Covid, obbligo vaccinale: discussione in Cdm

Gli over 50 potranno andare a lavorare solo con il Super Green pass, che si ottiene con vaccino o la guarigione dal Covid, mentre per chi ha più di 50 anni e non lavora scatterà l’obbligo di vaccino. E’ quanto emerge, secondo quanto confermano anche fonti di Palazzo Chigi, dalla cabina di regia sul Covid che si è appena conclusa.

La proposta, ora in discussione con le regioni, dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri alle 17.30.

L’obbligo di Super Green pass dovrebbe inoltre essere esteso per l’accesso ad altre attività oltre a quelle già oggi previste: servizi alla persona, servizi pubblici, attività economiche, salvo alcune eccezioni che verranno indicate espressamente. Tra le attività economiche per le quali dovrebbe servire il Green pass rafforzato si citano a titolo di esempio i centri commerciali. La proposta avanzata dal premier Mario Draghi in cabina di regia sul Covid riflette le classi di età più ricorrenti nelle ospedalizzazioni: non è un compromesso politico. Lo sottolineano fonti di governo al termine della cabina di regia sul Covid. La proposta, oltre a riguardare gli over 50, estende l’obbligo di Super Green pass per alcune categorie di attività

Diverse le posizioni dei partiti di maggioranza sulle quali trovare una sintesi: Pd, Iv e Fi sono a favore dell’obbligo di vaccini, così come il ministro della Salute Roberto Speranza, mentre la Lega apre all’obbligo, ma solo per gli over 60. “La Lega è contraria all’obbligo vaccinale indiscriminato e propone di utilizzare criteri scientifici e non ideologici: la maggioranza assoluta dei ricoveri in terapia intensiva riguarda persone al di sopra dei 65 anni”. Così riferiscono fonti della Lega.

Il ministro del Turismo Massimo Garavaglia porta la posizione della Lega sulle misure anti-Covid in favore della vaccinazione obbligatoria per gli over 60, “proprio per tutelare le fasce più fragili della popolazione”. In sede di riunione di governo, Garavaglia – viene riferito – ha ribadito la necessità di non dimenticare l’impatto economico della pandemia su un settore importante per l’economia nazionale come il turismo. Pertanto, ribadirà la necessità di interventi a sostegno del settore, a partire dalla cassa integrazione per i lavoratori del settore.

Sono queste le posizioni dei partiti della maggioranza a ridosso della cabina di regia. Molti dubbi sembrano invece solcare il M5s, che ha al suo interno diverse posizioni: “Appare paradossale ragionare di obbligo vaccinale quando anche coloro che si rendono disponibili per la terza dose incontrano difficoltà a farla in tempi brevi”, ha detto ieri Giuseppe Conte. La cabina di regia dovrebbe avere al vaglio anche l’ipotesi, rilanciata ieri da Forza Italia, di obbligo di Super Green pass per tutti i lavoratori, ma questa proposta non sembra convincere del tutto neanche chi, come il Pd, è a favore dell’obbligo di vaccini per tutti. Sul tavolo della riunione di questo pomeriggio la Lega porterà una posizione concordata con i governatori, a favore dell’obbligo per chi ha più di 60 anni. Iv auspica che l’obbligo sia esteso a tutti, lavorando in maniera equilibrata su sanzioni e tempistiche.

“Il governo centrale ha il diritto di sospendere le garanzie costituzionali se c’è l’esigenza di garantire la salute delle persone. Io spero che oggi avvenga il miracolo, quello che il governo Draghi decida finalmente l’obbligo vaccinale, lo dico da diverso tempo. Da un governo tecnico, di emergenza, straordinario non è arrivata alcuna decisione ne straordinaria, ne eccezionale e noi continuiamo a rincorrere un provvedimento che potrebbe risistemare la condizione degli asintomatici”. Così il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci a Sky Tg24.