Il Leader Maximo, l’eroe della rivoluzione cubana, Fidel Castro, è morto ieri all’età di 90 anni a L’Avana, capitale dell’isola caraibica.
Malato da tempo, tanto è vero che negli anni si erano ripetute voci riguardo una possibile scomparsa dell’ex presidente, Castro ha segnato indelebilmente la storia dello scorso secolo. La sua figura ha caratterizzato la politica internazionale non solo dello stato cubano, ma di tutto il mondo, per l’influenza che ha avuto nei rapporti USA-URSS negli anni della guerra fredda.
Fidel Castro, insieme al fratello Raoul, attuale presidente cubano, a Ernesto «Che» Guevara, e altri rivoluzionari, dopo alcuni tentativi falliti negli anni cinquanta, riuscirono a sovvertire il regime del dittatore Fulgencio Batista, instaurando dell’isola un regime monopartitico di stampo socialista, che ha mantenuto rapporti molto stretti con l’URSS, fino alla caduta del muro.
Controversa è l’opinione che gli analisti e gli storici internazionali hanno maturato nei confronti del Leader Maximo: per alcuni è stato il dittatore che ha negato i diritti civili a milioni di suoi concittadini, per altri è stato l’uomo che ha portato Cuba a livelli di istruzione e sanità paragonabili a quelli dei paesi occidentali.
Dal 1959 al 2006 Fidel Castro è stato il capo incontrastato dello stato cubano, quando al raggiungimento degli ottanta anni si è dimesso, per problemi di salute, da tutti gli incarichi, lasciando come suo successore il fratello Raoul.
Dopo i primi anni di regime autoritario, messo a dura prova dall’embargo statunitense, e dai ripetuti tentativi di destituirlo, il più famoso fu lo sbarco nella Baia dei Porci nel 1962, condotto da alcuni esuli cubani sostenuti dal governo statunitense, negli anni novanta si crearono alcune condizioni per una timida apertura, che è culminata con la visita di papa Giovanni Paolo II a L’Avana nel 1998.
L’annuncio della morte di Fidel è stato dato alla TV cubana dal fratello, il presidente Raoul, al grido “¡Hasta la victoria siempre!”. La salma sarà cremata oggi, a L’Avana.
La compagnia aerea di bandiera finlandese, Finnair, ha annunciato che collaborerà con lo chef DeAille Tam per offrire sapori cinesi moderni e freschi ai propri clienti di classe business che viaggino su tutte le rotte Finnair dalla Grande Cina a Helsinki.
L’iniziativa si inserisce in un quadro di costante impegno della compagnia nel rendere più attraentei e confortevoli i propri collegamenti verso l’Estremo Oriente.
La serie di piatti, progettati
dalla chef Tam, sono disponibili a partire dal 5 dicembre 2019.
DeAille Tam, nata a Hong Kong, è una chef pluripremiata, il cui lavoro l’ha portata nei migliori ristoranti di tre continenti.
È stata la prima cuoca a ricevere una stella Michelin nel 2018 in Cina, e ha creato esperienze culinarie per diversi marchi internazionali. I gustosi piatti creati da DeAille formano un moderno menu di ispirazione cinese in cui l’Oriente incontra l’Occidente in una forma deliziosa e fresca.
“Una delle mie passioni è quella di portare la cucina cinese a un
pubblico più vasto“, afferma DeAille Tam. “La mia missione è di dare alle persone un’esperienza quando mangiano,
un ricordo da conservare. Penso che l’aereo sia un posto perfetto per questo.
“
“Siamo lieti di collaborare con lo chef Tam mentre tratta tutti i sapori
e tutti i piatti come un’avventura culinaria“, afferma Maarit Keränen,
responsabile di Inflight Food & Beverage Concepts presso Finnair. “Il nostro programma Chef d’Autore
onora le cucine dei nostri mercati chiave e siamo orgogliosi di avere il menu
di Chef Tam come parte della nostra esperienza Finnair.”
Il primo menu comprende un
antipasto e un piatto principale così articolato:
Antipasto
Gamberi ubriachi
Gelée al pomodoro, piselli,
taro croccante, crema all’aglio
Portata principale
Costata di manzo
Marmellata di pepe nero, miele
caramellato, pepe cinese in salamoia, patata dolce,,nage di crescione
Finnair ha avviato il
programma Signature Chef (‘Chef d’Autore’) nel 2013 e da allora ha
lavorato con una serie di acclamati chef provenienti da Finlandia, Giappone,
Cina, Corea e Stati Uniti, che hanno tutti creato i propri menu d’Autore per la
suabusiness class.
La compagnia aerea opera
attualmente verso sette importanti aeroporti della Grande Cina: Pechino
Capitale, Pechino Daxing, Shanghai, Nanchino, Canton, Xián e Hong Kong.
