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Cronaca

Cremona: muore di parto, l'ospedale risarcisce la famiglia con 750mila euro

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Tempo di lettura 2 minuti L'avvocato Michela Soldi assisterà il marito durante il processo che riprenderà il 30 novembre prossimo

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di Paolino Canzoneri

CREMONA – L'ospedale Maggiore di Cremona dovrà risarcire l'ingente cifra di 750mila euro al marito Rusi Slavov, liutaio bulgaro di 37 anni residente a Cremona e ai due figli di Daniela di 41 anni deceduta post parto a causa di uno shock settico. Il processo che ne è seguito alla disgrazia ha accusato di omicidio colposo i tre medici di Ginecologia Alberto Rigolli assistito dall'avvocato Paolo Vinci del foro di Milano, Aldo Riccardi difeso dall'avvocato milanese Diego Munafò e Tazio Sacconi da Piacenza assistito dall'avvocato Isabella Cantalupo. L'esoso risarcimento della Compagnia assicurativa dell'ospedale per la parte civile consentirà l'uscita dal procedimento giudiziario per questa brutta disgrazia avvenuta il 6 gennaio del 2014 quando i tre medici inquisiti avrebbero causato la morte di Daniela a causa di una sepsi batterica grave sfociata in un irreversibile shock settico. Il 3 e 4 gennaio del 2013 i tre medici avevano assisitito al parto di un maschietto Christian putroppo nato morto e nei giorni successivi i medici hanno ignorato i sintomi evidenti della paziente non ritenendo opportuno richiedere una urgente consulenza infettivologica e lasciando Daniela in una condizione di "oggettivo difetto di assistenza, consistito in assenza di coordinazione della condotta medica, esitata nel mancato riconoscimento e valutazione dei chiari segni clinici che avrebbero consentito l’anticipazione diagnostica, già almeno 48 ore prima del decesso, della condizione di sepsi in atto" e infatti secondo l'accusa un trattamento conforme avrebbe dato modo di controllare la malattia e salvato la paziente.

 

L'avvocato Michela Soldi assisterà il marito durante il processo che riprenderà il 30 novembre prossimo e il giudice Francesco Sora incaricherà un perito medico-legale per appurare responsabilità da parte dei ginecologi. Disgrazie come questa non devono però allarmarci perchè nonostante tutto non esiste in Italia una emergenza particolare o una criticità straordinaria. Da una analisi della Dottoressa Serena Donati, responsabile del Sistema di sorveglianza sulle nascite instituito due anni fa all'interno dell'Istituto Superiore della Sanità, la frequenza dei decessi post parto è irregolare ma vige chiaramente una maggior attenzione e scrupolo dei ginecologi e degli assistenti al parto che non devono minimente sottovalutare apparenti futili dettagli. Dati statistici confermano che al mondo circa 300mila donne muoiono di parto al giorno e ovviamente è un dato piuttosto terribile ma considerando la popolazione mondiale e considerando che dal 1990 ad oggi questo numero è dimezzato, si può essere ottimisti sulla preparazione medica e sulle apparecchiature in grado di ridurre al minimo incidenti. In Italia il tasso di mortalità si aggira intorno ai 10 ogni 100mila nascite e considerando che nascono 500mila bambini all'anno si può stimare che ogni anno muoiono circa 50 donne cioè una a settimana ma nonosante siano rarissime, il rischio raddoppia se la madre ha una età superiore ai 35 anni. Le cause primarie dei decessi sono sempre le emorragie post-partum che causano il 50% dei decessi seguite da tromboembolie e disordini ipertensivi e putroppo al momento non è possibile azzerare le morti ma è possibile lavorare sodo per ridurre a zero i casi evitabilità.

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Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma, tempi duri per i borseggiatori: dal 1 marzo in manette 71 persone

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ROMA – Nelle ultime 48 ore, i servizi antiborseggio messi in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, intensificati nelle aree del centro storico maggiormente frequentate dai turisti e a bordo dei mezzi pubblici nonché presso le stazioni della metropolitana della Capitale in virtù delle festività della Santa Pasqua, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, sono state arrestate 14 persone, tutte gravemente indiziate del reato di furto aggravato.
Dal 1 marzo, i Carabinieri dipendenti dal Gruppo di Roma, in totale, hanno arrestato 71 persone per borseggi nel centro di Roma e a bordo dei mezzi pubblici.
I Carabinieri della Stazione di Roma Via Vittorio Veneto hanno arrestato 4 cittadini cileni di età compresa tra i 31 e i 21 anni, sorpresi subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli e il cellulare ad un turista italiano, intento a salire sul convoglio metropolitano fermata “Spagna”. Refurtiva prontamente recuperata e restituita alla vittima.
In piazza dei Cinquecento, i Carabinieri della Stazione di Roma Macao hanno arrestato due minorenni di origini bosniache di 13 e 17 anni, sorpresi insieme ad un complice che è riuscito a scappare, subito dopo aver sottratto il portafogli ad un turista che era intento a salire le scale di accesso alla metropolitana.
Stessa sorte per due cittadine romene di 20 anni entrambe, senza fissa dimora, arrestate dai Carabinieri di Roma Piazza Farnese, poiché sorprese in via dei Fori Imperiali, subito dopo aver asportato con destrezza il portafoglio ad un turista, che non si era accorto di nulla.
Presso la fermata metropolitana linea A fermata “Manzoni”, i Carabinieri della Stazione di Roma Viale Eritrea hanno arrestato due cittadini georgiani di 48 e 42 anni, già noti alle forze dell’ordine, sorpresi e bloccati subito dopo aver asportato lo smartphone ad un turista francese. Telefono immediatamente recuperato e restituito alla vittima.
I Carabinieri della Stazione di Roma Viale Libia hanno arrestato due cittadine bosniache di 24 e 51 anni, sorprese presso la fermata metropolitana “Cornelia”, subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli di una turista austriaca.
A bordo del convoglio metropolitano, altezza fermata “Barberini”, i Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna hanno bloccato e arrestato un cittadino colombiano di 28 anni, sorpreso subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli ad un passeggero tedesco che non si era accorto di nulla.
Sempre alla fermata “Barberini”, questa volta i Carabinieri della Stazione di Roma Salaria hanno arrestato in flagranza un cittadino romeno di 52 anni, sorpreso mentre tentava di impossessarsi con destrezza di un portafogli di un turista americano. Dagli ulteriori accertamenti, il 52enne è risultato anche destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Roma, per la stessa tipologia di reato.
Tutte le vittime di furto hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.

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