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Rieti

COTRAL: I PENDOLARI REATINI MINACCIANO DENUNCIA CONTRO DIRIGENTI E AMMINISTRATORI

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Tempo di lettura 3 minuti Un silenzio assordante, quasi una totale indifferenza alle grida disperate dei pendolari e alle nostre richieste rimaste inascoltate.

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Redazione

Rieti – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Comitato Pendolari Reatini BASTA! NON SIAMO BESTIE! VIAGGIARE IN QUESTE CONDIZIONI E’ UMILIANTE ED INACCETTABILE!

Ecco la nota:

Non ci sono più parole per raccontare quello che ogni giorno patiscono i pendolari reatini. Siamo stanchi di utilizzare  frasi educate,  intrise di diplomazia e di rispetto per chi dovrebbe leggerle e agire di conseguenza.
Avremmo voglia di urlare tutti i peggiori epiteti verso le istituzioni coinvolte in questo colpevole e scandaloso silenzio, eccezion  fatta per Sua Eccellenza il Prefetto di Rieti, l’unica figura istituzionale che ha cercato a più riprese di dare una scossa all’ambiente reatino, ma con scarsi risultati.
Non serve certo istituire un presidio presso la stazione ferroviaria o un punto vendita Cotral (peraltro servizi dovuti in una cittadina di 45mila abitanti) per scrollarsi di dosso pesanti responsabilità che una giunta comunale come quella di Rieti ha in questa vicenda.

Sentiamo che la regione lazio è in procinto di avviare un programma d’integrazione ferro-gomma come da programma elettorale della giunta Zingaretti, piano che dovrebbe rappresentare la panacea per tutti i mali, ma in realtà passeremo dal viaggiare in un carro bestiame su gomma ad un vagone bestiame su ferro, perché anche i treni della fl1 sono al limite delle loro capacità già ora.

Un silenzio assordante, quasi una totale indifferenza alle grida disperate dei pendolari e alle nostre richieste rimaste inascoltate.

Da 3 giorni l’odissea straziante di persone, uomini e donne, anziani e bambini obbligati a spostarsi e a viaggiare sui mezzi Cotral, ha raggiunto livelli grotteschi.
Ma sono giorni critici che giungono alla fine di 3 anni nei quali si sono denunciate situazioni analoghe sistematicamente ma dove  nessuno, né il Comune di Rieti, né la Regione Lazio, né la Procura di  Rieti, ma soprattutto la politica che in questi ultimi tempi ci rappresenta come territorio a tutti i livelli sia all’interno della Regione Lazio sia all’interno del Governo Nazionale, ha mai detto o fatto qualcosa per avviare un’indagine ed appurare chi sia il colpevole di questa ignobile e scandalosa situazione, per invertire questa  tendenza al disastro nella gestione del servizio di trasporto extraurbano regionale.

Venerdì pomeriggio 94 persone, elemento trascritto nel verbale che la polizia stradale ha elevato all’azienda Cotral per non aver garantito le condizioni minime di sicurezza a bordo di un pullman in servizio sulla Roma-Rieti, ribadiamo 94 persone viaggiavano stipate come animali sopra un pullman che, carta di circolazione alla mano, può trasportare dalle 50 alle 60 persone sedute e dalle 16 alle20 persone in piedi secondo il modello di vettura.

Quindi si era ben oltre questi limiti!!!!!!

E così il giorno prima e il giorno prima ancora corse soppresse o non partite per guasti, gente che saliva ammassandosi all’interno dei pochi pullman rimasti che alla fine sono stati fermati dalle decisioni di autisti che viaggiando in queste bestiali condizioni, rischiano in prima persona la sospensione se non addirittura il ritiro della patente per non aver osservato le normative di sicurezza imposte per il servizio di trasporto di persone, mettendo a repentaglio la loro incolumità e quella soprattutto dei pendolari.

C’e’ bisogno che le istituzioni tutte intervengano prima che qualcuno si faccia male o si senta male a bordo dei pullman,  quando non rischi di rimanere intrappolato in una vettura che si incendia.

Non aspettiamo la notizia da prima pagina, perché in quell’occasione, nonostante quello che affermi l’AD della Cotral  circa l’intenzione di denunciare i pendolari per interruzione di servizio pubblico, saremo tutti noi invece a sporgere denuncia contro l’azienda Cotral, chi la dirige e l’amministra e chi la controlla. E tutti coloro che saranno rimasti in silenzio fino ad allora saranno complici di questi misfatti.

Chiediamo che si intervenga al piu presto senza indugi e senza tentennamenti. C’e’ in gioco il  lavoro, lo studio se non addirittura la vita di migliaia di persone.

