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Redazione Lazio

COTRAL, VASO DI PANDORA DUE (3 PARTE): LA SICUREZZA SCIVOLA SULLA MANUTENZIONE

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Tempo di lettura 3 minuti Gli autisti Cotral sono dei veri e propri eroi che spesso e volentieri guidano in condizioni di scarsa sicurezza, alle prese con mezzi vetusti e revisioni latitanti.

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di Chiara Rai
Difficile dimenticare come soltanto il 25 agosto abbia potuto perdere la vita un uomo investito da un bus Cotral. Una tragedia che ha colpito Francesco Lo Russo di 82 anni che probabilmente ha avuto un malore ed è finito sotto il mezzo dell'azienda di trasporto del Lazio Cotral che svoltava da via del Mare.
Sembrerebbe che l'anziano si trovasse sull'aiuola spartitraffico quando sarebbe scivolato finendo sotto la ruota posteriore sinistra del bus.

Risulta che l'autista sia stato pronto di riflessi e abbia frenato immediatamente. In questo caso non sembrerebbe esserci quindi una diretta responsabilità di chi conduceva il mezzo, anzi, cogliamo l’occasione per ribadire che gli autisti Cotral sono dei veri e propri eroi che spesso e volentieri guidano in condizioni di scarsa sicurezza, alle prese con mezzi vetusti e revisioni latitanti.

Questo caso può servire però a fare una ricognizione sull’attuale sistema di manutenzione dei mezzi che, oltre a riportare l’ormai nota criticità dei continui affidamenti esterni diretti (mentre le officine interne sono poco praticate) già segnalati anche dai revisori contabili nella relazione sul bilancio depositata lo scorso giugno, rivela delle carenze sulle quali si chiede che venga fatta chiarezza.

Ci spieghiamo meglio: ogni bus Cotral ha un numero aziendale che ne definisce modello anno costruzione ed impianto di appartenenza, inoltre ha un libro vettura, obbligatorio per legge, su cui si riportano tutte le attività di manutenzione programmata tra cui quelle delle verifiche periodiche inerenti la sicurezza. Veriche obbligatorie. Sul libro vettura il capo tecnico annota quindi gli interventi specialmente quelli relativi alla sicurezza tra cui la verifica mensile dello stato del sistema frenante dei bus cioè l’usura/consumo dei componenti di attrito (pasticche), livello olio, eventuali perdite, integrità tubazioni idrauliche ed effettua esternamente la prova frenatura al banco prova freni, verifica la convergenza e la campanatura delle ruote anteriori ed il gioco dello sterzo, le emissioni, nonché riporta tutte le attività manutentive effettuate a fronte di segnalazioni fatte, sull'apposito modello Aut 45, dagli autisti.

Il libro vettura è un documento cartaceo, che con l’introduzione del sistema informatico Sap, effettuata all’epoca dall’ingegner Giuseppe Cherubini, e l’applicativo Sap pM e la gestione di tutte le attività manutentive (interne ed esterne se l’ordine del fornitore è caricato sul sistema informatico) permette la stampa del libro vettura.

Nel 2012, con l’avvento dell’A.D. Vincenzo Surace, non vennero più compilati i libri vettura in cartaceo, non vennero più caricati gli ordini (non venne aggiudicata la gara manutenzione meccanica) e quindi la rintracciabilità. Tra l'altro Surace bocciò la riparazione dell'unico frenometro presente presso l’impianto di Frosinone e cosa ancora più grave non furono dotate le officine Cotral dei banchi prova freni, anzi le prove periodiche di prova freni furono limitate presso officine esterne solo ad una prova annuale da effettuarsi i giorni precedenti alla revisione bus presso la motorizzazione.

Così veniva a crearsi un circolo vizioso: la manutenzione veniva effettuata spesso e volentieri solo al guasto del mezzo Cotral e i bus finivano fuori servizio per lungo tempo, creando disservizi e diminuendo il numero delle corse. Durante la gestione Surace molti bus si sono incendiati per mancanza di manutenzione programmata.

Anche in quest’ultimi mesi la cronaca ci racconta di bus che prendono fuoco. Sarebbe interessante conoscere quante e quali manutenzioni sono state fatte di recente ai bus Cotral aziendali e se sono disponibili i libri vettura.
Sarebbe interessante che il presidente Amalia Colaceci rendesse noto lo stampato Sap (sistema informatico) delle manutenzioni preventive effettuate. Quando è stata fatta l’ultima prova sul freno Metro ai bus in funzione che ogni giorno effettuano le corse con decine di passeggeri a bordo? Quando sono stati cambiati gli pneumatici? Quando è stato fatto l’ultimo controllo quindicinale dell’ usura dei pneumatici? Oppure sono montati come su molti bus Cotral ancora gli pneumatici invernali? Quest’ultimi, con il caldo non permettono la frenata corta.

Il nuovo AD Arrigo Emilio Giana e il nuovo presidente Amalia Colaceci hanno cambiato rotta rispetto alla politica per le manutenzioni sotto l’era Surace?
Ci sono grosse responsabilità aziendali dietro all’incendio dei bus Cotral e agli incidenti che la cronaca puntualmente ci racconta. I freni sono un punto dolente e le manutenzioni dovrebbero essere una priorità piuttosto che una criticità.
 

La grande incidentalità dei bus Cotral è prima di tutto addebitabile allo stato dei bus. Un bus ben mantenuto, con sistema frenante efficiente, pneumatici (anteriori e posteriori), convergenza e campanatura regolare permette una frenata breve ed efficace e quindi consente di salvare la vita sia dei pedoni che dell’autista e viaggiatori in caso di emergenza. Contrariamente un bus su cui non sono fatte le verifiche periodiche di cui sopra con le frequenze indicate dalla casa costruttrice è solo uno “strumento di morte” perché non risponde ai comandi e non da le prestazioni dovute.

