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Primo piano

Covid, boom di nuovi casi. Mai così tanti da inizio pandemia

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Le vittime, secondo i dati del ministero della Salute, sono 202 mentre ieri erano state 142. Sono 1.034.677 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 343.968. Il tasso di positività è al 7,57%%, in calo rispetto all’8,9% di ieri. Sono 1.145 i pazienti in terapia intensiva in Italia, 19 in più in 24 ore nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 119. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 10.089, ovvero 366 in più.Boom di contagi in molte regioni in tutto il Paese.

VENETO – Nuovo boom e record da inizio pandemia, in Veneto, sui casi di positività al Covid con ben 7.403 casi registrati nelle ultime 24 ore, un dato record dall’inizio della pandemia. Secondo il report della Regone Veneto salgono ad un totale 617.653 gli infetti dall’inizio dell’epidemia. Le vittime salgono a 12.3336 (+29). L’impennata è probabilmente legata ad un minor tasso di registrazione dovuto al rallentamento festivo. Negli ultimi giorni, infatti, i nuovi casi si attestavano ad oltre 2mila unità.

LOMBARDIA – Con 224.557 tamponi effettuati è di 28.795 il numero di nuovi casi di Covid registrati in Lombardia, con un tasso di positività in salita al 12,8% (ieri 11,4%). In aumento i ricoverati in terapia intensiva (+6, 193) e nei reparti (+159, 1.698). Sono 28 i decessi, che portano il totale a 34.980 morti da inizio pandemia. Per quanto riguarda le province, sono 12.235 i positivi segnalati a Milano (di cui 4.671 a Milano città), 2.024 a Bergamo, 2.238 a Brescia, 1.452 a Como, 771 a Cremona, 746 a Lecco, 811 a Lodi, 693 a Mantova, 3.084 a Monza e Brianza, 1.645 a Pavia, 159 a Sondrio e 2.062 a Varese.

VALLE D’AOSTA – In Valle d’Aosta sono stati rilevati 253 nuovi casi positivi al Covid-19 nelle ultime 24 ore, il numero più alto in una sola giornata dall’inizio della pandemia. Le guarigioni sono state 109. I contagiati attuali sono 1.379, di cui 31 ricoverati all’ospedale Parini (due in terapia intensiva). E’ quanto riportato nel bollettino diffuso dalla Regione sulla base dei dati dell’Usl. Il numero delle vittime dall’inizio della pandemia nella regione alpina è 487.

CAMPANIA – Record di test e di nuovi contagi in Campania: il numero di tamponi e quello dei casi non sono mai stati così elevati dall’inizio della pandemia. Secondo il bollettino dell’Unità di crisi della Regione Campania, sono 7.181, nelle ultime 24 ore, i casi positivi su ben 104.533 test esaminati. Cala il tasso di incidenza, ieri al 7,58%, oggi al 6,86%. Tanti i decessi, 18, di cui quattro deceduti in precedenza ma registrati ieri. Negli ospedali resta stabile la situazione nelle terapie intensive con 35 ricoveri (-1 rispetto a ieri); salgono, invece, a 534 i posti letto occupati in degenza (+18).

PIEMONTE – E’ record di contagi in Piemonte. Nelle ultime 24 ore l’Unità di crisi regionale ne ha registrati 7.933, il numero più elevato da inizio pandemia, con un tasso dell’11,1% su 71.513 tamponi eseguiti. Gli asintomatici sono 5.522 (69,6%). Tredici i nuovi decessi, come ieri, di cui uno di oggi, mentre i guariti sono 2.175. Ancora in aumento in ricoveri: sono 92 i pazienti in terapia intensiva (+3), 1.118 nei reparti ordinari (+60). Le persone in isolamento domiciliare sono 46.686, gli attualmente positivi 47.896. Dall’inizio della pandemia, dunque, il Piemonte ha registrato 466.110 positivi, 12.023 decessi e 406.191 guariti.

BASILICATA – In Basilicata è stato registrato il record di positivi al covid-19: 464 dei 2.494 tamponi molecolari esaminati ieri in Basilicata. Lo ha reso noto la task force lucana, segnalando anche due decessi e 29 guarigioni di persone residenti in regione. Dei 464 positivi, 429 sono residenti in Basilicata e in particolare la situazione più preoccupante è a Matera con 103 casi. Sono 49, invece, quelli di Potenza, 43 a Lavello (Potenza) e 32 a Melfi (Potenza). Le persone ricoverate con il covid-19 negli ospedali lucani sono 51, delle quali solo una in terapia intensiva.Intanto Lazio, Lombardia e Piemonte incrementano dell’1% la soglia di occupazione dei reparti passando rispettivamente al 16%, al 15% e al 18%. Le tre regione avevano già superato le soglie di allerta per l’occupazione delle terapie intensive che restano al 14% per il Lazio, al 12% per la Lombardia e al 14% per il Piemonte. Questo il quadro fornito dai dati Agenas, nell’ultima rilevazione del 27/12.A livello nazionale confermato il 12% per le intensive e il 15% per i reparti. 

