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Roma

CUPINORO, "POST MORTEM": IL COMUNE DI BRACCIANO "METTE I PUNTINI SULLE I"

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Dal I luglio 2004, data di nascita della Bracciano Ambiente, la società partecipata si è fatta carico, nell’interesse collettivo, di tutte le spese relative alla messa in sicurezza ed al monitoraggio di 1.800.000 metri cubi di rifiuti conferiti nel periodo di gestione “privata”.


Redazione
Bracciano (RM)
– In merito agli tabella di stampa e alle dichiarazioni di questi ultimi giorni effettuate anche di rappresentanti istituzionali di qualche comune, l’amministrazione comunale di Bracciano intende richiamare l’attenzione in merito alla dettagliata  relazione inviata in data 16 aprile 2014 dall’amministratore della Bracciano Ambiente Marcello Marchesi, al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e al sindaco del Comune di Bracciano, Giuliano Sala, socio unico della stessa società.

Venti milioni e 231mila euro. Questa la somma che la Bracciano Ambiente ha speso nel periodo 2004-2013 per “la messa in sicurezza ed il monitoraggio di un milione e 800mila metri cubi abbancati nella discarica di Cupinoro nel periodo tra il 1991 ed il 2004 dai soggetti privati, in quegli anni, autorizzati dalla Provincia di Roma, dalla Regione Lazio e dalle strutture commissariali succedutesi nel corso delle gestioni straordinarie”. 

Alla relazione è allegata l’intera documentazione contabile che, anno per anno, giustifica le spese sostenute allo scopo di mantenere in sicurezza gli invasi, gestiti da società private e ricevuti in affidamento con delibera n. 39 del consiglio comunale di Bracciano datata 9 giugno 2004.
 
Il 2004 è l’anno in cui il Comune di Bracciano ha, di fatto, requisito l’impianto, emettendo ordinanze che contestavano al gestore privato della discarica l’emergenza ambientale e la mancata prestazione delle garanzie finanziarie necessarie alla gestione dell’impianto, ed ha costituito la Bracciano Ambiente spa, alla quale ha affidato la messa in sicurezza di una volumetria allora già esaurita, priva di alcuna copertura economica o accantonamento, utile a provvedere alla gestione post-operativa.
 
Al momento della estromissione del gestore privato, per mezzo dell’ordinanza sindacale n. 23 del 15 aprile 2004, nulla venne richiesto al privato che aveva gestito tale volume di rifiuti, pur avendo quest’ultimo incassato ingenti somme dai Comuni conferitori.
 
Dal I luglio 2004, data di nascita della Bracciano Ambiente, la società partecipata si è fatta carico, nell’interesse collettivo, di tutte le spese relative alla messa in sicurezza ed al monitoraggio di 1.800.000 metri cubi di rifiuti conferiti nel periodo di gestione “privata”.
La Bracciano Ambiente spa ha incamerato  quale contributo post mortem per le volumetrie dalla stessa gestite, pari a 825mila metri cubi, nel periodo I luglio 2004-2013, la somma complessiva di 14 milioni e 592mila euro.
 
Per la sicurezza ed il monitoraggio dell’intero invaso, inclusa la parte gestita dai privati, la Bracciano Ambiente ha utilizzato non solo parte dei 14 milioni incassati quale contributo post mortem durante la propria gestione, ma ha impiegato anche parte della cosiddetta “ecotassa”, incassata per conto della Regione Lazio e parte della quota di tariffa costituita dal compenso per il gestore dell’attività di smaltimento, per un totale di 20.231.000 euro al 31 dicembre 2013.
 
Ad oggi, inoltre, risultano accantonati, per la gestione “post mortem” della volumetria facente capo alla società pubblica, ulteriori 2.050.000 euro su un fondo bancario vincolato.
 
A tutela degli interessi della Bracciano Ambiente spa, la Regione Lazio ha ritenuto di accoglierne la richiesta e determinare l’importo di €.10.453.107,68 quali “maggiori oneri posti a carico della Regione Lazio a titolo di concorso alle spese sostenute in relazione all’attività di recupero delle aree degradate a causa dei rifiuti abbancati da soggetti autorizzati alla gestione della discarica di Cupinoro fino a giugno 2014”.
 

