Cos’è il cashback e come funziona

Nelle ultime settimana in Italia si è molto scritto e discusso di cashback di stato, un sistema di rimborso per i consumatori italiani messo in atto dal governo per contrastare la circolazione di denaro contante.  Lo scopo del governo è quello di fare emergere il sommerso, un tema che suscita dibattiti e molta attenzione da parte dell’opinione pubblica. Aldilà dalle intenzioni del governo, si tratta di un meccanismo di marketing collaudato che serve a incentivare il consumo attraverso piccoli rimborsi, molto utilizzato nei paesi anglosassoni da quasi 20 anni per i clienti della grande distribuzione e poi stato adottato dai colossi del web come Amazon.  

Il cashback è un termine inglese che significa letteralmente “soldi indietro”. Si tratta quindi di un rimborso non necessariamente basato su pagamento elettronico ma nella fattispecie italiana si intende come incentivo all’acquisito con carte di debito o di credito.  Quando si acquista qualcosa si ricevi una percentuale dell’importo che ti viene rimborsato. Ciò significa che il cashback è un modo per ottenere denaro dalle cose che acquisti: è quindi pensato come una ricompensa o un incentivo. Normalmente è una caratteristica delle carte di credito, ma anche alcuni conti correnti hanno anche il cashback.

Spesso il cashback viene offerto su acquisti specifici, come carburante o bollette. Ma molti fornitori ora offrono cashback su tutto ciò che acquisti. Ogni volta che utilizzi la carta, guadagni una percentuale della tua spesa sotto forma di cashback.

Ad esempio, se la tua carta paga il 2% di cashback e spendi  100 euro in un negozio, guadagnerai 2 euro. Questo rimborso viene generalmente pagato annualmente, anche se alcune carte pagheranno il rimborso su base mensile. La maggior parte delle carte cashback accredita l’importo guadagnato sul tuo estratto conto, riducendo il conto della carta di credito. Alcune carte inviano il cashback a un conto bancario in modo che tu possa spenderlo o ti consentono di convertirlo in punti o buoni. I punti premio possono normalmente essere scambiati in qualsiasi momento una volta che ne hai abbastanza per qualificarti per un “premio”.

Le carte Cashback sono disponibili in varie forme

Alcuni pagheranno semplicemente un rimborso forfettario, indipendentemente da quanto spendi o dove lo spendi altri pagano tassi di rimborso a più livelli a seconda di quanto spendi. Ad esempio, lo 0,5% se spendi meno di  6.000 euro all’anno, l’1% se spendi di più.

 Fai attenzione che questo non ti induca a spendere più di quanto puoi permetterti di ripagare comodamente. Alcune carte offrono tassi di rimborso diversi a seconda di dove spendi i tuoi soldi. Ad esempio, l’1% sui soldi spesi nei supermercati, il 2% sui soldi spesi nei grandi magazzini e il 3% sui soldi spesi per il carburante.

Quando le carte cashback sono una buona idea

Attualmente la diffusione delle carte di credito e dei pagamenti digitali è al massimo storico, sebbene ci siamo paesi come la Germani che incentivano il pagamento con contanti. Nel trend mondiale è evidente che  il consumo e l’acquisto sul web è in crescita costante, sia che si tratti di comprare beni che servizi, medicine da banco, vestiti, prodotti alimentari, progressivamente entrano nel paniere digitale beni che venivano ritenuti fino a qualche anno fa appannaggio esclusivo della grande distribuzione tradizionale.

Tra gli antesignani di questo processo ci sono sicuramente i giochi sia videogames che quelli con puntata di soldi veri. L’intrattenimento relativamente a questi servizi è stato tra i pionieri dell’uso di internet per fare business online consentendo di giocare facendo depositi e prelievi di denaro con carta di credito, tra questi i siti di giochi d’azzardo come NetBet Casino che consentono utilizzare la piattaforma in modo integrale con pagamenti e prelievi di soldi su carte di credito o con portafogli elettronici il tutto nella massima sicurezza.

Tra i metodi per giocare con soldi veri ci sono le carte di credito che in alcuni casi attuano il cashback anche su questi servizi, soprattutto per chi usa i portafogli elettronici, in altri termini il sistema è molto ben collaudato ed esiste da molto tempo. In questo caso anche il governo, dopo la lotteria degli scontrini, punta sulla “gamification” cioè la riduzione di un sistema  a gioco per attrarre utenti disposti a seguirne le direttive in cambio del rimborso.