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Castelli Romani

Velletri, con Servadio un nuovo rilancio del centro del storico e delle zone decentrate

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«Al centro del nostro programma elettorale c’è una Città che deve diventare appetibile, vivace, un luogo da mettere in cima alle località da visitare. Oggi il centro di Velletri è una parata di negozi con le saracinesche abbassate, un borgo spento che non richiama quel turismo di qualità che invece merita. Il tessuto economico produttivo di Velletri va ricostruito attraverso il rilancio dell’artigianato e dei mestieri, dei laboratori che possono rimanere aperti per le vie del centro dove chi compra prima ha la possibilità di guardare come viene realizzato il prodotto. Parlo di orafi, pelletterie, ceramisti, norcinerie, insomma botteghe d’arte, di sapori e prodotti che è impossibile trovare nei grandi ipermercati, nei centri commerciali di cui siamo ricchi fuori dal centro storico. La Città, così, potrà godere sia delle aree più commerciali ma anche e di un centro storico con le botteghe artigianali che potranno essere affittate a prezzi calmierati. Soltanto intraprendendo un percorso di qualità è possibile restituire a Velletri l’importanza che merita. È necessario quindi riprogrammare quelle che sono le destinazioni d’utilizzo dei locali nel centro e tornare a prediligere l’artigianato che rappresenta per quest’area una rivalutazione delle tradizioni che caratterizzano la nostra amata e meravigliosa Città. Insieme dobbiamo fin da subito metterci al lavoro per rilanciare la nostra Velletri grazie al borgo ricco di storia, pronto a diventare un salotto all’aperto e ad accogliere un turismo lento e di qualità. E se il borgo deve diventare un prezioso scrigno di bellezze da visitare, abbiamo anche molte idee per le altre zone fuori dal centro. Ognuna avrà la propria vocazione ma ne parleremo strada facendo, insieme, per dare un nuovo volto alla nostra amata Velletri». Così in una nota il candidato Sindaco di Velletri Fausto Servadio

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Ambiente

Altra crisi globale: l’Onu lancia l’allarme acqua

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L’acqua, “linfa vitale” dell’umanità, è sempre più a rischio nel mondo a causa dell’eccesivo sviluppo e del consumo “vampirico”.

A lanciare l’allarme è l’Onu in un rapporto in cui mette l’evidenza come la carenza di acqua sta peggiorando con l’imminente rischio di una crisi globale.

Il mondo sta “ciecamente camminando su una strada pericolosa con l’insostenibile uso di acqua, l’inquinamento e il surriscaldamento climatico che stanno drenando la linfa vitale dell’umanità”, afferma il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres.

Il rapporto dell’Onu arriva in occasione della conferenza sull’acqua che si aprirà nelle prossime ore alle Nazioni Unite. Secondo il rapporto circa due miliardi di persone non hanno l’accesso ad acqua potabile sicura mentre 3,6 miliardi non lo hanno a servizi sanitari affidabili. “La scarsità di acqua sta diventando endemica”, si legge nel rapporto nel quale si osserva come l’uso di acqua sia aumentato a livello globale di circa l’1% ogni anno negli ultimi 40 anni e dovrebbe mantenere tassi di crescita simili fino al 2050.

Il rapporto dell’Onu arriva in occasione della conferenza sull’acqua che si aprirà nelle prossime ore alle Nazioni Unite. Secondo il rapporto circa due miliardi di persone non hanno l’accesso ad acqua potabile sicura mentre 3,6 miliardi non lo hanno a servizi sanitari affidabili. “La scarsità di acqua sta diventando endemica”, si legge nel rapporto nel quale si osserva come l’uso di acqua sia aumentato a livello globale di circa l’1% ogni anno negli ultimi 40 anni e dovrebbe mantenere tassi di crescita simili fino al 2050.

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Primo piano

Mattarella a Casal di Principe parla ai giovani: “Siete la generazione della speranza”

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“La mafia è violenza ma, anzitutto, viltà. I mafiosi non hanno nessun senso dell’onore né coraggio.

Si presentano forti con i deboli. Uccidono persone disarmate, organizzano attentati indiscriminati, non si fermano davanti a donne e a bambini. Si nascondono nell’oscurità”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando da Casal di Principe.

“La Repubblica vi è vicina. Tutte le amministrazioni pubbliche devono far sentire con efficacia la loro presenza accanto ai cittadini. Insieme a tutte le espressioni della società civile. La politica sia autorevole nel dare risposte alle emergenze e ai problemi socio-economici dei territori. L’amministrazione sia efficiente, rapida nelle soluzioni e trasparente, ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando da Casal di Principe.

“Care ragazze e cari ragazzi, Maria e Fabrizio hanno parlato dei preconcetti, dei pregiudizi che registrano sovente. Voi – ha proseguito Mattarella – dovete essere fieri di essere nati in questa terra, che ha saputo compiere questa vera, grande, rinascita. Dovete avvertire l’orgoglio di essere concittadini di Don Diana. Dovete rifiutare, fin dai banchi di scuola, la sopraffazione, la violenza, la prepotenza, il bullismo, che sono un brodo di coltura della mentalità mafiosa. Ricordate sempre che siete la generazione della speranza, quella a cui don Diana ha passato idealmente il testimone della legalità”.

Sergio Mattarella all’istituto Guido Carli di Casal di Principe (Caserta), accolto dai ragazzi della scuola e di due istituti comprensivi della città con le bandierine tricolori; all’interno è stato intonato l’inno nazionale. Mattarella ha già visitato il cimitero di Casal di Principe dove ha incontrato alla cappella della famiglia Diana, gli stretti congiunti del sacerdote ucciso dalla camorra, in particolare i fratelli Emilio e Marisa e consorti e figli; c’era pure Augusto Di Meo, testimone oculare del delitto don Diana.

“La Repubblica Italiana considera prioritaria la lotta a tutte le mafie. Con leggi e strumenti avanzati, grazie all’impegno di inquirenti e forze dell’ordine – ai quali dobbiamo sempre esprimere la nostra vicinanza e la nostra riconoscenza – sono state disarticolate organizzazioni potenti e minacciose, capi arroganti sono stati assicurati alla giustizia, intere aree sono state liberate dalla oppressione mafiosa”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando da Casal di Principe.

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