Mancano ormai poche settimane al Natale, e uno dei personaggi chiave di questa festa è senza dubbio Babbo natale. La residenza ufficiale di Babbo Natale “Joulupukki” in finnico) in Finlandia, Rovaniemi e l’agenzia di realtà virtuale Zoan hanno creato un’esperienza unica nel villaggio di Babbo Natale e nella natura della Lapponia.
Rovaniemi, capoluogo della
Lapponia finlandese, riceve ogni anno oltre mezzo milione di persone, grandi e
piccoli, da tutto il mondo per
realizzare il sogno di incontrare Babbo Natale. Solo a dicembre Babbo Natale
incontra visitatori provenienti da oltre 130 paesi. Il locale ente di
promozione turistica, Visit Rovaniemi
e lo studio di realtà virtuale Zoan hanno creato un’esperienza unica che offre
un modo alternativo di far visita a Babbo Natale nella realtà virtuale.
Incontrare Babbo Natale è ora possibile senza viaggiare a Rovaniemi.
L’esperienza è stata lanciata nel corso dell’evento sulla tecnologia Slush a
Helsinki il 21 e 22 novembre.
“Riteniamo che il viaggio virtuale sia un fenomeno in crescita ed è per
questo che volevamo portare l’esperienza Rovaniemi più essenziale, incontrare
Babbo Natale di persona, in un formato virtuale. Speriamo che il regalo di
Babbo Natale piaccia e tocchi le persone, ma ci ricordi anche che tutti
dobbiamo prenderci cura della natura ”, spiega l’amministratore delegato di
Visit Rovaniemi, Sanna Kärkkäinen.
Durante la visita virtuale, si
attraversa il circolo polare artico nel villaggio di Babbo Natale e si incontra
Babbo Natale nel suo ufficio. Babbo Natale fa un regalo che accompagna il
viaggiatore virtuale in tutte e quattro le stagioni della Lapponia, compresi i
fenomeni artici unici.
Zoan ha precedentemente creato
l’esperienza Virtual Helsinki che
aveva ottenuto ampi riconoscimenti come, ad esempio, l’Unreal Experience Award.
È un’esperienza di città realistica che combina urbano, natura e design, con il
meglio che Helsinki ha da offrire. Virtual Helsinki viene utilizzata dalla
città di Helsinki e da alcune ambasciate finlandesi in tutto il mondo e, ad
esempio, nelle grandi città della Cina. L’obiettivo è avere anche una
distribuzione globale di Virtual Rovaniemi.
“Negli ultimi anni, la tecnologia e il contenuto dei viaggi virtuali
hanno fatto passi da gigante, quindi le esperienze stanno diventando più
versatili. Alcune esperienze possono persino essere più impressionanti
virtualmente che nella vita reale. Noi di Zoan vogliamo aiutare la Finlandia a
diventare il primo Paese del viaggio virtuale”, sottolinea il fondatore e CEO di Zoan, Miikka Rosendahl.
Oltre a Slush, l’esperienza
virtuale sarà presentata allo stand Rovaniemi nella fiera internazionale del
turisrmo MatkaNordic 2020 ad Helsinki dal 17 al 19 gennaio e altri eventi
imminenti. Entro la fine dell’anno, Visit Rovaniemi renderà disponibile
l’incontro con Babbo Natale per tutti i possessori di occhiali VR in tutto il
mondo.
Dall’Italia in crescita i visitatori
Molti operatori turistici
italiani stanno tuttavia allestendo viaggi charter verso Rovaniemi, per chi non
si accontenta, e sono tanti, della realtà virtuale ma preferisce l’incontro
diretto. Visitatori italiani sono in costante crescita su questa suggestiva
destinazione artica e il viaggio tradizionale, reso peraltro facile dei comodi
collegamenti della compagnia aerea di bandiera, Finnair, rimane un regalo natalizio sempre appetibile.
Nel periodo gennaio-settembre
2019 i pernottamenti di italiani nelle locali strutture ricettive è aumentato
del 27,4% sullo stesso periodo del 2018, per 10.800 unità.
Babbo Natale ha aperto
ufficialmente il tempo natalizio con un evento a Rovaniemi lo scorso 10
novembre; a questo link si può vedere l’evento:
Paura a Pearl Harbour, la storica base navale a 13 chilometri da Honolulu, nelle Hawaii, che ospita la flotta statunitense nel Pacifico. Nel primo pomeriggio un militare ha aperto improvvisamente il fuoco uccidendo due persone e ferendone una terza prima di togliersi la vita sparandosi alla testa.
Si sa ancora poco della dinamica e del movente dell'episodio, che cade tre giorni prima del 78/mo anniversario dell'attacco aereo giapponese alla base: quel 7 dicembre 1941 in cui morirono oltre 2.300 americani e che segnò l'ingresso degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale. Proprio in queste ore, come ogni anno, erano già in corso i preparativi per le celebrazioni che coinvolgono gran parte delle migliaia di militari e civili che operano e vivono nella base con le loro famiglie.
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