. “Quello di via Pasquale II – prosegue – è l’ennesimo esempio del degrado e dell’incuria che regnano nella Capitale e in particolare nel Municipio XIV, dove le istituzioni latitano e il territorio, governato dal Pd, si trasforma sempre più in periferia abbandonata a se stessa. Invece di contrastare fenomeni legati alla sicurezza e al decoro, questa sinistra preferisce serrare le porte di un’area giochi e lasciare i bimbi del quartiere fuori da spazi pensati per loro, creando invece habitat ideali per il proliferare della microcriminalità e del vagabondaggio. Non è questa la città che vogliamo per i nostri figli – conclude Giannini – e solleciteremo l’amministrazione ancora e ancora, per porre rimedio a questo scempio”.
 
 
 
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Roma, operazione antibivacco a piazza dei Cinquecento

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ROMA – I Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini, con la collaborazione delle unità antidegrado del comune di Roma Capitale, hanno proceduto allo sgombero di bivacchi e giacigli di fortuna in piazza dei Cinquecento dinanzi la pensilina di accesso alla fermata della metropolitana. Le attività si sono estese in tutta la piazza, dai parcheggi fino ai giardini Einaudi.
 
L’area è stata sgomberata e, grazie all’intervento del personale dell’A.M.A., i luoghi sono stati igienizzati e messi in sicurezza.
 
A nove persone, per la prima volta censite come stanziali nella piazza, è stata offerta accoglienza presso strutture dedicate da parte dell’unità Assistenza Emarginati del comune di Roma Capitale ma tutti hanno rifiutato.
 
L’attività rientra nell’ambito di un più ampio piano strategico pianificato dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma per contrastare situazioni di degrado, abusivismo e illegalità, in linea con l’azione fortemente voluta dal Prefetto di Roma Lamberto Giannini in seno al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Privo di virus.www.avast.com



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Milano, rapina la gioielleria durante un permesso premio dal carcere

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Arrestato il quinto componente della banda di rapinatori del Rho Center

Trasferito in carcere un uomo pluripregiudicato di 52 anni. A eseguire l’ordinanza di arresto emessa dal GIP di Milano i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Rho.

Il 52enne, infatti, è risultato essere l’ultimo della banda dei cinque rapinatori che, nel pomeriggio del 15 gennaio 2023, avevano messo a segno una efferata rapina in una gioielleria del centro commerciale “Rho Center”. I Carabinieri hanno ricostruito come i cinque rapinatori – di cui uno armato di pistola-, travisati in volto da indumenti e maschere in lattice si impossessavano di oro e gioielli per un valore complessivo di 60.000 euro, fuggendo a bordo di motorini, successivamente dati alle fiamme.

All’epoca dei fatti, il quinto rapinatore, nonostante si trovasse già in carcere per l’espiazione di un’altra pena, ha approfittato di un permesso premio per mettere a segno il colpo assieme agli altri quattro complici, già tratti in arresto nel corso di due precedenti operazioni di polizia (la prima effettuata il 10 marzo 2023 nell’ambito del quale sono stati catturati tre rapinatori e la seconda messa a punto il 21 aprile 2023 con l’arresto di un quarto soggetto). Affianco alle tradizionali indagini, i militari dell’Arma si sono anche avvalsi di uno studio antropometrico, svolto attraverso una comparazione delle immagini di videosorveglianza della gioielleria con altre acquisite nel corso delle investigazioni, che ha consentito di individuare nell’indagato — di cui sono stati esaminati in particolare altezza e postura – anche il quinto componente del gruppo criminale.

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