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Cronaca

COTRAL BILANCIO IN ATTIVO… I PENDOLARI NON PORTANO L'ANELLO AL NASO

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Tempo di lettura 4 minuti "Abbiate almeno la decenza di non offendere la nostra intelligenza prendendoci per i fondelli rendendovi oltremodo orgogliosi di aver chiuso un bilancio in attivo dopo molti anni!"

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Redazione

Riceviamo e pubblichiamo dal Comitato Pendolari Reatini

 

Cotral – Domenico De Vincenzi – presidente Cotral e candidato sindaco a Guidonia (RM) –  in pompa magna, dichiara che Cotral chiude il bilancio di esercizio 2013 in attivo?  Facile fare cassa sulle spalle dei pendolari che pagano per un servizio che non c’è! Signori è qui lo sfascio!!!!!
Era il 7 settembre 2013 quando gli tabella dei giornali parlavano di una Regione Lazio che “investe” 32 milioni di euro per “salvare dai debiti” il Cotral. Ed era sempre settembre, ma il 27 settembre 2011, quando l’allora Assessore per la Mobilità ed il Trasporto Pubblico della Regione Lazio, annunciava una ricapitalizzazione di 27 milioni di euro, sempre per salvare la Cotral. 57 milioni di euro per ottenere e per avere oggi un’azienda che non è in grado di mantenere gli impegni presi con la stessa Regione Lazio, con un contratto di servizio disatteso e non onorato per le continue defezioni e soppressioni che non garantiscono il rispetto delle tabelle di esercizio.

E’ di questa mattina, la seconda consecutiva, in una fascia oraria delicata e ad alta frequentazione di utenti, l’ennesima segnalazione di servizio dimezzato!!!! Si garantisce il 50% del servizio indicato nelle tabelle di esercizio, in un orario e  lungo una direttrice, la Rieti-Roma, dove il reclamo, la denuncia e le lamentele sono praticamente all’ordine del giorno da un paio di anni a questa parte. Delle 4 corse previste, Express, Autostrada, via Salaria Borgo Quinzio delle ore 7.00 e Rieti-Passo Corese delle ore 7.05, ne sono partite soltanto 2 (Autostrada e Borgo Quinzio).

Ribadiamo trattasi della seconda mattina consecutiva e dell’ennesima criticità, nella stessa fascia oraria, di questi ultimi 7/8 mesi.

La Regione Lazio è immobile tra bilanci da far quadrare e coperture finanziarie, ma sempre pronta durante questa ultima campagna elettorale europea, a raccogliere consensi per quanto finora fatto. Impossibilitata a pianificare anche il minimo piano operativo, fatto di interventi radicali, di interventi strutturali e logistici, per ridare dignità ad un trasporto pubblico regionale che in provincia di Rieti, tra ferrovie mancate e trasporto su gomma improponibile, è qualitativamente ultimo tra gli ultimi.Il Comune di Rieti, sordo ad ogni appello, ad ogni intervento, è anch’esso immobile (volutamente!!), assolutamente incapace di chiedere a gran voce rispetto per i propri cittadini che ogni giorno si spostano dal centro reatino per andare a guadagnarsi la pagnotta, per studiare, addirittura per curarsi altrove. Una Provincia oramai cancellata che non può più avere voce in capitolo. Esponenti politici che una volta raggiunti gli scranni del potere a Roma, si sono dimenticati di chi li ha acclamati e lanciati verso quello scranno.

Altri che una volta fatto danni prima e durante il loro operato, proseguono anche dopo facendo orecchie da mercante verso tabella di stampa che un giorno si e l’altro pure, parlano di gente lasciata a piedi lungo la Salaria.

Abbiate almeno la decenza di non offendere la nostra intelligenza prendendoci per i fondelli rendendovi oltremodo orgogliosi di aver chiuso un bilancio in attivo dopo molti anni!

 

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Andria, blitz nei negozi e ristoranti: boom di “lavoratori in nero”

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Numerosi i controlli effettuati dai militari dell’Arma a diversi esercizi commerciali bar e ristoranti nel centro di Andria dove sono state rilevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di circa 20.000 euro.
Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Andria, coadiuvati da personale del Nucleo
Ispettorato del Lavoro eseguivano delle attività ispettive in alcuni ristoranti del comune di
Andria dove venivano riscontrate diverse violazioni del Testo Unico Sicurezza sul Lavoro,
entrato in vigore nel 2008, che costituisce indubbiamente il principale riferimento legislativo sul tema della sicurezza dei lavoratori.
Gli articoli contestati sono diversi e riguardano principalmente l’omessa sorveglianza sanitaria e la formazione dei lavoratori nonché la presenza di alcuni lavoratori senza relativo contratto, i cosiddetti “lavoratori in nero”, privi della tutela assicurativa contro gli infortuni e le malattie
professionali.
Sono state elevate sanzioni amministrative e ammende pari a circa 20.000 euro e nel contesto
ispettivo veniva applicato anche il provvedimento della sospensione dell’attività imprenditoriale a seguito degli accertamenti dei lavoratori irregolari e gravi violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro.
Continueranno nei prossimi giorni i controlli da parte dei militari in tutta la Provincia BAT al
fine di ridurre, soprattutto con l’inizio della stagione estiva, il fenomeno del lavoro a nero.

