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Cynthialbalonga (calcio, serie D), Sbardella sicuro: “Abbiamo creato una mentalità importante”

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Genzano (Rm) – La Cynthialbalonga fa tre passi verso i play off. La formazione castellana è reduce dal prezioso successo interno di misura (1-0) sul Porto d’Ascoli sesto della classe, ora distante cinque punti con sei partite ancora da disputare prima di terminare la fase regolare: “Una partita iniziata nel modo giusto grazie alla rete di Giacobbe – sottolinea il difensore classe 1993 Luca Sbardella – Poi l’abbiamo condotta bene mostrando la giusta concentrazione e creando qualche occasione per raddoppiare. Nel finale ci siamo un po’ abbassati, ma era anche normale che loro osassero qualcosa in più visto che dovevano rimanere agganciati al treno dei play off. Ci sta un po’ di sofferenza in questo genere di partite, ma il Porto d’Ascoli ha fatto praticamente un solo tiro in porta che è finito sulla traversa, quindi credo che il nostro successo sia stato meritato”. La Cynthialbalonga ha consolidato il quarto posto in classifica: “Ci tenevano ad ampliare il margine sulla sesta della classe, ma questo ancora non è del tutto rassicurante. In serie D può sempre cambiare l’inerzia di una stagione in poche partite. Abbiamo guadagnato un buon distacco che dobbiamo difendere e magari aumentare, puntando ad ottenere il miglior piazzamento possibile alla fine della stagione regolare. Per noi il play off è un obiettivo importante perché rappresenterebbe un segnale del lavoro fatto in questa stagione”. Sbardella parla della settimana precedente che è costata alla Cynthialbalonga la fine del sogno di un’incredibile rimonta al vertice: “E’ stata dura da smaltire perché in quelle tre partite ravvicinate abbiamo raccolto molto meno di quello che meritavamo. Al di là di qualche rimpianto, comunque, credo che questo gruppo di lavoro abbia creato una mentalità importante che può essere la base per raggiungere risultati ancor più ambiziosi nel prossimo futuro”. Il presente, invece, si chiama Roma City: “Domenica faremo visita a una squadra che ha un buono spessore e che nel girone di ritorno ha mantenuto un bel ritmo. Sarà una partita complicata, ma noi vogliamo dare continuità al successo col Porto d’Ascoli”. In questo finale di stagione mister David D’Antoni potrà contare anche su uno Sbardella completamente recuperato: “Purtroppo un problema muscolare mi ha fatto saltare gli impegni di gennaio e febbraio, dispiace non aver potuto dare il mio contributo in un momento importante del campionato. Ma ora sto bene e sono a disposizione del mister e dei compagni di squadra”.


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Calcio

La storia di Carlo Mazzone fra Totti, Baggio, Carboni, la corsa sotto la curva e il record di panchine in Serie A

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Il 19 agosto 2023 è venuto a mancare Carlo Mazzone, conosciuto per essere l’allenatore con più presenze in Serie A e anche uno dei più vincenti a livello statistico. Le squadre allenate da Sor Carletto hanno sempre dominato le quote delle scommesse sportive, infatti, nelle statistiche complessive questo allenatore ha vinto più partite, rispetto alle sconfitte. Il mister romano era un vulcano di emozioni e ha saputo lanciare e rilanciare parecchi campioni, molti dei quali entrati nella storia del calcio italiano, come Totti, Pirlo ma anche Baggio e Pep Guardiola.

Le statistiche di Mazzone e il suo palmares: 1278 panchine totali

Nei rispettivi campionati Carlo Mazzone ha allenato in 1084 partite ottenendo 364 vittorie, 385 pareggi e 335 sconfitte, per questo ancora oggi è considerato uno degli allenatori più vincenti del calcio italiano. In totale le sue panchine comprese le coppe e gli altri tornei arrivano a 1278, per un totale di 453 vittorie, 390 pareggi e 435 sconfitte.

Attualmente è l’allenatore con più presenze in Serie A: 792 più 5 spareggi. Ha allenato l’Ascoli, la Fiorentina, il Catanzaro, il Cagliari, la Roma, il Napoli, il Bologna, il Perugia, il Brescia e il Livorno. Nel 2002 gli è stato conferito il premio Panchina d’oro alla carriera, nel 1998 ha vinto la Coppa Intertoto con il Bologna.

Con il Cagliari chiuse la stagione 1992 – 1993 al sesto posto portando i Casteddu in Coppa UEFA con 14 vittorie, 9 pareggi e 11 sconfitte.

Come un padre: il docufilm su Mazzone

In questa pellicola è raccontata tutta la storia di Sor Magara: dall’esordio con la Roma nel 1961 all’insaputa del padre, fino all’ultima panchina con il Livorno.

I protagonisti che raccontano le gesta e soprattutto le parole di questo grande allenatore sono Beppe Signori, Materazzi, Baggio, Hubner, Pep Guardiola, Francesco Totti, Andrea Pirlo e tantissimi altri.

Le frasi leggendarie e la personalità di Carlo Mazzone

Gli episodi entrati nel mito del calcio di cui Mazzone è stato protagonista sono tanti, il più eclatante è sicuramente la corsa sotto la curva Bergamasca sul 3 – 3 di Brescia – Atalanta, nel lontano 30 settembre 2001.

Il Brescia va in vantaggio e poi subisce tre gol e l’Atalanta conduce per 1 – 3, i tifosi della Dea prendono di mira Mazzone, cantando cori per nulla eleganti sulla madre scomparsa. Quando Baggio segna il 2 – 3 Carletto guarda negli occhi la tifoseria della Dea e promette con il suo accento romano: se famo er 3 – 3 vengo sotto a curva.