L’Ad Giana e il presidente Colaceci metteranno a disposizione i documenti, il libro vettura, gli stampati Sap, l’aut 45 degli ultimi mesi per permettere che siano perseguiti i responsabili degli incidenti che continuano a fare notizia?

Questo significa essere trasparenti, speriamo che non siano troppo impegnati a dover dare risposte sull’assunzione dell’ufficio stampa: la figlia del sindaco di Formia, per maggiore precisione d’informazione.

Castelli Romani

Montecompatri, neonato morto dopo circoncisione: in manette due donne accusate di omicidio preterintenzionale

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Indagata anche la mamma del piccolo
 
MONTECOMPATRI (RM) – Sono state fermate dai Carabinieri della sezione Operativa della Compagnia di Frascati e della Stazione di Colonna, su decreto di fermo del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Velletri, per i reati di omicidio preterintenzionale aggravato ed esercizio abusivo di una professione, due donne nigeriane gravemente indiziate di avere operato l’intervento di circoncisione sul bambino nigeriano morto la mattina del 24 marzo scorso.
 
Anche la madre del bambino è indagata in stato di libertà, gravemente indiziata per concorso in omicidio preterintenzionale. L’autopsia accerterà le cause della morte del bimbo. L’ininterrotta attività di indagine svolta dai Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Velletri, dal momento in cui il bambino era deceduto, ha consentito di raccogliere gravi elementi indiziari in ordine al fatto che la madre del neonato avesse richiesto per il tramite di una delle due donne l’intervento della seconda al fine di praticare la circoncisione al figlio presso la propria abitazione di Montecompatri; che la seconda donna avesse effettuato l’intervento con l’aiuto della prima. La mattina del 24 marzo scorso la mamma disperata, dopo il malore del bambino, ha chiamato il 112 e ha chiesto aiuto a una pattuglia di Carabinieri della Stazione di Colonna che stava eseguendo un posto di controllo in via Casilina, all’altezza del capolinea della metro C; inutile la corsa in ospedale dell’ambulanza scortata dai Carabinieri. Sono stati sequestrati i cellulari di tutti i coinvolti nella vicenda e, presso l’abitazione della seconda donna, la somma di euro 4.240, ritenuta provento dell’esercizio abusivo della professione, numerose siringhe e medicinali vari. Entrambe le donne fermate sono state tradotte presso la casa circondariale di Roma Rebibbia-Femminile in attesa della convalida.
 

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Cronaca

Roma, borseggi e furti nel centro storico: 19 persone arrestate nel fine settimana

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In manette anche due giovani sorpresi a derubare una mamma distratta mentre accudiva il suo bambino
 
 
ROMA – Nell’ambito dei servizi mirati alla prevenzione e al contrasto dei furti nei luoghi di maggiore interesse e affluenza del centro storico, i Carabinieri della Compagnia Roma Centro, nel corso del fine settimana, hanno arrestato 19 persone gravemente indiziate del reato di furto.
 
Nel particolare, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno bloccato due 22enni romeni, senza fissa dimora, che, in piazza dell’Esquilino, approfittando della distrazione di una mamma che stava accudendo il suo bambino, le hanno sfilato la borsa lasciata appesa alle maniglie del passeggino. I due sono stati arrestati e la refurtiva recuperata.
 
I Carabinieri hanno poi arrestato 8 cittadini stranieri – tre di etnia rom e due sudamericani – sorpresi a derubare i passeggeri a bordo della metropolitana linea “A”, in particolare tra le fermate “Barberini” e “Colosseo”, e altri 4 – un cittadino italiano e tre sudamericani – sorpresi a derubare turisti intenti a cenare ai tavoli esterni dei locali del centro storico, sfilando portafogli e telefoni cellulari da borse e zaini appoggiati sulle sedie.
 
Infine, altre 5 persone, tutte senza fissa dimora e con precedenti, sono state arrestate dai Carabinieri del Nucleo Scalo Termini dopo essere stati sorpresi a rubare all’interno dei negozi della Galleria Forum Termini.
 
Le vittime dei furti hanno tutte presentato regolare denuncia e nel corso delle udienze tenutesi presso le aule di piazzale Clodio, gli arresti sono stati convalidati.
 

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Cronaca

Amatrice, la Fanfara a Cavallo della Polizia di Stato ospite d’onore al Palio dei Somari Sindaci

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AMATRICE (RI) – La Fanfara a Cavallo della Polizia di Stato è stata l’ospite d’onore alla nota manifestazione culturale del “Palio dei Somari Sindaci” che si è svolta, nel week end appena trascorso, ad Amatrice, davanti ad una folta presenza di spettatori.
 
A margine del “Palio dei Somari” vero e proprio, tenutosi nel “somarodromo”, nei pressi del “Ponte della Rinascita”, ad Amatrice, nella mattinata del 26 marzo 2023, si è tenuta, presso il monumento i Caduti del terremoto del 24 agosto 2016, all’interno del Parco Don Minozzi, una breve cerimonia di raccoglimento alla quale era presente un Picchetto d’Onore della Fanfara a Cavallo della Polizia di Stato.
 
Nel pomeriggio della stessa giornata, poi, a conclusione della manifestazione, la Fanfara a Cavallo della Polizia di Stato si è esibita, eseguendo brani del proprio vasto repertorio musicale che spazia dalla musica contemporanea alla musica classica, davanti a numerosi entusiasti spettatori.
 
 

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