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Roma, blitz all’alba di Carabinieri e Polizia: in manette 11 persone:

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I reati contestati sono di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti
 
 
Dalle prime luci dell’alba, nelle province Roma, Viterbo e Frosinone, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma e gli agenti della Polizia di Stato del I Distretto Trevi Campo Marzio stanno dando esecuzione a un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma, che dispone misure cautelari nei confronti di 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti.
 
L’attività di indagine, nata nell’ottobre 2022, trae origine dalle denunce di un soggetto, consumatore di sostanze stupefacenti, che aveva maturato con i propri spacciatori un debito che non era riuscito più a onorare, generando le violente reazioni di questi ultimi. In particolare, l’attività d’indagine, durata oltre un anno, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine all’esistenza di un gruppo criminale, operante nel quartiere romano di Cinecittà, di cui farebbero parte gli indagati e di documentare come questi ultimi fossero soliti operare delle violente ritorsioni nei riguardi degli acquirenti di droga morosi.
 
Sono stati raccolti elementi indiziari per cui in alcuni episodi le vittime venivano trasportate all’interno delle abitazioni di alcuni sodali ove venivano percosse e minacciate con una pistola puntata alla tempia al fine di obbligarle a effettuare i pagamenti, anche attraverso bonifici bancari. Talvolta, poiché si era esaurito il “plafond” giornaliero presso la banca, venivano sequestrati e malmenati tutta la notte, in attesa di poter effettuare altri bonifici il mattino seguente. Nei casi in cui non riuscivano a ottenere il denaro preteso, le minacce venivano estese anche ai familiari dei malcapitati.
 
L’analisi del flusso di denaro estorto (oltre 300.000 euro) ha permesso di identificare tutti i beneficiari dei bonifici bancari in soggetti ritenuti vicini al soggetto più autorevole del gruppo criminale, Daniele Salvatori e di documentare le attività finalizzate al reimpiego e al riciclaggio del denaro che dai vari conti correnti veniva, tramite ulteriori bonifici o attraverso il prelievo in contanti, trasferito ad altri beneficiari.
 
A Daniele Salvatori, classe 1977, già noto alle forze dell’ordine, il 12 giugno 2023, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma avevano già notificato un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, per l’estorsione ai danni di un trentaseienne residente nella provincia di Frosinone e dei suoi familiari. A conferma della pericolosità e della spregiudicatezza del destinatario del provvedimento restrittivo, in data 03.10.2022, il Salvatori era stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri della Sezione Radiomobile di Cassino (FR), poiché sorpreso nei pressi dell’abitazione delle vittime in possesso di un’arma clandestina.
 
Privo di virus.www.avast.com



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Settimo Milanese, tenta di violentare due minorenni : in manette un 22enne

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A Settimo Milanese, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, in esecuzione ad una ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Milano, su richiesta della locale Procura della Repubblica, un ventiduenne di nazionalità ecuadoriana, ritenuto responsabile del reato di tentata violenza sessuale ai danni di due minori, una classe 2010 e l’altra 2012, entrambe residenti in quel centro.

La misura scaturisce dall’attività investigativa, avviata dalla Stazione di Settimo Milanese nel mese di gennaio del 2023, che ha consentito di ricostruire in maniera dettagliata due distinti episodi avvenuti rispettivamente il 30 gennaio 2023 ed il 19 febbraio 2024 e che hanno visto quali vittime le due ragazze.

Dalle indagini condotte si è accertato che la prima vittima, mentre stava passeggiando con il proprio cane, veniva pedinata dall’uomo che dopo averla raggiunta all’interno dello stabile condominiale in cui la stessa vive, la avvicinava in prossimità dell’ascensore ed improvvisamente iniziava a stringerla a sé con la forza. In tale circostanza solo la pronta reazione della ragazza che riusciva a divincolarsi dalla presa riusciva ad interrompere il proposito delittuoso dell’uomo.

Nel secondo caso gli accertamenti investigativi espletati hanno consentito di appurare che lo stesso soggetto, con un’azione criminale pressoché identica, aveva avvicinato un’altra ragazza minore all’uscita da scuola, pedinandola fino all’ingresso del condominio in cui la stessa abita e dopo essere salito con quest’ultima all’interno dell’ascensore, all’apertura delle porte l’uomo, con una mossa repentina, la afferrava per il maglione tentando di tirarla verso di sé. Anche in questo caso la pronta reazione della minore, che riusciva a guadagnare la fuga, aveva consentito di evitare ulteriori conseguenze.

L’arrestato è stato condotto presso la propria abitazione e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria.

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