Il resto è storia e le immagini parlano da sole, Mazzone prese cinque giornate di squalifica ma è entrato di diritto nella storia del calcio con quella corsa, diventando il paladino del calcio popolare, il più bello ed entusiasmante.

Oltre ad aver reinventato Pirlo spostandolo da trequartista a regista, Sor Carletto ha fatto rinascere Baggio nel suo Brescia, ha lanciato Luca Toni, Materazzi e persino Francesco Totti. A proposito del Pupone, Mazzone è stato fondamentale perché gli ha insegnato l’importanza della statistica: a Francé tu c’hai i piedi buoni, tira sempre che tanto su 10 tiri un gol lo fai.

Un altro episodio che entrato non solo nella storia del calcio moderno ma anche nell’immaginario collettivo attraverso i meme, è lo scambio di battute con Amedeo Carboni nella Roma, stagione 1994 – 1995.

Il mister richiamò l’attenzione di Amedeo Carboni, chiedendo “Amedeo, quante partite hai fatto in Serie A?”, tutto durante una gara di campionato. Il difensore Giallorosso rispose pronto: 350 gare mister.

Mazzone continuò la scenetta teatrale: e quanti gol hai segnato? Carboni rispose: 4.

A questo punto il mister concluse esclamando e allora vorrei proprio sapere ’ndo ***** vai!? Torna subito in difesa!

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Ssd Colonna (calcio, Promozione), il neo tecnico Lauretti ci crede: “La salvezza non è impossibile”

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Colonna (Rm) – La Promozione del Colonna ha una nuova guida tecnica. La società castellana si è separata da Davide Vicale e al suo posto è stato chiamato Pierpaolo Lauretti che venerdì scorso ha diretto il primo allenamento e poi domenica è andato in panchina nel match perso con l’Indomita Pomezia per 2-0. “Ho fatto più da spettatore che da allenatore – dice Lauretti – Comunque ho visto cose positive e altre meno, ma tecnicamente la squadra è valida. A livello tattico c’è da migliorare la fase di non possesso, ma la situazione non è compromessa. La società sta cercando di accontentare le richieste di puntellamento della rosa: la base dell’organico è buona e stiamo cercando di inserire elementi che possano dare un contributo. Qui c’è voglia di mantenere una categoria che Colonna ha visto solo in queste due stagioni nella sua storia”. Il tecnico ha iniziato la stagione a Tor Lupara e ora era fermo da qualche settimana. “Quando è arrivata la proposta del Colonna l’ho subito valutata con attenzione. Si vede che la società è composta da brave persone che tengono tantissimo alle sorti della squadra di calcio del paese e vogliono valorizzare i giovani a disposizione. Probabilmente non ci si aspettava di ritrovarsi in questa situazione a fine novembre, ma la squadra è viva nonostante sia attualmente all’ultimo posto. Ora bisogna acquisire la mentalità giusta per una squadra che si deve salvare. Farlo senza passare dai play out sarà difficile, ma in ogni caso noi dobbiamo ragionare domenica dopo domenica senza fare troppi calcoli”. Nel prossimo turno c’è il delicato scontro diretto sul campo dell’Atletico Torrenova: “Qualche nuovo innesto sarà presente anche se non ci sarà molto tempo per testarne l’ambientamento. Comunque sono fiducioso che la squadra possa fare una buona partita e che presto si possa vedere il mio Colonna”.
Intanto tutte le categorie del settore calcio sono tornate finalmente al campo “Tozzi”, oggetto di un profondo restyling al manto di gioco e anche agli spogliatoi. Un’arma in più per la rincorsa della Promozione del club castellano.



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Vis Casilina (calcio), Di Romano contento dei Pulcini 2013: “Crescono settimana dopo settimana”

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Roma – Una presenza fissa nello staff tecnico della Vis Casilina. Valerio Di Romano, che tra l’altro è anche un giocatore della Prima categoria, sin dall’inizio del percorso del club capitolino (cominciato ufficialmente nell’estate del 2021) allena uno dei gruppi della Scuola calcio. Già dalla scorsa stagione ha preso in carico uno dei due gruppi dei Pulcini 2013: “In estate c’è stato qualche nuovo innesto e da settembre i miglioramenti dei ragazzi sono già evidenti, anche se ovviamente c’è tanto da lavorare. Alcuni di questi bambini sono al primo anno di Scuola calcio, altri sono un po’ più avanti e altri ancora, decisamente più pronti, sono passati nell’altro gruppo 2013 guidato da mister Giancarlo Cimarelli che comunque si allena assieme al mio. I bambini si applicano tanto, hanno una gran voglia di imparare e sono molto educati. Da un mesetto hanno iniziato a fare le partite del campionato federale, ben sapendo di avere qualche difficoltà, ma affrontando a testa alta tutti gli avversari e mostrando dei progressi partita dopo partita. A Natale probabilmente faremo un torneo, poi la società ci dirà con quali modalità”. Di Romano parla del rapporto molto forte che c’è col presidente Enrico Gagliarducci: “Lo seguo ormai da tempo in tutte le sue avventure calcistiche, come quella alla Borghesiana e da due anni e mezzo alla Vis Casilina. E’ riuscito a far crescere questa società e in particolare il suo settore Scuola calcio in poco tempo: ogni categoria conta su due gruppi, so quanto lui ci tiene ai bambini ed è sempre vicino ai componenti dello staff tecnico. Inoltre c’è il responsabile della Scuola calcio Mirko Rovere con cui abbiamo un confronto costante”. Di Romano, che ha appena 27 anni, da diverso tempo ha intrapreso questo percorso da tecnico: “Appena ho la possibilità mi aggiorno, è un ruolo che mi piace. Lavorare coi bambini, poi, dà emozioni speciali: mi diverto tanto con loro e mi regalano grandi soddisfazioni”.



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