COTRAL: DOPO LA DENUNCIA DE L'OSSERVATORE D'ITALIA SGOMBERATO IL DEPOSITO COTRAL DI VIA MIRRI
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Tempo di lettura2minuti Santori-Righini (FDI-AN): "Il deposito è l'emblema della mala gestione degli stabili di proprietà dell’Azienda, edificio dove idealmente doveva sorgere il nuovo polo della mobilità".
Una volta all'interno del deposito, siamo stati accolti in malo modo dalle persone che abitavano la struttura. Il "capo" del gruppo rom che ha occupato lo stabile ci aveva detto che nessuno sarebbe potuto entrare lì dentro se non con il consenso del Maresciallo dei Carabinieri di Casalbertone.
Una notizia poi risultata priva di qualsiasi fondamento poiché il Comando dei carabinieri ci aveva assicurato che sarebbe cosa illecita scendere a compromessi con questa gente, che occupa il deposito ormai all’incirca da ottobre del 2013.
La struttura versa in una condizione di degrado completo: panni stesi dappertutto e rifiuti che ingombrano lo stabile. Non rimane più nulla dei mezzi Cotral o delle loro attrezzature; l'unico indizio che ci riporta alla Compagnia di Trasporto è la grande scritta che spicca sulla colonna che divide le due porte d'ingresso della struttura.
Oggi, finalmente dopo due anni dalla denuncia de L'Osservatore d'Italia e dopo aver pubblicato due dossier sull'azienda di trasporto extraurbano di proprietà della Regione Lazio il deposito di via Mirri viene sgomberato. "Oggi, a distanza di tre anni e mezzo dall’occupazione, viene sgomberato lo stabile di Via Giuseppe Mirri 45 a Casal Bertone di proprietà di Cotral Patrimonio, emblema della mala gestione degli stabili di proprietà dell’Azienda, edificio dove idealmente doveva sorgere il nuovo polo della mobilità.
Uno dei tanti progetti disattesi dal managment e se vogliamo dall’intera Amministrazione regionale. Sull’inefficienze di gestione del patrimonio immobiliare ho presentato diverse interrogazioni in Consiglio regionale. Nonostante le risposte evasive, dal 2013 nulla è cambiato per quanto riguarda Cotral Patrimonio. Tra le sedi attualmente occupate troviamo l’immobile di Via Radiotelegrafisti, valore commerciale di 9 milioni di euro, attualmente occupato abusivamente, immobile a Valle Nicosia, ex stazione più alloggio di valore commerciale di 150.000 euro più volte occupato, un immobile a Velletri di valore commerciale di 500.000 euro, attualmente occupato abusivamente ed oggetto di causa penale e civile. Questi solo alcuni esempi. Mentre si prendono in affitto uffici, depositi e magazzini, il patrimonio di proprietà è lasciato al suo destino e anzi grava sulle casse aziendali e non solo come costo opportunità. Su Via Mirri si chiude oggi una dolorosa pagina dove aleggiano ancora seri dubbi sulla possibilità che tre anni fa, si sia consentita per negligenza l’occupazione a seguito della disattivazione del servizio di guardianeria armata solo pochi giorni prima. Senza dimenticare che Cotral Patrimonio S.p.A. ospita i suoi uffici presso lo stabile sito in via Bernardino Alimena n. 105, immobile in locazione dal 2008 e per il quale la Società stessa sopporta ingenti costi annui” Così in una nota Fabrizio Santori e Giancarlo Righini, consiglieri regionali del Lazio di Fratelli d’Italia, membri della Commissione mobilità.
La pianta secolare dopo essere parzialmente crollata era rimasta gravemente danneggiata
CANALE MONTERANO (RM) – Salvo il fico centenario, rimasto danneggiato per cause naturali la scorsa settimana, meglio conosciuto come fico “di Don Bastiano”, presso il Convento di San Bonaventura a Monterano. Una vera e propria “icona” monteranese celebre, anche, grazie al film ‘Il marchese del Grillo’.
La pianta, situata all’interno del convento di San Bonaventura a Monterano nei giorni scorsi è crollata. Il grosso fico durante la notte tra il 25 e il 26 giugno ha subito il distaccamento di parte del tronco e dei rami ad esso collegati.
L’amministrazione comunale di Canale Monterano insieme alla Riserva si sono attivati immediatamente facendo rimuovere le parti schiantate o spezzate e facendo operare una potatura specifica delle parti sopravvissute. Così, grazie alle cure operate secondo le indicazioni prescritte dal tecnico forestale della Riserva Naturale, Dott. Fabio Scarfò, la pianta è stata salvata e ora gode nuovamente di un aspetto sano e bello.
“Vogliamo ringraziare la competente Soprintendenza per il supporto fornito dall’Assistente di zona Sig. Luigi Vittorini – commenta il Direttore della Riserva Naturale Regionale Monterano, Fernando Cappelli – e l’Azienda Agricola Camilletti Cesare, affidataria del servizio, per l’attenzione e la cura nei dettagli dimostrata nell’attuazione dell’intervento.”
“Incrociamo le dita – aggiungono il Sindaco di Canale Monterano, Alessandro Bettarelli e il Consigliere delegato alla Riserva Giovanni D’Aiuto – ma sembra che il peggio sia passato. L’augurio è di vedere il fico di San Bonaventura presidiare con la sua maestosa vecchiaia la navata di San Bonaventura per almeno altri cent’anni”.
Traffico in tilt sulla Braccianese all’altezza di Anguillara Sabazia a causa di autobetoniera che si è rivaltata al km 12. Sul posto è intervenuta la squadra VVF di Bracciamo con l’ausilio dell’ autogru. Nessun altro mezzo è stato coinvolto, le cause dell’accaduto al momento restano imprecisate; è stato necessario l’intervento dei soccorritori VVf affinchè la persona venisse estratta viva ed ancora cosciente dalla cabine del mezzo industriale .La stessa è stata affidato al personale del 118 e trasportata al pronto soccorso.
ROMA – Due ragazzi 19enni romani, a bordo di una moto, non si sono fermati all’alt di una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Roma San Lorenzo in Lucina, questa notte, in piazza Venezia e si sono dati alla fuga, fino a raggiungere il Lungotevere Tor di Nona, dove hanno perso il controllo scivolando a terra, per fortuna senza farsi male.
Il conducente del veicolo è stato sottoposto a test con etilometro dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, poiché in evidente stato di ubriachezza, risultando positivo all’esame, con tasso superiore al limite di legge per cui la patente gli è stata ritirata. Entrambi dovranno rispondere anche dell’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.