Roma

Roma, Borghesiana: confezionano panetti di hashish nel box auto. Arrestate due persone

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ROMA – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Frascati hanno arrestato 2 cittadini romani, di 31 e 37 anni gravemente indiziati del reato di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari di pattuglia nel transitare in via Giarre, hanno notato dei movimenti e dei rumori sospetti provenire dall’interno di un box auto. Approfondito il controllo, i militari hanno sorpreso i due uomini mentre arano intenti a confezionare panetti di hashish dal peso di 100 g cadauna, utilizzando una pressa meccanica. Perquisita anche l’abitazione i Carabinieri hanno inoltre rinvenuto e sequestrato ulteriori 15 kg di hashish, materiale per il confezionamento e circa 5600 euro in contanti, ritenuti il provento della pregressa attività illecita.
Gli arresti sono stati convalidati e i due indagati sono stati portati in carcere. Dalla droga sequestrata si sarebbero potute ricavare 65.000 dosi.

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Castelli Romani

Castel Gandolfo, nuova vita per la vecchia stazione di alimentazione tramviaria

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Da stazione di alimentazione tramviaria a nuovo polo polifunzionale per la Città di Castel Gandolfo. È il progetto che al centro dell’incontro che si è tenuto il 27 settembre a Roma nella sede di Cotral Spa e a cui hanno preso parte per il Comune di Castel Gandolfo il Sindaco Alberto De Angelis e l’Assessore ai Trasporti e alla Tutela del Paesaggio Tiziano Mariani, il Preside della Facoltà di Architettura dell’Università di Roma La Sapienza Professor Orazio Carpenzano, e i referenti di Cotral Spa la Dott.ssa Loredana Di Guida e l’Ingegnere Andrea di Gianni.

Il progetto prevedrà il recupero e il rifunzionamento della Stazione di Alimentazione Tramvia dei Castelli Romani che mira a definire un nuovo spazio flessibile destinato a mostre, piccole esposizioni, conferenze e corsi di formazione, oltre a una foresteria e a dei spazi di servizio.

“Ringrazio la Presidente di Cotral spa Amalia Colaceci per aver ideato, insieme al Preside di Architettura dell’Università La Sapienza, quest’intervento di riqualificazione che, da qui ai prossimi anni, darà alla nostra Città una nuova struttura polifunzionale destinata ad ospitare eventi e iniziative culturali e di formazione, dotando Castel Gandolfo di un centro di aggregazione, crescita e valorizzazione a beneficio di tutta la nostra comunità”, ha dichiarato il Sindaco Alberto De Angelis.

Mediante questo incontro congiunto che si è tenuto oggi – ha aggiunto l’Assessore Tiziano Mariani – ci impegniamo come Comune a fornire tutto il supporto necessario per avviare l’iter procedurale per la ristrutturazione integrale e la riqualificazione dell’immobile oggi esistente. Sarà un progetto in tandem, con Cotral Spa che finanzierà tutti i costi di realizzazione e con l’Università che parteciperà attraverso lo studio di ristrutturazione.

“Riprendendo le parole del Preside Carpenzano durante l’illustrazione del progetto, un’opera normalmente viene progettata per essere vista, in questo caso sarà anche un bellissimo punto di osservazione verso l’esterno, sullo spazio esterno, su Castel Gandolfo e sul paesaggio a valle”, ha concluso il Sindaco.

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Castelli Romani

Marino, in manette 4 persone e una quinta denunciata a piede libero: avevano picchiato il cassiere di un minimarket

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MARINO – I Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo hanno arrestato , emessa dal Gip del Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di
 
In manette 4 persone, tutti italiani, tra cui una donna, di età compresa tra i 20 e i 54 anni e denunciato a piede libero una quinta persona, poiché ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dei reati di lesioni personali aggravate e furto aggravato in danno di un cassiere di un minimarket di Marino, di nazionalità bengalese.
 
Le complesse risultanze investigative dei Carabinieri della Stazione di Marino hanno consentito di ricostruire la dinamica dell’aggressione: una degli arrestati, la sera del 15 luglio scorso, era entrata, senza nulla acquistare, nel negozio di alimentari, chiedendo al cassiere di utilizzare il bagno e, al suo diniego, dal momento che era inagibile, la donna prendeva e gli scagliava contro due frutti e si allontanava.
 
Due minuti dopo, la donna tornava in compagnia di 4 uomini che, dopo aver scardinato la porta di ingresso facendola cadere sul cassiere, lo avrebbero malmenato costringendolo alla fuga. Il gruppo non si è fermato ed ha continuato a danneggiare il locale e, dopo aver frantumato il vetro di un frigorifero, si sono impossessati di varie lattine e bottiglie di bevande alcoliche per far perdere le loro tracce.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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