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Frosinone

Cotral, i Sindacati avvertono: “No a giudizi sommari e a senso unico”

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Tempo di lettura 2 minutiAll’indomani della pubblicazione del video, diventato subito virale, arrivano le reazioni delle Organizzazioni Sindacali

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All’indomani della pubblicazione del video, diventato subito virale, sui fatti accaduti lunedì sera per le strade di Ferentino, in provincia di Frosinone, arrivano le reazioni delle Organizzazioni Sindacali. Che prendono le distanze da qualsiasi atto di violenza ma consigliano, allo stesso tempo, di evitare “giudizi sommari e a senso unico” nei confronti dell’autista Cotral, resosi, purtroppo, protagonista dell’incresciosa vicenda. Del resto le immagini, seppur emotivamente forti, non danno, effettivamente, una visione esaustiva di quanto accaduto. E risulta alquanto improbabile pensare che un autista di pubblico servizio, della Cotral o di qualunque altra società di Trasporto, marito e padre, possa essere diventato matto da un momento all’altro.

Da via Alimena, l’Azienda fa sapere di aver “già attivato l’iter disciplinare previsto in queste circostanze”. “Il comportamento dell’autista che ha malmenato un passeggero nel tentativo di farlo scendere dal bus è inaccettabile. Cotral respinge con forza ogni forma di violenza, anche perché da una prima ricostruzione e dei fatti e dalle immagini del video apparso in rete si evince chiaramente che l’autista non si trovasse in alcuna situazione di pericolo”.

Diversa invece l’interpretazione delle Segreterie Sindacali. “Condanniamo ogni forma di violenza” – dicono CGIL, CISL, UIL e UGL in una nota congiunta – come al solito si dà senza un minimo di ricerca delle motivazioni che hanno portato all’esasperazione di un gesto, ma come già accaduto con altri episodi si giudica solo guardando alcuni fotogrammi sui social. Da tempo le Organizzazioni denunciano lo stato precario della sicurezza dei lavoratori di font-line del trasporto pubblico locale”.

“Aggressioni sistematiche agli autisti. No a giudizi sommari”, rincara la dose il Segretario Regionale di SLM Fast-Confsal Renzo Coppini. “Riteniamo doveroso un approfondimento mirato, circostanziato. La reazione dell’autista, esasperata e scomposta, deve essere interpretata nella sua complessità, valutando opportunatamente tutti gli elementi che possano aver scaturito tale reazione. Non sappiamo, infatti, cosa sia effettivamente accaduto prima, certo è che la risposta dell’austista è da leggere come una difesa della propria incolumità e della sicurezza aziendale”.  “L’esasperazione degli operatori in front-line è ai massimi livelli – prosegue – si lavora costantemente con la tensione, la paura di subire, per una ragione o un’altra, un’aggressione. Che, purtroppo, sono all’ordine del giorno (accoltellamenti, bastonate, sparatorie, vessazioni di ogni genere) e nessuno difende il personale”. Ergo, “crediamo, fatte le dovute considerazioni del caso, che bisogna andare oltre le semplici immagini. Condanniamo comunque tutti gli atti di violenza, ma chiediamo che la giustizia non sia sommaria e a senso unico”.

Da qui l’invito del Segretario Regionale Fast-Confsal: “Questo è il momento opportuno che Aziende, Istituzioni e Organizzazioni Sindacali prendano in mano la situazione, assumendosi, ognuno per la sua parte di responsabilità, l’onere di risolvere una volta per tutte il problema della sicurezza dei lavoratori e dell’utenza del trasporto pubblico locale. Auspichiamo l’accertamento della verità nell’interesse di tutti affinché si possa raggiungere l’obbiettivo di lavorare con la dovuta serenità”.

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