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Roma

CRIMINI CONTRO L'AMBIENTE: PERSEGUIRE PENALMENTE RESPONSABILI DI DANNI AMBIENTALI

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Tempo di lettura 2 minuti Indispensabile raccogliere un milione di firme entro il 21 gennaio 2014, dopodiché la Commissione Europea sarà legalmente obbligata a considerare la nostra proposta di legge.

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L'iniziativa sarà illustrata a Civitavecchia giovedì 25 luglio, alle ore 18 presso la sede di “Civitavecchia c’è”, al Ghetto, in via Cadorna

 

Redazione

Civitavecchia (RM) – Lucia Jane Beltrame, attivista e rappresentante italiana di End Ecocide in Europe-Fermiamo l’ecocidio in Europa, illustrerà l’iniziativa dei cittadini europei che ha come obiettivo di porre fine all’Ecocidio, un crimine contro l’ambiente per il quale i responsabili potranno essere perseguiti penalmente e non solo amministrativamente. 

E’ infatti un dato sconfortante che gli imputati risultati colpevoli di reati ambientali, anche rilevanti (sia in Europa che nel mondo), abbiano spesso patteggiato in sede di giudizio qualche forma di indennizzo economico alle vittime, lasciando sul campo danni non più sanabili e quindi la perdita definitiva di preziosi ecosistemi. 

In particolare viene richiesta l’adozione di una Direttiva europea, recepita successivamente dalle legislazioni di ogni singola Nazione aderente all’Unione, che contempli l’ecocidio come crimine nei casi seguenti:

– Sul territorio europeo (per il mare, sono incluse le acque territoriali);

 – Se commesso da cittadini o aziende europee, anche al di fuori dell’UE;

 – Favoreggiamento dell'ecocidio da parte di cittadini o aziende europee, inclusi investimenti in attività al di fuori dall’UE;

 – L’importazione in Europa di prodotti, ovunque fabbricati, che causano l'ecocidio.

Perché questo obiettivo sia raggiunto, è indispensabile raccogliere un milione di firme entro il 21 gennaio 2014, dopodiché la Commissione Europea sarà legalmente obbligata a considerare la nostra proposta di legge.

A parere di End Ecocide in Europe, è necessario, prima di adottare qualsiasi direttiva, programmare un periodo di transizione che permetta alle aziende responsabili di ecocidio di fermare le loro pratiche criminali e, ai governi corresponsabili di queste attività, di interrompere i loro investimenti e sussidi per  devolverli in progetti per energie rinnovabili e simili.

Per saperne di più, le associazioni e i comitati aderenti al Coordinamento, invitano i cittadini interessati a partecipare a questo incontro aperto. 

Inoltre, quanti vorranno sostenere l’iniziativa, dal sito internet www.endecocide.eu potranno votare per rendere un crimine l’ecocidio e per proteggere il nostro futuro.

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Cronaca

Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Cronaca

Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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