COTRAL APRIAMO IL VASO DI PANDORA – DECIMA PARTE – MEZZI E IMPIANTI SPORCHI E IL GIALLO DELLA SQUADRA D'ISPEZIONE QUALITÀ' DELLE PULIZIE

di Chiara Rai

Cotral / L'inchiesta – La fumata nera riguardo la nomina del nuovo Cda lascia tutti molto perplessi. Si vorrebbe che la musica cambiasse ma le speranze sono ridotte all'osso. L'unica rimasta è quella nella Magistratura affinché metta fine allo scandaloso modo di gestire i soldi pubblici da parte di quest'azienda. Intanto, strane dinamiche continuano  ad essere all'ordine del giorno. Questa volta vorremo far emergere il mistero della squadra di ispezione e controllo della qualità e rispetto del capitolato d'appalto su autobus Cotral e impianti. Una squadra sciolta oramai da vario tempo e che era composta da Francesco Romanazzi, Giovanni Cesaroni, Luciano Quintiliani, Tiziano Caroli, Gianni Reali, Antonino Cacciaglia.

Questa squadra, rea di aver fatto spostare a fatica qualche "fannullone" di troppo, rispondeva al dirigente Arcangeli direzione operativa (DIROP) dal 3 settembre del 2012 e successivamente a Ricevuto direzione tecnica (DIRTEC), dal 1agosto del 2013.

In base alle denunce dei pendolari Cotral o anche mediante controlli pianificati territorialmente, la squadra ispettiva si muoveva in lungo e in largo per il Lazio, relazionando puntualmente sui 55 impianti presenti che, tranne quelli di Tivoli e Subiaco che sono tra i più puliti, si presentavano pericolosi, sporchi e in stato precario. Perlopiù erano sporchi Manziana, Civita Castellana, Laurentina, Anagnina, Cerveteri, Rieti e Borgorose.

Le pulizie e la grave condizione di mancanza di sicurezza gridavano vendetta e la squadra scriveva le relazioni: quadri elettrici vicino perdite d'acqua, chiusini che sprofondano, gomme americane attaccate su sedili e finestrini, zecche, targhe illeggibili, scritte d'appertutto, posti guida sporchissimi, materiali utilizzati per le pulizie mancanti, personale di pulizia assente senza essere rimpiazzato o a  zonzo quando invece dovevano essere puliti gli autobus, insomma sono migliaia le segnalazioni pervenute dalla squadra a Cotral. Le cose hanno funzionato parzialmente, all'incirca fino ai primi mesi del 2012, poi tutto è andato lentamente a rotoli. Ora, l'azienda, sulla base di queste relazioni avrebbe potuto e dovuto prendere provvedimenti. Lo ha fatto? 

Ad esempio collaudi notturni, durante le l'ispezioni a tre impianti, tipo Manziana, Cerveteri, Civitavecchia, oppure Frosinone, Sora, Villa Santa Lucia, o ancora tra gli ultimi San Giuseppe e Ostia, dove  sono state conteggiate delle penalità: La Cometa Srl ha pagato per tutti questi disservizi segnalati? 

All'impianto di  Collegiove di recente, addirittura  non e' stata effettuata nessun tipo di prestazione di pulizie per una intera settimana: ne su autobus ne su stabili adibiti a officina e uffici. I conteggi dei danni sono elevati, la Cometa ha pagato le multe imposte?

Lo stato dei fatti ci porterebbe a pensare di no. Per tutta risposta ad un team che ha lavorato segnalando puntualmente le anomalie e il non rispetto delle pulizie, la Cotral ha sciolto la squadra ispettiva, da sempre in vigore nella società di trasporti su gomma al fine di garantire il rispetto dei contratti soprattutto di pulizia. Di sei persone è rimasto in piedi solo Luciano Quintiliani e adesso i controlli vengono pagati "alla carta", anche perché ora, incaricando gli Addetti all'Esercizio ad effettuare i controlli, nelle prime ore di mattina, cioè alle 04:30 – 5:00 non c'è ne luce ne  tempo necessario per effettuare controlli adeguati, per cui molti si astengono, o passano tutto per buono.

La frequenza dei collaudi notturni è diminuita del 95%,  da ottobre ad oggi ne è stato effettuato uno soltanto. Peraltro, senza collaudi, non si possono recuperare somme di danaro indebite.

Perché Cotral ha liquidato questa squadra d'ispezione nonostante ci siano migliaia di segnalazioni shock effettuate dalla stessa sugli impianti e mezzi Cotral? Dava troppo fastidio? Quante persone saranno rimosse ancora dai loro incarichi, pur facendo il proprio dovere?

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