Cronaca

Passo Corese, botte da orni all’interno di un bar: tre ragazzi denunciati per rissa

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Denunciati per rissa, dai Carabinieri della Stazione di Passo Corese, tre ragazzi di cittadinanza straniera che mentre si trovavano all’esterno di un noto e frequentato bar di Passo Corese, hanno improvvisamente iniziato a litigare, colpendosi violentemente a vicenda, creando sgomento e paura tra le altre persone presenti all’interno del locale.
 
Il proprietario dell’esercizio commerciale, vista la situazione di pericolo venutasi a creare, ha segnalato l’accaduto alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Poggio Mirteto, per il tramite del Numero Unico di Emergenza 112, chiedendo un immediato intervento di una pattuglia.
 
I militari prontamente accorsi hanno dapprima sedato, con non poche difficoltà, la violenta lite in corso e riportato la calma tra i presenti. Hanno poi proceduto ad identificare le tre persone coinvolte nella rissa, scaturita, stando ai primi accertamenti, per futili motivi.
 
I giovani sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica e dovranno ora rispondere del reato di rissa.
Privo di virus.www.avast.com

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Rieti

Rieti, controlli lavori terremoto del 2016: sospeso un cantiere ad Accumoli

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I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Rieti, unitamente a
quelli della Stazione di Accumoli, hanno effettuato mirati controlli all’interno
di alcuni cantieri presenti nei Comuni interessati dal sisma del 2016, volti a
verificare il rispetto delle leggi in materia di sicurezza sul lavoro e della
regolare instaurazione dei rapporti di impiego.
Nel corso delle attività, in un cantiere edile di Accumoli, sono state riscontrate
inadempienze da parte dei rispettivi datori di lavoro e del coordinatore della
sicurezza in relazione al mancato rispetto delle prescrizioni previste dalla
normativa vigente al fine di tutelare la sicurezza dei lavoratori.
È stata accertata l’omessa installazione di adeguate opere provvisionali al
fine di prevenire la caduta dall’alto dei lavoratori o di altri oggetti. Gli operai,
tra l’altro, sono stati trovati a lavorare nonostante le condizioni atmosferiche
particolarmente avverse.
Sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Rieti
tre persone ed è stata disposta l’immediata sospensione del cantiere
interessato, in ottemperanza a quanto previsto dal Testo Unico sulla salute e
la sicurezza nei luoghi di lavoro. La revoca di tale misura sarà ammissibile
solo ad avvenuta regolarizzazione delle mancanze riscontrate e previo
pagamento delle sanzioni amministrative comminate per le violazioni
accertate, aventi un importo complessivo pari a circa 10.000 Euro.
I controlli del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Rieti proseguiranno
in modo serrato sul tutto il territorio della provincia reatina.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase
delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno
valutate dall’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

Rieti, la centrale dello spaccio nei boschi di Castelfranco: arrestato spacciatore

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I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Rieti hanno arrestato un giovane cittadino marocchino per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli investigatori della Polizia di Stato hanno portato a conclusione una attività di indagine dalla quale era emerso che nell’area boschiva di Castelfranco, in prossimità del capoluogo reatino, veniva attuata una attività di spaccio di sostanze stupefacenti da parte di alcuni cittadini magrebini, dimoranti in quell’area all’interno di tende e giacigli di fortuna, che avrebbero rifornito numerosi tossicodipendenti reatini e dei comuni limitrofi.
 
Gli Agenti della Questura di Rieti, con il supporto di una unità cinofila di Ladispoli, appositamente richiesta, hanno quindi fatto ingresso nella fitta vegetazione accertando la presenza di un giovane magrebino armato di roncola e con un passamontagna calzato alla fronte.
 
Il giovane è stato immediatamente immobilizzato e sottoposto a perquisizione personale.
 
In suo possesso sono stati trovati 17 involucri in plastica contenenti complessivamente 20 grammi di cocaina, 14 involucri contenenti complessivamente 20 grammi di eroina, nonché la somma di 150,00 euro, suddivisa in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’attività illecita posta in essere dall’uomo.
 
La successiva complessa attività di perlustrazione dell’area circostante, particolarmente impervia, ha consentito agli Agenti della Polizia di Stato di rintracciare il giaciglio di fortuna, presumibilmente utilizzato dall’uomo e dai suoi ignoti complici come punto di riparo in attesa dei consumatori, all’interno del quale è stata rinvenuta un’ascia, un bilancino di precisione perfettamente funzionante ed altro materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi da spacciare.
 
Inoltre, nei pressi, in una tenda con all’interno effetti letterecci appartenenti a più persone, sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 2.500 euro in contanti ed un panetto di 100 grammi di hashish, sepolto nei pressi del piccolo giaciglio, rinvenuto dall’unità cinofila.
 
Lo straniero, privo di documenti di identità, è stato identificato a seguito di fotosegnalamento. Si tratta di un cittadino marocchino, irregolarmente soggiornante in Italia, dove era giunto nel novembre del 2021 sbarcando clandestinamente a Lampedusa.
 
L’uomo è stato arrestato e portato al carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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