Alla ASL Roma 1, 48 lavoratori amministrativi sono stati licenziati con decorrenza dal 17 gennaio 2025.
Il sindacato Cobas, attraverso un comunicato diffuso ieri, denuncia questa decisione come l’ennesimo attacco ai lavoratori precari della sanità pubblica laziale.
Per anni, prosegue il comunicato, la Regione Lazio ha supplito alla carenza di organico con precari “illecitamente reclutati tramite appalti di servizi e/o di lavoro somministrato”. Dopo decenni di sfruttamento, la Giunta di Francesco Rocca ha scelto il licenziamento anziché la stabilizzazione. “Un colpo al servizio sanitario pubblico per favorire la sanità privata”, accusa il sindacato.
il comunicato stampa del sindacato Cobas
Una crisi che coinvolge migliaia di lavoratori
I 48 licenziati rappresentano solo “la punta dell’iceberg” del lavoro precario nella sanità: oltre 2.000 lavoratori in appalto nei CUP, RECUP, centrali operative e uffici amministrativi rischiano lo stesso destino. A loro si aggiungono migliaia di addetti ai servizi di pulizia e assistenza sanitaria.
Il problema del precariato, aggiunge il sindacato Cobas, non riguarda solo la sanità: è diffuso in tutta la Pubblica Amministrazione, colpendo università, scuole, beni culturali, tribunali, ministeri e aziende pubbliche. “Lo Stato è il maggiore produttore di ‘lavoro povero’, in violazione della Costituzione”, denuncia il Cobas.
Mobilitazione: presidio permanente davanti alla Regione
I lavoratori precari non restano in silenzio e da mercoledì 12 febbraio 2025, dalle ore 10, inizieranno un presidio permanente davanti alla Regione Lazio, in piazza Oderico da Pordenone. L’obiettivo è il reintegro dei 48 licenziati e la stabilizzazione di tutti i lavoratori in appalto.
L’appello è rivolto ai lavoratori della sanità, università, giustizia, beni culturali e trasporti, oltre a tutte le realtà sociali e politiche impegnate contro la precarietà. “Basta con l’inciviltà del lavoro: ogni lavoratore ha diritto a un impiego stabile e a un salario dignitoso”, affermano i Cobas.
La battaglia per la giustizia sociale è appena iniziata.